Bryce Canyon, cosa vedere nel parco degli hoodoos

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  • Categoria dell'articolo:Utah
  • Ultima modifica dell'articolo:11 Gennaio 2025
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Tra i parchi dell’ovest americano che tutti sognano di visitare, il Bryce Canyon occupa indubbiamente un posto d’onore, secondo solo al Grand Canyon. Un vero e proprio capolavoro della natura, con i suoi inconfondibili pinnacoli che sfumano dal rosa al dorato, avvolti in un’atmosfera montana davvero unica.

Paesaggi indimenticabili, che si amplificano se si ha il coraggio di svegliarsi presto per ammirare un’alba magica, di quelle che lasciano il segno per sempre.

Ma il Bryce Canyon non è solo bellezza paesaggistica. Camminare tra gli hoodoos, queste particolari guglie di roccia, significa anche fare un viaggio nel tempo, attraversando strati geologici che acqua e vento hanno scolpito nel corso di milioni di anni.

In questo articolo, vi guiderò alla scoperta di questo parco straordinario, concentrandomi su ciò che un visitatore medio come me, desideroso di esplorare il meglio ma sempre con un occhio al tempo, dovrebbe assolutamente vedere.

Il Bryce Canyon è entrato a far parte dei miei cinque parchi americani preferiti. E voi? Pronti a lasciarvi conquistare?

Come arrivare e itinerario

Il Bryce Canyon è una tappa imprescindibile di qualsiasi viaggio nell’Ovest degli USA. Gli itinerari più indicati per inserirlo sono il classico tour delle città e dei parchi della Costa Ovest, oppure il Grand Circle, un itinerario a tutta natura tra Utah e Arizona, senza città.

Arrivare al Bryce Canyon è semplicissimo, ma calcolate molto più tempo rispetto a quello che vi dice Google Maps, circa il 30%. Le strade che portano al parco sono infatti così belle e ricche di attrazioni, che farete un sacco di soste.

  • Da Zion (140 km): prendete la UT-9, conosciuta anche come Mt Carmel Highway. Passate il tunnel e continuate per 40 km. A Mt Carmel Juncition, svoltate a sinistra sulla UT-89 per 70 km. Svoltate a destra sulla UT-12 Scenic Byway, passando attraverso il Red Canyon e proseguite per 21 km, fino al bivio con la UT-63. Svoltate a destra, e siete arrivati a Bryce City, la porta d’ingresso del parco. Controllate sempre le condizioni della Mt Carmel Highway sul sito dello Zion. Se dovesse essere chiusa, non avrete altra scelta che prendere l’interstate I-15, allungando di almeno 70-80 km.
  • Da Capitol Reef (200 km): A Torrey, prendete la UT-12 Scenic Byway fino al Bryce City. Questa è tra le strade panoramiche più belle degli USA, dedicatele qualche ora per vedere almeno le attrazioni principali.
  • Da Page (250 km): anche qui strada molto semplice. Prendete la US-89 e seguitela per 210 km circa, attraverso Kanab e il Paria Canyon. Lungo la strada, sgranchitevi le gambe ai Toadstool Hoodoos. Dopo Hatch, svoltate a destra sulla UT-12 Scenic Byway, e poi sulla UT-63 fino a Bryce City.

Come muoversi nel parco

Potete entrare nel parco con la vostra auto, e girarlo in autonomia.

Esiste però un comodo servizio di navetta gratuita, che vi consiglio di usare perché consente di visitare il Bryce Canyon senza il disturbo di dover cercare parcheggio, cosa che in alta stagione può essere un vero incubo.

Gli orari del 2024 sono questi, ma controllate sempre su questa pagina per eventuali variazioni, e chiedete informazioni al Visitor Center:

  • 5 aprile – 9 maggio e 23 settembre – 30 ottobre: 8.00 – 18.00
  • 10 maggio – 22 settembre: 8.00 – 20.00

Come vedete qui sotto, la navetta ferma in tutti i punti panoramici importanti della sezione dell’Anfiteatro. Potrete salire e scendere quando volete. Per visitare Fairyland Point e percorrere la Scenic Drive, dovrete invece necessaruiamente usare la vostra auto.

Quando andare

Il clima del Bryce Canyon National Park è continentale montano, con estati calde e inverni freddi e nevosi. Le temperature variano notevolmente a seconda dell’altitudine e della stagione.

Le precipitazioni annuali medie sono di circa 500 mm, con la maggior parte delle precipitazioni che cadono sotto forma di neve durante l’inverno. Le estati sono generalmente secche, con poca pioggia. Tuttavia, sono frequenti i temporali pomeridiani, soprattutto in luglio e agosto.

Oltre che rigidi, con temperature costantemente al di sotto dello zero gli inverni sono molto lunghi. Può infatti nevicare già a fine settembre, e fare molto freddo fino a maggio inoltrato. Nonostante il parco sia aperto tutto l’anno (e molto affascinante quando è ammantato di neve), alcune strade e sentieri potrebbero rimanere chiusi.

L’alta stagione corrisponde ai mesi di luglio e agosto, oltre che a tutti i weekend estivi e alle festività comandate. Se ne avete la possibilità, cercate di evitare questi periodi, perché la folla eccessiva rende l’esperienza molto frustrante, e anche i prezzi degli alloggi salgono.

Il periodo migliore per visitare il Bryce Canyon va da maggio a settembre, quando le temperature sono miti e i sentieri sono sgombri dalla neve.

Il momento migliore della giornata è il mattino, in particolare l’alba. Di mattina è più facile trovare sereno e aria tersa, poiché le nuvole tendono ad accumularsi nel pomeriggio. Poiché l’Anfiteatro è rivolto ad est, al tramonto risulta in ombra, quindi questo non è un buon momento per visitarlo.

Orari e Costi

Il parco è aperto tutto l’anno, 24 ore su 24. Come dicevo, alcune strade possono essere chiuse in caso di nevicate o maltempo. Controllate sempre gli avvisi sul sito ufficiale del parco e al Visitor Center. Fermatevi anche a prendere la mappa e la brochure del parco, che potete scaricare anche qui.

Il Visitor Center è aperto tutti i giorni, con orari diversi a seconda della stagione:

  • novembre – marzo e festività: 8.00 – 16.30
  • marzo – aprile e ottobre: 8-00 – 18.00
  • maggio – settembre: 8.00 – 20.00

Il Bryce Canyon fa parte del circuito dei parchi nazionali NPS. Qui potete quindi usare, se l’avete, il pass annuale dei parchi America the Beautiful, che con 80$ dà accesso per un anno a tutti i siti federali. Se il vostro itinerario prevede vi visitare almeno tre parchi nazionali, allora vi conviene comprare il pass, grazie al quale avrete un risparmio notevole.

Questi sono i costi di ingresso, valido per 7 giorni dall’acquisto:

  • automobili 35$
  • moto 30$
  • biciclette e pedoni 20$

Servizi

Bryce Canyon City è un villaggio prettamente turistico alle porte del parco. Qui troverete tutto quello di cui avrete bisogno: ristoranti, supermerati, negozi e hotel.

Dentro al parco i srevizi sono invece più limitati, e concentrati nell’area attorno al lodge. Ci sono un ristorante e un General Store, ovvero un negozio di articoli vari. Secondo me, tuttavia, è meglio fare rifornimento di tutto (acqua, cibo e carburante) fuori dal parco, così da muoversi più liberamente una volta dentro.

Dove dormire

L’unico lodge all’interno del parco è il Bryce Canyon Lodge, situato proprio sul bordo dell’Anfiteatro. Offre una varietà di sistemazioni, tra cui camere standard, cabine e suite. Il lodge dispone anche di un ristorante, un bar, un negozio di souvenir e un anfiteatro all’aperto. Tuttavia, questo hotel rimane chiuso sa novembre a marzo.

Questo hotel offre indubbiamente un’esperienza unica, per via della sia posizione. Però, poiché il Bryce Canyon è relativamente piccolo, non avrete la necessità di dormire dentro al parco, cosa che invece accade, per esempio, alla Death valley.

A breve distanza dal parco troverete infatti un’ampia scelta di sistemazioni, dalla vicinissima Bryce Canyon City a Tropic, che si trova ad appena 15 km. Noi abbiamo trovato un alloggio con buon rapporto quailtà-prezzo al Bryce View Lodge, che si trova poco oltre l’ingresso del parco.

Quanto tempo dedicare

Il Bryce Canyon è relativamente compatto, se paragonato a parchi più grandi come il Grand Canyon o la Death Valley, ma le cose da vedere e fare sono tante: punti panoramici, sentieri di trekking, tour guidati con i rangere e persino gite a cavallo.

L’ideale sarebbe avere a disposizione un giorno intero o due mezze giornate, arrivando nel pomeriggio del primo giorno e ripartendo il giorno successivo dopo pranzo. Il momento più bello per apprezzare il parco è l’alba, quando il sole colora gli hoodoos di mille sfumature dorate, quindi organizzatevi di conseguenza.

Se avete a disposizione solo mezza giornata, organizzatevi così. Percorrete la strada panoramca fermandovi nei vari belvedere dell’Anfiteatro, poi (in auto) seguite la seguite la strada panoramica UT-63 fino a Yovimpa Point, anche qui fermandovi ai vari punti panoramici. In questo caso, dovrete rinunicare ai sentieri di trekking.

Storia e geologia del Bryce Canyon

Il Bryce Canyon National Park è conosciuto per le sue inconfondoibili formazioni rocciose, i cosiddetti “hoodoos“, detti anche “camini delle fate”, dei quali vanta la maggiore concentrazione al mondo.

La storia geologica del Bryce Canyon iniziò circa 100 milioni di anni fa, quando un’immensa distesa d’acqua ricopriva la regione. Nel tempo, sedimenti di laghi e fiumi si depositarono sul fondo di questo immenso lago, creando delle rocce stratificate. Circa 40 milioni di anni fa, la crosta terrestre si sollevò, prosciugando il lago. Le rocce, esposte agli agenti atmosferici, andarono gradualmente erodendosi.

Gli hoodoos sono proprio il risultato di questa erosione selettiva. Sono composti da strati di roccia di diversa durezza: la roccia più dura, la dolomite, forma la cima arrotondata degli hoodoos, mentre la roccia calcarea più tenera sottostante viene erosa più rapidamente, creando la caratteristica forma a pinnacolo. Questi hoodoos si ergono per decine di metri dal fondo del canyon, assumendo forme stravaganti e colori che variano dal rosso al rosa, all’arancione e al bianco.

I primi abitanti della zona del Bryce Canyon furono i popoli Anasazi, che abitarono la regione per migliaia di anni. I primi coloni europei arrivarono solo nel XIX secolo con Ebenezer Bryce, un pioniere mormone che si stabilì nell’area nel 1875 e che diede il nome all’area.

Nel 1909, la zona fu designata come Monumento Nazionale e divenne Parco Nazionale nel 1924. Oggi, il Bryce Canyon National Park accoglie circa 2,5 milioni di visitatori ogni anno, ed è il quindicesimo parco più visitato degli Stati Uniti.

Bryce Canyon National Park, cosa vedere

Anfiteatro

La zona chiamata Anfiteatro, con la sua alta concentrazione di hoodoos, è il cuore del Bryce Canyon National Park. Qui, l’attività principale è osservare il panorama mozzafiato dai belvedere principali, soprattutto all’alba e al tramonto. Numerosi sentieri di trekking, da semplici passeggiate a percorsi impegnativi, permettono di esplorare il parco da vicino.

Con l’eccezione di Fairyland Point, gli altri punti panoramici sono tutti vicini uno all’altro. Vi consiglio di parcheggiare (o scendere dalla navetta) al primo, ovvero Bryce Point, e poi seguire a piedi il sentiero pavimentato che costeggia tutto l’Anfiteatro.

Questi sono i principali punti panoramici:

  • Fairyland Point: Da qui si gode una vista spettacolare del Fairyland Canyon, con i suoi hoodoos circondati da pini ponderosa, tipici della zona. Consigliamo di visitarlo in auto e poi proseguire per il belvedere successivo, perché questo punto panoramico è un po’ distante dagli altri.
  • Bryce Point: Il luogo perfetto per ammirare l’alba. Dalla piattaforma panoramica si vede tutto l’Anfiteatro sulla sinistra. Al sorgere del sole, gli hoodoos si illuminano pian piano, assumendo colori incredibili, come se brillassero di luce propria.
  • Sunrise Point: Il primo belvedere dell’Anfiteatro, con una visuale eccezionale sui calanchi rosa dell’Aquarius Plateau. A dispetto del nome, non è il belvedere più indicato per l’alba.
  • Sunset Point: Ideale per il tramonto, anche se i tramonti al Bryce Canyon non sono particolarmente spettacolari. Da qui si apprezzano infatti alla perfezione tutte le sfumature cangianti dei pinnacoli, disposti in fitti ranghi come a formare una foresta di pietra. Osservate come scendono vertiginosamente nel canyon.
  • Inspiration Point: Consente di ammirare l’Anfiteatro nella sua interezza, con una visuale a 180 gradi, dalle compatte formazioni di Sunset Point sulla sinistra ai dolci declivi intervallati da pini sulla destra.
  • Paria View: Rivolto a sud, questo punto non offre una vista dell’Anfiteatro, ma permette di ammirare la vastità della vallata e lo spartiacque del Paria River, fiancheggiato da hoodoos e fins, ovvero le lame di roccia che sporgono dal versante della montagna.

Scenic Drive per Yovimpa Point

Nonostante molti visitatori del Bryce Canyon si concentrino unicamente sui famosi hoodoos dell’Anfiteatro, la Scenic Drive UT-63 offre un’esperienza diversa ma altrettanto affascinante.

Anche se non offre viste dirette sull’Anfiteatro, la Scenic Drive vale sicuramente la pena di essere percorsa. Si scopre un lato diverso del Bryce, più selvaggio e incontaminato, con panorami montani e boschivi unici e la possibilità di immergersi nella natura lontano dalla folla.

La strada è lunga circa 27 km, quindi in totale 54 km. Per percorrerla tutta vi occorreranno circa 2-3 ore, perché il limite di velocità è basso, ed in più vi fermerete spesso a scattare foto. Lungo il percorso non sono presenti benzinai, quindi accertatevi di avere abbastanza carburante.

Consiglio di andare direttamente fino a Yovimpa Point e fermarsi ai punti panoramici lungo la strada di ritorno, così da averli tutti sul lato destro della carreggiata.

Questi sono i punti panoramici:

  • Yovimpa Point: Il punto più alto del Bryce Canyon (2.798 metri), con una vista panoramica mozzafiato sul parco e sulla Grand Staircase, ovvero l’immensa area geologica di cui fa parte anche il Bryce. Ogni strato è caratterizzato da un colore predominante. Noi siamo sui pink cliff, mentre sotto di noi ci sono i grey cliff e, in lontananza, si intravedono i white cliff. Oltre l’orizzonte c’è il vermillion cliff, con il Kaibab Plateau e il Grand Canyon North Rim.
  • Black Birch Canyon e Ponderosa Point: Offrono viste spettacolari sul Ponderosa Canyon, caratterizzato da una fitta foresta di pini. Anche se dalla strada non se ne percepiscono le dimensioni, questi alberi sono dei veri giganti, alti finoa 45 metri e con un tronco di 1,5 metri di diametro.
  • Agua Canyon: Famoso per i suoi due hoodoos soprannominati “Il Cacciatore” e “Il Coniglio” per la loro forma, anche se per identificarli serve parecchia fantasia.
  • Natural Bridge: Un imponente arco naturale di roccia.
  • Farview Point: Vista panoramica che spazia da Yovimpa Point all’Anfiteatro, con la foresta di pini in primo piano.
  • Swamp Canyon: Qui si può ammirare una stretta gola incorniciata da due lunghe lame di roccia che sembrano schiacciare la foresta sottostante.

Sentieri di trekking

Le possibilità di trekking al Bryce Canyon National Park sono tantissime, dalle semplici passeggiate ai sentieri più complessi, alcuni anche da fare in più giorni. Qui trovate l’elenco completo dei percorsi.

Qualsiasi sentiero scegliate, ricordatevi le principali regole per la sicurezza, vostra e degli altri: coprite la testa e applicate crema solare su tutte le parti scoperte del corpo. Portate acqua in abbondanza e, nei sentieri più lunghi, anche qualche snack. Le bacchette da trekking potrebbero essere di aiuto lungo i percorsi che scendono nel canyon.

Ecco alcuni dei sentieri di trekkig che potrete percorrere al Bryce Canyon:

  • Rim Trail: Questo sentiero lungo il bordo del canyon è un must per tutti i visitatori. È pavimentato e accessibile ai passeggini, e segue tutto il bordo dell’Anfoteatro offrendo viste spettacolari si punti panoramici principali. Potete scegliere di percorrerlo in parte o completarlo interamente (9 km a tratta). Il tratto più popolare è quello tra Sunrise Point e Sunset Point (2 km andata e ritorno).
  • Bristlecone Loop: Partendo da Rainbow Point lungo la Scenic Drive, questo sentiero facile e pianeggiante di 1,5 km vi immerge in un bosco di pini bristlecone, alcuni dei quali sono tra gli alberi più antichi del pianeta.
  • Queens Garden e Navajo Loop: Questa combinazione di sentieri (4 km, 200 m di dislivello) è uno dei percorsi più popolari del parco. Scende nel canyon tra gli hoodoos, offrendo viste spettacolari sull’Anfiteatro. Il sentiero inizia da Sunrise Point e termina a Sunset Point. Consigliamo di iniziare da Sunset Point per una risalita meno impegnativa.
  • Sheep Creek/Swamp Canyon: Questo sentiero ad anello di 7,4 km (250 m di dislivello) parte da Swamp Canyon Point. Si snoda attraverso una zona meno panoramica del parco, ma offre tranquillità e la possibilità di avvistare fauna selvatica. Consigliamo di percorrerlo in senso orario.
  • Peekaboo Trail: Questo sentiero di 8,5 km (450 m di dislivello) offre panorami indimenticabili sull’Anfiteatro e sugli hoodoos, sia dall’alto che dal basso. È classificato come “difficile” a causa del dislivello e di alcuni tratti esposti. Partendo da Bryce Point, il sentiero si collega con Queens Garden e Navajo Loop, formando un percorso a forma di “8” di oltre 10 km.
  • Fairyland Loop: Questo sentiero impegnativo di 12 km (450 m di dislivello) parte da Fairyland Point e conduce alla parte settentrionale del parco. L’attrazione principale è il Tower Bridge, un arco naturale sormontato da due pinnacoli che ricorda il famoso ponte di Londra. Il Tower Bridge può essere raggiunto anche da Sunrise Point con un sentiero di 5 km.

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