Nel Nord della Francia, affacciata sulla Manica, la Normandia offre al visitatore moltissime cose da vedere, molto diversificate tra paesaggi mozzafiato, sofisticate località balneari, ma soprattutto importantissime località storiche.
Una storia ricchissima, che inizia da Guglielmo il Conquistatore, fino a quel giorno cruciale in cui gli alleati sono sbarcati su queste coste, liberando la Francia e l’Europa dal giogo nazista. Ma la Normandia ha anche da sempre attirato scrittori ed artisti, in particolare i pittori impressionisti, che qui hanno dipinto i loro più grandi capolavori. per non parlare delle grandi spiagge e del fenomeno delle maree, che ogni anno richiama milioni di turisti, soprattutto a Mont-saint-Michel.
Insomma, la Normandia offre uno spettro di attrazioni variegato, che saprà accontentare tutti, anche i viaggiatori più esigenti. Se state programmando un itinerario in Normandia, o pensate di farlo, continuate a leggere!
Indice
Info pratiche
Quando andare
La Normandia ha un clima molto varabile, a causa dei venti costanti che spazzano le sue coste. Inoltre è, insieme alla Bretagna, tra le regioni meno soleggiate della Francia.
Per avere più probabilità di trovare belle giornate, il periodo migliore è l’estate, in particolare tra Giugno e Agosto. E’ chiaro che questo corrisponde anche all’altissima stagione, e a un maggiore affollamento. Il mio parere è che Settembre resta il mese top per visitare qualsiasi posto al mondo, Normandia inclusa. Il meteo è più fresco, ma più stabile, e c’è meno gente.
Anche in estate, portate sempre qualcosa di caldo per la sera, e qualcosa di impermeabile, la pioggia è sempre dietro l’angolo.
Come arrivare e come muoversi
La scelta migliore per il tour della Normandia è volare su Parigi, e poi da lì prendere un auto a noleggio. Scegliete una vettura che sia semplice da manovrare tra le strette stradine dei piccoli borghi marittimo, soprattutto sulla Costa d’Alabastro e a Honfleur.
Se abitate nel nord Italia, potete anche arrivare con la vostra auto, noi abbiamo fatto così. Tuttavia, in questo caso vi consiglio di mettere in conto due giorni in più per godervi il vostro tour, poiché il viaggio è lungo.
Per esempio, Rouen dista da Milano 900 km, ed è la città più vicina. Quando arriverete più ad ovest, al Mont-Saint-Michel, avrete davanti 1100 km per tornare a casa. Aggiungete una tappa intermedia per spezzare la strada, magari nei Castelli della Loira.
Quanti giorni dedicare alla Normandia
Per le principali cose da vedere in Normandia vi basterà una settimana, qualche giorno in più se abbinate Parigi, due settimane se invece volete vedere anche la Bretagna.
Prendetevi il giusto tempo per godervi i sentieri di trekking e i piccoli borghi. Un viaggio on the road in Europa è piuttosto complesso, per via delle tante cose da visitare e del traffico, quindi vi servirà più tempo di quanto abbiate preventivato.
Se siete appassionati di storia, tenere presente che i luoghi dello sbarco da soli vi occuperanno un paio di giorni.
Dove alloggiare
Anche se le attrazioni della Normandia sono abbastanza vicine tra loro, per praticità vi consiglio di dividere il viaggio in almeno due hotel, meglio ancora tre, come consigliato nell’itinerario qui sotto.
Io vi consiglio di dormire in città mediamente grandi, nelle quali troverete una maggiore offerta di alloggi e ristoranti.
Rouen è l’ideal per visitare Giverny e la Costa d’Alabastro, Caen e Bayeux sono invece perfette per le spiagge dello sbarco.
Per visitare Mont-Saint Michel, vi suggerisco di fermarvi a Beauvoir, che è la città più vicina. E’ più cara rispetto ai dintorni, ma avrete la possibilità di muovervi a piedi per raggiungere l’isola e la terrazza panoramica.
Esempio di itinerario
Ecco come potete impostare il vostro itinerario di una settimana in Normandia, partendo da Parigi:
- 1: Italia – Parigi – Giverny – Rouen (alloggio a Rouen)
- 2: Rouen – Costa d’Alabastro – Etretat (alloggio a Rouen)
- 3: Etretat – Honfleur – Deauville – Caen (alloggio a Caen o Bayeux)
- 4: Caen – luoghi dello sbarco – Caen (alloggio a Caen o Bayeux)
- 5: Caen – Mont Saint Michel (alloggio a Beauvoir)
- 6: Mont Saint Michel – Cancale – Saint-Malo (alloggio a Beauvoir)
- 7: Mont Saint Michel – Parigi – Italia
Cancale e Saint-Malo si trovano in Bretagna. Tuttavia, come vedremo più avanti, sono molto vicine al Mont-Saint-Michel, e completano bene il tour.
Cosa vedere in Normandia
Rouen
Rouen è la principale città della Normandia, nonché sua capitale.
Il bellissimo centro storico è interamente pedonale, perfetto da girare ammirando le colorate case dalle facciate a graticcio, ricostruite nel dopoguerra ma non pe questo meno affascinanti. Non perdete il Gros Horloge, un superbo orologio in stile rinascimentale con figure allegoriche che rappresentano divinità e fasi lunari. Lo troverete in pieno centro, in fondo all’omonima via.


La principale attrazione di Rouen è la sua eccezionale Cattedrale gotica. Per quanto sia un edificio di rilievo (custodisce anche le tombe dei primi Duchi di Normandia), in realtà è celebre soprattutto per la serie di dipinti di Claude Monet. L’artista realizzò ben 31 quadri, tutti dallo stesso punto di vista, raffigurando la facciata della cattedrale in diverse condizioni climatiche e di luce. Un importantissimo studio sul colore, cui hanno attinto anche gli artisti successivi.


Rouen è anche la città in cui, nel 1431, fu processata, condannata e arsa sul rogo Giovanna d’Arco. Il punto esatto è segnalato da una croce, in Place du Vieux Marché. Lì accanto sorge una chiesa moderna dalle forme discutibili, che tuttavia ha delle pregevoli vetrate, provenienti da una chiesa seicentesca.

La casa di Monet a Giverny
Restando in tema artistico, tra le cose da vedere in Normandia includete anche la casa-museo di Monet a Giverny, a breve distanza da Rouen.
Il pittore impressionista si innamorò di questo villaggio bucolico, e visse qui per ben 43 anni, dipingendo e curando personalmente il proprio giardino. E’ qui, per la precisione nel Giardino d’Acqua, che hanno preso forma le Ninfee, la sua più celebre serie di dipinti. Passeggiando in questo incantevole parco, vi sembrerà di entrare direttamente in un’opera d’arte.
Molto interessante anche la casa, piena zeppa di ricordi, dipinti e oggetti collezionati da Monet nella sua lunga vita.



La Costa d’Alabastro
I 130 km di costa tra Le Havre e Dieppe sono pura meraviglia per gli occhi. Una lunga muraglia di altissime scogliere bianche, immerse in una colorata brughiera, che si gettano a picco in un mare cristallino.
Tra le falesie sono incastonati i borghi, piccole ma eleganti località balneari, frequentate già nel ‘900. Tra i villeggianti, pittori che qui trovavano ispirazione, ma anche ricchi parigini, che invece cercavano solo di evadere dal caos della città.
La città più bella è Etretat, attorno alla quale sorgono anche le formazioni rocciose più conosciute: la Falaise d’Aval, la Faleise d’Amont, la Manneporte, e molte altre.



Dalla spiaggia di ghiaia si diramano due sentieri, uno a destra e uno a sinistra, che conducono in cima alle scogliere. Percorreteli entrambi per avere una visione d’insieme. Il punto panoramico vicino ai Jardins d’Etretat è classificato come Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Altra celebre località è Fécamp, una cittadina con un importante passato come porto di pesca delle aringhe e dei merluzzi. Rivivete la storia presso il museo Les Pêcheries, al porto.
Anche qui c’è un bel lungomare, particolarmente suggestivo al tramonto, quando la luce del sole incendia il gesso di caldi toni arancioni.


Da non perdere poi i piccoli borghi, stupendi da girare a piedi con la loro atmosfera retrò. Vi segnalo, in particolare Yport e Saint-Valery-en-Caux.



Honfleur
Situata all’estuario della Senna, Honfleur è una piccola perla, dal patrimonio architettonico unico, una delle cose da vedere in Normandia.
Parcheggiate nel parcheggio a pagamento presso il porto, e partite a piedi all’esplorazione del meraviglioso centro storico perfettamente conservato.
Cominciate dal Vieux Bassin, il vecchio porto protetto dalla Lieutenance, ciò che resta della vecchia fortificazione. Vi sembrerà di essere catapultati in una cartolina, tra le barchette dei pescatori, le case a graticcio con i tetti in ardesia e gli innumerevoli caffè all’aperto. Fermatevi ad assaggiare un bicchiere di calvados, il liquore tipico della Normandia.
Proseguite lungo la Rue des Logettes fino alla Chiesa di Santa Caterina. Questo particolare edificio è costruito interamente in legno, ed il suo tetto assomiglia allo scafo rovesciato di una nave. Lì accanto si erge il clocher, il campanile della chiesa, anch’esso in legno e dall’aspetto traballante. Siete nella piazza del mercato, e se capitate qui il sabato mattina potrete fare incetta di gustose specialità locali.



Deauville e Trouville
Queste due località balneari sono sempre citate insieme, visto che sono attigue e divise solamente da un ponte. Tuttavia, Deauville e Trouville sono due realtà distinte, ognuna delle quali ha mantenuto le proprie caratteristiche .
Deauville è elegante e raffinata, con locali alla moda, boutique di lusso e il casinò. Già nel ‘900 era la meta turistica preferita dell’élite, tanto che Coco Chanel vi aprì un negozio nel 1913. Tra i visitatori più illustri abbiamo Winston Chirchill, ma anche aristocratici, reali ed imprenditori.
L’ampissima spiaggia di sabbia dorata è tra le più belle della regione, e i suoi colorati ombrelloni sono un’opportunità fotografica imperdibile.
Trouville ha uno spirito più bohémien, avendo sempre attirato artisti, scrittori e liberi pensatori. Il centro storico è molto grazioso, e traboccante di ristoranti, profumate boulangeries, e botteghe di artigianato, tutte da scoprire.
I luoghi dello sbarco
Cosa vedere in Normandia, se non i luoghi del mitico sbarco?
Il 6 Giugno 1944, passato alla storia come D-Day, le forze alleate americane, canadesi e britanniche sbarcano sulle coste della Normandia, aprendo la pista agli attacchi aerei e di terra. La cruciale operazione, denominata Overlord, darà il colpo di grazia al regime nazista, liberando la Francia dall’occupazione.
Un percorso tra i luoghi dello sbarco è un viaggio nella storia, ed una meta imprescindibile di ogni viaggio in questa regione.
Partendo da est, si incontra per prima cosa il Pegasus Bridge. Conquistato durante la notte prima dello sbarco grazie all’effetto sorpresa, è la prima infrastruttura ad essere liberata, un traguardo importantissimo sia a livello logistico, sia psicologico.

Le spiagge oggi possono dire poco, visto che sono… beh… spiagge! Ma presso ognuna di esse ci sono musei, memoriali, monumenti e ritrovati bellici che aiutano ad entrare nella storia.
Cominciate da Sword Beach, Gold Beach e Juno Beach. Le prime due furono invase dagli inglesi, la terza dai canadesi. Quest’ultima in particolare ha un significato emotivo molto importante, visto che molti dei soldati canadesi erano proprio di origine francese.
Una spiaggia di grande interesse è quella di Arromanches, dove sono ancora presenti i resti del Mulberry Port, l’imponente porto mobile fatto costruire dagli americani per assicurarsi l’approvvigionamento di viveri e munizioni. Da vedere anche il Musée di Débarquement, uno dei più completi.


Più avanti, a Longues-sur-Mer, è invece possibile visitare le quattro batterie armate di cannoni che facevano parte del Vallo Atlantico, il sistema difensivo tedesco lungo la costa.

I grandi protagonisti dello sbarco sono senza dubbio gli americani, e difatti i luoghi più famosi sono proprio quelli legati a loro.
A Colleville-sur-Mer ha sede il grande cimitero miliare americano, un semplice ma commovente luogo di raccoglimento, dove ricordare quanto è costata la Guerra in termini di vite umane.

Lì vicino c’è la prima delle due spiagge americane, Omaha Beach. L’altra, Utah Beach, si trova invece più distante, sulla penisola del Cotentin. Il memoriale di Utah Beach è particolarmente bello, e raffigura i soldati nel momento in cui sbarcano dai mezzi anfibi.

Altro luogo simbolico è Sainte-Mère-Eglise, piccolo villaggio che fu teatro dell’attacco dei paracadutisti. Uno di loro, John Steele, restò impigliato con il proprio paracadute al campanile della chiesa. Fingendosi morto, riuscì a sfuggire al contrattacco tedesco.
Caen e Bayeux
Caen è la città di Guglielmo il Conquistatore, il quale fece costruire un castello in cima ad un’altura. L’edificio è stato più volte ampliato e rimaneggiato negli anni, ed oggi ospita dei musei e un piacevole parco, dove passare qualche momento di relax.
Rendete omaggio al grande condottiero normanno che conquistò l’Inghilterra, che oggi riposa nella Chiesa Abbaziale di Santo Stefano, presso l’Abbazia degli Uomini.



Parlando di sbarco in Normandia, il Museo Memoriale di Caen è il migliore in assoluto, anche rispetto a quelli delle spiagge. Se avete tempo per un solo museo, deve essere questo.
Il centro di Caen è stato purtroppo raso al suolo dai bombardamenti, e l’unica zona originale rimasta è il quartiere di Vaugueux. Il resto è poco caratteristico, essendo tutto in chiave moderna. Vale comunque la pena di passeggiare lungo la Rue Saint-Pierre, per mangiare qualcosa e fare un po’ di shopping.
Al contrario, la vicina Bayeux è miracolosamente scampata alla distruzione, e custodisce ancora numerosi edifici medievali originali. La splendida cattedrale gotica domina il centro, ma non mancate di visitare anche la Allée des Tanneurs. Il quartiere dei tintori è attraversato da un piccolo canale, che alimenta i mulini, ancora in funzione. Tra barchette ed aiuole fiorite, questo quartiere è estremamente pittoresco.



A sud del centro c’è il Museo della Battaglia di Normandia, ma a mio avviso i monumenti più importanti di questa zona sono il cimitero militare americano, e il memoriale dei reporter. Inaugurato nel 2006 in collaborazione con Reporters sans Frontières, è unico nel suo genere, e ricorda tutti i giornalisti morti in guerra svolgendo il proprio lavoro.
Mont Saint-Michel
Protagonista assolto delle cose da vedere in Normandia, il Mont-Saint-Michel da solo vale il viaggio.
Un villaggio con una spettacolare abbazia che svetta verso il cielo, costruito su uno scoglio al centro di una baia avvolta dalle maree. Questo è il Mont-Saint-Michel in poche parole. In pratica, è un sogno ad occhi aperti, una delle cose più belle che potrete vedere nella vostra vita.

Per visitarlo, arrivate a Beauvoir e lasciate l’auto nell’enorme parcheggio a pagamento (vedi i prezzi aggiornati). Il mio consiglio è di raggiungere il monte a piedi, la strada è in piano e lunga 3 km. In alternativa, utilizzate la comoda navetta, accessibile anche alle persone con difficoltà motorie.
All’interno, il borgo è letteralmente preso d’assalto dai turisti, e decisamente troppo turistico. Meglio passeggiare su remparts, la cinta muraria di fortificazione, ammirando lo spettacolo naturale delle maree.
Il web è pieno di video della marea che circonda completamente il monte, trasformandolo in un’isola inespugnabile. In realtà, per vedere questo evento occorre essere lì durante una grande marea, un fenomeno che non accade così spesso. Nella maggioranza dei giorni, l’alta marea è comunque spettacolare, ma non abbastanza alta da coprire tutta la baia. Se intendete programmare il vostro viaggio in base alle grandi maree, consultate questa pagina.


Per me, il modo migliore per ammirare il Mont-Saint-Michel è da lontano. In particolare, dalla terrazza panoramica della diga di Beauvoir. Da qui, la visuale non è ostacolata dalla strada trafficata, ed anzi è arricchita dalle acque del fiume Couesnon. Un’esperienza che vi consiglio soprattutto al tramonto e, per i più mattinieri, all’alba.

Sconfinando in Bretagna
Se avete abbastanza tempo, almeno 10-12 giorni, potete pensare anche ad un itinerario che includa Normandia e Bretagna. Se invece preferite concentrarvi solo sulla Normandi, che ha moltissime cose da vedere, fate in modo i non perdervi almeno Saint-Malo e Cancale, due vere perle della Bretagna, a brevissima distanza da Mont-Sain-Michel.
Cancale
Cancale affaccia sulla baia di Mont-Saint-Michel, infatti dal porto riuscirete ad intravederne sua inconfondibile sagoma.
Ma non è per il panorama che si visita Cancale. La piccola cittadina, in realtà, è famosa in tutto il mondo per le sue ottime ostriche dal sapore unico, così buone grazie all’elevata presenza di plancton nelle acque in cui vivono.
Potete gustarle nei tanti ristoranti, ma la scelta migliore è prendere un bel vassoio di molluschi freschissimi presso il mercato delle ostriche, a ridosso dell’allevamento. Abbinate un vino bianco, e godetevi il vostro pasto seduti gambe penzoloni sul molo.
L’enorme allevamento si trova accanto al faro, in fondo al lungomare Quai Duguay Trouin. Per ammirarlo nella sua interezza, prendete il sentiero in salita, che conduce a un belvedere con una splendida visuale che spazia dal centro città fin su tutta la baia.



Saint-Malo
Saint-Malo ha un importante passato come città di commercio e di corsari. Per questi motivi subiva molto spesso attacchi dal mare, cosa che ha reso necessaria la doppia fortificazione, che oggi è la sua maggiore attrazione.
Un tour di Saint-Malo non può che iniziare dai suggestivi remparts, con panorami eccezionali sulle due isole Grand Bé e Petit Bé, e sul seicentesco Fort National, raggiungibile a piedi con la bassa marea.
Il centro città, appropriatamente chiamato Intra-Muros, è stato distrutto nella Seconda Guerra Mondiale, e poi ricostruito alla perfezione. Passeggiate senza meta tra le viuzze acciottolate, e non dimenticate di fermarvi in uno dei tantissimi ristoranti, ce n’è per tutti i gusti!




Stiamo viaggiando, in 5 , in Bretagna con la bicicletta.
Lasciato i mezzi a Rennes, abbiamo pedalato da Saint Malo, Dinard, Yffiniac, Saint Brieuc, Binic, Saint Brieuc, Lannion, costa granito rosa, arrivando a Brest. Da Brest ritorno a Rennes con il treno comodissimo, dove le bikes vengono trasportate al costo di 1€. SUPER!!!!
Le strade sono abbastanza comode, però poco segnate. Abbiamo percorso pezzi di ciclabili, sterrate, sentieri e strade secondarie poco e molto trafficate.
Abbiamo trovato senza difficoltà dove dormire. Unica pecca dei Francesi: sono nazionalisti, non parlano altra lingua se non il FRANCESE e se tu non capisci, te lo rispoegano in francese… Odio atavico x gli Inglesi?
Ogni luogo Bretone è particolare; super la costa del granito rosa, il porto di Saint-Malo e la città interna.
Domani visita molto aspettata e carica di aspettative a Mont fe Saint Michel… Poi, carichiamo bike in auto e una visita brevissima sulle spiagge dello sbarco, per ricordare la nostra storia e gli UOMINI che l’hanno fatta.
complimenti Tiziana, un bellissimo giro! Goditi Mont Saint-Michel, che è meravigliosa soprattutto vista dalla terrazza panoramica di Beauvoir al tramonto!
Della Normandia ho visto solo il Mont Saint Michel che, sì è turistico, ma io ancora mi commuovo quando ci ripenso. Ho visto di più della Bretagna e dei Paesi della Loira, ma trovo queste tre regioni la parte più bella della Francia. Il fascino storico e artistico è unico
anche io ho dato più spazio alla Bretagna, anche perché i contagi continuavano a salire, e abbiamo tagliato il giro per tornare prima 🙁
Io amo tutta la Francia e non saprei dire quale regione preferisco, hanno tutte qualcosa di unico e speciale 🙂
Che voglia di mettermi in auto e di partire alla volta di questa magnifica regione! Davvero c’è l’imbarazzo della scelta su quale luogo visitare per prima, vado controcorrente e sceglierei Giverny da appassionata di arte!
io mi sono quasi commossa a Giverny, sembra di essere in uno dei suoi quadri!
Ciao Valeria! Che bello volare con te sino in Normandia! Ne ho visitato solo una parte, un pò di tempo fa, quando ancora “giovincella”, volevo approfondire l’apprendimento della lingua francese! Sembra ieri, ma sono passati dei decenni e quindi, appena si potrà nuovamente viaggiare, credo che ritornerò, per completare la conoscenza di questi luoghi e per farli vedere a Peter, che ancora non ci è mai stato!
Grazie di cuore per avermeli fatti tornare in mente!
Mimì
Ciao Mimì, sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto! Spero che tu possa tornarci presto, dopo anni sarà come vedere quei luoghi per la prima volta 🙂
Ho sognato a occhi aperti! Che meraviglia, Valeria e che voglia di scoprire questa regione!
Terrò a mente questo tuo articolo per quando finalmente riuscirò a organizzare questo bel viaggio on the road. Nonostante mi piaccia molto guidare, anche io credo che sia meglio volare su Parigi e poi noleggiare un’auto.
Domanda difficile: tra Bretagna e Normandia quale hai preferito?
Domanda davvero difficile 🙂 perché in realtà sono due regioni abbastanza diverse… però mi hai dato lo spunto per un nuovo post! Allora, così a bruciapelo ti dico la Bretagna, perché ha dei piccoli borghi meravigliosi, tanti sentieri di trekking e una natura più incontaminata. Della Normandia ho amato la storia, dalle spiagge dello sbarco al museo di Monet.
Noi siamo andati in auto solo perché non volevo rischiare che mi cancellassero il volo. In condizioni normali, anche io avrei volato su Parigi.
Grazie Valeria, leggerò il tuo articolo volentieri 🙂