Cosa vedere a Zion National Park, la guida completa

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  • Categoria dell'articolo:Zion NP
  • Ultima modifica dell'articolo:9 Maggio 2024
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Tra i parchi nazionali americani, Zion National Park è quello che negli ultimi anni è cresciuto di più come numero di visitatori, raddoppiando le sue presenze e posizionandosi al terzo posto nella classifica dei più visitati, persino davanti a un colosso come Yellowstone. Indubbiamente le cose da vedere sono molte, ma cosa lo rende così popolare?

Oltre alla bellezza indiscutibile, la sua posizione gioca un ruolo fondamentale: facilmente raggiungibile da Las Vegas o Page, Zion è diventato una meta ambita per chi desidera un’immersione nella natura selvaggia senza allontanarsi troppo dalle comodità.

Tuttavia, il vero motore della sua popolarità risiede indubbiamente nei social media, in particolare Instagram. Le sue foto mozzafiato, con paesaggi da cartolina e panorami sconfinati, hanno fatto il giro del mondo, stuzzicando la curiosità di viaggiatori avventurosi e amanti della natura.

Il parco si divide in due aree distinte: Zion Canyon e Kolob Canyons. In questa guida, ci concentreremo su Zion Canyon, l’unica zona che ho avuto la fortuna di esplorare personalmente.

Come arrivare e itinerario

Zion si inserisce perfettamente in due itinerari: la classica West Coast, con i grandi parchi e la California; e il Grand Circle, che si concentra invece sui cosiddetti “parchi rossi” di Arizona e Utah.

Si arriva a Zion da Las Vegas, Page o dal Bryce Canyon.

Il fuso orario è il Mountain Standard Time, 8 ore indietro rispetto all’Italia, e un’ora avanti rispetto alla California e al Nevada. Se arrivate da Las Vegas, ricordatevi di portare avanti le lancette di un’ora.

  • dal Bryce Canyon (140 km), prendete l’ultimo, magnifico tratto della UT-12, quindi svoltate a sinistra sull’altrettanto bella UT-89. Mt Carmel Junction, imboccate la UT-9, chiamata anche Zion-Mt Carmel Highway. Vi accorgerete di essere arrivati quando dovrete percorrere il lungo tunnel che vi porterà a Springfield, dandovi un assaggio dei panorami che vi attendono
  • da Page (190 km), prendete semplicemente la UT-89 fino a Mt Carmel Junction, e poi proseguite come sopra. Durante il tragitto, potete fare una sosta ai Toadstool Hoodoos.
  • se arrivate da Las Vegas (250 km), usate l’autostrada I-15 per 200 km circa, fino dopo St George. All’uscita 16, imboccate la UT-9 fino a Springdale, attraverso paesini anonomi come La Verkin e Hurricane. Un’escursione molto popolare lungo questo tratto è la Valley of Fire. In questo caso, dovrete tirare avanti le lancette di un’ora, perché lo Utah è un’ora avanti rispetto al Nevada.

Prima di arrivare, consultate questa pagina per conoscere eventuali chiusure o restrizioni delle strade, in particolare per quanto riguarda la Zion – Mt Carmel Highway e il tunnel.

Come muoversi nel parco

Lo Zion National Park è servito da due comode navette gratuite:

  • Zion Canyon Shuttle, che effettua nove fermate all’interno del parco lungo la Scenic Drive fino a Temple of Sinawawa, in circa 45 minuti a tratta.
  • Springdale Shuttle, che fa la spola tra la città e l’ingresso del parco, anch’essa con nove fermate poste nei punti strategici.

La Zion Canyon Scenic Drive, la strada di 12 km che segue il corso del Virgin River fino in fondo al parco, è accessibile ai veicoli privato solo in bassa stagione, mentre tra aprile e ottobre è necessario utilizzare la navetta.

Se il vostro hotel offre il parcheggio gratuito, la cosa migliore è lasciare lì l’automobile, e raggiungere il parco a piedi o con la navetta (spesso si fa prima a piedi). In alternativa, potete parcheggiare in città o al Visitor Center, in entrambi i casi il costo giornaliero è 15,00$.

Una valida alternativa per esplorare Zion è la bicicletta, che potrete noleggiare da Zion Outfitters, il negozio che si trova poco fuori dal Visitor Center. È possibile pedalare lungo il Pa’Rus Trail e sulla Scenic Drive, ma non si sentieri di trekking.

Quando andare

Zion National Park presenta un clima classificato come mediterraneo caldo-estivo. Ciò significa che le estati sono calde e secche, mentre gli inverni sono miti e relativamente umidi.

Poiché il parco si trova ad altitudini comprese tra i 1200 e i 2400 metri, le temperature possono variare a seconda dell’altitudine, con zone più fresche alle quote più elevate, e questo vale anche per i sentieri di trekking.

Le precipitazioni sono scarse durante tutto l’anno, con la maggior parte delle piogge concentrate nei mesi invernali e primaverili. Possono verificarsi occasionali temporali estivi, che possono causare improvvisi flash flood (inondazioni lampo) nei canyon.

Anche se nevica poco, gli inverni sono rigidi, con minime ben al di sotto dello zero. Il servizio navetta è attivo solo nel periodo delle feste, e alcune aree potrebbero restare chiuse a causa di neve o ghiaccio.

L’alta stagione corrisponde a luglio e agosto, ma il parco è molto frequentato anche durante i weekend e le festività americane (Memorial Day, Labor Day eccetera). In questi periodi, l’affollamento raggiunge livelli estremi, al punto da rendere il parco invivibile.

Il periodo mogliore per visitare Zion è la bella stagione, da maggio a settembre, cercando di evitare agosto, troppo caldo e affollato.

Dove alloggiare

La città più vicina a Zion è Springdale, che si svilupopa proprio a ridosso dell’ingresso. Qui si trovano soluzioni di ogni genere, dagli appartamenti ai b&b, agli hotel. Il parco è raggiungibile in pochi minuti a piedi, con la comoda navetta gratuita, oppure in automobile.

Diversamente da altri parchi americani molto estesi o isolati, come la Death Valley, qui non è necessario alloggiare dentro al parco. Indubbiamente, allocosì facendo risparmiereste parecchio tempo, perché la navetta è lenta e il parco è molto affollato. Dovrete però fare i conti con alloggi carissimi, che in alta stagione superano tranquillamente i 200,00$ a notte. Nel parco c’è un solo hotel, lo Zion National Park Lodge. Si trova nel mezzo della valle, in corrispondenza della fermata numero 5 della navetta. Ci sono anche due campeggi, nei pressi del Visitor Center.

Poiché però anche gli alloggi di Springdale sono costosi, vi consiglio di decidere in basealle vostre necessità: se pensate di visitare velocemente il parco e la differenza è notevole, allora scegliete Springdale. Se invece prevedete di fare molto trekking, e la differenza è di 20,00$-30,00$, allora scegliete il parco.

Noi abbiamo alloggiato al Harvest House a Springdale, un b&b a conduzione famigliare tra le fermate 3 e 4 della navetta di Springdale. Lo consiglio perché ha un ottimo rapporto qualità-prezzo, e i proprietari sono persone squisite.

Orari e costi

Zion National Park è aperto tutto l’anno, 24 ore su 24, mentre il Visitor Center, il negozio, il Museo e il Nature Center seguono orari diversi a seconda della stagione.

Indicativamente, troverete il Visitor Center aperto tra le 8 e le 17, e i musei tra le 9 e le 17. Consultate in ogni caso questa pagina per gli orari aggiornati ed eventuali chiusure straordinarie.

Zion è un parco federale del circuito NPS. Qui potete utilizzare il pass annuale dei parchi America The Beautiful, che con soli 80$ a veicolo dà accesso a tutti i siti federali per un anno. Se visitate almeno tre parchi, la tessera è super conveniente.

Questi sono i costi di ingresso, valido per una settimana dall’acquisto

  • automobili: 35$
  • moto: 30$
  • bici e pedoni: 20$

Da dopo la pandemia, il sistema NPS ha deciso di mantenere il contingentamento in alcune aree del parco. In particolare, ora è necessario prenotare l’accesso a Angels Landing, il sentiero più battuto del parco. Per prenotare, cliccate qui.

Servizi

Springdale è una cittadina dotata di tutte le comodità, quindi negozi, ristoranti e supermercati. Un piccolo centro commerciale è disponibile anche nei pressi del parcheggio principale, quello accanto alle torrette di ingresso. Qui potrete fare scorta di acqua, bibite e snack prima di entrare nel parco.

Dentro al parco stesso, ci sono un ristorante e un caffé presso lo Zion Lodge. Presso le fermate 2, 5, 6 e 9 della navetta sono disponibili i servizi igienici e l’acqua potabile.

Quanto tempo dedicare

Spesso, a causa delle sue dimensioni relativamente contenute, Zion National Park viene relegato a una semplice sosta fugace nel tragitto tra il Bryce Canyon e Las Vegas.

Un grave errore: Zion non è un parco da visitare in fretta. A differenza di altri parchi, Zion non offre punti panoramici accessibili direttamente dalla strada, con l’eccezione del Court of the Patriarchs, quindi la sua bellezza non si rivela a chi corre da un punto all’altro, ma a chi si prende il tempo di esplorare i suoi sentieri, immergersi nella natura e ammirare i panorami mozzafiato con calma e attenzione.

In più, per spostarsi all’interno del parco è necessario utilizzare un sistema di navette, che può risultare lento e frustrante, soprattutto durante l’alta stagione.

Per apprezzare appieno Zion, è pertanto necessario dedicargli del tempo. Un giorno intero è un buon punto di partenza, ma se desiderate fare sia Angels Landing che The Narrows, vi consiglio di pianificare un soggiorno di almeno due o tre giorni.

Se non avete voglia o tempo di camminare, Zion potrebbe non essere la destinazione ideale per voi. Limitare la visita a un semplice giro in navetta non vi permetterebbe di vedere molto. Altri parchi, con punti panoramici accessibili in auto e attività alternative al trekking, potrebbero essere più adatti alle vostre esigenze.

Storia dello Zion National Park

Geologicamente, Zion National Park corrisponde alla gola scavata dal fiume Virgin. Con una lunghezza di 24 chilometri e una profondità che raggiunge gli 800 metri, questo fiume ha plasmato un paesaggio mozzafiato, circondato da alte vette che svettano fino a 2.600 metri.

Tra le meraviglie che si possono ammirare all’interno del parco troviamo grotte suggestive, cascate impetuose, dirupi vertiginosi e canyon che lasciano senza fiato.

L’origine del nome “Zion” è strettamente legata alla Bibbia. Fu un mormone di nome Isaac Behunin, stabilitosi qui nel 1863, ad affibbiare questo nome al parco. Behunin, profondamente religioso, era convinto di aver trovato in quest’area selvaggia e incontaminata la Sion descritta nelle Sacre Scritture. L’eco di questa ispirazione biblica si ritrova anche in molti altri nomi all’interno del parco, come ad esempio i Patriarchi, tre cime rocciose allineate che, per la loro forma, ricordano un po’ le Cime di Lavaredo.

Le prime testimonianze di presenza umana nella zona dello Zion National Park risalgono al 300 d.C., quando i nativi Anasazi e Fremont, stabilirono per primi degli insediamenti lungo il corso del fiume Virgin.

Nella seconda metà del XIX secolo arrivarono gli esploratori occidentali, e in seguito, l’area fu colonizzata dai mormoni, come già accennato.

Zion National Park, cosa vedere

L’attrazione principale di questo parco sono i sentieri di trekking, di varie lunghezze e difficoltà. A differenza di altri parchi, Zion infatti non è molto panoramico, e con la navetta potrete esplorarlo solo parzialmente. Prima di incamminarvi, accertatevi che il sentiero che avete scelto sia agibile, chiedendo informazioni all’ufficio turistico. Allo Zion purtroppo sono frequenti allagamenti e smottamenti, pertanto alcune zone potrebbero essere chiuse al pubblico.

La Scenic Drive, la strada principale del parco, è quasi interamente fiancheggiata da un sentiero in terra battuta, che segue grossomodo il corso del fiume. È una valida alternativa alla navetta, che vi consentierà di ammirare le bellezze del parco senza imboccare sentieri impegnativi . Potete anche fare solo alcuni tratti, salendo e scendendo dalla navetta quando volete.

Human History Museum

Per immergervi nella storia delle popolazioni che hanno abitato lo Zion National Park, fate tappa allo Human History Museum. Questo museo offre un affascinante viaggio nel tempo, svelando le vicende dei nativi americani, dei pionieri mormoni e degli esploratori che hanno contribuito a plasmare l’identità di questa terra.

Oltre alle testimonianze storiche, il museo approfondisce anche la geologia del parco, con particolare attenzione al ruolo fondamentale del fiume Virgin e dell’acqua nel plasmare il paesaggio mozzafiato che oggi possiamo ammirare.

Anche se la storia non vi interessa, vale la pena fermarsi a vedere il filmino di circa 20 minuti proiettato all’interno del museo. Questo breve film offre una panoramica completa del parco e delle sue principali attrazioni, fornendo un’utile introduzione per pianificare al meglio la vostra visita.

Angels Landing

ATTENZIONE: l’accesso a Angels Landing deve essere prenotato online in anticipo.

Angels Landing è il sentiero più gettonato di Zion National Park.

Con un dislivello di 450 metri e una lunghezza di 8,7 km andata e ritorno, questo sentiero è classificato come impegnativo. Richiede una buona forma fisica ed è sconsigliato a chi soffre di vertigini.

La fama di Angels Landing deriva dalla vista spettacolare che si gode dalla cima. Guardando giù dal crinale roccioso, ci si trova immersi in un panorama sconfinato che spazia sulle canyon profonde e sulle cime rocciose. La sensazione è indescrivibile, come trovarsi sul tetto del mondo.

Tuttavia, Angels Landing non è per tutti. Il sentiero presenta una salita ripida e faticosa, con tratti esposti a picco sul canyon che richiedono passo sicuro e assenza di vertigini. L’ultima parte del sentiero, in particolare, è attrezzata con catene di sicurezza per aiutare gli escursionisti a salire lungo le rocce scivolose.

Per chi non ha la preparazione o il coraggio di affrontare l’intera salita, è possibile fermarsi a Scout Lookout, un punto panoramico situato a circa metà del sentiero. Da qui, la vista sulla gola è comunque spettacolare, anche se non mozzafiato come dalla cima.

Vi consiglio di prenotare il vostro accesso la mattina presto, per evitare il caldo. Portatevi cibo, soprattutto barrette energetiche, e molta acqua o drink zuccherati, e indossate delle buone scarpe da trekking.

The Narrows

Con una lunghezza di ben 15 km andata e ritorno, più che un semplice sentiero, The Narrows è un’escursione di un’intera giornata, che richiede preparazione fisica e spirito di avventura. Munitevi di bacchette da trekking e abbigliamento adatto, perché vi immergerete completamente nelle acque del fiume Virgin.

L’escursione inizia dopo il Riverside Walk, alla fermata della navetta Temple of Sinawawa, dove il canyon si restringe. Camminerete nel letto del fiume, con l’acqua che vi raggiungerà anche alla vita, circondati dalle alte e strette pareti rocciose del canyon. Un’esperienza unica che vi lascerà senza fiato.

Prima di intraprendere il sentiero, verificate le condizioni meteorologiche e il livello dell’acqua presso il Visitor Center. In caso di forti piogge o livelli d’acqua elevati, l’escursione potrebbe essere chiusa o sconsigliata. Se non li avete, noleggiate scarpe da acqua o sandali con suole robuste, perché camminerete sugli scivolosi ciottoli del leto del fiume.

Portate con voi cibo e acqua a sufficienza, e indossate un abbigliamento a strati e impermeabile. Il clima nel canyon può cambiare rapidamente. Ultimo consiglio, avvisate qualcuno del vostro itinerario e di quando prevedete di tornare.

Se non avete tempo per completare l’intero sentiero, potete fare un’escursione più breve fino a Big Bend, circa 5 km, e poi rinetrare.

Riverside Walk

Il Riverside Walk è lungo circa 3,5 km, e classificato come facile. È il sentiero perfetto per chi vuole immergersi nella bellezza dello Zion National Park senza troppo sforzo, perché pianeggiante e adatto a tutti.

L’escursione inizia all’ultimo shuttle stop del parco, Temple of Sinawawa, un’affascinante area verdeggiante circondata da alte pareti rocciose. Da qui, il sentiero si snoda lungo la riva del fiume, offrendo viste spettacolari sulle cascate, sul fiume e sulle ripide pareti del canyon.

Lower e Upper Emerald Pools

Le Emerald Pools sono due splendide piscine naturali. Il sentiero per raggiungerle è ben segnalato e adatto a persone di tutte le età. Per questo motivo è anche uno dei sentieri più affollati, soprattutto in alta stagione.

È lungo 2 km andata e ritorno per le Lower Emerald Pools, e 3,6 km per le Upper Emerald Pools. Il primo tratto è asfaltato e in terra battuta, spesso riparato dal sole grazie alla vegetazione rigogliosa, mentre il secondo tratto è un po’ più in salita.

Giunti alle Lower Emerald Pools, vi troverete di fronte a una piccola piscina naturale alimentata da cascate cristalline, un luogo suggestivo dove l’acqua scende a pioggia dalle pareti rocciose.

Se avete voglia di un’escursione più impegnativa, potete proseguire verso le Upper Emerald Pools. Il sentiero si inerpica su un terreno leggermente più ripido, ma la vista panoramica che vi attende dalla cima ricompenserà ampiamente la fatica. Potrete ammirare le Lower Emerald Pools dall’alto e godere di una splendida vista sulla vallata circostante.

È severamente vietato fare il bagno nelle piscine.

Zion – Mt Carmel Highway

La strada che collega Zion al al Bryce Canyon National Park si chiama Zion – Mt. Carmel Highway, e corrisponde alla UT-9. È una bellissima strada panoramica che si snoda tra le montagne, offrendo panorami mozzafiato sulla vallata sottostante. Poco prima di entrare nella vallata di Zion vi troverete di fronte all’imponente tunnel Zion-Mount Carmel, un capolavoro di ingegneria completato alla fine degli anni ’20 che vi porterà dall’altra parte della valle.

Se desiderate immortalare questi paesaggi con una foto, vi consiglio di utilizzare i pullout, ovvero gli ampi spazi ai lati della strada dove è possibile sostare brevemente.

Canyon Overlook Trail

Il Canyon Overlook Trail si trova lungo la Ut-9, e rappresenta un affascinante antipasto di ciò che vi attende a Zion, se siete in arrivo dal Bryce Canyon, oppure un ultimo, suggestivo sguardo sulle meraviglie che state lasciando.

Se arrivate da Springdale, subito dopo il tunnel Zion-Mount Carmel, troverete un parcheggio sulla destra. Se non trovate posto, proseguite per un breve tratto e troverete altri parcheggi a bordo strada sulla sinistra.

Attenzione: Se parcheggiate con l’auto rivolta nel senso contrario alla marcia, rischiate una multa. È consigliabile utilizzare un pullout per girarsi e parcheggiare nel verso giusto.

Il sentiero è lungo 1,6 km andata e ritorno, ed ha un dislivello moderato, di circa 150 metri. È ben tenuto e in parte costeggiato da passerelle di legno che garantiscono sicurezza e facilità di percorrenza. Ciononostante, chi soffre di vertigini potrebbe trovarsi in difficoltà in alcuni tratti.

Lungo il percorso, potrete ammirare formazioni rocciose spettacolari, cascate e una ricca vegetazione, oltre ad alcuni punti panoramici da cui scattare foto memorabili. Il sentiero culmina con una splendida vista panoramica sul canyon, compreso il tunnel e la strada che conduce a Springdale.

Attività con i ranger

Da ultimo, tra le cose da vedere a Zion National Park non sottovalutate le attività guidate dai ranger, soprattutto se viaggiate con bambini. Sono istruttive e divertenti, e spesso i ranger vi accompagnano nei punti dove è più facile avvistare animali selvatici.

Chiedete informazioni al Visitor Center

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