Se state programmando un viaggio nei parchi americani dell’Ovest, sicuramente vi starete chiedendo quale sia il momento migliore della giornata per vsitare ognuno di essi, in particolare se vale la pena fermarsi ad ammirare l’alba e il tramonto.
I parchi naturali non sono tutti uguali, l’esposizione e le condizioni climatiche sono diverse, quindi ognuno ha il proprio “momento d’oro”, quando i colori e la luce danno il meglio di sè ed offrono uno spettacolo indimenticabile.
Con questo articolo voglio aiutarvi nell’organizzazione del vostro viaggio, così che possiate vedere ogni parco nel momento più indicato.
Indice
Quando andare
I parchi americani dell’Ovest si trovano in zone climatiche e geoglogiche molto diverse tra loro, è quindi difficile trovare il periodo perfetto per visitarli tutti.
Noi italiani facciamo le vacanza per lo più ad agosto, che in realtà non è il periodo più indicato per i visitare parchi dell’ovest. Il motivo principale è l’affollamento, ma c’è da considerare anche il clima, che nelle zone dsrtiche (death Valley, Arches, Canyonlands e anche Grand Canyo) è troppo caldo e con frequenti acquazzoni nel pomeriggio, che possono rovinare l’esperienza.
L’inverno, per contro, è perfetto per la Death Valley ma non adatto a Yosemite, al Grand Canyon North Rim e allo Yellowtsone, le cui strade vengono chiuse per le copiose nevicate. è piuttosto freddo.
Le mezze stagioni, quindi maggio, l’inizio di giugno, settembre e ottobre sono quindi il periodo migliore, che consente di visitare il maggior numero di parchi in condizioni ottimali.
Questo aiuta anche chi vuole godersi l’alba e il tramonto nei parchi americani, perché le giornate più corte delle mezze stagioni permettono di vivere questi momenti magici senza fare levatacce o rimanere fuori troppo a lungo la sera.
Dove dormire nei parchi americani
I parchi americani sono per lo più distanti dai centri abitati. L’offerta di alloggio nei pressi dei siti naturali è limitata, e i costi sono molto elevati.
Ciononostante, i vi suggerisco di dormire quanto più possibile vicino ai parchi, perché solo in questo modo potrete sfruttare l’intera giornata, e soprattutto godervi l’alba e il tramonto senza dover guidare per chilometri e chilometri al buio. Tenete presente che le strade non sono illuminate, e ch’è il rischio concreto di finire fuori strada o investire qualche animale selvatico.
Vi songilio di leggere il mio articolo di approfondimento, nel quale spiego parco per parco dove è più opportuno alloggiare.
Alba o tramonto, 10 parchi americani a confronto
Grand Canyon South Rim
Il Grand Canyon è il secondo parco americano più visitato, con oltre quattro milioni di accessi nel 2023. Si divide in due settori, il South Rim e il North Rim, che distano pochi chilometri in linea d’aria ma circa 350 chilometri in auto, pertanto li considereremo come due parchi distinti.
Il South Rim, quello più facilmente accessibile più gettonato, è rivolto a nord, e grazie alla sua conformazione è perfetto in qualsiasi momento della giornata.
Qui abbiamo infatti un lungo sentiero escursionistico per lo più pavimentato, che corre lungo tutto il crinale del canyon da est a ovest, e consente di accedere con facilità a tutti i principali punti panoramici. Potrete quindi scegliere dove fermarvi ad ammirare l’alba o il tramonto in base alle vostre preferenze, oppure in base all’affollamento.
Il tratto occidentale, la Hermit’s Road, non è accessibile alle auto, ma è servita da una comoda navetta gratuta (qui trovate l’orario). Lungo questa strada e nei pressi dell’ufficio turistico si trovano i punti panoramici più famosi:
- Mather Point
- Yavapai Point
- Hopi Point
- Mojave Point
I panorami sono indimenticabili da tutti questi punti, anche se Mather Point e Hopi Point sono molto affollati, e per avere una buona visuale occorre posizionarsi con almeno mezz’ora di anticipo, soprattutto se avete attrezzatura fotografica.
Il tratto orientale, la Desert View Road, è accessibile in automobile. Questo lato è anche più selvaggio, e la visuale è spesso ostacolata da alberi e arbusti. Lungo questa strada, vi consiglio solamente Desert View Point, dal quale si ha la migliore vista sul Colorado. Qui c’è anche una torretta di osservazione, nella quale sono esposti alcuni manufatti indiani.
Gran Canyon North Rim
Il North Rim del Grand Canyon si trova nei pressi di Kanab, a nord del fiume Colora. Essendo di fronte al South Rim, almeno in linea d’arria, è rivolto interamente a sud.
La sua conformazione geologica lo rende però molto diverso dal suo fratello maggiore. Qui, infatti, non abbiamo un unico sentiero che colleghi tutti i punti panoramici, che sono anche molti meno rispetto a quelli della sponda sud. Il North Rim è più piccolo e più selvaggio, e il canyon si nasconde in fondo a lunghi e spesso faticosi sentieri di trekking.
Pertanto, quando vistare il parco dipende da cosa volete fare.
I punti panoramici dei sentieri escursionistici, per esempio i meravigliosi Cape Royal e Cape Final, devono essere visitati durante la giornata, per evitare di fare l’andata o il ritorno al buio.
Per ammirare l’alba e il tramonto, entrambi perfetti, vi consiglio invece di rimanere nei pressi del lodge. Potete goderveli stando comodamente seduti sulla terrazza panoramica del ristorante, oppure imboccare il breve sentiero che conduce a Bright Angel Point, per godervi questi momenti circondati dalla maestosa natura del canyon.
Io ho preferito l’alba, perché meno affollata.
Monument Valley
La Monument Valley si trova in territorio Navajo al confine tra Utah e Arizona. Le sue formazioni rocciose di arenaria rossa sono lo spettacolo più maestoso del West americano, non a caso usata come set cinematografico per decine di fil western.
Il percorso in auto tra i pinnacoli e le buttes (le collinette di roccia) vi permetterà di avvicinervi a queste meraviglie di milioni di anni fa. Tuttavia, la strada è aperta solo durante il giorno.
Quando la strada è chiusa, potrete comunque godervi lo spettacolo dalla terrazza panoramica dell’hotel The View, accessibile a tutti.
Posto che passerete la giornata lungo la strada panoramica del parco, il momento migliore per ammirare per la Monument Valley è il tramonto. Calando alle vostre spalle, il sole illumina le buttes di mille sfumature di giallo e arancione, per poi nascondersi dietro le montagne e lasciare una soffusa luce rosata.
Anche se meno spettacolare, anche l’alba è molto bella. Il sole sorge infatti proprio dietro la valle, facendola esplodere in una bolla di luce.
E non dimentichiamo la spettacolare notte stellata, che potrete ammirare nel suo splendore grazie a un inquinamento luminoso quasi inesistente. Ovviamente, potrete fare quest’esperienza solamente se decidete di pernottare al The View, oppure nei bungalow del campeggio, esperienza che consiglio al 100%).
Bryce Canyon
Il Bryce Canyon, nello Utah, è un anfiteatro di pietra popolato da migliaia di hoodoos, alti pinnacoli di arenaria rossa. Come al Grand Canyon South Rim, anche qui potrete passeggiare lungo il sentiero pavimentato che unisce quasi tutti i principali punto panoramici, oppure scendere nella conca e fare qualche sentiero di trekking, immersi in una vera foresta di roccia.
La zona con la maggiore concentrazione di hoodos è rivolta ad est, il che rende il Bryce Canyon particolarmente affascinante all’alba. Le terrazze panoramiche sono indatto collocate di traverso rispetto all’anfiteatro, e potrete così osservare il sole che si alza alla vostra destra, illuminando man mano gli hoodoos in una sinfonia di colori impareggiabile.
I punti panoramici migliori per osservare l’alba sono:
- Sunrise Point.
- Inspiration Point.
- Bryce Point.
Dato il grande affollamento, cercate di arrivare con almeno mezz’ora di anticipo.
Nel caso ve lo stiate chiedendo, il tramonto non è granché al Bryce Canyon. Il sole cala alle spalle dell’anfiteatro, e non riesce ad illuminare gli hoodos, che si trovano più in basso, nella conca.
Arches
Arches si trova nello Utah, ed è il parco con la più alta concentrazione di archi naturali, ce ne sono infatti oltre 2000.
Il pezzo forte del parco è il Delicate Arch, un arco in arenaria rossa posizionato sul bordo di un garnde anfiteatro di pietra, così perfetto da sembrare costruito dall’uomo. Il momento miglore della giornata per vedere questo capolavoro della natura è il tramonto, quando l’arco è illuminato alla perfezione.
Vi devo però avvertire, il Delicate Arch si trova al termine di un sentiero di 2,5 km, da percorrere tutto in salita. Se decidete di visitare l’arco al tramonto, dovrete mettere in conto di fare il percorso di andata sotto al sole, e il percorso di ritorno nel buoi quasi totale. Munitevi di torcia e fate molta attenzione, anche perché il sentiero è particolarmente affollato.
Comunque, il parco è così ricco di archi ed attrazioni, che anche se doveste rinunciare al tramonto al Delicate Arch, troverete comunque qualcosa di bello da vedere. Io ho preferito salire al mattino e passare la fine della giornata a Park Avenue, un’area del parco dove le rocce somigliano ai grattacieli di New York. Altri sentieri spettacolari sono nella zona del Windows Arch e il Devils Garden.
Canyonlands
Sempre nello Utah, a circa 50 km da Moab e da Arches, Canyonlands è uno sterminato deserto, costellato dai canyon scavati dal Colorado e dal Green River.
È possibile visitare il parco comodamente in auto, percorrendo le due strade panoramiche Grand View Road e Upheaval Dome Road. Tuttavia, per vedere come si deve questi sterminati panorami è bene scegliere qualche sentiero di trekking, tra cui i gettonatissimi Grand View Point e White Rim Overlook.
Parlando del momento migliore della giornata per visitare Canyonlands, io suggerisco il mattino, che è più fresco. Inoltre, un’attività molto popolare è ammirare l’alba dal Mesa Arch, un arco naturale a strapiombo sul canyon rivolto direttamente ad est. Il sole sorge dietro l’arco, creando eccezionali giochi di luce.
Il rovescio della medaglia è che, per arrivare per tempo, quindi come sempre almeno mezz’ora prima del sorgere del sole, dovrete muovervi da Moab in piena notte.
Zion
Restiamo sempre nello Utah per un parco la cui popolarità è cresciuta a dismisura negli ultimi anni, al punto che ormai per visitarlo è necessario prenotare giorno e ora. Zion National Park altro non è che la gola del fiume Virgin, che scorre tra due vertiginose catene montuose. Prende il nome dalla terra promessa Sion, perché così apparve al pastore mormone Isaac Behunin, insediatosi qui nel 1863.
A differenza degli altri parchi, qui non c’è una strada che consente di vedere tutti i punti panoramici. O meglio, c’è un sentiero che costeggia il fiume, ma, data la conformazione del parco, per ammirare i sui splendidi paesaggi occorre necessariamente percorrere i suoi tanti sentieri di trekking.
Il più popolare è l’Angels Landing, che però non è per tutti. Partendo dal fondo, si inerpica per 4,5 km con un dislivello di 500 metri, fino ad arrivare in cima a uno sperone roccioso dal quale ammirare tutta la vallata. Un percorso ripido e a tratti esposto, che consiglio solo a chi abbia una buona preparazione fisica e non soffra di vertigini.
Alba e tramonto non sono granché in questo parco, perché quando il sole è basso fatica ad illuminare l’interno del canyon.
In ogni caso, vi consiglio di entrare nel parco al mattino presto, soprattutto se volete percorrere l’Angels Landing, in modo da farlo nelle ore più fresche della giornata. Nell ore centrali, inoltre, Zion è troppo affollato.
Death Valley
Nel deserto della California, la Death Valley è il luogo più caldo del mondo, con temperature che in estate superano abbondantemente i 40°. Il suo nome deriva proprio dal fatto che queste temperature proibitive rendono impossibile quai ogni forma di vita, salvo alcune specie particolarmente resistente.
Ciononostante, non pensate che alla Death Valley non ci sia nulla da vedere, anzi. Qui si trovano sia il punto più basso sia quello più degli Stati Uniti continentali. Le sue distese di roccia e sale e i coloratissimi canyon la rendono uno dei posti più affascinanti d’America, infatti non a caso viene spesso scelta come set cinematografico, per esempio in Star Wars.
A meno che non viaggiate in inverno, è consigliabile visitare la Death Valley solamente al mattino presto. All’imbocco dei sentieri vedrete diversi cartelli che scoraggiano dall’intraprendere delle camminate dopo le 10.00 del mattino, perché il caldo diventa già insopportabile e si mette a rischio la propria incolumità.
Per questo motivo vi consiglio caldamente di soggiornare all’interno del parco, nonostante i costi decisamente alti. Vi potrete però godere l’alba a Zabriskie Point, e soprattutto la magica notte stellata di Badwater Basin, dove vi sembrerà che il cielo cominci sotto i vostri piedi.
Le notti della Death Valley sono tra le più buie di tutta l’America. Vedrete tante stelle quante non ne avete mai viste, attraversate dalla scintillante Via Lattea.
Yosemite
Restiamo in Califormia ma parecchio più a nord della Death Valley, tra le montagne e le foreste della Sierra Nevada.
Yosemite è un parco alpino, caratterizzato da giganteschi monoliti di granito, cascate fragorose, verdi vallate e maestose sequoie, gli alberi più alti del mondo. Le principali attrazioni del parco sono collegate da ben tre navette gratuite, che vi permetteranno di accedere ai principali punti panoramici.
In più, entrando o uscendo dal parco potrete percorrere, solo nei mesi estivi, la splendida Tioga Road, che vi condurrò attraverso affasicnati paesaggi alpini costellati di laghi cristallini e un’aria purissima.
A meno che non vogliate incamminarvi tra i tantissimi sentieri di trekking, le principali attrazioni di Yosemite sono i punti panoramici, per lo più comodamente raggiungibili dai parcheggi. L’orario migliore dipende dall’orientamento di ognuno di essi.
In realtà, la maggior parte delle cascate e dei monoliti sono orientati verso ovest, quindi vi suggerisco di recarvi nel pomeriggio sia a Glacier Point sia alle cascate Bridalveil Falls. Il belvedere più famoso di Yosemite, Tunnel View, è particolarmente suggestivo al tramonto, anche se questo è naturalmente anche l’orario più affollato.
La foresta di sequoie Mariposa Grove è quasi sempre in ombra per via dell’altezza delle piante, quindi poco importa in quale orario la visiterete.
Yellowstone
Spostiamoci di diverse centinaia di chilometri più a nord, nel Wyoming, nel primo parco nazionale degli Stati Uniti, istituito dal presidente Grant il 1 marzo 1872. Con una superficie del quasi 9.000 km quadrati, lo Yellowstone sorge attorno alla caldera di un gigantesco vulcano, ed è infatti celebre per i geyser e le pozze colorate di acqua sulfurea.
Ma i paesaggi di questo parco sono in realtà molto vari. VI troviamo ampie vallate popolate da alci e bisonti, vette innevate, un canyon dalle rocce gialle che danno il nome al parco, laghi, sorgenti fumanti e un’infinità di aree geotermiche. per visitare bene tutto, avrete bisogno almeno di 3 giorni pieni, da suddividere per aree come spiego nel mio articolo di approfondimento.
Quale sia l’orario migliore per visitare i parco dipende dalle attività che volete fare.
- Il Grand Canyon dello Yellowstone e le sorgenti sulfuree di Mammoth Hot Springs sono rivolti ad est, quindi sarebbero da visitare al mattino.
- Tutte le aree geotermiche con le pozze colorate, quindi Grand Prismatic Spring, West Thumb e il Norris Geyser Basin danno il loro meglio nelle pre centrali della giornata, quando vengono colpite direttamente dai raggi del sole. Inoltre, al mattino e alla sera l’eccessivo sbalzo termico fa sì che le pozze siano praticamente invisibili a causa del vapore.
- Per la regione dei geyser non c’è un orario specifico. Con la sola eccezione dell’Old Faithful, che con precisione svizzera erutta ogni 92 minuti, gli altri geyser sono imprevedibili e quindi bisogna solo avere fortuna.
- Per aumentare le vostre chance di avvistare gli animali selvatici nella Lamar e Hayden Valley, muovetevi la mattina presto o nel pomeriggio inoltrato, quando la folla si assottiglia e gli animali escono dai loro rifugi.
Mi è stato regalato dalla mia famiglia per la laurea, ormai un po’ di anni fa, un viaggio proprio nei parchi americani: è stata una bellissima esperienza ! Le tue foto sono bellissime e mi hanno portato indietro con i ricordi.. è bellissima soprattutto la foto del tramonto nei pressi del Bright Angel Lodge con l’arcobaleno
grazie Martina! Sì, i parchi americani sono da vedere almeno una volta nella vita, un’esperienza fantastica in ambienti naturali così diversi dai nostri, davvero unici 🙂