Nel mezzo della pianura padana, ma circondata dall’acqua, in Lombardia ma dalla la tipica parlata emiliana, Mantova è una città dalla doppia personalità.
Anche la sua origine è a metà tra storia e leggenda. Nella Divina Commedia, Virgilio racconta la leggenda di Manto, figlia dell’indovino Tiresia, dalle cui lacrime sarebbero nati i laghi che avvolgono la città. La storia parla invece di insediamenti umbri, etruschi e celtici, fino ad arrivare poi ai Romani.
Le vicende e le fortune di Mantova sono però legate soprattutto alla famiglia Gonzaga, che la governò nel Rinascimento rendendola il gioellino che possiamo ammirare ancora oggi. Eleganti palazzi, piazze brulicanti di attività commerciali, ottimo cibo e la reliquia cristiana più preziosa al mondo, il Sangue di Cristo.
Queste e molte altre le cose da vedere a Mantova, andiamo a scoprirle tutte!
Indice
Come arrivare
Il modo migliore per raggiungere Mantova è in automobile. La città è nell’angolino sud-orientale della Lombardia, vicinissima a Veneto ed Emilia Romagna.
Da Torino, Milano o Venezia, prendete la A4 fino all’uscita per l’aeroporto, ovviamente in direzioni opposte. Proseguite quindi sulla E45 per una trentina di km, ed uscite a Mantova Nord.
Da Bologna, ed in generale dal centro/sud Italia, prendete la A1 verso Milano fino all’uscita Verona/Brennero, e poi seguite la E45 uscendo a Mantova Sud (poco meno di 50 km). Continuate sulla provinciale SP413 per arrivare in città da sud.
Dove parcheggiare
Il centro di Mantova, compreso Palazzo Te, è compatto e si gira a piedi. Lasciate l’auto fuori dalla ZTL in uno di questi parcheggi:
- Oltre Ponte San Giorgio c’è un grosso parcheggio gratuito, il Parcheggio di Campo Canoa.
- Se preferite restare più vicini al centro, tutto attorno alle mura ci sono posti con le strisce blu a 1,70€/h dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 20. Provate in Piazza Virgiliana, vicolo Dogana e Via Trento.
- Noi abbiamo preferito posteggiare al Garage Mazzini, vicinissimo alla Loggia di Giulio Romano e coperto, per 13€ tutto il giorno.
Visitare risparmiando
Ci sono un’infinità di cose da vedere a Mantova, ma per fortuna c’è un’ottima card turistica ad un prezzo davvero conveniente. La Mantova-Sabbioneta Card combina le principali attrazioni di Mantova e i musei di Sabbioneta, questo perché le due città fanno parte dello stesso sito Unesco.
- Costo: 20€ adulti e 8€ per i ragazzi fino a 12 anni accompagnati da un adulto pagante.
- Validità: 72h
- Maggiorazione di 5,50€ + 1€ di prevendita per visitare la Camera degli Sposi al Castello di San Giorgio di Mantova
Considerate che solo il Palazzo Ducale di Mantova costa 13€, perciò vedete subito quanto è conveniente la card. Oltre a moltissime attrazioni incluse, prevede anche altri sconti e agevolazioni. Qui potete scaricare l’elenco completo, mentre qui potete acquistarla online.
In alternativa, rivolgetevi all‘infopoint in Piazza Mantegna 6, presso i principali musei di Mantova o all’ufficio turistico di Sabbioneta.
Cosa vedere a Mantova, l’itinerario in centro
Ponte San Giorgio
Il punto panoramico più bello di Mantova è dal Ponte San Giorgio, che ha una visuale impareggiabile sulle mura, il Castello di San Giorgio e le numerosi torri della città. Percorrendolo, sembra che la città emerga piano piano dalle acque dei suoi laghi, dando vita a uno degli skyline più belli del mondo.
La luce migliore è al mattino, quando il sole illumina direttamente il Castello, ma fate un giro anche al tramonto e di sera, l’atmosfera è molto suggestiva.

Complesso di Palazzo Ducale e Castello di San Giorgio
La prima cosa da vedere a Mantova è il Castello di San Giorgio, l’immenso complesso fortificato e residenziale voluto da Francesco I Gonzaga, tra i palazzi più grandi d’Europa. Costruito tra il 1395 e il 1406, ha una struttura quadrata con torri angolari, e un tempo era dotato anche di fossato e ponte levatoio.
Il Rinascimento fu il periodo di massimo splendore della corte dei Gonzaga, con la presenza di artisti del calibro di Ludovico Ariosto, Leonardo e Andrea Mantegna. E proprio a quest’ultimo dobbiamo la più grande opera del Castello: la Camera Picta, meglio nota come Camera degli Sposi. Una stanza interamente affrescata, dove l’artista ha dilatato lo spazio fisico con tecniche prospettiche ed illusioni ottiche. Al centro del soffitto si trova l’oculo, un tondo che simula un’apertura naturale verso il cielo. La tecnica trompe-l’oeil, così come la resa tridimensionale dei busti, è stupefacente.
Altre stanze di pregio sono la Sala dello Zodiaco, le stanze di Isabella d’Este tra cui la saletta della Grotta, e la sala dei Soli al piano Terra.
Tramite lo Scalone di Enea si accede a Palazzo Ducale, un complesso più antico del Castello, risalente al dominio dei Bonacolsi in epoca medievale. Anche qui si trovano delle stanze molto interessanti. Non perdetevi le Stanze degli Arazzi, raffiguranti gli Atti degli Apostoli, la grandiosa Sala di Manto, il giardino pensile e il magnifico soffitto in legno della Sala del Labirinto.
Terminata la visita del Castello, fate un salto anche al Museo Archeologico, ne vale davvero la pena. Contiene informazioni sulla Mantova pre-romana, e reperti dal Neolitico all’occupazione celtica. Ma il cimelio più importante sono gli scheletri neolitici degli “amanti di Valdaro“, stretti in un abbraccio lungo 6000 anni.




Cattedrale di San Pietro
Il Duomo di Mantova risale al 1395, ed aveva una bella facciata gotica, sostituita con l’attuale in marmo di Carrara nel 1756. Dell’impianto gotico resta la fiancata destra, in cotto rosso, mentre il campanile è la principale testimonianza della struttura romanica.
L’interno è stato ristrutturato da Giulio Romano nel 1545, con cinque navate separate da colonne corinzie.
Prima di continuare il tour del centro, andate in Piazza Virgiliana, seguendo Via Fratelli Cairoli. La piazza, sita sulle sponde del Lago di Mezzo, è un bel parco urbano che commemora Virgilio. L’autore dell’Eneide è infatti nato proprio qui, per la precisione nella frazione di Andes.


Piazza Sordello
E’ sempre stata il cuore della vita politica, sociale e religiosa di Mantova. Su di essa si affacciano, oltre a Palazzo Ducale e la Cattedrale, numerosi altri edifici storici di epoca medievale e rinascimentale, come Palazzo Bonacolsi e il Palazzo del Capitano.
Una costruzione particolare è la Torre della Gabbia. Fa parte di Palazzo Bonacolsi, ed è famosa per la gabbia sospesa in ferro, delle dimensioni di 2 metri per uno, che fungeva da carcere all’aperto. Lo scopo era di esporre il condannato non solo alle intemperie, ma anche al pubblico ludibrio. Pare che un borsaiolo vi sia stato rinchiuso per ben tre mesi!

Sul lato meridionale, davanti alla questura, entrate nella brutta struttura che custodisce i resti di un pavimento a mosaico di una domus romana, l’ingresso è gratuito.
Piazza delle Erbe
Passando sotto il Voltone di San Pietro arrivate in Piazza delle Erbe, il “salotto buono” di Mantova e storica sede del mercato ortofrutticolo.
Sotto i portici trovate numerosi bar e negozi, soprattutto specialità gastronomiche, mentre sul lato sud sorge la famosa Casa del Mercante Boniforte da Concorezzo, un edificio di tre piani decorato con rilievi in cotto. Queste decorazioni erano originariamente ricoperte di foglia d’oro.
Il Palazzo della Ragione domina la piazza con la sua Torre dell’Orologio. In epoca comunale l’edificio fungeva da municipio, per le assemblee dei cittadini e anche come tribunale. Oggi ospita mostre temporanee e il Museo del Tempo, che raccoglie oggetti e ingranaggi provenienti dall’orologio astronomico. L’orologio, del 1473, indica l’ora, i segni zodiacali, ma anche i movimenti dei pianeti e le fasi lunari.
Accanto al Palazzo troviamo la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica della città. Risale all’anno 1000, e riproduce le fattezze della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Secondo la leggenda, il legionario Longino si fermò proprio a Mantova, portando con sé i vasi contenenti il Sangue di Cristo. La reliquia, ora traslata nella Basilica di Sant’Andrea, era custodita qui, la chiesa era quindi un importantissimo luogo di pellegrinaggio.


Basilica di Sant’Andrea
La basilica è assolutamente tra le cose da vedere a Mantova, in quanto qui è oggi conservato il Sangue di Cristo.
La Basilica di Sant’Andrea fu progettata da Leon Battista Alberti proprio con lo scopo di ospitare la reliquia e accogliere i pellegrini in uno spazio più grande e consono rispetto alla Rotonda di San Lorenzo. Il completamento della chiesa richiese ben 300 anni, ma sempre nel rispetto del progetto originale.
La facciata rievoca un arco trionfale, in stile classico, con un’intercapedine che funge da atrio tra la piazza e l’interno. Il luminoso interno ha un’unica navata con volta a botte. Non perdetevi la prima cappella sulla sinistra, dove riposa l’artista Andrea Mantegna.
I vasi contenenti il sangue sono visibili solo il Venerdì santo, quando sono portati in processione in città.
Teatro Scientifico del Bibiena
Il teatro è del tardo Settecento, e si chiama “scientifico” perché era stato pensato per mense scientifiche. L’interno è stato progettato e decorato da Antonio Galli Bibiena, mentre la facciata è del Piermarini.
Il 16 Gennaio 1770, il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart tenne un concerto proprio qui.
Pescherie e Loggia di Giulio Romano
Le Pescherie, note anche come Loggia di Giulio Romano, risalgono al 1536. Si tratta di un porticato ad archi tondi in bugnato, che serviva per il commercio del pesce. Si trova infatti a cavallo del Rio, il corso d’acqua che collega il Lago Superiore e il Lago Inferiore.


Cosa vedere a Mantova, fuori dal centro e tour in barca
Palazzo Te
Non tutti lo sanno, ma Mantova era, un’isola circondata da quattro laghi. Il lago sulla sponda meridionale fu interrato nel ‘700, per consentire lo sviluppo urbanistico. Il terreno su cui sorge Palazzo Te una volta era l’isolotto chiamato Tejeto, da cui ne deriva il nome.
Progettato come luogo di svago per Federico II Gonzaga, è considerato il capolavoro del manierismo di Giulio Romano, tra le prime cose da vedere a Mantova. Essendo una villa di rappresentanza, l’architetto si è potuto sbizzarrire nelle decorazioni, creando ambienti volti a stupire l’ospite e dare sfoggio delle ricchezze dei Gonzaga.
Il Palazzo ha una pianta quadrata, con un cortile, anch’esso quadrato, dove una volta si trovava un labirinto di siepi. A chiudere il tutto, un colonnato a semicerchio, oltre il quale si trova l’ippodromo.
Nell’angolino a sinistra accanto al colonnato c’è l’appartamento segreto, detto anche La Grotta. E’ un piccolo rifugio, decorato come una caverna naturale, con pietra grezza e conchiglie, che nasconde un suggestivo giardino.
Dalla Loggia di Davide si accede alle meravigliose sale del palazzo, una più incredibile dell’altra. La più famosa è la Sala dei Giganti, che rappresenta la caduta dei giganti nel loro tentativo di salire all’Olimpo. Altre stanza visitare sono la Sala di Amore e Psiche, usata come sala da pranzo; la Sala dei Cavalli, con i ritratti a grandezza naturale di sei destrieri ed un superbo soffitto ligneo; la Sala del Sole e della Luna, e per finire la Sala delle Aquile, la camera da letto, rifinita con stucchi e la rappresentazione della caduta di Fetonte dal Carro del Sole.





Tempio e Palazzo di San Sebastiano
L’ingresso a Palazzo Te include anche i vicini Tempio e Palazzo di San Sebastiano.
La Chiesa è stata progettata da Leon Battista Alberti nel 1460. Oggi è sconsacrata, ed è un memoriale ai caduti per la Patria, in particolare ai martiri di Belfiore, i patrioti impiccati da Radetzki durante il Risorgimento. Nel seminterrato si trova il Famedio, con le targhe commemorative.
Il Palazzo ospita il Museo della Città, che racconta la storia di Mantova attraverso opere d’arte, documenti e reperti storici. Particolarmente interessante la sezione dedicata al Risorgimento, con giornali, uniformi, armi e manifesti.


Laghi di Mantova
Nonostante ci siano moltissime cose da vedere a Mantova, ritagliatevi un’oretta per fare un giro in battello nei laghi che circondano la città.
Noi abbiamo scelto Navi Andes, che parte dal Pontile B1, a sinistra del Ponte di san Giorgio. A causa del Covid-19, al momento della nostra visita era disponibile solo il tour di un’ora. Visitate comunque il sito per verificare la disponibilità di altri tour.
Il Lago Superiore, nel Parco del Mincio, è famoso per l’immensa distesa di fiori di loto, che fioriscono in estate. Noi abbiamo navigato il Lago di Mezzo, il Lago inferiore e la Riserva Regionale Vallazza.
Oltre al meraviglioso panorama sulla città ed i suoi monumenti, vedrete anche diversi animali, soprattutto uccelli, e le bellissime ninfee, che quasi ricoprono la superficie del lago.



Dove mangiare
Mangiare male a Mantova è praticamente impossibile, tante sono le prelibatezze tipiche: affettati e mostarde, tortelli di zucca, bigoli, riso alla pilota, cotechini e brasati, per terminare con l’ottima sbrisolona. Il problema è che vorrete provare tutto!
Vi propongo i posti in cui ho mangiato io, visto che mi sono trovata benissimo li consiglio volentieri.
- L’Osteria la Fragoletta, vicino al Teatro Scientifico, è un ristorante storico rivolto soprattutto ai visitatori. Offre i piatti della cucina tradizionale con porzioni generose in un locale spazioso.
- L‘Osteria dell’Oca, dalle parti della Loggia di Giulio Romano, è anch’esso un locale storico, le cui ricette sono tramandate da generazioni di chef mantovani. L’atmosfera è famigliare, i piatti hanno il sapore sono genuini e hanno il sapore della tradizione.
- La Tur dal Sucar, in centro, è la pasticceria più famosa di Mantova, in attività dal 1950. Oltre alla celeberrima sbrisolona, provate anche la golosissima torta Elvezia, con pasta di mandorle, burro e zabaione. Un altro dolce tipico è la torta greca, un involucro di sfoglia che racchiude un ripieno alle mandorle.


Visitare i dintorni
I dintorni di Mantova sono costellati di deliziosi borghi ricchi di storia. Ci si potrebbe passare una settimana, ma io vi consiglio questi due, entrambi facenti parte del circuito “I Borghi più Belli d’Italia“.
Valeggio sul Mincio, e per la precisione la sua frazione Borghetto, è tanto piccolo quanto romantico. le sue case storiche galleggiano pigramente sulle acque le Mincio, protette dal ponte-fortezza fatto erigere dai Visconti. Il villaggio è in provincia di Verona, ma a soli 25 km da Mantova. Non perdetevi il lussureggiante parco giardino Sigurtà.



Sabbioneta, a pochi passi dal confine con l’Emilia Romagna, è un diamante incastonato tra possenti mura a forma di stella. Nasce nella seconda metà del ‘500 in una zona di cascine, per volontà di Vespasiano Gonzaga. E’ famosa per la sua particolare architettura, che segue rigorosamente i dettami di perfezione vitruviani. Per questo motivo, è chiamata la “Città Ideale”.



Come già visto, la Mantova-Sabbioneta Card include anche le attrazioni di Sabbioneta. In alternativa, potete visitare tutte le sue attrazioni con un unico biglietto da 15€.