Sentiero dei ponti di Pontboset in Valle d’Aosta

  • Categoria dell'articolo:Valle d'Aosta
  • Ultima modifica dell'articolo:5 Aprile 2024
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La Valle d’Aosta è nota a tutti per i comprensori sciistici, gli imponenti castelli medievali, e i sentieri di trekking, che attraversano verdi vallate e fiumi cristallini, con panorami mozzafiato sulle vette più alte d’Europa.

Ma la regione più piccola d’Italia ospita anche un’infinità di meraviglie meno conosciute, che offrono però la possibilità di fare delle gite semplici e molto appaganti. Una di queste è il sentiero dei 6 ponti di Pontboset, nella Valle Centrale, poco oltre il confine con il Piemonte.

Un percorso di trekking relativamente semplice, che parte dal borgo medievale di Pontboset e segue il corso del fiume Ayasse tra le sue minuscole frazioni e ombrosi boschi di castagno. Un’esperienza piacevole adatta a tutta la famiglia.

Come arrivare

Potete raggiungere Pontboset in Automobile, prendendo l’autostrada E25 della Valle d’Aosta fino all’uscita di Pont Saint Martin. Da qui, proseguite sulla statale SS26 costeggiando la Dora Baltea fino ad oltrepassare il Forte di Bard. Alla rotonda, svoltate a sinistra e seguite la strada SR2 per 7 km per arrivare all’ingresso di Pontboset.

Purtroppo , ci sono pochi parcheggi a disposizione .Appena giunti in paese, provate ad entrare nella via sulla sinistra, in fondo alla quale ci sono una decina di posti auto. Se non trovate posto lì, tornate sulla strada principale e proseguite per 500 metri circa, e scendete in paese svoltando a sinistra. Dopo il primo tornante vedrete alcuni posti sulla sinistra, oppure continuate a scendere per trovarne altri 4-5.

Dove alloggiare

Se state pianificando una vacanza in Balle d’Aosta, la soluzioni migliore è alloggiare proprio nel suo capoluogo, la bellissima Aosta. Oltre ad avere una vasta offerta ricettiva, con molti hotel, ristoranti e negozi, Aosta è anche ben collegata con tutte le altre località della regione, che potrete raggiungere nel giro di un’ora.

I Ponti di Pontboset

Cenni storici

Pontboset è un villaggio di origine medievale, epoca di cui conserva ancora alcuni edifici. Per la sua posizione geografica, incastonato tra il fiume Ayasse e i torrenti La Manda e Brenve, da subito si rese necessaria la costruzione di numerosi ponti, inizialmente realizzati in legno.

Nel ‘600, sotto il dominio del conte Nicole de Bard, nacque una fonderia, detta anche la “fabbrica di chiodi”. Per questo motivo si rese necessario rinforzare i ponti, che furono quindi ristrutturati in pietra, così come li vediamo ancora oggi.

Il sentiero

Il sentiero dei ponti di Pontboset ha l’imbocco nei pressi del primo ponte, quello a due arcate asimmetriche che si trova in centro al paese. Scendendo dalla strada dove avete parcheggiato, lo vedrete immediatamente.

Potete attraversarlo e cominciare subito il percorso che però, essendo ad anello, può essere intrapreso in entrambi i sensi di marcia. Noi abbiamo scelto di percorrerlo in senso orario. La lunghezza totale del sentiero è 2,5 km circa con un dislivello di 220 metri.

Ponti di Pontboset, il ponte a due arcate

per fare il nostro stesso tragitto, ignorate il ponte ed entrate in paese, svoltando alla prima viuzza sulla destra e scendendo fino quasi in riva al fiume. Lungo il percorso, seguite poi i cartelli che indicano il “sentiero dei ponti e degli orridi”.

Proseguite, in leggera discesa, fino al bellissimo ponte in legno di Frontière. La sua struttura traballante sembra quasi adagiarsi sul fiume, ma non vi preoccupate, è ben solido!

Attraversate quindi l’Ayasse e camminate tenendolo alla vostra sinistra. Nelle calde giornate estive, sarà pressoché impossibile non cedere alla tentazione di rinfrescarvi nelle sue acque cristalline. Giungerete quindi a Frontière, uno sparuto gruppo di case che si fonde alla perfezione con il paesaggio. Oltrepassate le abitazioni e proseguite in salita fino a raggiungere il torrente Brenve. Il ponte in legno che lo attraversa è in una posizione particolarmente spettacolare.

A questo punto il sentiero prosegue con i cosiddetti “orridi alti”, ma non è questo l’argomento del nostro post. Tornate quindi sui vostri passi, ri-attraversate Frontière e imboccate la mulattiera per Retempio, ovvero la strada asfaltata sulla sinistra.

Seguitela, in salita, fino a quello che per me è il ponte più suggestivo e romantico, per il contesto in cui è inserito. E’ una bella struttura a “schiena d’asino”, e sovrasta lo scorrere impetuoso del torrente La Manda circondato da verdi piante e coloratissimi fiori.

Ponti di Pontboset

La strada vi riporterà a Pontboset, e all’ormai familiare ponte a due arcate, anch’esso addobbato con fioriere variopinte.

Il percorso ufficiale termina qui, ma c’è un ultimissimo ponte da vedere, che si trova poco fuori dal centro abitato. Risalite la strada asfaltata fino al tornante, sulla sinistra noterete una scaletta. Imboccatela, e proseguite verso sinistra fino ad un altro ponte a schiena d’asino, quasi interamente ricoperto di edera.

Attraversatelo per godere di un bellissimo colpo d’occhio sull’abitato di Pontboset.

Cosa vedere nei dintorni

Le 3 goye di Hone

Nei pressi del vicino borgo di Hone potrete percorrere il semplice ma scenografico sentiero che costeggia il fiume Ayasse, continuazione ideale del sentiero che avete appena terminato. In questa zona, il torrente ha scavato un canyon, o orrido, tra le lisce pareti di roccia striata di quarzo, compiendo tre spettacolari salti, con altrettante cascate.

Queste prendono il nome di goye, o “marmitte”, per via delle vasche d’acqua che si formano ai piedi delle cascate.

Terminata la visita, potrete risalire tra i vigneti e tornare in paese dalla strada asfaltata, ammirando il bellissimo panorama sul Forte di Bard.

Forte di Bard

A circa 40 km dal castello, il Forte di Bard si staglia sul suo sperone roccioso a protezione della Valle d’Aosta.

Per secoli, il forte servì per controllare il transito di merci e persone lungo la Dora Baltea e verso il confine con la Francia. Nel 1800, la sua guarniguine oppose una strenua resistenza all’armata di Napoleone, il quale, per ripicca, lo fece radere al suolo.

Il forte fu quindi completamente ricostruito dopo l’unità d’Italia, per volere di casa Savoia. Il complesso si articola su tre livelli, con diverse opere difensive che includono bastioni, cannoniere e gallerie sotterranee.

Oggi il Forte di Bard è un museo aperto al pubblico, che ospita diverse mostre permanenti e temporanee.

  • Il Museo delle Alpi: un percorso multimediale che racconta la storia e la cultura delle Alpi occidentali.
  • Il Museo del Forte e delle Fortificazioni: un’esposizione dedicata all’evoluzione delle tecniche di difesa nel corso dei secoli.
  • Le Prigioni del Forte: 24 celle anguste e buie utilizzate nel periodo in cui il forte fu adibito a carcere militare.
  • Le Opere Basse: le fortificazioni più esterne del forte, che offrono una vista panoramica mozzafiato sulla valle.

Recentemente, il Forte di Bard è stato reso celebre da Hollywood: nel 2015 ha infatti “impersonato” la sede dell’Hydra, organizzazione criminale nemica dello Shield nel film Avengers: Age of Ultron.

Pont Saint Martin

Pont Saint-Martin, città di origine romana, era un importante snodo della Via Gallia, ed ancora oggi è una tappa obbligata della Via Francigena, la strada di pellegrinaggio che collega Canterbury a Roma. .

La sua principale attrazione è il maestoso Ponte Romano sul fiume Lys, lungo 23 metri e alto 21, realizzato nel I secolo a.C. La leggenda narra che il ponte fu costruito dal diavolo in persona, che lo eresse in una notte in cambio dell’anima del primo essere vivente che l’avesse attraversato. L’indomani, San Martino liberò sul ponte un cane, che fu così sacrificato al posto degli abitanti della città.

Tra le altre cose da vedere, l’antica Chiesa di Fontaney, e il Castello Baraing, del 1894.

Pont Saint Martin, ponte romano

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