La Route 66, che collega Chicago e Santa Monica, nel suo percorso di oltre 5000 km attraversa 8 stati, ed il primo è proprio l’Illinois.
Benché la maggior parte dei turisti si soffermi solo sul tratto ad ovest, in particolare su quelli in Texas e Arizona, anche la parte iniziale offre moltissime attrazioni. Anzi, qui, tra sonnolenti paesini circondati da campi di granoturco, è ancora possibile percorrere lunghi segmenti originali della strada, che ad ovest è invece quasi completamente soppiantata dall’autostrada.
In Illinois potrete visitare molti ristoranti storici, vedere bellissime stazioni di servizio perfettamente integrate con il paesaggio, acquistare sciroppo d’acero naturale, scoprire i muffler man, e conoscere un po’ di storia americana. Insomma, un vero viaggio nel tempo e nello spazio.
Scopriamo dunque quali sono le principali attrazioni.
Indice
Storia della Route 66
La Route 66 nacque nel 1926 da un’idea di Cyrus Avery, per promuovere il trasporto su gomma rispetto a quello su rotaia.
I primi ad utilizzare la Route 66 per spostarsi verso ovest furono i disperati contadini degli stati centrali delle grandi praterie. All’inizio degli anni ’30, la terribile tempesta di sabbia conosciuta come Dust Bowl portò sul lastrico molte attività agricole del Midwest americano, i cui proprietari non ebbero altra scelta che lasciare le proprie terre per cercare fortuna in California, come magistralmente raccontato in Furore di George Steinbeck.
Usata durante la guerra per movimentare materiale bellico, negli anni ’50 la Route 66 divenne la strada preferita di chi si muoveva per turismo. In questi anni nacquero e prosperarono i motel, le roadside attractions, i ristoranti e le celeberrime pompe di benzina. Fu il momento di massimo splendore della Route 66, la nascita del mito americano e del viaggio on the road.
Purtroppo, la Strada Madre divenne presto inadeguata alla mole di traffico, e così fu progressivamente sostituita dalle grandi autostrade, come la I-40. I viaggiatori non si fermavano più così spesso lungo in percorso, le attività fallirono, e i paesini si svuotarono pian piano.
Fortunatamente, oggi il suo mito sopravvive ancora, e moltissimi appassionati e nostalgici la percorrono ogni anno, mantenendola ancora viva ed attiva.
Quanto tempo dedicare
Come indicato nel mio itinerario, per visitare bene tutte le attrazioni della Route 66 in Illinois occorre almeno un pernottamento. Si intende, senza considerare le 3-4 notti da passare a Chicago.
Suggerisco di alloggiare a Bloomington, che è a metà strada tra Chicago e il confine con il Missouri. Springfield, la capitale, è una città molto più grande e turistica, ma rischiereste di arrivarci la sera tardi (a noi è successo così), facendo tutto di corsa e rischiando anche di non trovare nessun ristorante aperto. Meglio fermarsi prima, e poi visitarla con calma il giorno dopo, prima di fare rotta su Saint Louis.
Route 66 in Illinois, le tappe
Chicago
Chicago è la città dove la Route 66 inizia il suo percorso di oltre 5000 km, che dalle verdi pianure dell’Illinois vi condurranno nell’assolata California. Come spesso accade nelle grandi città, le vestigia della Strada Madre sono purtroppo quasi completamente scomparse, lasciando spazio ad edifici più moderni.
Tra le cose da non perdere c’è sicuramente il cartello “begin”, che marca l’inizio della Route 66. Lo troverete in pieno centro, all’incrocio tra la Adams e S Michigan Avenue, di fronte all’Art Institute of Chicago. Vale anche la pena andare a vedere il cartello di fine. Perché sì, se imboccate la Route 66 a Los Angeles, percorrendola al contrario, terminerete il vostro viaggio proprio nella Windy City. Questo altro cartello si trova sulla Jackson Street, sempre all’incrocio con la Michigan.
Altra attrazione a tema è Lou Mitchell’s, un diner che è addirittura antecedente la Route, essendo nato nel 1923. Qui, il tempo sembra essersi fermato ai mitici anni ’50, e anche i prezzi del menù sono molto convenienti.
Quando uscite dalla città, fate una breve sosta nel quartiere Cicero e da Henry’s Drive In, storico negozio che dal 1950 serve gustosi hot dog agli affamati viaggiatori.
Altre attrazioni di Chicago
Parlando in generale, Chicago merita una permanenza di almeno 3 giorni, ed elencarne tutte le attrazioni in un breve paragrafo sarebbe ovviamente impossibile. Non è questa la sede adatta per raccontare tutto quello che c’è da vedere a Chicago, ma eccovi in breve elenco di cosa non dovreste perdervi:
- Millennium Park, il parco del 2006 famoso per le tante opere di arte pubblica, tra cui The Cloud, la scultura in acciaio riflettente di Anish Kapoor.
- Art Institute of Chicago, la galleria d’arte moderna che comprende opere di Van Gogh, Seurat, Monet, Chagall, Pollock e molti altri.
- Rookery Building, un edifico in stile art déco del 1888, con una luminosissima lobby ristrutturata da Frank Lloyd Wright.
- Willis Tower, il grattacielo più alto della città, in cima al quale troverete un osservatorio panoramico mozzafiato e il celeberrimo The Ledge, il balcone in vetro che assicura un’esperienza vertiginosa.
- Union Station, la stazione ferroviaria la cui scalinata compare in un’iconica scenda de Gli Intoccabili.
- Navy Pier, il molo turistico che comprende un parco giochi, un museo per bambini e molti negozi e ristoranti.
- Michigan Avenue, la via dello shopping meglio nota come Miracle Mile.
- Crociera sul Lake Michigan, per ammirare il meraviglioso skyline di Chicago dall’acqua.
Joliet
La prima cittadina storica che incontriamo dopo aver lasciato Chicago in direzione sud-ovest è Joliet, famosa per aver ospitato diverse scene del film The Blues Brothers. Sembra inoltre che il personaggio di John Belushi, Joliet Jake, prenda il nome proprio da questa città.
L’attrazione principale di Joliet è il Rialto Square Theater, che risale al 1926. Poiché era nato per la proiezione di film muti con accompagnamento musicale, fu dotato di un grande organo, utilizzato ancora oggi per alcuni concerti.
Presso il Joliet Area Historical Museum potrete visitare una mostra sulla Route 66, oltre alla prigione resa famosa dalla serie tv Prison Break.
Vi consiglio di passare anche da Dick’s Towing Service Inc, al 911 N Broadway St. Si tratta di un garage sul tracciato originale della strada, fuori dal quale sono esposte alcune auto d’epoca e un pezzetto originale di Route 66, in mattoni rossi.
Wilmington
In questo paesino troviamo il primo dei tanti muffler man che popolano la Strada Madre, al punto da esserne diventati un simbolo. Ma cosa sono i muffler man? Sono delle statue in vetroresina alte circa 10 metri, con una funzione commerciale, ovvero attirare i visitatori nel proprio negozio, hotel o ristorante.
Il muffler man di Wilmington è l’astronauta Gemini Giant, e si trova fuori da ristorante Launching Pad Drive In.
Prima di dirigervi verso la prossima città, fermatevi a Braidwood e al Polk-a-dot Drive In, un delizioso ristorante in stile anni ’50, fuori dal quale campeggiano le statue di alcune leggende americane.
Dwight
Proseguite l’esplorazione della Route 66 in Illinois dirigendovi a Dwight, dove troverete le prime stazioni di servizio storiche. Con l’aumentare del traffico e dei turisti, il carburante divenne presto necessario quanto il cibo e l’alloggio. Lungo la Strada Madre nacquero un’infinità di stazioni di rifornimento, spesso abbinate a piccoli motel o diner. Molte sono state restaurate, ed oggi ospitano negozi o uffici turistici, mentre altre sono ormai solo decorative.
La più famosa è la Ambler-Becker Texaco Station, riconosciuta come quella che è rimasta in attività più a lungo, dal 1933 al 1999. Il suo singolare aspetto, simile a un cottage, è dovuto alla moda dell’epoca. Il trasporto su strada e, di conseguenza, i benzinai, erano soltanto agli albori, e molte persone non vedevano di buon occhio questa novità. Per far meglio digerire il cambiamento alla popolazione, si cercò quindi di costruire delle pompe di benzina che fossero anche carine, ed assimilate al paesaggio circostante.
Altro edificio molto interessante di Dwight è la sta stazione ferroviaria, che si trova sulla W Waupansie St. E’ un bell’edificio in pietra del 1891, e ricorda un po’ le stazioni della campagna inglese.
Odell
La stazione di servizio di Odell è probabilmente più famosa del paese stesso, e ne è la principale attrazione. Fu costruita nel 1932, ed inizialmente vendeva carburante della Standard Oil, l’azienda di John D. Rockefeller. Negli anni ’40, il proprietario aggiunse il piccolo garage per effettuare riparazioni, attività che divenne preponderante fino alla chiusura definitiva negli anni ’60.
Pontiac
La prossima città, Pontiac, è conosciuta soprattutto per i suoi murales, un po’ come Cuba in Missouri. La maggior parte delle opere si trova lungo la Main Street, che altro non è se non la nostra Route 66. I più fotografati sono il Driving Map Mural, che raffigura tutto il percorso della Highway, e quello enorme posto sul retro della Route 66 Association of Illinois Hall of Fame and Museum.
Questo museo funge anche da ufficio turistico, ed ha sede in una vecchia caserma dei pompieri. Fate un giro al suo interno, contiene centinaia di cimeli dell’epoca d’oro della Route, tra i quali uno strambo camper in legno.
Girando per la città, non potrete infine non notare le piccole auto in miniatura, tra cui 10 Chevrolet. Ce ne sono in totale 15, divertitevi a scovarle tutte.
Bloomington
Dopo Pontiac, potrete continuare a guidare lungo il vecchio tracciato della Route 66 attraverso le piccole comunità di Chenoa, Lexington e Towanda, dove però non ci sono attrazioni specifiche.
Una volta arrivati nella più popolosa Bloomington, vi sembrerà di stare in una metropoli! Qui ci sono invece alcuni edifici interessanti:
- La Sprague Super Service Station, del 1931, è un distributore di benzina che sembra più un piccolo hotel, realizzata su due piani.
- Il Normal Theater, del 1937, era uno dei cinema più all’avanguardia dell’epoca, essendo uno dei pochi attrezzati per proiettare film con il sonoro.
Funks Grove
Funks Grove è un minuscolo villaggio di appena 344 abitanti, eppure ospita una delle attrazioni più interessanti della Route 66 in Illinois.
Sto parlando della Funks Grove Pure Maple Sirup Farm, un’azienda a conduzione famigliare che dal 1824 produce un delizioso sciroppo d’acero. La sua popolarità crebbe negli anni d’oro della Mother Road, quando i viaggiatori accorrevano a migliaia per acquistare il loro prodotto. Fortunatamente, anche dopo lo smantellamento della Route, l’azienda riuscì a restare sulla cresta dell’onda, ed è tuttora attiva.
Oggi, è possible visitare la fattoria, e portare a casa un po’ di “oro liquido”, prodotto in modo naturale e senza additivi.
Atlanta
Questa Atlanta, che non ha nulla a che fare con la capitale della Georgia, è un comune di circa 2000 abitanti, che ospita un altro muffler man.
Rappresenta Paul Bunyan, un personaggio del foklore americano e canadese, che regge un hot dog gigante. E’ collocato di fronte al Palm’s Grill Café, uno storico diner del 1934, oggi purtroppo chiuso. Serviva hot dog, naturalmente, ma anche ottime patatine fritte e crostate fresche, in un ambiente che sembrava essersi fermato agli anni ’50.
Lincoln
La città prende il nome dal 16° presidente degli Stati Uniti, e uno dei più amati della storia.
Sempre a lui è dedicato il carro coperto più grande del mondo, che troverete al 1750 di 5th St. Poco più avanti, marita una sosta fotografica anche il Mill Museum, un mulino originale del 1929, realizzato in stile olandese. Nacque come ristorante, ed era particolarmente famoso per le sue enormi bistecche impanate. Chiuse nel 1996, e dopo varie vicissitudini, nel 2017 riuscì a riaprire in veste di museo.
Prima di entrare a Springfield e dedicarvi ad attrazioni di un altro tipo, fermatevi in uno dei negozi più bizzarri della Mother Road, la Old Station di Williamsville. Anche se doveste trovare chiuso (gli orari di apertura sono piuttosto limitati), vi divertirete comunque ad osservare tutte le cianfrusaglie sparse all’esterno e sulla facciata. Lì accanto si trova una piccola stazione di servizio restaurata Sinclair.
Springfield
La capitale dell’Illinois è soprattutto la città di Lincoln, che qui iniziò il suo percorso professionale, e che sempre qui è sepolto. Per porgergli omaggio, recatevi all’Oak Ridge Cemetery, dove non potrete non notare il grande obelisco che custodisce la tomba di famiglia. In seguito a diversi tentativi di furto, la salma del presidente fu traslata in una volta blindata sotterranea.
Altri siti legati a Lincoln sono:
- Lincoln Home National Historic Site, un quartiere storico lasciato come appariva a metà ‘800. Qui troverete la casa di Lincoln e Mary Todd, oltre alle abitazioni dei vicini che soleva frequentare.
- Abraham Lincoln Presidential Library and Museum, un museo dedicato al presidente, al suo impegno nella guerra civile e contro la schiavitù, e al suo assassinio.
- Old State Capitol State Historic Site, il primo campidoglio dello stato dell’Illinois. Qui Lincoln mosse i suoi primi passi come legale, e vi tenne il suo discorso di candidatura al Congresso.
Ma torniamo a parlare della Strada Madre.
A Springfield ha sede il Cozy Dog Drive-In, il ristorante che sostiene di aver inventato il corn dog. Non sapete di cosa si tratta? E’ uno dei più famosi cibi da fiera americani, e consiste in un hot dog impastellato e fritto, da gustare come un gelato, sullo stecco. Nella sua storia, iniziata nel 1949, passò anche dalle mani di Bob Waldmire, un artista impegnato nella promozione della route 66. Waldmire fu anche proprietario dell’Hackberry General Store in Arizona, risollevandolo dopo un periodo di decadimento dovuto alla chiusura della Route 66.
Prima di lasciare la città, approfittatene per vedere l’ultimo muffler man dell’Illinois. Si trova al 1569 di Wabash Ave, nel parcheggio del negozio della carrozzeria Lauterbach.
Illinois Brick Road
Quando si decise di costruire una strada che collegasse il Midwest con la California, inizialmente i singoli stati sfruttarono in parte delle strade già esistenti. In particolare, l’Illinois utilizzò la statale IL-4, che collegava Chicago e Saint Louis ed era una strada asfaltata.
Uscendo da Springfield e prima di entrare a Auburn è possibile percorrere un segmento originale della “prima” Route 66, che è parzialmente pavimentato in mattoni rossi per circa 1 miglio. Questo tratto suggestivo è davvero unico, e vi consiglio di non perdervelo.
Staunton
Il viaggio lungo la Route 66 in Illinois è quasi al termine, e la strada presto vi porterà a Saint Louis e nel Missouri. Ma ci sono ancora un paio di soste che vale la pena fare.
La prima a Litchfield, per vedere il cinema drive-in Sky View, aperto dal 1950, e all’Ariston Cafè, che risale addirittura al 1924. A Mt. Olive andate a vedere la Soulsby Service Station, disegnata e costruita dal minatore figlio di immigrati irlandesi Henry Soulsby.
Approdate infine a Staunton, conosciuta lungo tutta la strada madre per il il bizzarro Henry’s Rabbit Ranch. Questo edificio è uno dei simboli della Route 66, al pari della Sinclair Service Station di Gay Parita in Missouri, o del Delgadillo Snow Capi di Seligman. Proprio come il suo “collega” in Missouri, Rich Henry costruì questo negozio/museo con le proprie mani, per intrattenere i turisti ma anche per prendersi cura dei suoi amati coniglietti.
La particolarità di questo posto è infatti che ospita, oltre ai soliti cimeli come insegne al neon e targhe, anche diversi conigli. Rich se ne prende cura con amore, e per ognuno di essi ha inventato delle storie, che ama raccontare ai propri visitatori. Il più famoso era Montana, una coniglietta nera che firmava persino autografi ai suoi fan.
Una visita al Rabbit Ranch e quattro chiacchiere con Rich vi faranno apprezzare appieno la vera bellezza di un viaggio lungo la Route 66, ovvero il suo straordinario popolo.
Ora, non vi resta che attraversare il confine, e buttarvi a capofitto nel secondo stato della Mother Road, il Missouri.
Risorse
Per organizzare il vostro viaggio lungo la Route 66, vi serviranno delle guide specifiche. La strada non esiste ufficialmente più, ed è difficile reperire informazioni sulle normali guide turistiche. Consiglio quindi questi libri e mappe, in inglese:
- Route 66 Adventure Handbook
- Route 66: EZ66 Guide For Travelers
- Here It Is! The Route 66 Map Series. Sono 8 mappe, una per stato, con il percorso dettagliato e tutti i punti di interesse. Indispensabili.