Badlands National Park, panorami lunari in South Dakota

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  • Categoria dell'articolo:South Dakota
  • Ultima modifica dell'articolo:18 Gennaio 2024
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In South Dakota, fuori dai classici percorsi turistici, c’è un suggestivo parco nazionale che sembra uscito da un documentario della NASA. E’ il Badlands National Park, territorio sacro per i Lakota Sioux immerso nelle Grandi Praterie.

I suoi panorami sconfinati sui calanchi rocciosi multicolore vi conquisteranno, soprattutto perché vi troverete ad ammirarli in tutta tranquillità, senza la folla che assilla i parchi più rinomati.

In questo articolo, ci occuperemo solo dell’are principale, la Badlands Wilderness Area. Sappiate, però, che il parco si estende anche a sud della SD-44, con altri punti panoramici.

Come arrivare

Raggiungere il Badlands National park è semplicissimo, perché si trova a pochi km dall’interstate I-90. Inoltre, la zona è talmente isolata, che esistono giusto quelle due strade!

Da Rapid City, ci sono due percorsi possibili:

  • prendete I-90 verso est, poi a Wall svoltate a destra sulla SD-240 e proseguite per 12 km. Entrerete da nord, e vi troverete alla biforcazione tra la Sagecreek Road e la Badlands Loop Road. Il tragitto totale è di 135 km, per 1 ora 15 minuti circa di viaggio
  • prendete la SD-44 passando da Interior, in questo modo entrerete nel parco da sud-ovest e arriverete direttamente al Visitor Center. Il tragitto è di 122 km, il tempo di percorrenza sempre 1 ora 15 minuti. In questo caso potete prendere anche un’altra strada, più panoramica ma più lunga. Poco dopo Scenic svoltate a sinistra sulla sterrata Sage Creek Road, per entrare da ovest passando dalle praterie. Qui però non c’è nessun casello di ingresso, per pagare dovrete quindi proseguire per l’entrata di Pinnacles.

Da Sioux Falls, prendete la I-90 fino all’uscita 131, quindi seguite la SD-240 verso sud, ed in pochi minuti sarete all’ingresso Northeast, nei pressi del Big Badlands Overlook. Il tragitto è di circa 450 km e 4 ore di viaggio. In compenso, però, recupererete un’ora di fuso orario, passando dal Central Time al Mountain Time.

In quale itinerario inserire il Badlands National Park

Il Badlands National Park è piuttosto isolato, l’unica attrazione relativamente vicina è Mt Rushmore. Per questo non è semplice inserirlo in un itinerario.

Provate con un Real America, un viaggio nel nord-ovest degli Stati Uniti con base a Denver o Salt Lake City, che include Yellowstone, Grand Teton, e alcuni parchi dello Utah come Arches e Canyonlans. E’ un itinerario abbastanza corposo, con tante cose da vedere e km da fare. Accertatevi di avere a disposizione almeno 2 settimane. Inserite il parco tra il Mt. Rushmore e Denver.

In alternativa, fate come noi, un mix tra Real America e Midwest, saltando lo Utah e includendo Chicago. In questo caso, vi suggerisco di cominciare il viaggio a Chicago e terminarlo con lo Yellowstone, scendendo poi a Salt Lake City per rientrare in Italia. Così, avrete le tappe più lunghe e scariche ad inizio viaggio, e quelle più interessanti alla fine. Anche per questo viaggio occorrono due settimane. Inserite le Badlands tra Sioux Falls e il Mt. Rushmore.

Quando andare

Il Badlands National Park ha un clima estremamente variabile, con picchi di caldo e freddo non indifferenti.

Gli inverni sono molto freddi, con minime attorno ai -10° e frequenti nevicate, che causano la chiusura delle strade panoramiche.

Le estati sono calde e aride, con possibili rovesci pomeridiani e grandinate.

Il periodo migliore per visitare il parco sono le mezze stagioni, a metà primavera fino ad inizio autunno, il che vi permetterà anche di godervi alba e tramonto ad orari umani.

L’estate piena, che è il periodo in cui noi italiani abbiamo solitamente le ferie, non è sconsigliata a priori. Tuttavia, il caldo potrebbe scoraggiarvi dall’intraprendere i sentieri di trekking.

Quanto tempo dedicare

Rispetto ad altri parchi, il Badlands National Park si potrebbe considerare piccolo. I due punti panoramici estremi, Roberts Prairie Dog Town e Big Badlands Overlook, distano appena 50 km, percorribili in un’ora senza soste.

Se vi limitate a percorrere le due strade panoramiche, facendo qualche stop fotografico, considerate un paio d’ore. Se invece volete fare qualche trail allora mettete in conto almeno mezza giornata.

Fortunatamente, i principali punti di interesse del parco sono visitabili anche senza impegnarsi in lunghe camminate. Io vi consiglio comunque di fare qualcuno dei sentieri più brevi e semplici, per avere dei punti di vista diversi sui calanchi.

Dove dormire e mangiare

Non avete molte alternative, a meno di non andare a Rapid City, che come abbiamo visto dista più di un’ora. In generale, io sconsiglio sempre di dormire lontano dai parchi, e questo vale in particolare per quelli come il Badlands, dove è bello ammirare l’alba e il tramonto.

Wall, una cittadina di quasi 900 abitanti, è la soluzione migliore a mio avviso, in quanto è a soli 15 minuti dall’entrata di Pinnacles, e a mezz’ora dal Big Badlands Overlook. Vi permette quindi di vedere il parco con calma, godendovi i momenti migliori della giornata, e rientrare senza esagerare con i km.

Qui si trovano alcuni motel delle principali catene americane, il celeberrimo negozio di souvenir Wall Drug (del quale vedrete parecchia pubblicità lungo la I-90), e qualche buon ristorante. Noi abbiamo mangiato benissimo al Badlands Saloon and Grille, che serve carne, hamburger e pizza alta.

Se volete essere davvero a due passi dal parco e dai punti panoramici, allora alloggiate a Interior. Il Cedar Pass Lodge è la struttura più rinomata, e ha anche un ristorante. Oppure, c’è il più economico Badlands Motel and Campground, in posizione panoramica. Interior non offre molto come ristorazione, provate il Wagon Wheel Bar and Grill, specializzato in hamburger.

Costi, orari e info pratiche

Il parco è aperto 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.

Il Ben Reifel Visitor Center è l’unico ufficio del turismo presente nel parco, ed è aperto dalle 9 alle 16 in inverno e dalle 7 alle 19 in estate. E’ chiuso solo nei giorni di Natale, Capodanno e Ringraziamento.

Ci sono tre ingressi con casello, dove acquistare il biglietto:

  • Northeast Entrance, sulla SD-240 provenendo dalla I-90
  • Pinnacles Entrance, sempre sulla SD-240 ma venendo da Wall
  • Interior Entrace, sulla SD-277 venendo da Interior

Di seguito i costi del biglietto, valido per 7 giorni consecutivi dall’acquisto:

  • 30$ per un’auto con massimo 4 passeggeri
  • 25$ per una moto con massimo 2 passeggeri
  • 15$ ingresso individuale a piedi o in bici

Trattandosi di un parco nazionale, vale la tessera del parchi America The Beautiful, che con 80$ vi darà accesso per un anno a tutti parchi del circuito NPS. La tessera è nominale e non cedibile. Per ulteriori informazioni sul suo utilizzo, leggete l’approfondimento.

Poiché le strade panoramiche potrebbero essere chiuse in inverno o in condizioni climatiche estreme, prima di partire verificate eventuali avvisi che potrebbero compromettere la vostra visita.

Nel parco non sono presenti stazioni di servizio. Fate rifornimento a Wall o Interior. Anche sul fronte cibo sono piuttosto sforniti. Potete acquistare qualcosa presso il Visitor Center, ma il mio consiglio è di portarvi il pranzo al sacco, le aree picnic non mancano.

Sicurezza personale

Poiché il tempo è molto variabile, e anche in una giornata di sole potrebbe scatenarsi rapidamente un violento temporale, vestitevi a strati e tenete sempre pronto un k-way. Altri accessori fondamentali sono cappellino, occhiali da sole e crema solare.

La fauna selvatica, presente soprattutto lungo la Sage Creek Road, è generalmente tranquilla, ma ricordate sempre che voi siete ospiti a casa loro. Osservate gli animali a distanza, non nutriteli e non avvicinatevi.

Sarebbe meglio evitare di guidare al buio, nel parco non c’è illuminazione artificiale, e gli animali sono più attivi proprio durante la notte, occupando spesso la carreggiata.

Leggi anche: consigli per visitare i parchi americani

Cos’è Badlands National Park

Il termine Badlands significa “terre cattive“, inospitali, non adatte alla presenza umana. Benché lo si associ prettamente a questo parco, in realtà potremmo definire badland qualsiasi area arida con con stretti canyon e pinnacoli stratiformi. Un altro esempio è il Painted Desert in Arizona, che potete visitare percorrendo la storica Route 66.

Osservando le rocce, noterete che sono a strati di diversi colori. Ecco, questi strati sono come un libro di geologia, ad ognuno di essi corrisponde un minerale, un’era, un particolare evento che ha cambiato la morfologia del terreno. Dal basso verso l’alto, le rocce ci raccontano come si è venuto a creare il Badlands National Park.

Andiamo indietro di 75 milioni di anni. Le grandi pianure sono un enorme mare interno, il Western Interior Seaway, che si estende dal Golfo del Messico fino all’Artide (è per questo che nell’area sono presenti fossili di animali marini). Sul fondale marino comincia a depositarsi della roccia scistosa, che comporrà gli strati inferiori delle formazioni rocciose.

Man mano che il mare si prosciuga, viene sostituito da una pianura alluvionale, simile alle Everglades in Florida, e poi da una savana. Fiumi e vento depositano ulteriori minerali, soprattutto argilla, arenaria e calcare. Infine, l’esplosione del Great Basin, nel territorio degli attuali Utah e Nevada, trasporta fino a qui la cenere vulcanica, che va a formare gli strati superiori.

Dopo il processo di stratificazione comincia l’erosione. I fiumi Cheyenne e White River, che oggi non esistono più, cominciano a farsi strada tra la tenera arenaria, scavando canali e stretti canyon. Vento, pioggia, e tutti gli altri agenti atmosferici completano l’opera di scultura, creando alte vette e fragili pinnacoli.

Le Badlands continuano ad erodere ad una velocità sostenuta, geologicamente parlando, e si stima possano durare “solo” altri 500.000 anni.

Cosa vedere nel Badlands National Park

Badlands Loop Road

Questa strada panoramica si chiama “loop”, ma in realtà non è ad anello. E’ lunga circa 40 km, e collega il Big Badlands Overlook, all’estremità orientale, con la Sagrecreek Road e la zona occidentale del parco. Lungo la strada ci sono diversi punti panoramici, e gli imbocchi dei sentieri di trekking più popolari.

Questi i punti di interesse, da est a ovest:

  • Big Badands Overlook, il punto panoramico più famoso e frequentato. Da qui si vede la zona est, dove le formazioni rocciose sembrano spuntare fuori dalla prateria. E’ perfetto per ammirare l’alba, perché il sole sorge proprio di fronte a voi.
  • Fossil Exhibit, dove una breve passerella di circa 500 metri racconta la storia del parco e dei fossili ritrovati nell’area. E’ molto interessante per i bambini, che si divertiranno un mondo a vedere i resti fossili delle creature marine.
  • White River Valley Overlook, con visuale su quella che era la vallata del fiume White River. Da qui si apprezza anche la dimensione effettiva delle formazioni rocciose, che in foto e senza punti di riferimento non rende.
  • Bigfoot Pass Overlook e Panorama Point, con panorami molto simili.
  • Prairie Wind Overlook, dove una passerella in legno vi condurrà in un vero mare d’erba. Le praterie americane si stanno ritirando, ma da qui avrete un’idea di quanto possano essere vaste.
  • Burns Basin Overlook
  • Homestead Overlook
  • Conata Basin Overlook, fantastico al tramonto. Da qui si ha una visuale opposta rispetto al prossimo punto, ma sulla stessa area.
  • Yellow Mounds Overlook, tra i punti panoramici più scenografici del parco. Si vedono alcune collinette rocciose, i cui colori sgargianti vanno dal senape al rosso scuro, fino al viola. E’ il paleosulo, ovvero lo strato più antico, e ad ogni colore corrisponde un diverso minerale.
  • Ancient Hunters Overlook, un fazzoletto di terra più umida, che ha consentito lo sviluppo di un piccolo boschetto.
  • Pinnacles Overlook, altro punto perfetto per il tramonto. L’ampissimo panorama spazia dalla Sage Creek Wilderness Area fino alle Black Hills, visibili nei giorni tersi. Qui è inoltre possibile avvistare alcune pecore di montagna, soprattutto nei periodo in cui nascono i piccoli.

Sentieri di trekking

I principali percorsi a piedi sono concentrati nella zona del Visitor Center. Ecco quelli più popolari, sempre da est a ovest:

  • Door Trail, lungo 1.3 km e in piano. Parte su passerelle e parte sterrato, conduce ad un’apertura naturale chiamata “porta”. Potete avventurarvi sulle formazioni rocciose oltre la passerella, ma fate attenzione.
  • Window Trail, un percorso in piano su passerella, lungo appena 500 metri. Passa tra le rocce fino ad un’altra apertura naturale, stavolta chiamata “finestra”, da cui godrete di una visuale straordinaria sulla zona ad est del parco.
  • Castle Trail, il sentiero più lungo ed impegnativo. Il dislivello non è eccessivo, solo 100 metri, ma in compenso è lungo ben 17 km. Per questo motivo, sconsiglio di avventurarvi qui quando fa molto caldo, o se vi accorgete che minaccia pioggia. L’imbocco è nei pressi del Window Trail, ed arriva fino al Fossil Exhibit Trail passando sul complesso di rocce chiamato “castello” per la sua dimensione imponente.
  • Notch Trail, lungo 2 km e con 40 metri di dislivello. A dispetto della brevità, è un sentiero faticoso e non adatto a chi soffre di vertigini, in quanto nella parte finale è necessario arrampicarsi, anche con le mani, lungo una scaletta in legno. La discesa è più difficoltosa della salita perché vedrete il vuoto sotto di voi. In ogni caso, dalla cima si gode di un eccezionale panorama sulla White River Valley, che vi ripagherà della fatica.
  • Cliff Shelf Nature Trail, un semplice percorso di 800 metri e 22 metri di dislivello, adatto a tutta la famiglia, Oltre ai bei panorami, alcuni pannelli informativi spiegano la flora e fauna locali.
  • Saddle Pass Trail, 1 km di lunghezza e ben 66 metri di dislivello. Breve ma ripido, si ricongiunge con il Castle Trail e porta a un punto panoramico sopraelevato.

Sagecreek Road

La zona occidentale del Badlands National Park è caratterizzata dalla prateria. Ci sono meno formazioni rocciose, pinnacoli e canyon, ma molti più animali.

Qui vivono bisonti, pecore delle montagne rocciose, coyote, antilocapre, ma soprattutto un’infinità di cani della prateria. Questi curiosi roditori sono particolarmente insidiosi da fotografare, perché appena vedono un umano o sentono un’auto, si rifugiano nelle loro tane sotterranee.

La strada è sterrata ma ben tenuta, e adatta a tutti i veicoli. Tuttavia, è meglio non percorrerla in caso di forti piogge.

Ecco i principali punti di interesse, sempre da est a ovest:

  • Hay Butte Overlook, per dare un ultimo sguardo ai pinnacoli colorati e alla collinetta chiamata “hay”, una delle formazioni più grosse del parco.
  • Badlands Wilderness Overlook, dove le formazioni rocciose quasi interamente erose si fondono con la prateria. Ottimo punto per avvistare pecore di montagna e antilocapre.
  • Roberts Prairie Dog Town, una distesa verde abitata da bisonti e cani della prateria.
  • Sage Creek Basin Overlook, dove le Badlands lasciano spazio a un terreno erboso con qualche arbusto. Questa zona da un’idea di come sarà i parco tra 500.000 anni, quando le formazioni rocciose non esisteranno più.

Da qui potete tornare indietro, oppure proseguire fino a Scenic (30 km), e ricongiungervi con la SD-44 per andare verso Interior o Rapid City. Fate attenzione quando guidate su sterrato, perché le assicurazioni non coprono danni o incidenti avvenuti su strade non asfaltate.

Cosa vedere nei dintorni

Pur essendo un parco abbastanza remoto ed isolato, nei dintorni del Badlands National Park ci sono diverse attrazioni degne di nota.

Minuteman Missile Museum e missile

Durante la Guerra Fredda, Stati Uniti e Russia si muniscono di missili nucleari ad lungo raggio, ognuno di essi puntato su obiettivi strategici del nemico. Benché, fortunatamente, nessuno di questi missili sia mai stato utilizzato, la loro presenza rappresenta una minaccia costante, facendo vivere tutto il mondo nel terrore dell’imminente scoppio di una guerra nucleare.

Uno di questi missili si trova proprio qui, a breve distanza dal parco (un altro è a Tucson, in Arizona). Il sito si componeva del missile Minuteman, oggi chiamato Launch Facility (Missile Silo) Delta-09, e del centro operativo Launch Control Facility Delta-01. Entrambi sono lungo l’interstate I-90, rispettivamente alle uscita 116 e 127, 11 e 32 km ad est di Wall.

Il missile è ovviamente disarmato, e coperto da una teca in vetro, per permettere ai satelliti russi di monitorarne costantemente la (non) attività. Il centro di comando era presidiato 24 ore su 24, con personale sempre all’erta e pronto ad agire, qualora fosse stato necessario.

Visitate anche il museo, a breve distanza dalla Northeast Entrance Station. Imparerete molto sulla Guerra Fredda e come veniva vissuta in America, tra paura e orgoglio nazionale.

Black Hills

Le Black Hills, al confine con il Wyoming, sono una zona molto turistica e piena di attrazioni, naturali e non.

Una su tutte è il Monte Rushmore, tributo patriottico a quattro presidenti americani e agli USA in generale. Terminato nel 1941, raffigura i presidenti Washington, Theodore Roosevelt, Jefferson e Lincoln. Visitate il museo, la via delle bandiere, la terrazza panoramica e il Presidential Trail, il sentiero che porta sotto i volti scolpiti. Da non perdere la cerimonia serale, con giochi di luci e spiegazioni sul monumento. L’accesso è gratuito, mentre il parcheggio costa 10$.

Il Crazy Horse Memorial è la controparte del Mt Rushmore. Volto a celebrare il capo indiano Cavallo Pazzo, questo monumento diventerà la scultura più grande del mondo, anche se molto probabilmente non sarà mai completato. Non nella nostra vita, comunque. Oggi ne potete vedere il viso, e quello che sarà il braccio. Per avere un’idea del lavoro finito, visitate l’interessantissimo museo sulle tribù indiane. L’ingresso è a pagamento, con un sovrapprezzo per salire fino all’immenso volto scolpito.

Deadwood è una cittadina in stile western, nata durante la corsa all’oro di fine ‘800. Oggi è votata al turismo, resa celebre dall’omonima serie tv della HBO. Qui fu ucciso il leggendario pistolero WIld Bill Hicock, freddato da un colpo di pistola mentre giocava a poker. Le carte che aveva in mano, una doppia coppia di sette e assi, da allora sono chiamate “la mano del morto”. Visitate il saloon dove fu ucciso e assistete alle rievocazioni storiche. Poi salite al cimitero, dove si trovano sia la sua tomba, sia quella di Calamity Jane.

In più, potrete percorrere alcune bellissime strade panoramiche. La Spearfish Canyon Drive attraversa i boschi e il canyon del fiume Spearfish, con alcuni interessanti sentieri di trekking. La DS-87, nei pressi del Monte Rushmore, serpeggia tra le montagne rocciose con strette gallerie e vedute mozzafiato.

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