Isole Borromee, visitare le perle del Lago Maggiore

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  • Categoria dell'articolo:Novara
  • Ultima modifica dell'articolo:20 Settembre 2023
  • Tempo di lettura:25 minuti di lettura
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Non saprei scegliere quale dei laghi del Nord Italia preferisco, tutti offrono panorami strepitosi, infinite possibilità di passeggiate, ville da sogno, ottimo cibo, natura e arte…Tra tutte le attrazioni, però, le Isole Borromee sono davvero imperdibili. Un palazzo con giardini pensili, un rigoglioso giardino tropicale e un piccolo borgo di pescatori. Questi tre gioiellini al largo di Stresa sono tra le mete più gettonate di tutto il Piemonte, e tappa imperdibile quando vi vista il Lago Maggiore.

Artefice di tutto ciò è la Famiglia Borromeo, tra le più importanti casate della Lombardia e citata anche ne “I Promessi Sposi”. Sono stati proprio loro a far costruire i palazzi e i giardini sull’Isola Bella e Isola Madre, rendendole vere e proprie fusioni di natura e architettura.

Non vedete l’ora di scoprirle? Leggete allora tutte le informazioni per visitare le Isole Borromee, le perle del Lago Maggiore!

Come raggiungere le isole

Il metodo più rapido per visitare le Isole Borromee è prendere il traghetto di Navigazione Laghi da Stresa. L’imbarcadero si trova in Piazza Guglielmo Marconi, lo riconoscete perché è quello più grosso.

Navigazione Laghi è la compagnia di navigazione ufficiale, che offre un servizio pubblico di linea, con corse ogni 15-30 minuti a seconda della fascia oraria. Ci sono anche tantissime compagnie private che offrono un servizio buono. Diciamo che io preferisco Navigazione Laghi per la maggiore flessibilità, visto che ci sono tante corse.

Se preferite fare un tour panoramico del Lago Maggiore, potete anche decidere di imbarcarvi ad Angera o Arona. I paesaggi sono spettacolari, ma per contro la traversata è lunga, e le corse meno frequenti. Per esempio, il viaggio da Arona a Stresa dura 1 ora e 10 minuti.

Io vi consiglio di andare direttamente a Stresa, cercando di arrivare il più presto possibile se viaggiate nei weekend o nelle festività.

Dove parcheggiare a Stresa

Stresa è raggiungibile dall’autostrada dei Laghi in direzione Gravellona Toce, uscita Carpugnino, seguendo poi le indicazioni.

Una volta arrivati, potete parcheggiare proprio di fronte all’imbarcadero, nel grande parcheggio a pagamento (1.80€/h).

Per spendere meno o parcheggiare gratuitamente, cercate posto nel parcheggio della stazione, a 1 km circa dall’imbarcadero.

C’è sempre la possibilità di lasciare l’auto nei parcheggi lungo la strada, ma è davvero difficile trovare un posto libero, soprattutto nel weekend.

Quanto tempo dedicare

Le Isole Borromee sono piccole ma molto ricche. Dedicate almeno un’ora e mezzo all’Isola Bella e all’Isola Madre, considerando che dovrete presentarvi all’imbarcadero con almeno 5-10 minuti di anticipo, per stare tranquilli.

L’Isola dei Pescatori è la più piccola, si gira tranquillamente in mezz’ora. E’ però anche l’isola dove tutti si fermano a mangiare nei tanti ristorantini. Se è questa la vostra intenzione, aggiungete un’ora alla vostra visita.

Budget

Visitare le Isole Borromee è un’esperienza da favola, ma non propriamente economica. Facciamo una stima di quanto andrete a spendere per una giornata sulle isole, senza farvi mancare nulla:

  • Il parcheggio di Piazza Guglielmo Marconi a Stresa costa 1.80€/h, considerate una sosta di almeno 6-7 ore, 8 per stare più tranquilli. Noi siamo arrivati alle 9.30 e abbiamo pagato fino alle 16.
  • Per fare il tour di tutte e tre le isole dovrete acquistare un biglietto di “libera circolazione” tra Stresa e Pallanza, che costa 16,90€ per gli adulti.
  • Il biglietto combinato per i due palazzi sull’Isola Bella e l’Isola Madre costa 30€ per gli adulti e 16,00€ per i ragazzi.
  • Se vi fermate a mangiare sulle isole, mettete in conto 8-10€ a testa per un panino con acqua, e 30-35€ a testa per mangiare al ristorante. In alternativa, potete sempre portarvi il pranzo al sacco.

Vistare le Isole Borromee

La parola chiave per visitare le Isole Borromee con tranquillità è battere la folla, o almeno provarci.

Per prima cosa, andate all’Isola Bella, cercate di arrivare presto ed entrare subito al Palazzo. Raggiungete l’Isola dei Pescatori per pranzo, ma entro le 12.30 così da trovare più facilmente posto nei ristoranti, che tendono a riempirsi attorno alle 13. Lasciate l’Isola Madre per ultima, è quella meno visitata e non dovreste trovare molta gente indipendentemente dal’orario.

Isola Bella

Un’isola dal nome azzeccatissimo, l’Isola Bella colpisce già dal traghetto per l’indiscutibile bellezza dei suoi giardini a terrazza.

I lavori per il Palazzo Borromeo cominciarono nel ‘600, per concludersi addirittura nel 1948. Un impressionante lavoro architettonico e decorativo, quindi, che ha di fatto trasformato l’isola in un’unica, immensa villa barocca con giardino e orto botanico.

Il Palazzo è così esteso, che resta ben poco altro sull’isola. Giusto qualche stretta viuzza, ristoranti e bancarelle attorno all’imbarcadero. Infatti, se non lo volete visitare, non avrete molto altro da fare all’Isola Bella.

Il tour del Palazzo Borromeo comincia dalla Sala delle Armi e il sontuoso scalone di rappresentanza, sopra il quale sono esposti gli stemmi delle principali famiglie nobiliari dell’epoca. Riconoscete lo stemma dei Borromeo dall’unicorno e il cammello.

Le sale sono decorate sfarzosamente, e molte ancora arredate. Il fulcro della villa sono la Galleria Berthier, la pinacoteca con oltre 130 dipinti, e le sei Grotte. Queste stanze particolarissime sono interamente decorate per sembrare un ambiente sottomarino, con ciottoli, conchiglie, schegge di tufo e stucchi. Un ambiente unico e stupefacente.

Il Palazzo è famoso anche per aver ospitato Napoleone Bonaparte per due giorni, e la Conferenza di Stresa nell’Aprile del 1935. Potete vedere il talamo dell’Imperatore, e la carta (firmata anche da Mussolini) nella quale si denunciavano le violazioni militare del Terzo Reich.

Indubbiamente, comunque, il punto forte del Palazzo Borromeo sono i giardini al’italiana. Statue e piante si incontrano in geometrie precise, per culminare del nel Teatro Massimo, un a specie di sipario che divide in due i giardini con le sue statue allegoriche, i fiori colorati e le siepi modellate in sfere perfette. Salite le scale per arrivare alla terrazza, con una meravigliosa visuale sul lago. A rendere il tutto ancora più suggestivo ci pensano i bellissimi pavoni albini, che razzolano liberamente per il giardino.

Scendete invece a lato del Teatro per arrivare al Giardino dell’Amore. Quattro labirinti di siepi di bosso con al centro uno stagno di ninfee, circondati da vasi di piante di agrumi. Accanto al caffè, osservate le piante addossate alla parete. Sono cedri, uno dei simboli del Lago Maggiore.

Prima di lasciare l’isola, andate all’estremità settentrionale. Da qui si gode di un bel panorama sull’Isola Superiore, meglio conosciuta come Isola dei Pescatori.

visitare le Isole Borromee, panorama sull'Isola dei Pescatori

Orari: da fine Marzo a fine Ottobre, tutti i giorni 10.00 – 18.00, ultimo ingresso alle 17.30 // Costo 17€ adulti e 9€ ridotti, possibilità di acquistare biglietti combinati.

Isola dei Pescatori

Separata dall’Isola Bella dallo scoglio chiamato “La Malghera”, l’Isola dei Pescatori è la più piccola delle tre. E’ anche l’unica ad essere abitata in modo continuativo, benché da sole 50 persone.

visitare le Isole Borromee, Isola dei Pescatori

La maggior parte delle persone che visitano le Isole Borromee si ferma qui per mangiare, poiché l’isola è piena di ristoranti. Ovviamente il pesce di lago è il grande protagonista, ma non mancano i piatti tipici piemontesi e della Val D’Ossola, e il pesce di mare.

Oltre a mangiare, fate un giro tra le strette viuzze del borgo. Le case sono strette e alte, per far fronte alla mancanza di spazio, e hanno lunghi balconi che servono a far essiccare il pesce.

Certo, l’isola è molto turistica, ed in certi orari è dura farsi strada tra la folla. Non mancano però alcuni scorci suggestivi che rimanano ad epoche passate, come le reti da pesca appese ad asciugare, e le onnipresenti barchette dei pescatori.

Visitate anche la Chiesa di San Vittore, che è un monumento nazionale e conserva ancora l’abside originale dell’anno mille. Il resto dell’edificio è stato invece interamente ricostruito.

Isola Madre

Sarebbe un peccato visitare le Isole Borromee senza includere l’Isola Madre. Sarà perché è un po’ più lontana, o perché alcuni traghetti non si fermano qui, sta di fatto che questa è la meno visitata delle tre. Sicuramente un vantaggio se volete evitare la folla! Io stessa l’ho vista una sola volta, pur essendo stata alle isole in diverse occasioni.

Anche quest’isola è quasi interamente occupata dal palazzo e dal giardino. Il Palazzo in questione è sempre della famiglia Borromeo, ma pensato per l’uso privato, e non come villa di rappresentanza. L’aspetto è infatti più sobrio, le stanze sono arredate con mobili e suppellettili prelevati dalle altre residenze della famiglia.

Non perdetevi i teatri delle marionette e il salotto veneziano, la stanza più luminosa del palazzo, arricchita con un raffinato trompe-l’oeuil.

A me, questa villa ricorda molto le piantagioni americane, o un palazzo coloniale dell’America Centrale. Probabilmente un effetto dato dal lussureggiante giardino tropicale, che si estende su tutta la superficie dell’isola.

Il giardino è la vera sorpresa dell’isola. Un tripudio di piante e fiori di ogni genere, un’esplosione di colori ad ogni angolo. A differenza del parco dell’Isola Bella, questo è un giardino all’inglese. il suo aspetto, apparentemente più selvaggio e naturale, in realtà nasconde un dettagliato studio sul collocamento di ogni pianta. Anche qui non mancano i pavoni albini, accompagnati però da pavoni “normali” e altri volatili.

E’ ricchissimo di piante tropicali: bambù, eucalipto, palme da cocco, ibisco e bouganvillee. Ma anche conifere, camelie, coloratissime ortensie e rododendri, fino alle ninfee e ai fiori di loto. Non sembra affatto di essere in Piemonte!

Visitare le Isole Borromee, cipresso del Kashmir all'Isola Madre

Il grande protagonista del giardino è però il gigantesco Cipresso del Kashmir del 1862, posto proprio davanti al Palazzo. Nel 2006 abbiamo rischiato di perderlo per sempre a causa di una forte tromba d’aria, ma fortunatamente è stato possibile salvarlo.

Orari: da fine Marzo a fine Ottobre, tutti i giorni 10.00 – 18.00, ultimo ingresso alle 17.30 // Costo 13,50€ adulti e 7€ ridotti, possibilità di acquistare biglietti combinati.

Cosa fare nei dintorni

Verbania e Villa Taranto

L’attrazione principale della città è senza dubbio Villa Taranto, con i suoi lussureggianti giardini botanici. Ospita piante e fiori provenienti da tutto il mondo, ed in ogni stagione regala esperienze diverse, ma ugualmente affascinanti: tulipani e rododendri in primavera, dalie e fior di loto in estate, mentre in autunno sarete avvolti dal caldi colori del foliage. Il tutto è sapientemente allestivo dagli esperti giardinieri ed immerso in un magnifico giardino all’italiana, con fontane, putti, romantici pergolati e giardini a terrazzo. Mettete in conto almeno 2 ore.

Oltre a Villa Taranto, Verbania ha anche un piacevole lungolago, dove visitare Mausoleo di Luigi Cadorna, un’opera di Marcello Piacentini risalente al ventennio fascista.

Da vedere anche il Museo del Paesaggio, la cui collezione comprende reperti archeologici, dipinti, sculture e fotografie; e l’Oratorio di San Remigio, una chiesetta romanica in pietra situata in cima al promontorio della Castagnola.

Lago di Mergozzo

Considerato uno dei laghi più puliti d’Italia, il Lago di Mergozzo costituisce l’estremità nord-occidentale del Lago Maggiore.

Offre una vasta gamma di attività, tra cui sport acquatici e trekking. Oltre a questi, potrete rilassarvi sulle sue spiagge, ed esplorare il delizioso borgo, tra strette viuzze, alberi secolari e invitanti ristoranti che servono specialità locali, come la tradizionale fugascina, un pane dolce.

Se volete fare una passeggiata scenografica, percorrete il Sentiero Azzurro, lungo circa 6 km a/r. Parte da Mergozzo e, costeggiando il lago lungo il versante del Montorfano, conduce all’omonimo borgo. Il percorso permette di vedere, oltre ai classici scorci panoramici, anche ciò che resta di alcune cave di granito. La zona del lago è infatti rinomata sia per il granito sia per il marmo, che nei secoli sono stati utilizzati per importanti opere come il lazzaretto e il Duomo di Milano, e il colonnato della Basilica di San Paolo a Roma. Lungo il sentiero, numerosi pannelli vi illustreranno la storia e lo sviluppo di questa attività.

Una volta arrivati a Montorfano, potrete ammirare la suggestiva Chiesa medievale di San Giovanni Battista, e un bel punto panoramico sul fiume Toce e il Lago Maggiore.

Mottarone

Da Stresa, e per la precisione da Carciano, prendete la funivia per il Mottarone, il monte alto 1492 metri che separa il Lago Maggiore dal Lago d’Orta.

Ci sono tante attività da fare, dai sentieri di trekking al divertentissimo Alpyland, il divertentissimo bob a rotaia con panorami mozzafiato sul lago.

Lago d’Orta

Rispetto al Lago Maggiore, il Lago d’Orta è davvero piccolino, ma non per questo meno ricco di attrazioni.

Da non perdere la pittoresca Isola San Giulio, dove si trovano gli omonimi convento e Basilica; e il borgo di Orta San Giulio, che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”.

Salite fino al Sacro Monte per una visuale indimenticabile sul Lago.

Rocca di Angera

Anche la Rocca di Angera fa parte dell’immenso patrimonio della famiglia Borromeo, a cui fu venduta nel lontano 1449 dai Visconti, signori di Milano.

L’imponente fortezza domina la sponda lombarda del lago, proprio di fronte ad Arona e al mitico San Carlone, la colossale statua di San Carlo Borromeo.

Visitate la Sala della Giustizia, affrescata da un maestro anonimo, il Museo della Bambola e del Giocattolo, ed i bucolici giardini medievali, ricchi di piante aromatiche e da frutto.

Neanche a dirlo, il panorama sul lago è meraviglioso, soprattutto al mattino, quando il sole illumina direttamente Arona.

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