Norris Geyser Basin, la zona più mutevole di Yellowstone

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  • Categoria dell'articolo:Yellowstone
  • Ultima modifica dell'articolo:25 Marzo 2025
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Istituito nel 1862, Yellowstone National Park è il primo parco nazionale americano, nonché uno dei più visitati del Paese. Collocato sulla gigantesca caldera di un supervulcano attivo, Yellowstone si contraddistingue sì per i paesaggi mozzafiato, ma soprattutto per l’area geotermica, che comprende sorgenti termali colorate e potenti geyser. Tra questi, una delle aree più interessanti dal punto di vista geologico è Norris Geyser Basin.

Norris Geyser Basin è l’area geotermica più calda e instabile di Yellowstone, un paesaggio in continua trasformazione dove nuovi geyser si attivano, sorgenti termali cambiano colore e il terreno può diventare talmente instabile da costringere a spostare i sentieri. Qui si trova inoltre Steamboat Geyser, il più alto del mondo, che nelle sue rare eruzioni può lanciare colonne d’acqua fino a 90 metri.

Norris Geyser Basin è un luogo che sembra appartenere a un altro pianeta, con il terreno che ribolle sotto i piedi e l’aria impregnata di zolfo. Tra tutte le attrazioni di Yellowstone, questa è la zona che più vivamente testimonia la mutevolezza del nostro pianeta.

Orari

Yellowstone National Park è aperto 365 giorni all'anno, 24 ore su 24. Tuttavia, alcune strade e servizi sono attivi solo durante la bella stagione, con orari e periodi che possono variare in base alle condizioni meteorologiche. Generalmente, il periodo di apertura va da maggio a ottobre, ma è sempre consigliabile verificare sul sito ufficiale per aggiornamenti.

La Grand Loop Road, la strada a forma di 8 che collega tutti i punti di interesse del parco, è aperta generalmente da maggio a metà ottobre, con variazioni in base alle nevicate. Si consiglia di controllare le aperture stagionali online prima di organizzare il vostro viaggio.

Costo d'ingresso

Il biglietto d’ingresso al Parco Nazionale di Yellowstone è valido per 7 giorni consecutivi e consente di entrare e uscire liberamente da tutti i varchi.

I prezzi attuali sono:

  • Auto (fino a 15 passeggeri): $35 per veicolo
  • Moto o motoslitta: $30 per veicolo
  • Ingresso a piedi o in bicicletta: $20 a persona
  • Van o pullman commerciali: tariffa variabile in base al numero di passeggeri (è consigliabile chiedere informazioni all’ufficio turistico).

Yellowstone National Park fa parte del circuito dei parchi federali NPS. Pertanto, potete utilizzare il Pass America the Beautiful. Questo abbonamento costa $80, è valido per un anno intero e consente l'accesso a tutti i parchi nazionali e alle aree federali. Copre il costo d’ingresso per un veicolo intero, oppure per il titolare e tre adulti (i minori di 16 anni entrano sempre gratuitamente). Il pass è personale e non cedibile.

È possibile acquistare sia il biglietto d’ingresso che il pass annuale direttamente ai cancelli del parco, pagando in contante o con carta di credito. In alternativa, è possibile acquistarlo online tramite il sito ufficiale del National Park Service (NPS) per evitare code.

Clima

Lo Yellowstone National Park ha un clima continentale di alta montagna, con inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e miti. Gran parte del parco si trova sopra i 1.800 metri di altitudine, quindi le condizioni atmosferiche sono molto variabili. Le temperature possono subire forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, e le precipitazioni, sia piovose che nevose, possono verificarsi in qualsiasi mese dell’anno.

  • Primavera e autunno: Le temperature diurne variano tra 0°C e 16°C, mentre di notte possono scendere fino a -20°C. Le nevicate sono ancora comuni e possono accumularsi fino a 30 cm in sole 24 ore. In primavera, gli animali iniziano a uscire dal letargo: orsi grizzly e neri vengono avvistati frequentemente mentre cercano cibo dopo i mesi invernali. In autunno, invece, alci e bisonti entrano nella stagione degli amori, con spettacolari combattimenti tra i maschi.
  • Estate: Durante il giorno, le temperature si aggirano intorno ai 21°C, con punte di 27°C nelle zone più basse. Le notti rimangono fresche, spesso sotto i 10°C. Nel pomeriggio, temporali improvvisi e violenti sono abbastanza frequenti, quindi è sempre meglio essere preparati. La fauna è particolarmente attiva.
  • Inverno: Le temperature diurne oscillano tra -18°C e -7°C, con minime che scendono spesso ben sotto lo zero, soprattutto in quota. La temperatura più bassa mai registrata è stata di -54°C. Le nevicate sono abbondanti, con una media di 381 cm all’anno, che raddoppiano nelle zone più alte. In questa stagione, molti animali si adattano al rigido clima, andando in letargo o comunque limitando le attività.

Il periodo migliore per visitare Yellowstone va da giugno a settembre, quando le condizioni sono più miti e le strade principali sono tutte aperte. Cercate, se possibile, di evitare agosto, che è il mese più affollato e costoso.

Dove alloggiare

Il Parco Nazionale dello Yellowstone è vastissimo, con una superficie di quasi 9.000 km². Per darvi un'idea, è più grande di regioni come l’Abruzzo (10.831 km²) o la Liguria (5.420 km²), e circa metà della Sicilia (25.711 km²). Considerando che le strade sono poche e spesso molto trafficate, attraversare il parco può richiedere molto tempo.

Per questo motivo, è fondamentale scegliere con attenzione dove dormire, e soprattutto prenotare con largo anticipo.

La soluzione ideale sarebbe pernottare all'interno del parco, dove sono disponibili campeggi e hotel gestiti da Xanterra Parks & Resorts. Alcuni esempi sono: Old Faithful Inn, Canyon Lodge & Cabins, Lake Yellowstone Hotel & Cabins e Mammoth Hot Springs Hotel & Cabins. I costi per queste strutture sono piuttosto elevati, intorno ai 350,00$ a notte in alta stagione, senza pasti e spesso senza connessione internet. Il vantaggio principale di queste sistemazioni è la posizione, che, oltre ad essere incredibilmente suggestiva, vi permetterà di spostarvi con maggiore facilità tra le attrazioni.

Le cittadine all'esterno di Yellowstone offrono alloggi a costi più bassi, oltre a una maggiore varietà di ristoranti e servizi. Potete scegliere tra West Yellowstone, a ovest, e Gardiner, a nord. Lo svantaggio è che dovrete mettere in conto spostamenti più lunghi, da mezz'ora a due ore, a seconda della destinazione.

Sconsiglio, invece, di pernottare a Cody o Jackson, che sono troppo distanti e richiedono almeno due ore di viaggio per raggiungere qualsiasi punto di interesse.

Considerando che passerete almeno tre notti a Yellowstone, vi suggerisco di trascorrerne una all'interno del parco, ad esempio a Old Faithful o Canyon, e due fuori, a West Yellowstone o Gardiner. In questo modo, potrete ridurre i lunghi spostamenti, mantenendo al contempo i costi più contenuti.

Come arrivare

Norris Geyser Basin si trova nella zona centrale di Yellowstone, lungo il fiume Yellowstone. Un ampio parcheggio, servizi igienici e un piccolo General Store sono a disposizione dei visitatori.

Per raggiungerlo, dovrete percorrere la Grand Loop Road, la strada a forma di otto che collega tutte le principali attrazioni del parco:

Quando andare

Per quanto riguarda il periodo dell’anno, ricordatevi essenzialmente di rispettare i periodi di apertura della Loop Road che, come detto, vanno indicativamente da maggio a ottobre. Controllate le attuali condizioni delle strade prima di partire, cliccando su questo link.

Per quanto riguarda l’ora del giorno, non c’è un momento specifico più adatto. Le uniche considerazioni che mi vengono in mente sono la folla, che è maggiore nelle ore centrali, e l’eventualità che qualche geyser erutti. I geyser di Norris Basin sono imprevedibili. Tuttavia, potete verificare le previsioni delle eruzioni sul sito ufficiale, ed in caso regolarvi di conseguenza.

Per visitare entrambe le zone, Porcelain Basin e Black Basin, vi occorreranno circa tre ore.

Cos’è Norris Geyser Basin

Norris Geyser Basin è la zona geotermica più antica, calda e mutevole di Yellowstone National Park. Qui il paesaggio cambia in continuazione: nuovi geyser si attivano, altri si spengono, le sorgenti termali modificano colore e temperatura, e persino i sentieri devono essere talvolta deviati per evitare aree che diventano improvvisamente instabili.

Questa dinamicità è dovuta alla sua posizione particolare: Norris si trova sopra l’intersezione di tre grandi fratture geologiche, tra cui la caldera di Yellowstone e la Faglia del Basin and Range. Inoltre, quest’area è ricca di silice, che si discioglie nelle acque bollenti e poi si rideposita. In alcuni casi, il silice può addirittura sigillare le aperture di geyser e fumarole, costringendo l’acqua e il vapore a cercare nuove vie di uscita dal sottosuolo.

Alcune caratteristiche possono restare attive per decenni, mentre altre cambiano da un mese all’altro. Questa instabilità rende Norris particolarmente affascinante: ogni visita può offrire scenari diversi, con pozze che cambiano colore per le variazioni chimiche dell’acqua, fumarole che aumentano o diminuiscono d’intensità e geyser che si risvegliano all’improvviso dopo anni di inattività.

Norris Geyser Basin è anche un’esperienza multisensoriale: oservate i colori lattiginosi delle sorgenti, annusate il persistente odore di zolfo, ascoltate il sibilo costante del terreno e delle fumarole della vicina Roaring Mountain, la “montagna fumante” che sembra uscire direttamente dalla terra di Mordor.

Norris Geyser Basin, cosa vedere

Norrus Geyser Basin si divide in due aree principali, attigue ma molto diverse tra loro.

  • Porcelain Basin, sulla destra rispetto all’ingresso, è un paesaggio spoglio, ricoperto da una sottile crosta di silice bianca, pieno di fumarole, sorgenti colorate e geyser che eruttano in modo imprevedibile.
  • Back Basin, sulla sinistra un’area più boscosa e meno aperta, dove i geyser sono più isolati e le sorgenti termali più limpide.

Iniziate la vostra visita dal piccolo Norris Museum, che si trova all’intersezione tra le due aree. Il museo spiega le particolarità geologiche della zona, con pannelli informativi e spiegazioni pratiche.

Porcelain Basin

Porcelain Basin presenta un paesaggio surreale, quasi alieno, fatto di vapori, sorgenti colorate e terra incrostata di minerali. Il nome deriva dall’aspetto lattiginoso delle sue sorgenti termali, dovuto all’alta concentrazione di silice opalina, che ricopre il terreno con una sottile patina bianca.

Il Porcelain Basin Trail è un sentiero ad anello di 1,5 km, percorribile su passerelle in legno, senza particolari difficoltà ma con qualche breve salita. Il giro completo richiede circa 45-60 minuti, considerando le soste ai vari punti panoramici, che sono:

  • Congress Pool: solitamente di un blu limpido, in alcuni periodi si trasforma in una pozza fangosa per via dell’attività sotterranea.
  • Porcelain Springs Overlook: il punto migliore per ammirare l’intera area dall’alto, con un incredibile contrasto tra i colori delle sorgenti e il terreno bianco.
  • Whale’s Mouth: una bocca spalancata nel terreno da cui fuoriesce costantemente vapore bollente.
  • Crackling Lake: una sorgente che emette un continuo scoppiettio, causato dai gas in ebollizione sotto la superficie.
  • Colorful Water: un’area dove i batteri termofili tingono l’acqua di sfumature vivaci, dal verde al rosso intenso.
  • Black Growler Steam Vent: la fumarola più calda di tutto Yellowstone, con temperature che variano tra 93°C e 138°C, da cui esce un getto di vapore denso e rumoroso.

Back Basin

Il Back Basin alterna zone boscose e ombreggiate con paesaggi quasi lunari e un terreno scuro, dovuto ai depositi di ossidiana e frammenti di rocce vulcaniche nere.

Un sentiero ad anello di 3,1 km, interamente su passerelle in legno per proteggere sia il fragile ecosistema che i visitatori, vi condurrà attraverso tutti i punti di interesse. Per esplorarlo con calma, considerate circa due ore, così da fermarvi ad ammirarne le principali attrazioni:

  • Emerald Spring: una sorgente termale di un magnifico colore verde smeraldo, dovuto alla combinazione di zolfo e batteri termofili. L’acqua è estremamente limpida e il bordo della pozza ha sfumature giallo-arancio.
  • Steamboat Geyser: il geyser attivo più alto del mondo, capace di lanciare getti d’acqua bollente fino a 91 metri. Purtroppo però, le sue eruzioni sono totalmente imprevedibili: possono passare giorni o addirittura anni tra un evento e l’altro. Se siete abbastanza fortunati da trovarvi lì nel momento giusto, assisterete a uno spettacolo epico.
  • Cistern Spring: questa sorgente è direttamente collegata a Steamboat Geyser e si svuota completamente durante le eruzioni di quest’ultimo. È una delle sorgenti più attive della zona, tanto da depositare circa 12 mm di sedimenti ogni anno, sommergendo e uccidendo gradualmente la vegetazione circostante.
  • Echinus Geyser: un tempo era il geyser più regolare dell’area, con spettacolari eruzioni di acqua acida e ricca di ferro, che gli conferisce il caratteristico colore rossastro. Dal 1998, però, la sua attività è diventata irregolare, rendendo sempre più raro vederlo in azione.
  • Green Dragon Spring: una sorgente ribollente con un fortissimo odore di zolfo, che dà l’impressione di trovarsi di fronte al respiro di un drago. Il vapore che si alza dalla sua superficie crea un’atmosfera inquietante.
  • Minute Geyser: come suggerisce il nome, un tempo eruttava ogni 60 secondi, ma la sua attività è stata compromessa in modo irreversibile dopo che alcuni visitatori hanno gettato sassi nella sua bocca, ostruendola per sempre.

Roaring Mountain

Circa 12 km a nord di Norris Geyser Basin, Roaring Mountain è la più grande “montagna fumante” di Yellowstone. Le sue numerose fumarole emettono costantemente vapore e gas sulfurei, avvolgendo il pendio in un’atmosfera surreale, da racconto fantasy.

Le fumarole di Roaring Mountain sono tra le più calde e acide del parco. Qui l’acqua è quasi del tutto assente: il calore sotterraneo è talmente intenso che l’umidità evapora prima ancora di accumularsi in sorgenti o pozze. Il suolo, ricoperto da sedimenti minerali biancastri, crea un contrasto netto con il verde della vegetazione circostante, rendendo il panorama ancora più suggestivo.

Il nome “Roaring” (ruggente) non è casuale: agli inizi del ‘900, quando la montagna fu scoperta, il vapore fuoriusciva con un rumore assordante, udibile anche a chilometri di distanza. Oggi l’attività è meno intensa, e per percepire il sibilo delle fumarole bisogna restare in silenzio e allungare le orecchie. Tuttavia, nelle giornate fredde o umide, il paesaggio si anima nuovamente: una coltre di vapore si alza dal versante, regalando uno spettacolo affascinante. Se volete apprezzarlo al meglio, cercate di visitarla la mattina presto o nel tardo pomeriggio, quando ci sono meno persone e più probabilità di sentire il suo “ruggito”.

Roaring Mountain è visibile anche dalla strada, ma vi consiglio di fermarvi all’area di sosta panoramica per osservarla da più vicino.

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