Le dolci colline del Monferrato, costellate di vigneti e tartufaie, si prestano a piacevoli passeggiate nella natura. Un esempio è l’anello di Cella Monte, che parte da un pittoresco borgo di tufo e si immerge in un paesaggio bucolico, attraversando campi coltivati, vigneti e tartufaie, con panorami incantevoli sui villaggi circostanti.
Un’atmosfera di pace e serenità, ideale per una domenica lontano dalla frenesia della città. Completate poi la vostra gita con un pranzo in agriturismo, con ottimo cibo innaffiato dai pregiati vini locali.
Indice
Come arrivare
Il modo migliore per raggiungere Cella Monte è l’automobile, visto che i borghi del Monferrato non sono ben collegati tra di loro con i mezzi pubblici.
- Da Milano, prendete la A4 verso Torino fino allo svincolo con la A26. Proseguite verso Alessandria, e uscite a Casale Monferrato Sud. Da qui dovrete proseguire sulle strade provinciali, seguendo prima le indicazioni per Rosignano Monferrato, e quindi per Cella Monte. Considerate circa 1 ora 30 minuti.
- Da Torino, prendete la A4 in direzione Milano, e uscite a Chivasso Est. Seguite la SP91, poi prendete la SP31 bis verso sinistra, costeggiando il Po fino allo svincolo con la SP455. Attraversate il fiume e, a Castagnone, seguite le indicazioni per Casale Monferrato, quindi per Cella Monte. le tempistiche sono 1 ora 15 minuti.
Una volta arrivati a Cella Monte, andate fino in fondo al villaggio, in via Cipriano Cei. Qui c’è una specie di area feste dotata di ampio parcheggio, e un pannello informativo sul percorso.
Anello di Cella Monte in Monferrato
Info Pratiche
Il sentiero, indicato con il numero 731, è ad anello, lungo circa 9 km, e classificato come turistico, quindi adatto a tutti. Si svolge per lo più in piano, eccezion fatta per l’uscita e l’ingresso da Cella Monte, dove si concentra tutto il dislivello.
Il tempo di percorrenza varia tra 2 ore e mezzo e 3 ore, dipende da quante soste farete.
Dovete sapere che non si tratta di un vero e proprio sentiero di trekking, ma piuttosto di una passeggiata in campagna, che potrete modulare in base al tempo a disposizione e a quanto volete camminare. In diversi punti è infatti possibile prendere delle deviazioni per tagliare o allungare il tragitto.
Purtroppo, il percorso “ufficiale” non è sempre ben segnalato, e in alcuni punti anche il cellulare non prende. E’ quindi bene scaricare la mappa, il file per il GPS e quello per Google Earth, dal sito della Provincia di Alessandria, così da avere una traccia da portare con voi.
Non serve nessuna attrezzatura particolare, ma consiglio pantaloni lunghi, scarpe con suola in gomma, cappellino e occhiali da sole. E, naturalmente, acqua e qualche snack. Lungo il percorso non ci sono né panchine né aree picnic.
Il percorso in dettaglio
Il sentiero ad anello parte da Cella Monte, borgo del Monferrato celebre per gli infernòt (cantine sotterranee in tufo), e per l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni. Il museo è aperto il venerdì dalle 9 alle 12 e la domenica dalle 16 alle 18, solo su prenotazione.
Dal parcheggio, attraversate il villaggio lungo la via principale, ammirando le tipiche abitazioni in tufo, fino alla Piazza del Bollo. Qui, tenendo il lavatoio alla vostra sinistra, proseguite su Via Gian Giacomo Francia. Svoltate alla pima a sinistra, su una stradina asfaltata che scende ripida nella Valle Carcanara, con una bella visuale su Rosignano Monferrato alla vostra destra.
Man mano che scendete, il sentiero diventa prima sterrato, e poi erboso. Al momento della mia visita (maggio 2021), purtroppo questo tratto era brutto, con erba molto alta e umida, che ci ha infradiciato completamente le scarpe ed i pantaloni.
Più avanti si incontra il Rio Carcanara, un rigagnolo che scorre alla destra del sentiero. Seguitelo fino all’incrocio, quindi svoltate a sinistra. Attraverserete una verde vallata di vigneti, tartufaie e boschi di pioppi. Di fronte a voi avrete le dolci colline del Monferrato, con le cascine circondate da ordinati filari di vigne.
Il sentiero piega ora a sinistra e prosegue, in salita, oltre la Cascina Caccia, fino ad incrociare la provinciale. Camminate per un breve tratto sulla strada asfaltato e, oltrepassato l’abitato, sulla destra si apre un bellissimo panorama su Treville. Nelle giornate terse, la visuale spazia su tutto l’arco alpino.
Prendete ora la via Savoia, sulla destra. Qui c’è un punto in cui ci si potrebbe facilmente confondere. Poco dopo le Cascine Savoia, ci sono infatti due strade sterrate sulla destra, e i cartelli sono poco chiari. Voi dovete prendere la seconda, che indica il sentiero 731a ed entra in un boschetto di alti alberi e canne di bambù.
Al prossimo bivio andate a destra verso la Cascina Valpane, sempre fiancheggiando i vigneti. Arrivati alla cascina, c’è il secondo punto critico: il sentiero è molto difficile da vedere, infatti noi qui abbiamo perso parecchio tempo. Tenendo sulla destra il recinto dei cani, andate dritto, anche se vi sembrerà di entrare nel prato. In realtà, il percorso prosegue proprio da qui, scendendo nel fondovalle lungo quella che si chiama Strada del canneto Bassa. L’abitato di Cella Monte è ora ben visibile davanti a voi, arroccato sulla vetta del colle.
Arrivati al bivio, il percorso ufficiale dice di svoltare a destra, su una strada agricola che esce sulla provinciale. Noi lo abbiamo fatto ma, in realtà, vi consiglio di tirare dritto e risalire direttamente al borgo. La parte più panoramica è infatti ormai alle vostre spalle.
Se decidete di proseguire, dalla provinciale prendete la strada asfaltata sulla sinistra, e seguitela in ripida salita fino alla Cascina Varocara. Al bivio dopo la cascina girate a sinistra, e tornate a Cella Monte camminando tra i i vigneti. Il borgo si mostrerà ai vostri occhi in tutta la sua bellezza, con la facciata squadrata della chiesa e la bella torre liberty di Villa Cosseta.
A pranzo nel Monferrato
Dopo una passeggiata, cosa c’è di meglio se non un pranzo in agriturismo? Da questo punto di vista, nel Monferrato avrete l’imbarazzo della scelta. Con così tante aziende agricole locali, mangiare male è praticamente impossibile.
Noi ci siamo trovati benissimo all’Agriturismo La Fontanella, a 5 minuti di auto da Cella Monte.
La domenica propongono un vasto menù fisso, con antipasti, due primi, un secondo e tris di dolci. Il menù varia settimanalmente, ma i capisaldi della cucina piemontese non mancano mai, per esempio il vitello tonnato, la tartare e il bonet, un dolce al sapore di amaretto. Il costo è 35€ a testa bevande incluse, e vi assicuro che non lesinano sulle porzioni. Ci tengo a precisare che non è un link sponsorizzato, solo il frutto della mia ottima esperienza.