Cosa vedere a Varese, la città giardino

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  • Categoria dell'articolo:Varese
  • Ultima modifica dell'articolo:15 Aprile 2022
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A 40 km da Milano, la città di Varese è troppo spesso trascurata come meta turistica, e considerata prevalentemente una città industriale. In realtà, ci sono moltissime cose da vedere e fare a Varese, che accontenteranno i gusti di tutti.

La bellezza delle sue ville e dei parchi le è valso l’appellativo di “città giardino”, e il compatto centro storico pedonale è molto piacevole per una passeggiata, fermarsi in uno dei tanti caffè all’aperto, oppure fare un po’ di shopping.

Varese è una piccola città a misura d’uomo, circondata anche da una natura rigogliosa e tanti importanti siti storici. Per esempio, potete fare trekking nei parchi, rilassarvi al lago, e visitare il Sacromonte, sito patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Vi ho convinti? Andiamo allora a scoprire Varese!

cosa vedere a Varese

Cenni storici

L’area su cui sorge Varese, in particolare quella attorno al lago, è abitata fin dalla preistoria. In epoca romana, la città è un importante luogo di transito, trovandosi sulla principali rotte militari e commerciali che univano Milano con Lugano.

Durante tutto il Medioevo la città gode di una discreta autonomia e benessere, dati dallo sviluppo del mercato e delle fiere di cavalli. Dopo la caduta degli Sforza Varese, come la Lombardia tutta, finisce sotto il dominio spagnolo e si apre un periodo di decadimento.

Nel 1756 l’imperatrice d’Austria Maria Teresa concede Varese a Francesco IIi d’Este. In questo periodo, la città vive un rinascimento, artistico e culturale. Varese diventa meta di pellegrinaggi e di villeggiatura per la nobiltà e la borghesia.

Durante il Risorgimento italiano Varese si rende protagonista il 26 maggio 1859, con la cacciata degli austriaci ad opera dei garibaldini. Dopo l’unità d’Italia si apre un’epoca di grande prosperità industriale e rinnovamento urbanistico, con la costruzione delle numerose ville liberty.

Nl periodo più buio della nostra storia, la città è teatro di aspri scontri tra partigiani e nazi-fascisti, con conseguenti brutali repressioni. Tra le figure più importanti di quest’epoca c’è Calogero Marrone, che permette a molti ebrei di fuggire falsificando i loro documenti.

Come arrivare e come muoversi

  • In treno: da Milano, con le linee S5 e RE1 S5 da Garibaldi, oppure con la linea RE5 da Cadorna. Ci sono corse ogni 30 minuti, il tragitto dura un’oretta, e il biglietto costa circa 6€.
  • In auto: prendete l’autostrada A8 Milano-Laghi, solo l’ultima uscita di Gazzada, l’autostrada finisce e diventa la SS707, entrando in centro a Varese. Potete parcheggiare in stazione, a 1,50€/h e 15€ tariffa giornaliera, In alternativa, c’è il parcheggio dei giardini estensi presso il municipio, sempre a pagamento.

Cosa vedere a Varese

Giardini estensi e Villa Mirabello

Il Palazzo Estense è la sede del Comune. E’ uno dei più bei palazzi del Settecento, tanto che Stendhal l’ha definito la “Versailles di Milano”. Risale all’epoca di Francesco III D’Este il quale, una volta ottenuta la signoria nel 1765, stabilisce qui la sua corte. La struttura del palazzo è ispirata al castello di Schönbrunn di Vienna, anche se in scala ridotta.

I giardini all’italiana sono un spettacolo di aiuole fiorite, siepi perfettamente potate, con al centro un’enorme fontana. Salite fino al ninfeo, e poi ancora verso Villa Mirabello. Da qui, tra querce e castagni, si ha la migliore vista panoramica sui giardini e sul palazzo. Un po’ appartato, sulla sinistra rispetto alla villa, andate a visitare anche il romantico lago dei cigni, abitato da due esemplari di questi candidi volatili.

I giardini di Villa Mirabello sono il naturale proseguimento del parco, anche se molto diversi, più selvaggi. Nel fitto bosco c’è un’area gioco per bambini con un simpatico trenino. La villa settecentesca ospita i Musei Civici, con esposizioni che spaziano dalla preistoria all’epoca romana, e una sezione dedicata al Risorgimento e alla battaglia di Varese del 1859.

Nell’area verde sul retro della villa c’è un maestoso cedro del Libano, piantato sempre nel 1859 in onore di Vittorio Emanuele II.

cosa vedere a Varese, Villa Mirabello

Centro storico

Uscendo da Palazzo Estense arriverete sulla via principale, e quindi in Piazza Monte Grappa, ricca di edifici in stile razionalista risalenti al ventennio fascista. Osservate in particolare la Torre Civica, o torre littoria, dall’aspetto sobrio, rivestita in serizzo e recante lo stemma cittadino. La sua costruzione è ad opera dell’architetto romano Mario Loreti, che ha progettato anche gli altri edifici della piazza.

cosa vedere a Varese, Piazza Monte Grappa

Lasciatevi ora alle spalle il traffico e la confusione, ed immergetevi nel bel centro pedonale.

Corso Matteotti è la via dello shopping, fiancheggiata da eleganti case colorate, suggestivi porticati e i balconcini in ferro battuto. Lì si trovano numerosi negozi delle più conosciute marche commerciali, ma è anche la principale arteria del centro storico di Varese, da cui si raggiungono le altre attrazioni.

Sulla sinistra incontrerete la Piazza del Podestà. Nel suo centro si innalza il monumento ai Cacciatori delle Alpi, un gruppo di volontari che combatté durante le guerre di indipendenza italiane.

Il Palazzo Pretorio, che si affaccia sulla piazza, è stato la sede del municipio fino al 1882. Lì accanto sorge Palazzo Biumi, detto anche il Broletto, edificato dall’omonima famiglia. Passate dal porticato ed entrate nell’affascinante cortiletto interno. Tra le cose da vedere a Varese, questo è da non perdere, sembra di fare un tuffo nel passato. Godetevi l’atmosfera rilassata del bel ristorante, e il portici adornati di piante dove hanno sede i negozi delle grandi firme.

Tornate sul corso e attraversate l’elegante arco ottocentesco, sul cui soffitto sono raffigurati i segni zodiacali, per arrivare alla Basilica di San Vittore.

San Vittore è il santo patrono della città, come è scritto sulla facciata della chiesa, in stile neoclassico. E’ stata costruita nel sedicesimo secolo, demolendo una costruzione precedente del ‘300. Il campanile, tradizionalmente chiamato “Bernascone” dal nome del suo architetto, è alto 84 metri. Il lato sud reca ancora i segni delle cannonante degli austriaci, sparate durante la battaglia del 1859. Il battistero di San Giovanni, situato dietro il campanile, è del dodicesimo secolo, mentre la fonte battesimale all’interno risale alla costruzione preesistente.

cosa vedere a Varese, Basilica di Vittore

Addentratevi ora nell’intrico di strette e tranquille viuzze del centro fino a Casa Perabò. La sua meravigliosa finestra decorata con formelle in cotto è tra gli spot fotografici preferiti dai turisti.

Altre ville e giardini

Villa Menafoglio Litta Panza è una villa del ‘700 e bene del FAI. Arroccata sul colle Biumo Superiore, in posizione panoramica, ospita una mostra di arte contemporanea, nella quale protagonista assoluta è la luce. L’opera più particolare è senza dubbio Skyspace, di James Turrel. Si tratta di una semplicissima stanza bianca, con un’apertura sul soffitto. Il cielo è quindi l’unico elemento di contrasto con la monocromia delle pareti.

Dall’elegante cortile si accede al parco, che ha un’estensione di ben tre ettari. L’area prospiciente la villa è allestita all’italiana. Oltre il romantico pergolato si estende una grande area erbosa in stile inglese, circondata da alberi ad alto fusto.

Villa Toepliz è situata ai piedi del Sacromonte, accessibile dal piccolo parcheggio in via Mulini Grassi. I suoi giardini sono considerati tra i più belli d’Italia, e sono davvero un luogo incantevole. Il parco, all’italiana, comprende fontane zampillanti, angolini nascosti ricavati da alte siepi, piante fiorite e una piccola grotta.

La villa ospita alcuni dipartimenti dell’Università dell’Insubria. Il Museo Castiglioni, sempre all’interno del complesso, raccoglie reperti etno-archeologici provenienti dai viaggi dei fratelli Castiglioni.

La Villa Torelli Mylius, sempre settecentesca, deve il suo aspetto odierno al suo ultimo proprietario, l’industriale Achille Cattaneo. Oggi appartiene al comune di Varese, pertanto anche il suo parco è pubblico. Si compone di un’ampia area verde con giochi per bambini, ed è perfetto per un picnic. Diversi gli alberi monumentali, tra i quali tre enormi cedri, uno del Giappone, uno proveniente dall’Himalaya, e uno dal Libano.

Villa Recalcati è una residenza barocca, oggi sede della prefettura. Custodisce diverse opere ed affreschi di artisti locali, e tra i suoi ospiti illustri vi fu anche il compositore Giuseppe Verdi. Il suo giardino è in stile romantico, molto affascinante, benché un po’ trascurato rispetto agli altri parchi.

Villa Augusta è successiva alle altre, essendo stata edificata nell’800. Nel suo parco si trovano diversi alberi ad alto fusto, tra cui una rara quercia da sughero.

Esplorare i dintorni

Sacromonte di Varese, importante sito storico e di pellegrinaggio. Vi si accede con la funicolare da Piazzale Giuseppe Montanari, oppure percorrere la Via Sacra, un percorso in salita di 1.5 km passando dalle 15 cappelle votive che ricordano le tappe della Via Crucis.

Una volta in cima, ci sono molte cose da vedere. Sicuramente da non perdere il santuario con la cripta romanica, ma è molto interessante anche la casa-muse Lodovico Pogliani. Perdetevi tra le viuzze del borgo e fermatevi alle tante terrazze panoramiche. Nell giornate più teste, la visuale arriva fino ai grattacieli del Citylife di Milano.

Il Lago di Varese è la meta preferita dei varesini nel fine settimana, e un’alternativa ai più affollati Lago Maggiore e Lago d’Orta. Oltre a fare un picnic e prendere il sole, potete fare tutto il giro del lago grazie alla pista ciclo-pedonale.

Nel caso specifico, suggerisco la bicicletta, perché il percorso è lungo 27 km.

Tra le attrazioni da non perdere lungo il lago segnalo l’Isolino Virginia, un insediamento palafittico risalente al Neolitico. L’isola è raggiungibile in traghetto da Biandronno, al costo di 7€.

Il Parco Valle del Lanza si estende tra le province di Varese e Como su 850 ettari. Oltre a passeggiare nella natura, in questo parco potrete vedere cave di pietra molera, vecchi mulini ancora funzionanti, e suggestive ferrovie abbandonate. Suggerisco in particolare l’itinerario numero 6, un percorso lineare di 17 km che va da Malnate a Bizzarone, con grande varietà di cose da vedere.

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