La mistica e misteriosa Bretagna, l’estremità nord-occidentale della Francia, è ricchissima di cose da vedere, e mantiene una spiccata identità regionale. E’ la zona dei celti e dei druidi (Merlino era bretone), ma anche di Asterix e Obelix, fumetto ambientato proprio in queste terre.
Attira visitatori da tutto il mondo soprattutto per i suoi paesaggi selvaggi: coste frastagliate spazzate dalle onde e dal vento, punte rocciose ove si ergono fari solitari, foreste che sembrano incantate, ma anche spiagge quasi caraibiche.
E poi ci sono i borghi, di una bellezza struggente con le loro chaumières dalle imposte colorate, le piccole cappelle immerse nella natura, e i porticcioli. Le grandi città, come Vannes, Rennes e Quimper, conservano ancora meravigliosi centri storici medievali, abbracciati da possenti mura. Le località balneari, come Roscoff o Saint-Malo, hanno un’aria sofisticata ed elegante, e sono perfetti per una sosta di relax dopo tanto visitare.
Indice
Info pratiche
Quando andare
Affacciando direttamente sull’oceano, la Bretagna ha un clima molto variabile. Inoltre, insieme alla Normandia, è tra le zone meno soleggiate della Francia. Ma, del resto, se state pensando di fare un viaggio in Bretagna, sicuramente non sarà per il clima!
Per avere più probabilità di trovare belle giornate, il periodo migliore è l’estate, in particolare tra Giugno e Agosto. E’ chiaro che questo corrisponde anche all’altissima stagione, e a un maggiore affollamento. Il mio parere è che Settembre resta il mese top per visitare qualsiasi posto al mondo, Bretagna inclusa. Il meteo è più fresco, ma più stabile, e c’è meno gente.
Anche in estate, portate sempre qualcosa di caldo per la sera e, soprattutto, attenzione alla bassa pressione. Pure in assenza di pioggia, potreste comunque trovare giornate con nuvole basse e persistenti, che limitano la visibilità.
Se pensate di fare vita di mare, tenete presente che l’acqua dell’oceano è sempre piuttosto fredda, mentre nelle belle giornate è piacevole prendere il sole in spiaggia.
Come arrivare e come muoversi
La Bretagna è raggiungibile anche in auto, un’opzione da considerare solo se abitate nel nord dell’Italia. Io abito a Milano e, già così, sono circa 1000 km.
Noi abbiamo viaggiato in auto per via del Covid, ma a mio avviso un volo su Parigi con noleggio auto resta la soluzione migliore, in tempi normali si intende.
Il capoluogo della regione, Rennes, dista comunque circa 350 km da Parigi. Per alleggerire un po’, potete spezzare il viaggio con una tappa ai Castelli della Loira.
Quanti giorni dedicare alla Bretagna
A dispetto delle dimensioni ridotte, ci sono moltissime cose da vedere in Bretagna. Una settimana può bastare per visitare le attrazioni principali, ma per un percorso può completo e un giro più rilassato vi consiglio almeno 10 giorni.
Molti, me compresa, abbinano Bretagna e Normandia, il che ha senso visto che sono attigue. In questo caso, mettete in conto non meno di due settimane.
Un viaggio on the road in Europa è piuttosto complesso, per via delle tante cose da visitare, vi servirà molto più tempo di quanto abbiate preventivato.
Cosa vedere in Bretagna, esempio di itinerario
Questo itinerario è piuttosto compresso, le cose da vedere in Bretagna sono davvero tante, e meriterebbero visite più approfondite. Tuttavia, se avete a disposizione solo una settimana, potete organizzarvi in questo modo:
- 1: Italia – Parigi – Castelli della Loira
- 2: Castelli della Loira – Vannes e Penisola di Quiberon
- 3: Vannes – Carnac – Pont-Aven – Quimper
- 4: Quimper – Pointe du Raz – Penisola di Crozon – Camaret-Sur-Mer
- 5: Camaret-Sur-Mer – Meneham – calvari bretoni – Baia di Morlaix – Trégastel
- 6: Trégastel – Costa di Granito Rosa – Cap Fréhel – Saint-Malo
- 7: Saint-Malo – Cancale – Le Mont Saint-Michel – Rennes
- 8: Rennes – Parigi – Italia
Le Mont Saint-Michel si trova in realtà in Normandia, ma non potete arrivare fino a Cancale e tralasciarlo, giacché si trova a solo un’ora di strada, ed è tra le cose più belle che possiate vedere nella vostra vita.
Cosa vedere in Bretagna
Scopriamo quali sono le principali cose da vedere in Bretagna andando in senso orario da Parigi.
Vannes e il golfo del Morbihan
Vannes è la capitale del dipartimento del Morbihan, un’interessante città medievale a cui dedicare una mezza giornata.
Il centro storico è un intrico di viuzze fiancheggiate dalle tipiche case a graticcio, dalle facciate colorate. Da segnalare la celebre insegna Vannes et sa Femme, un simpatico cartello commerciale del XIX secolo, ormai divenuto un simbolo della città. Le vie commerciali sono un susseguirsi di ristoranti, bar e negozi di specialità gastronomiche a cui è impossibile resistere. Approfittatene per portare a casa qualche ghiottoneria.
Il tutto è racchiuso dai remparts, le mura che proteggevano il centro storico. Oggi è possibile percorrerle a tratti, e passeggiare nel bellissimo parco che ha rimpiazzato il vecchio fossato.
Il porticciolo è perfetto per una passeggiata romantica, e per fermarsi a cena in una delle tante créperies.
Vannes è la porta di accesso al Golfo del Morbihan, parco naturale regionale e classificato tra le più belle baie del mondo.
Questo mare interno racchiude un interminabile arcipelago di isole e isolotti, alcuni abitati e altri invece ancora selvaggi. Ogni isola nasconde un piccolo tesoro: castelli, fortini, siti megalitici, riserve ornitologiche e allevamenti di ostriche.
Il modo migliore di esplorare il golfo è con una crociera, visitate questo sito per scoprire tutte le opzioni e le compagnie che offrono il servizio.
Siti megalitici
L’uomo preistorico si è dato parecchio da fare in Bretagna, creando monumenti che resistono tuttora. I siti megalitici sono sparsi un po’ in tutta la regione, ma è attorno a Carnac che si concentrano quelli più famosi e visitati.
Qui ci sono ben cinque siti di allineamenti. Di cosa si tratta? Sostanzialmente, di menhir, ovvero grossi massi di granito locale, messi in piedi e posti in lunghe ed interminabili file, per l’appunto, allineamenti.
Sappiamo qualcosa sul come queste pietre siano state poste dove le vediamo ancora oggi, mentre la loro funzione e il motivo per cui sono state erette resta tuttora un mistero.
Potete visitare gli allineamenti di Carnac da soli, seguendo il percorso ciclo-pedonale di circa 5 km, ma senza mettere piede nei siti stessi. Se invece volete passeggiare tra i menhir, dovrete prenotare la visita guidata sul sito ufficiale. Tenete presente che il tour dura un’ora, e che comunque visiterete solo una porzione degli allineamenti di Ménec.
L’altro luogo dove vedere diverse costruzioni neolitiche è la vicina Locmariaquer, una deliziosa località di mare sul Golfo del Morbihan. Qui si trovano dei dolmen, cioè monumenti funerari composti da tre grosse pietre posizionate a formare una porta. Questo sito è visitabile solamente pagando il biglietto d’ingresso, e comprende anche il menhir spezzato, un monolito alto circa 25 metri, e crollato poco dopo la sua collocazione.
Penisola di Quiberon
Se volete fare un po’ di vita di mare in Bretagna, la Penisola del Quiberon è il posto giusto per voi. Questa sottile striscia di terra si estende a sud di Carnac, e si divide in due parti.
La costa est dà sul Golfo del Morbihan, e per questo ha un mare più tranquillo, perfetto per le famiglie e chi cerca il relax.
La costa ovest affaccia invece sull’oceano Altantico, è pertanto più soggetta ad un mare burrascoso, ed in generale è più ventosa. D’altro canto, è anche più selvaggia ed affascinante. Percorrete il lungo sentiero di trekking per ammirare le grandi spiagge, le piccole calette e le scogliere a picco sul mare.
All’estremità sud sorge Quiberon, classica località balneare dove trovare tutte le comodità. Da qui partono anche le crociere verso le isole della baia: Belle Ile, Île-d’Houat e Hoedic. Se intendete visitarle, mettete in conto un’intera giornata.
Saint-Cado e Pont-Aven
Cosa vedere in Bretagna? Impossibile non citare i suoi splendidi borghi, che custodiscono l’anima della regione. Ne potrei citare un’infinità, da Le Bono a Auray a sud, Doëlan e Kerascoët ad ovest, e così via.
Tra tutti, ne ho scelti due che sono forse sono più rappresentativi, Saint-Cado e Pont-Aven.
Il primo è incastonato nella valle fluviale Ria d’Etel, famosa per gli allevamenti di ostriche e il bird-watching. Costeggiate il porticciolo e attraversate il ponte per arrivare all’îlot Saint-Cado. Su questo minuscolo isolotto troviamo le tradizionali chaumières, le case bretoni dal tetto in paglia e le imposte colorate, e una bella cappella romanica. Da segnalare anche la solitaria casetta dei pescatori, costruita su una lingua di sabbia che emerge dalle acque.
Pont-Aven è un borgo più grosso, a metà strada tra Lorient e Quimper.
La zona più caratteristica è ovviamente il centro storico, attraversato dal corso d’acqua L’Aven. Il fiume scorre tra lisci blocchi di granito, alimentando i 14 mulini ancora in funzione e passando sotto romantici ponticelli decorati da fioriere colorate. Un quadretto idilliaco che non poteva che attirare gli artisti impressionisti dell’800. Uno tra tutti Paul Gauguin, che nel 1886 vi fonda una scuola per pittori.
Passeggiare per Pont-Aven è molto piacevole nonostante la folla costante. Fermatevi alla Biscuiterie per acquistare le galettes, il biscotto locale a base di burro.
Pointe du Raz
Estremità occidentale nella regione più occidentale di Francia, la Pointe du Raz ha un fascino selvaggio che vi saprà stupire.
La zona è un parco naturale, pertanto non è possibile accedere in auto. Parcheggiate nell’ampio spazio a disposizione (costo 6,50€), da cui si diramano due sentieri.
Il primo, più semplice e diretto, conduce alla stazione radar in una decina di minuti. Dietro l’edificio si trova la la struggente statua Notre Dame des Naufrages, dedicata a chi ha perso la vita in mare.
Se però volete raggiungere la Pointe du Raz in modo più panoramico, dal parcheggi tenete la sinistra. Il sentiero segue il profilo frastagliato della costa, con impagabili vedute sull’oceano. Il tutto, immersi in una colorata brughiera di eriche e ginestre, un paesaggio che in Bretagna diverrà presto familiare.
Una volta giunti alla punta vera e propria, il percorso si fa più accidentato. da qui in poi occorre camminare lungo la sottile striscia di terra e rocce che porta fino ai fari Phare de la Vieille e Balise de la Plate.
Pr concludere la visita, spostatevi, a piedi o in auto, alla Baie des Trépassés, il paradiso dei surfisti.
Penisola di Crozon
Il nome della Penisola di Crozon deriva dalla sua forma, una grossa croce che si estende nel Mare d’Iroise.
E’ un piccolo riassunto della Bretagna, visto che comprende esempi delle varie attrazioni che si possono trovare nella regione: spiagge, megaliti, fari coste frastagliate, freschissimi frutti di mare. Non è conosciutissima all’estero, ma per me è tra le prime cose da vedere in Bretagna.
Le due città principali sono Morgat e Camaret-Sur-Mer, piacevoli località balneari dove fermarsi a mangiare e dormire. Lungo il molo di Camaret-sur-Mer si trovano alcuni monumenti di rilievo. La possente Torre Vauban, fortificazione del tardo ‘600, la cappella Notre-Dame-de-Rocamadour, e il decadente cimitero delle navi, dove le vecchie imbarcazioni sono lasciate ad arrugginire.
Da qui, muovetevi poi in esplorazione della natura selvaggia e delle scogliere a picco sul mare. Il sentiero GR-34 percorre praticamente l’intero profilo della penisola, ma non è necessario percorrerlo tutto a piedi, c’è un parcheggio in ogni punto di interesse.
I più conosciuti e frequentati sono Cap de la Chèvre e Pointe du Pen-Hir, due estremità rocciose battute dal vento, da cui ammirare panorami sconfinati e la potenza dell’oceano.
Vicino a Cap de la Chevre, non perdetevi il villaggio di Rostudel, un vero quadretto bucolico. da girare a piei fotografandone ogni angolo.
Se siete interessati di preistoria, allora dovete visitare gli allineamenti di Lagatjar. Sono molto più piccoli rispetto a Carnac, ma comunque interessanti. Gli appassionati del Medioevo troveranno invece pane per i loro denti all’Abbazia di Landevennec, fondata nel V secolo e poi distrutta dai vichinghi. Oggi, non ne rimangono che i resti delle mura perimetrali.
Il villaggio di Meneham
Un piccolo nucleo di chaumières, che sembra essere scolpito negli immensi massi granitici che lo circondano. Menéham nasce come corpo di guardia, e diventa poi un villaggio di pescatori.
Oggi è un sito turistico di grande interesse, che conta un piccolo albergo, un museo e un ristorante. Vi basterà un quarto d’ora per girarlo tutto, ma ne resterete così incantati che non ve ne vorrete più andare. L’attrazione principale è la casa del guardiano, che si affaccia sul mare stretta tra blocchi roccia.
La vicina spiaggia, di soffice sabba dorata, è perfetta per una sosta di relax, o per un tramonto super romantico.
Da non perdere anche la Chapelle Pol, una tipica cappella bretone inserita in un contesto idilliaco, tra le rocce e i fiori.
I Calvari Bretoni
Tra le cose da vedere in Bretagna sono da citare i calvari bretoni, una tradizione architettonica unica nel suo genere.
Si trovano nel nord della regione, in particolare tra Landernau e Morlaix ce ne sono ben 23. Nascono nel 1600 per celebrare la religione cattolica, ma non era questa l’unica funzione. Essendo monumenti molto costosi da realizzare, erano anche un modo per il comune di dare sfoggio della propria ricchezza, una specie di gara a chi avesse il calvario più bello ed elaborato.
In cosa consistono i calvari bretoni? Il calvario in sé è un monumento in pietra, solitamente granito locale, pazientemente scolpito per dare vita alle più famose scene religiose delle Scritture. Non mancano mai le tappe della crocifissione, l’entrata a Gerusalemme e la Natività, ma le rappresentazioni sono molto varie.
Sono chiamati anche enclos-parrossiaux, ovvero “recinti parrocchiali”. Sono dei comprensori religiosi che includono la chiesa, il cimitero, l’ossario, ed infine il calvario vero e proprio.
Difficilmente avrete tempo di visitarli tutti. Per fare una selezione, sappiate che i più belli e conosciuti sono quelli di Saint-Thégonnec, Guimiliau e il mio preferito, a Lampaul-Guimiliau.
La Baia di Morlaix
Sofisticate località balneari, bianche spiagge e acque cristalline, antichi monumenti. La Baia di Morlaix ha tutti gli ingredienti per conquistare ogni genere di visitatore.
Roscoff, covo di corsari, è una splendida città murata, con un centro storico di eleganti giardini ed edifici in pietra grigia, vestigia del suo antico splendore. E’ anche il luogo dove è nata la talassoterapia, che potrete provare in diversi centri.
Carantec, arroccata su una collinetta, è celebre per le sue grandi spiagge di sabbia bianca e per il microclima mite. E’ la meta perfetta per godersi qualche ora di relax al mare.
La Grève Blanche è la sua spiaggia principale, ma per un’esperienza quasi caraibica dovrete recarvi all’estremità orientale della penisola, alla Plage de Tahiti. Il perché del nome è subito evidente. Da qui si gode anche di un panorama eccezionale sull’isola del faro e il Chateau de Taureau, un forte del sedicesimo secolo.
Dall’altra parte della baia sorge il più grande complesso funerario megalitico d’Europa. E’ il Cairn de Barenez, un enorme cimitero neolitico lungo 72 metri, che conteneva 11 camere funerarie.
La costa di granito rosa
Questo incantevole tratto di costa si estende tra Trégastel e Paimpol, ed è caratterizzato dagli enormi massi di granito che affiorano dal mare.
Come alla penisola di Crozon, il sentiero Grand Randonnée 34 costeggia tutto il litorale, ma ovviamente potete anche spostarvi in auto da un punto all’altro.
Il primo è il Faro di Polumanac’h a Perros-Guirec. L’originale, distrutto dai tedeschi, era del 1860, mentre l’attuale faro è una ricostruzione del 1946. La sua particolarità è che si fonde perfettamente con il paesaggio circostante, essendo costruito anch’esso in granito rosa.
Proseguendo verso il paese incontrerete il punto panoramico Turquet Beauregard, dal quale la visuale spazia su tutta la baia.
Spostatevi verso est. A Pénevan c’è una bella e ampia spiaggia di dune sabbiose, cosa non scontata lungo la questa costa. Le lisce rocce di granito la fanno infatti da padrone, spesso occupando tutto il litorale.
Grande protagonista di questa zona è Plougrescant, e soprattutto il particolarissimo Castel Meur. Più che un castello è una casetta, incastrata tra giganteschi blocchi di roccia, che si specchia in una piccola area lacustre. Un paesaggio davvero unico, assolutamente tra le cose da vedere in Bretagna.
Partite da Castel Meur per esplorare tutta l’area circostante, camminando e arrampicandovi sulle curiose formazioni rocciose dalle forme più disparate, che sembrano uscite da un film di fantascienza. La vicina Pointe du Château offre un panorama straniante fatto da decine, se non centinaia, di isole e scogli che sembrano essere stati lanciati in mare come dadi da gioco.
Saint Malo
L’incantevole città murata di Saint-Malo è la punta di diamante della Bretagna, la sua località turistica più famosa.
Non una, ma ben due cinte murarie proteggono il centro storico, che si chiama, appropriatamente, Intra Muros. Una doppia fortificazione resa necessaria dai molti attacchi scagliati alla città, colpevole di essere troppo benestante e quindi preda molto ambita.
Oggi le mura sono il luogo migliore per contemplare tramonti da favola con la vostra dolce metà, osservando la marea che avanza e si ritira. Con la bassa marea è possibile raggiungere il seicentesco Fort National e l’isola di Grand Bé, che ospita la tomba di Chateaubriand.
Saint-Malo era una città di corsari, e non ne fa mistero. In Place du Québec c’è persino una statua commemorativa, dedicata al corsaro Robert Surcouf. Dopotutto, i corsari erano al servizio del Re e la loro attività, benché affine alla pirateria, era del tutto legale.
Per avere una visuale d’insieme sul centro, andate in fondo al molo, fino a raggiungere il faro Môle des Noires. Da qui si abbraccia tutto il profilo della città.
Il centro è stato ricostruito nel dopoguerra, ma non per questo è meno affascinante. Passeggiate lasciandovi trasportare dalle viuzze acciottolate, seguendo l’istinto… e l’olfatto! Impossibile infatti ignorare il richiamo degli innumerevoli caffè, ristoranti e boulangeries, pronti a deliziarvi con le loro specialità.
Cancale
Parlando di prelibatezze, tra le cose da vedere in Bretagna non deve mancare Cancale. Qual è il suo nesso con il cibo? Semplice, Cancale è la patria delle ostriche.
Seguite il lungomare Quai Duguay Trouin fino al faro. Lì accanto si trova l’enorme allevamento di ostriche di Cancale. Una vera prelibatezza dal sapore unico, grazie alla presenza consistente di plancton nelle acque della baia. Le ostriche sono buone in tutta la Bretagna, ma quelle di Cancale sono speciali.
Potete gustarle nei tanti ristoranti, ma la scelta migliore è prendere un bel vassoio di molluschi freschissimi presso il mercato delle ostriche, a ridosso dell’allevamento. Abbinate un vino bianco, e godetevi il vostro pasto seduti gambe penzoloni sul molo.
Nelle giornate terse potrete vedere, in fono alla baia, l’isolotto di Le Mont-Saint Michel, che in linea d’aria si trova a breve distanza.
Cosa mangiare in Bretagna
Non solo cose da vedere, in Bretagna. La regione offre anche un patrimonio gastronomico di tutto rispetto, con tanti piatti tipici e una tradizione culinaria che spazia dagli antipasti ai dolci.
Delle ostriche abbiamo già parlato abbondantemente, ma tra i frutti di mare sono da segnalare anche le capesante, in particolare quelle di Erquy, e le cozze, da mangiare accompagnate da birra e patatine fritte.
L’altro piatto tipico per eccellenza è la galette bretonne, una crèpe salata a base di grano saraceno, farcita con uovo, emmental e prosciutto cotto. Questa, almeno, è la variante base. Ci sono ovviamente un’infinità di declinazioni, da quelle più classiche a quelle più inusuali. Io, per esempio, l’ho assaggiata con capesante, pancetta e crema di porri.
Parlando invece di dolci, abbiamo per primo il far breton, una sorta di crema cotta condita con frutta come prugne o albicocche, o frutta secca. Un altro dolce famoso è il kouign amman, una sfogla a basa di burro e zucchero, servita a quadrotti, oppure arrotolata su se stessa. Non sono certo due piatti dietetici, ma vi assicuro che sono ottimi!
La tradizione vinicola non è molto sviluppata in Bretagna. Qui si trovano più che altro birrifici, il più famoso dei quali è la Brasserie La Coreff, a Carhaix. L’altra bevanda tradizionale è il sidro di mele, che ha addirittura una zona di produzione IGP.
Sconfinando in Normandia
Come abbiamo visto, ci sono un’infinità di cose da vedere in Bretagna, abbastanza da riempire due settimane di vacanza. Però, sarebbe davvero un delitto tralasciare l’attrazione più famosa della Normandia, e probabilmente una delle più famose al mondo.
Sto parlando del Mont Saint-Michel, l’abbazia costruita su uno scoglio al largo della baia, dove si possono vedere le maree più alte d’Europa.
Si trova ad appena un’ora di auto da Cancale. Al vostro arrivo a Beauvoir, lasciate l’auto nel grosso parcheggio a pagamento, e dirigetevi al monte a piedi, oppure con la navetta gratuita. La strada è lunga circa 3 km ed in piano, pertanto i vi consiglio di camminare. Anche perché la cosa più bella è ammirare il monte da lontano. All’interno, lo trovo un po’ troppo turistico.
Il monte, che conta oltre 3 milioni di visitatori ogni anno, è particolarmente suggestivo quando l‘alta marea lo avvolge completamente. Certo, per vedere questo fenomeno ci vuole un po’ di fortuna, perché non sempre l’alta marea arriva a cingere tutta l’isola. Se proprio ci tenete, dovrete programmare il vostro viaggio di conseguenza. Date un’occhiata al sito ufficiale con gli orari delle maree, e cercate di essere qui in un giorno in cui il coefficiente è almeno di 100.