Il Parco Valle del Lanza è un’area naturale protetta, che si trova tra le province di Varese e Como. Nato nel 2002, è un territorio di interesse sovracomunale (PLIS) e, come dice il nome, si sviluppa attorno al torrente Lanza e la sua valle.
Nei suoi 850 ettari di superficie c’è davvero tanto da scoprire, soprattutto in tema di archeologia industriale. Potete passeggiare nella natura, ma anche vedere vecchie cave di pietra molera, ferrovie abbandonate, cascate e mulini ad acqua.
I percorsi di trekking soni per lo più considerati turistici, quindi perfetti per una gita domenicale in famiglia, ma questi boschi sono perfetti anche per gli amanti della mountain bike.
Tra le varie opzioni, io vi segnalo l’itinerario numero 6, che collega Malnate a Bizzarrone con dei panorami molto vari, sempre seguendo il corso del torrente.
Indice
Come arrivare
Raggiungete Malnate in auto dall’autostrada A8. Uscite a Gazzada e proseguite sulla provinciale, oppure sulla nuova tangenziale a pagamento. A Fontanelle, prendete la SP712 fino ad arrivare in paese.
Potete parcheggiare l’auto al cimitero, che è gratuito ed a pochi minuti a piedi dall’inizio del percorso, che si trova nei pressi del Ristorante Regina.
Potatevi qualcosa da mangiare, perché, a parte questo ristorante, non ci sono strutture ricettive lungo il sentiero.
Itinerario numero 6
Questo sentiero del parco Valle del Lanza è lungo 17 km a/r. E’ lineare, ciò significa che percorrerete la stessa strada all’andata e al ritorno. Il dislivello è circa 250 metri, che però non sono così rilevanti su un percorso così lungo. Ci sono dei tratti in salita, ma non ripidi, il fondo è in terra battuta e ben tenuto.
Poco oltre il ristorante troviamo già la prima attrazione, il Mulino Bernasconi, l’unico ancora in attività nella zona, che vende farina a km zero.
Proseguendo su un tratto di strada asfaltata, si arriva all’imbocco del sentiero vero e proprio.
Seguiamo per un po’ il corso del torrente su sterrato, tra gli alberi, per arrivare a due grandi radure erbose, una dietro l’altra. Da qui in poi, per un lungo tratto il sentiero costeggerà le cave di pietra molera, sulla destra.
cave di molera cave di molera
Le cave sono un monumento naturale e un’area protetta di 165 ettari. Gli affioramenti di arenaria sono stati utilizzati in passato per l’attività estrattiva, creando delle grotte artificiali. Alcune di queste sarebbero teoricamente accessibili, ma al momento della nostra visita erano tutte chiuse al pubblico per pericolo di frane.
Riprendiamo a costeggiare il Lanza fino al cancello di una cascina. Da qui si sale sulla destra, e dopo un paio di km e il cambio di provincia da Varese a Como, arriviamo ad un piccolo centro abitato e al Mulino del Trotto. Questo mulino è molto antico, pare risalga addirittura al 1592. Aveva sei macine per cereali, che funzionavano grazie a tre ruote alimentate da una roggia.
E’ possibile percorrere il sentiero anche al contrario, lasciando l’auto nell’ampio parcheggio ed incamminandosi o verso Malnate, o verso Valmorea. Qui c’è anche un comodo tavolo in legno per fare un pic-nic.
Continuiamo oltre il mulino addentrandoci di nuovo nel bosco, con alcuni scorci davvero suggestivi sul torrente. Dopo un tratto di saliscendi arriviamo finalmente in vista della vecchia ferrovia turistica, che collegava Mendrisio e Castellanza. E’ possibile costeggiare i binari fino alla dismessa Stazione di Valmorea. I fan di “The Walking Dead” troveranno l’ambiente molto famigliare, sembra davvero di essere catapultati in un episodio della serie!
Da qui, potete tornare indietro, per fare un sentiero più breve, oppure proseguire fino a Bizzarone e poi al confine con la Svizzera.
Cosa vedere nei dintorni
Sacromonte di Varese
A poco più di 10 km da Malnate, oltrepassata Varese, sorge il Sacromonte. Il percorso di pellegrinaggio conta 14 cappelle e si snoda su 2 km. Potete salire anche con la funicolare, ma affrontare la salita dà un’altra soddisfazione.
Dalla terrazza panoramica, la vista spazia fino a Milano. Oltre al Viale delle Cappelle, visitate anche la Cripta Romanica, che ospita alcuni affreschi medievali, le catacombe, e i resti di una chiesa ancora più antica.
Da non perdere anche la Casa Museo Lodovico Pogliaghi, che comprende reperti archeologici, sculture e dipinti. Se non avete tempo, passeggiare almeno nel bel giardino all’italiana.
Cappelle terrazza panoramica su Varese e la Pianura Padana dettaglio della cripta
Linea Cadorna e Cave di Saltrio
Questa è un’escursione perfetta per gli amanti della storia. Prendete il sentiero che parte dal cimitero di Saltrio, un paesino nei pressi del confine svizzero.
Il percorso, di media difficoltà, ha dei panorami stupendi sul Lago di Lugano e sulla Pianura Padana. La prima attrazione che incontrerete sono le Cave si Saltrio, un’area di estrazione del calcare. Qui sono stati rinvenuti persino i resti di un dinosauro, il Saltrionvenator.
Ma la vera protagonista è la Linea Cadorna. Si tratta di un insieme di fortificazioni e trincee che si estendeva all’incirca da Colico fino al Lago Maggiore. Sarebbe dovuta servire come protezione da un potenziale attacco tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, ma fortunatamente non è mai servita. In questa zona vedrete diverse trincee e tunnel cannonabili.
panorama sul Lago di Lugano cannon Linea Cadorna