Cosa vedere a Chinatown, il quartiere cinese di New York

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  • Ultima modifica dell'articolo:9 Settembre 2021
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New York è la città più multietnica del mondo, nella quale convivono moltissime popolazioni, provenienti da tutti i continenti. Tra queste, quella cinese è tra le più numerose, e senza dubbio quella che è meglio riuscita a mantenere le proprie tradizioni, creando un vero e proprio angolo di Cina a Manhattan.

Passeggiando per le via di Chinatown farete infatti fatica a ricordarvi che, in realtà, siete negli Stati Uniti. Dalle insegne dei negozi ai piccoli templi, dagli anziani che giocano a domino alle bancarelle di pesce e frutta asiatica, dalle erboristerie agli autentici ristorantini, tutto rimanda alla Cina e alle sue tradizioni. I festeggiamenti per il Capodanno Cinese sono ormai un evento importantissimo per tutta la città, con manifestazioni che attirano turisti da tutto il mondo.

La Chinatown di New York è un quartiere vivace e pieno di cose da vedere, ed è un’esperienza imperdibile di qualsiasi viaggio a New York. Immergiamoci quindi nella cultura cinese con un bell’itinerario di questo quartiere unico.

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Dove si trova e come arrivare

Il quartiere cinese di Chinatown si trova a Downtown, ovvero nella zona meridionale di Manhattan, ad est della Broadway. Occupa un’area di 2 miglia quadrate, ed è delimitato da Grand Street a nord, Bowery ad est, e Leonard Street a sud. Le sue arterie principali sono Canal Street, Mott Street, Baxter Street, Doyers Street e Pell Street.

Il metodo migliore per raggiungere Chinatown è la metropolitana, con queste due fermate:

  • Canal Street, sulle linee J e Z (marrone) e N, Q, R e W (gialla)
  • Grand Street, sulle linee B e D (arancio)

Se preferite l’autobus, potete utilizzare diverse linee: la 103, la 99 e la 55. Vi lascio i link delle mappe della metro e degli autobus, per orientarvi meglio.

Se vi trovate nei quartieri limitrofi, come il Financial District o Tribeca, potete anche arrivare a piedi. Chinatown dista infatti 1,5 km sia dal 9/11 Memorial, sia da Wall Street.

Dove dormire

Manhattan è immensa, e ovviamente ci sono migliaia di hotel, e sceglierne uno può rivelarsi una vera impresa.

Come spiego nel mio articolo con i consigli per visitare la Grande Mela, io in realtà suggerisco di dormire fuori da Manhattan, per esempio a Brooklyn o Long Island. Queste due città sono ben collegate con il “centro”, ma i prezzi sono nettamente inferiori. Fate solo attenzione a trovare un hotel nel raggio di 500 metri da una stazione della metro.

Chinatown è un quartiere molto sicuro, ed ha dei prezzi più convenienti rispetto a zone come Times Square o Midtown, quindi è una buona zona di Manhattan dove pernottare.

Noi ci siamo trovati molto bene al Best Western Bowery Hanbee Hotel, vicinissimo alla stazione della metropolitana di Grand Street. Al momento cui sto scrivendo, però, risulta non essere più disponibile sul sito ufficiale Best Western. Può essere che, prossimamente, cambi proprietà. Un’altra valida soluzione è il Wyndham Garden Chinatown, sempre nella stessa zona e comodo per i mezzi.

Storia di Chinatown

L’immigrazione cinese negli Stati Uniti inizia a metà ‘800, concentrata prevalentemente in California e nella Costa Ovest, i territori della corsa all’oro.

New York inizia ad accogliere gli immigrati cinesi ai primi del ‘900, quando le vene aurifere si esauriscono, e le comunità asiatiche si spostano verso est alla ricerca di nuove opportunità.

Questo afflusso non è molto ben visto, e così i cinesi vengono relegati al quartiere Lower East Side, un’area malfamata, dove è soprattutto la mafia a gestire gli affari. Bande rivali si contengono il controllo del territorio, tanto che Doyers Street viene definita bloody angle, ovvero l’angolo sanguinoso. Le lotte terminano negli anni ’30 grazie ad alcune leggi sull’immigrazione, dando a Chinatown la possibilità di prosperare e crescere.

Oggi, la Chinatown di New York è la più grande comunità cinese negli Stati Uniti, avendo sorpassando anche quella storica di San Francisco. Pur rimanendo una comunità piuttosto isolata, anche culturalmente, Chinatown è molto accogliente nei confronti del turista, grazie alla sua inconfondibile atmosfera allegra e colorata, i negozi e le tante attrazioni culturali.

Cosa vedere a Chinatown a New York

Canal Street

La strada principale di Chinatown è diventata famosa per gli ambulanti che vendono merce contraffatta: borse, gioielli, indumenti e quant’altro. A parte questo, però, pullula di negozi di ogni genere. Se siete in vena di fare shopping, Canal Street è il posto che fa per voi.

Per esempio, ci sono gioiellerie, abbigliamento, profumerie, articoli per la casa e allegre bancarelle di prodotti alimentari, tutto a ottimi prezzi. Da non perdere il New Kam Man Supermarket, al numero 200. Si tratta di un semplice supermercato, ma essendo tutto a tema orientale è un paradiso per gli amanti della cucina cinese, perché vi troverete prodotti che da noi non esistono: salse, caramelle, té, preparati e tantissimo altro.

Se poi volete acquistare qualche souvenir della Grande Mela, qui troverete esattamente gli stessi articoli dei negozi del centro, ma a prezzi molto più competitivi.

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Columbus Park

La prima cosa da vedere nella Chinatown di New York è questo parco, situato al confine meridionale.

Agli albori, questa era la zona più pericolosa del quartiere. Siamo infatti in corrispondenza del famigerato Five Points, l’incrocio reso celebre dal film Gangs of New York. A Five Points confluivano diverse etnie, tra cui italiani, irlandesi e appunto asiatici, “incontri” che spesso culminavano in cruente battaglie tra bande criminali. Columbus Park nasce alla fine dell’800 proprio come tentativo di riqualificare l’area, ed è l’unico polmone verde di Chinatown.

Oggi è un tranquillo luogo di ritrovo, dove potrete immergervi nella vita quotidiana della comunità cinese, che viene qui a passare il proprio tempo libero. C’è chi pratica tai chi, chi kung-fu, ed è pieno di anziani che giocano a dama e a mah-jongg. Nei weekend si aggiungono anche numerosi artisti di strada, cartomanti, e ragazzi che giocano a basket.

Mott Street

Mott Street, che in teoria apparterrebbe a Little Italy, è la via del mercato del pesce Dahing Seafood Market. Qui è possibile acquistare pesce fresco, ancora vivo, oppure essiccato, come i famosi gamberi.

Ma la strada è tutta un susseguirsi di colorate bancarelle alimentari, che vendono anche frutta e verdure esotiche. Al 138 c’è in New York Mart, un altro di mercato coperto, che ha anche un’ampia selezione di gastronomia pronta. Anche se non vi interessa acquistare nulla, i mercati alimentari sono tra le prime cose da vedere nella Chinatown di New York, un vero spaccato di vita quotidiana.

Personalmente, adoro Mott Street perché da qui si riesce ad intravedere l’Empire State Building.

Church of the Transfiguration

In fondo a Mott Street, la Church of the Transfiguration è un edificio in stile georgiano del 1801, con finestre gotiche e una torre ottagonale in rame.

Nata per il culto luterano, nel 1853 viene acquistata dalla Chiesa Cattolica, per servire le comunità italiane e irlandesi approdate in territorio americano. Oggi è frequentata prevalentemente dalla popolazione cinese, e le funzioni si svolgono in inglese, cantonese e mandarino.

Pell Street

Tra tutte le vie di Chinatown, Pell Street è probabilmente la più autentica, dove vi sembrerà davvero di essere a Shanghai. E’ conosciuta come la via dei parrucchieri, ma a mio avviso il suo punto forte sono le case in mattoni rossi con le classiche scale antincendio esterne, e le insegne al neon in lingua cinese.

Non a caso, è la strada più fotografata del quartiere, insieme alla vicina Doyers Street. Visitatela la sera, quando le insegne sono illuminate.

Chatham Square

Uscendo da Doyers Street, vi ritroverete nell’incrocio noto come Chatham Square. Nato come mercato del bestiame, oggi è popolato prevalentemente da banche ed edifici residenziali.

Il piccolo spiazzo pedonale all’incrocio con la E Broadway e Oliver Street ospita due monumenti interessanti:

  • La statua in bronzo che raffigura Lin Ze Xu, uno studioso dell’800 che si oppose fermamente ai narcotrafficanti britannici durante le guerre dell’oppio, come ricordato dalla targhetta ai suoi piedi.
  • Il Kim Lau Memorial, del 1961, un semplice arco in pietra che ricorda gli americani di origine cinese caduti nella Seconda Guerra Mondiale.

Poco più a nord troviamo invece la statua del famoso filosofo Confucio.

Mayahana Buddhist Temple

Rimaniamo sulla Bowery per la prossima attrazione da vedere nella Chinatown di New York. Il Mayahana Buddhist Temple si trova nei pressi dell’arco trionfale del Manhattan Bridge, e visto dall’esterno sembra un qualsiasi altro edificio, rischiando di passare inosservato. In realtà, è il tempio buddista più grande di New York.

Oltrepassati i due leoni che fanno da guardia all’ingresso si entra nello spazio riservato alla preghiera e alla riflessione. La sala interna, con pavimento in legno e decorata da lanterne rosse, custodisce una statua dorata di Buddha alta ben 5 metri. L’Illuminato è seduto su un fiore di loto, e circondato dalle numerose offerte lasciate dai fedeli. Se lo desiderate, pagando la cifra simbolica di 1$ potrete pescare un “biglietto della fortuna”.

Al piano superiore sono invece in vendita vari gadget e souvenir, come incensi, ciondoli e statue di giada, in netto contrasto con l’atmosfera sobria del piano terra.

Il Mayahana Buddhist Temple è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.00, e l’ingresso è gratuito. E’ possibile scattare foto, ma sempre mantenendo un comportamento consono alla sacralità del luogo.

Kamwo Herbal Pharmacy

Spostiamoci ora su Grand Street, al confine settentrionale di Chinatown, per visitare una farmacia storica. L’aspetto è quello delle antiche spezierie europee, con barattoli di vetro pieni di erbe officinali, bilance e file di cassetti in legno.

Oltre ai rimedi per i più comuni malanni di stagione, mal di schiena e artriti, in questo negozio possibile fare sedute di agopuntura, oppure acquistare spezie e tè.

Museum of Chinese in American

All’incrocio tra Grand Street e Centre Street, il Museum of Chinese in America ripercorre le principali tappe dell’immigrazione cinese negli Stati Uniti, focalizzandosi anche sugli aspetti più tristi, come il razzismo e l’emarginazione.

la collezione comprende documenti, libri, fotografie e oggetti di uso comune, e installazioni a tema che riproducono interi luoghi, come un ristorante cinese, una farmacia, una tipica abitazione. Oltre alla collezione permanente sono poi presenti diverse mostre temporanee, spesso in forma multimediale ed interattiva.

Il museo esiste dal 1980, ma l’attuale sede è aperta dal 2009, in un ex spazio industriale disegnato dall’architetto Maya Lin. E’ aperto dal martedì alla domenica, dalle 11.00 alle 18.00, e l’ingresso costa 10$. Il primo giovedì del mese l’orario è esteso fino alle 21.00, e l’ingresso è gratuito.

Attenzione

Aji Ichiban Candy Store

Leggendo in internet i vari articoli su cosa vedere a Chinatown a New York, avrete sicuramente sentito parlare del negozio di caramelle Aji Ichiban Candy Store. Qui erano in vendita dolciumi di ogni sorta, dai più classici ai più audaci, come il wasabi e i calamari caramellati. Purtroppo, questo negozio storico ha definitivamente chiuso nel settembre 2020.

Capodanno cinese

La già allegra Chinatown diventa ancora più vivace nelle due settimane del Capodanno Cinese, che si svolge indicativamente tra gennaio e febbraio (controllate qui le date per i prossimi anni).

Il fitto calendario di eventi è scandito da un preciso rituale tradizionale. Una manifestazione molto famosa è la danza del leone. Si tratta di una sfilata nella quale un pupazzo a forma di leone è portato per le vie del quartiere, seguito da una folla che marcia e danza a ritmo di musica.

Il capodanno inizia ufficialmente alle 11 del mattino, ovvero allo scoccare della mezzanotte in Cina. Sempre il primo giorno ci sono poi i fuochi d’artificio, uno spettacolo davvero grandioso. L’ultimo giorno, invece, si tiene la festa delle lanterne.

Come anche per noi, il colore ufficiale di questa festività è il rosso, che va a dominare ogni angolo di Chinatown, dalle case, alle vetrine dei negozi, finanche all’abbigliamento della popolazione.

Dove mangiare a Chinatown

Chinatown è il luogo perfetto per assaggiare la vera cucina cinese, non “sporcata” dagli adattamenti ai gusti occidentali. Certo, ci sono anche locali più turistici, ma se voi cercate i ristoranti dove tutti gli avventori sono asiatici, non potrete sbagliare. Vediamo alcuni dei ristoranti più rinomati:

  • Great NY Noodletown, al 28 di Bowery Street, specializzato in noodles, asciutti o in brodo.
  • Fried Dumpling, al 106 di Mosco street, è un ristorante da asporto che serve ottimi ravioli alla piastra. Potrete poi gustare il vostro pasto nel vicino Columbus Park.
  • Peking Duck House, al 28 di Mott Street. Come si intuisce dal nome, la loro specialità di questo ristornate raffinato è la tradizionale anatra alla pechinese. Propone menù a prezzo fisso e per grandi gruppi, oppure alla carta.
  • Jing Fong, al 20 di Elizabeth Street, è il miglior posto dove provare il dim sum, bocconcini mono porzione di varie pietanze, serviti in cestini di bambù. Più che un pasto, una vera esperienza tradizionale.
  • Me Li Wah Bakery, al 64 di Bayard Street, è una gastronomia che serve ottimi pork buns, i panini ripieni di carne di maiale.
  • Chinatown Ice Cream Factory, accanto alla bakery, è una gelateria che offre un’ampissima scelta di gusti, alcuni dei quali davvero fuori dal comune. Tra le proposte fisse ci sono Wasabi, durian, pandan, e sesamo nero, più gusti classici e stagionali.
  • Kung Fu Tea, al 234 di Canal Street. Servono bubble tea, una bevanda che ultimamente sta spopolando anche in Italia. Si tratta di tè freddo, con l’aggiunta di piccole sfere gelatinose a base di tapioca. Il menù spazia dal té ai frappé, guarniti nei modi più svariati.

Esplorare i dintorni: Little Italy

Se la comunità cinese è rimasta prevalentemente nel proprio quartiere, creando una specie di enclave, quella italiana si è invece sparpagliata un po’ in tutta la città. Per questo motivo, della Little Italy originale rimane ben poco. Il quartiere si estendeva tra Elizabeth Street, Mott Street e Mulberry Street, tutte strade che oggi appartengono a Chinatown.

L’unica via dove trovare un po’ di casa nostra, con ristoranti italiani, bandierine ed estintori dipinti con il tricolore, è Mulberry Street. Non aspettatevi, però, qualcosa di autentico. Ci sono solo alcuni bar e ristoranti che si dichiarano italiani, ma che di italiano hanno ben poco, e negozi di souvenir. Gli stessi proprietari sono ormai americani da generazioni, parlano poco italiano, e spesso in modo molto caricaturato.

Vale comunque la pena fare un giro, ed assaporarne l’atmosfera divertente.

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