Noi italiani abbiamo la cucina migliore del mondo, e per questo facciamo fatica a adattarci all’estero, soprattutto quando si parla degli Stati Uniti, che non sono certo famosi per la gastronomia. Una difficoltà ancora più evidente quando ci troviamo a fare un viaggio nei parchi dell’ovest, dove troviamo solo piccole cittadine con una scelta di ristoranti limitata. Facile, quindi cadere nella trappola del fast-food, e tornare dal viaggio con l’idea che negli USA si mangino solo hamburger.
In realtà, gli Stati Uniti del southwest attingono molto dai piatti tipici messicani, fusi con il gusto americano in quella che è conosciuta come cucina tex-mex. Piatti che non brillano forse per varietà, trattandosi per lo più di tortilla di mais con carne, verdure e salse, ma che sicuramente soddisfano il palato, soprattutto se provati nei posti giusti.
Scopriamo allora quali sono i principali piatti tex-mex da assaggiare negli Stati Uniti del Sud-Ovest, e dove trovarli.
Indice
La cucina del Southwest USA
Con Southwest USA si intendono gli stati americani che confinano con il Messico, e quelli limitrofi. Quindi Arizona, California, Nevada, New Mexico, Texas e Utah, gli stati che normalmente si visita nell’ambito di un viaggio nella costa ovest.
La cucina del sud-ovest degli Stati Uniti comprende piatti di cucina tex-mex, americana, messicana, e nativa.
La cucina di questa regione nacque dalle interazioni, iniziate con le colonizzazioni europee, tra le diverse culture della regione. Le popolazioni native, come i Pueblo e gli Apache, avevano in origine una dieta basata su cereali, verdure, frutta e carne, ovvero ciò che la natura forniva. I coloni spagnoli e messicani introdussero successivamente nuovi ingredienti, come il pomodoro, il peperoncino e il formaggio, e nuove tecniche di cottura.
In particolare, il termine tex-mex indica la fusione tra la cucina americana del Texas e quella messicana, iniziata durante la dominazione messicana dello stato. I coloni texani, di origine europea, iniziarono a consumare i cibi tradizionali del Messico, come le tortillas di mais e il peperoncino, aggiungendo però ingredienti a loro familiari come formaggio e carne macinata. Oggi, la cucina tex-mex è tra le più popolari, negli Stati Uniti ma anche da noi.
Col passare del tempo, queste diverse usanze sono andate amalgamandosi, dando origine a una cucina speziata, colorata e saporita, anche se forse non molto varia.
Piatti del Southwest USA
Prima di iniziare la rassegna dei piatti tipici del southwest USA, vi do un consiglio.
Nelle piccole cittadine i ristoranti chiudono molto presto, anche alle 20.30 in alcuni casi. Cercate di andare a cena non più tardi delle 19.30.
Nachos
I nachos sono uno dei piatti più iconici della cucina tex-mex e del Soutwest USA. Si tratta di tortillas di mais spezzate o tagliate a triangoli, ricoperte di formaggio fuso, carne, verdure e salsa.
La leggenda vuole che i nachos siano stati inventati nel 1943 da Ignacio Anaya, un cuoco messicano che lavorava in un bar di Piedras Negras, in Messico, al confine con gli Stati Uniti. Un gruppo di ufficiali americani entrò nel bar e chiese qualcosa da mangiare, ma la cucina era chiusa. Anaya prese allora delle tortillas di mais, le spezzò in pezzi e le fece friggere. Poi, le ricoprì di formaggio fuso e le servì ai clienti. I nachos furono un successo immediato e da allora sono diventati un piatto popolare in tutto il mondo.
Nei ristoranti sono serviti per lo più come antipasto da condividere, ma le porzioni più abbondanti possono anche fare da portata principale. Le varianti sono pressoché infinite: con crema di fagioli, con doppio formaggio, più o meno piccanti, con guacamole, con pulled pork o carne macinata… Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, e anche i bambini li adorano.
Li potrete assaggiare praticamente ovunque, anche nei ristoranti non messicani. I miei preferiti sono quelli di Cheesecake Factory, una catena americana di ristoranti presente in quasi tutte le grandi città, per esempio a Las Vegas, all’interno dell’hotel Caesar’s Palace.
Burritos
Il burrito, che significa “piccolo asino” perché la sua forma ricorda quella di una sella, nacque probabilmente nello stato messicano Sonora come pranzo da asporto per i vaqueros, che necessitavano un pasto completo e pratico da portare nelle lunghe giornate di lavoro.
Consiste in una grossa tortilla di mais, farcita con diversi ingredienti e arrotolata su sé stessa per essere facilmente trasportabile. La ricetta originale prevede una farcitura di riso, carne, formaggio e frijoles refritos, una crema di fagioli.
Come sempre, troviamo tuttavia molteplici variazioni sul tema, tra cui il super popolare breakfast burrito, con uova e salsiccia. Può essere accompagnato da salsa chile, guacamole o panna acida, mentre se lo prendete come piatto da asporto è solitamente liscio, senza salse.
Potete mangiare ottimi burritos ovunque nel Southwest USA, ma io vi consiglio di recarvi a Olvera Street, il cuore originario di Los Angeles. In questo piccolo e colorato angolo di Messico nella megalopoli californiana troverete un gran numero di negozi e ristoranti messicani.
Fajitas, Quesadillas ed Enchiladas
Come ho già detto nell’introduzione, i piatti della cucina tex-mex si somigliano un po’ tutti. Di base abbiamo infatti sempre una tortilla, di grano o di mais, farcita con carne, formaggio e verdure e accompagnata con qualche salsa.
Tra questi piatti rientrano fajitas, quesadillas ed enchiladas, che fondamentalmente sono la stessa cosa, con alcune sottili differenze:
- Le fajitas hanno come ingrediente principale la carne, cotta alla griglia con peperoni e cipolle. Sono perfette come piatto da condividere perché carne, tortillas e condimenti sono serviti a parte, e ognuno è libero di farcire la propria fajita a piacimento.
- La quesadilla ha come ingrediente principale il formaggio. Spesso è servita come una pizza, tagliata a fette e da condividere con gli altri commensali. Altre volte diventa un piatto principale, arrotolata su sé stessa e accompagnata da riso, verdure e fagioli.
- L’enchilada può essere farcita con carne, pesce, verdure o formaggio, ma la differenza con le altre due è che viene ricoperta di salsa chile, che può essere rossa o verde, e con diversi gradi di piccantezza. È considerata un piatto principale, accompagnata da riso e frijoles refritos.
Per provare queste specialità io vi consiglio San Antonio, la città più messicana del Texas. Passeggiando lungo il suggestivo Riverwalk, tra ristoranti messicani e negozi a tema, vi sembrerà di aver attraversato il confine.
Tacos
Anche i tacos sono molto simili ai piatti che abbiamo già visto.
Si tratta infatti sempre di una tortilla di mais farcita, ma più piccola rispetto alla fajita, sta infatti un una mano e si mangia in un paio di bocconi.
Per la loro versatilità, i tacos sono di gran moda, e negli ultimi anni sono nate tantissime ricette sfiziose, con accostamenti insoliti e gourmet. Diversi ristoranti offrono la possibilità di ordinare vassoi misti e spesso organizzano delle “taco night”, a prezzi scontati. Per questo motivo, i tacos sono molto popolari tra i giovani, che amano condividere grandi piatti per assaggiare un po’ di tutto.
Una delle città che offre una grande varietà di ristoranti di tacos è San Diego, la città più meridionale della California, al confine con il Messico. Nel quartiere universitario c’è City Tacos, uno dei ristoranti più conosciuti, che propone tante varianti gustose.
Tostada
La Tostada, piatto di origine messicana e guatemalteca, può essere considerata una variante del taco.
Abbiamo infatti sempre una piccola tortilla di mais, però cotta al forno oppure fritta, e servita aperta con sopra i soliti condimenti, quindi carne, formaggio e verdure, anche in questo caso con infinite varianti.
Chile Relleno
Abbandoniamo finalmente le diverse varianti delle tortillas di mais e passiamo al chile relleno, un piatto di origine messicana molto diffuso negli stati confinanti, quindi California, Arizona, New Mexico e Texas.
Si tratta di un grosso peperone, generalmente il poblano, farcito con carne, riso e formaggio, e poi arrostito in forno e accompagnato da salsa chile. A differenza del peperone normale, il poblano ha una forma più allungata, ed è leggermente piccante.
Chili con carne
Il chili con carne nacque probabilmente in Messico nel periodo dell’occupazione spagnola, quando i conquistadores scoprirono i piccantissimi peperoncini locali, ed iniziarono ad aggiungerli ai loro piatti di carne e fagioli. Questa ricetta originale, che come vedete è molto semplice, fu poi arricchita dai coloni texani con l’aggiunta di cipolle, pomodoro e altre spezie.
Oggi, il chili con carne è uno dei piatti più iconici del southwest USA e della cucina tex-mex, diffuso su tutto il territorio americano anche in versione da supermercato, con piatti preconfezionati da scaldare al microoonde.
Generalmente si prepara con carne macinata, fagioli rossi, pomodori, peperoncini jalapeño, cipolle, origano, mais, e spezi. A volte vengono aggiunti formaggio cheddar grattugiato e panna acida ed il piatto viene servito con i nachos.
Il posto migliore dove mangiarlo è naturalmente il Texas, lo stato dove fu perfezionato.
Sonoran hot dog
Il Sonoran Dog nacque probabilmente a Hermosillo, la capitale dello stato messicano di Sonora, alla fine degli anni ’80. Il primo a preparare un Sonoran Dog fu un venditore ambulante di hot dog di nome Francisco Ibáñez, che già aveva l’abitudine di avvolgere gli hot dog nel bacon per renderli più saporiti e croccanti. Un giorno, Ibáñez decise di aggiungere ai suoi hot dog anche altri ingredienti, come i fagioli pinto, le cipolle e i pomodori. Il risultato fu un nuovo tipo di hot dog che divenne rapidamente popolare in tutto lo stato.
Gli immigrati messicani lo importarono successivamente in Arizona, dove spopolò soprattutto a Tucson, una città nell’estremo sud dello stato, a due passi dal Saguaro National Park.
Provate quelli originali di El Güero Canelo, che vanta di preparare i Sonoran Dog migliori del mondo.
Piatti dei nativi americani
Gli Stati Uniti sono una terra di immigrazione e colonizzazione, ma non possiamo dimenticare che, prima dell’arrivo di messicani ed europei, il territorio era occupato dalle popolazioni native, oggi relegate nelle riserve indiane.
Si parla di una cucina povera, che attinge da ciò che la terra offriva. Ecco alcuni esempi:
- Posole, una zuppa di mais a base di carne, verdure e spezie, piatto tradizionale dei Pueblo.
- Hopi piki bread, un tipo di pane azzimo fatto con farina di mais blu tipico della tribù Hopi.
- Navajo tacos, o frybread, è una grossa tortilla fritta molto diffusa tra i nativi Navajo, condita con carne e verdure
- Chowder di zucca, una zuppa tradizionale della tribù dei Wampanoag.
- Carne di bisonte, alla griglia o al forno.
Potrete assaggiare questi piatti nella riserva Navajo dell’Arizona, all’interno della quale si trova anche la Monument Valley. Alcuni esempi sono i ristoranti del The Hopi Cultural Center a Second Mesa, quello del Navajo Nation Museum di Window Rock o ancora quello dell’hotel The View alla Monument Valley.
Salse
La cucina del Southwest USA e tex-mex si contraddistingue anche per l’uso smodato di salse. Ne troverete di ogni genere, sia nei menù sia nei supermercati e nei negozi di souvenir. Per aiutarvi a destreggiarvi tra le diverse salse, ecco un breve elenco:
- Salsa verde, preparata con peperoncini verdi, pomodori, cipolle e aglio e leggermente piccante
- Salsa roja, preparata con peperoncini rossi, e più piccante della salsa verde.
- Guacamole, una salsa cremosa a base di avocado, pomodori, cipolla, coriandolo e lime.
- Pico de gallo, fatta con pomodori, cipolle, peperoncini Jalapeño, coriandolo e lime.
- Salsa macha, piccante e composta da peperoncini rossi, aglio, mandorle e semi di sesamo.
- Salsa mole, preparata con una varietà di ingredienti, tra cui peperoncini, cacao, noci, e spezie.
- Chimichanga, molto piccante, fatta con peperoncini Jalapeño, cipolle, pomodori, aceto e spezie.
- Salsa di cactus, fatta co foglie frullate di cactus nopal.