Con i suoi sconfinati deserti di roccia rossa, i paesaggi lunari e le affascinanti formazioni rocciose, lo Utah è un vero paradiso per gli escursionisti. Lo stato vanta ben cinque parchi nazionali, noti come i “Mighty Five”, assolutamente imperdibili. Tuttavia, non vanno trascurati i circa quaranta parchi statali, tra cui lo scenografico Dead Horse Point State Park.
Grazie alla sua posizione strategica, a pochi chilometri da Moab, Arches e Canyonlands, Dead Horse Point è facile da inserire in un itinerario nel Far West americano. Inoltre, offre panorami mozzafiato senza richiedere troppo impegno fisico, grazie alle sue dimensioni relativamente contenute.
Dai suoi numerosi punti panoramici, potrete ammirare oltre 160 km di canyon, scolpiti nei millenni dal fiume Colorado, con le sue iconiche stratificazioni rocciose e i colori intensi che vanno dal dorato al rosso acceso, ancora più spettacolari al tramonto. Non a caso, Dead Horse Point è stato scelto come location per diverse produzioni cinematografiche, tra cui il celebre Thelma & Louise.
Indice
Come arrivare e itinerario
Dead Horse Point si inserisce nell’itinerario denominato Grand Circle, che si concentra sui cosiddetti “parchi rossi” di Arizona e Utah. Se, invece, state facendo un tour della Costa Ovest, allora potreste non avere sufficiente tempo per visitarlo.
Il parco si trova vicino Moab, una cittadina dello Utah prettamente turistica circondata da meraviglie naturali. Da qui, potrete esplorare infatti anche altri parchi, come Arches, il vicinissimo Canyonlands, e il sentiero escurionistico per Corona Arch.
Il fuso orario è il Mountain Standard Time, 8 ore indietro rispetto all’Italia, e un’ora avanti rispetto alla California e al Nevada.
Si arriva a Moab dalla Monument Valley, oppure da altri parchi dello Utah, per esempio Capitol Reef.
- Dalla Monument Valley, prendete la US-163 verso nord fino a Bluff. Da qui dovete prendere la US-191, sempre verso nord, per 100 miglia (160 km) per arrivare a Moab. Da lì, prendete la US-191 verso nord per circa 18 km. Svoltate a sinistra sulla UT-313, come per andare a Canyonlands. Dopo circa 24 km, prendete il bivio sulla sinistra e seguite la strada fino in fondo, per arrivare al parco.
- Da Capitol Reef, imboccate la UT-24 verso est / nordest fino a raggiungere l’autostrada I-70. Proseguite sull’autostrada verso est fino a Crescent Junction, dove dovete uscire e prendere la US-191 verso sud. Il tragitto totale è di 220 km. Una volta arrivati a Moab, proseguite come indicato qui sopra.
Quando andare
Secondo la classificazione Köppen-Geiger, Dead Horse Point State Park ha un clima caldo semi-arido, tipico del Colorado Plateau Questo significa che le precipitazioni sono scarse, e si concentrano per lo più nei mesi invernali.
- In inverno, le temperature sono rigide, tra -1° e +10°. Le nevicate, pur sporadiche che siano, spesso comportano la chiusura dei sentieri escurionistici, e delle strade interne. Rircordate che Canyonlands si trova su un altopiano, a circa 1700 metri di altitudine.
- In primavera e autunno, le temperature oscillano tra i 15°e i 7°, con una media di 5 giorni di pioggia al mese.
- L’estate è rovente, con temperature massime superano anche i 40° durante il giorno, costringendo i turisti a rintanarsi al fresco della loro stanza d’albergo nelle ore più calde. Le piogge si presentano sotto forma di temporali pomeridiani, mentre è raro che piova per tutto il giorno.
L’alta stagione corrisponde a luglio e agosto, ma il parco è molto frequentato anche durante i weekend e le festività americane (Memorial Day, Labor Day eccetera).
Il periodo mogliore per visitare Dead Horse Point è la bella stagione, da maggio a settembre, cercando di evitare agosto, troppo caldo e affollato.
Il parco è famoso per i suoi eccezionali tramonti. Questo è il momento della giornata più romantico, ma anche più affollato, il che potrebbe decisamente rovinare l’atmosfera. Se scegliete di venire al calar del sole, fate molta attenzione durante il viaggio di ritorno, perché le strade non sono illuminate.
Dove alloggiare
La città più vicina a Canyonlands è Moab, che si trova a circa 50 km. Qui si trovano soluzioni di ogni genere, dagli appartamenti ai b&b, agli hotel. Il parco è raggiungibile in automobile, con un tragitto di circa 30 minuti.
Diversamente da altri parchi americani molto estesi o isolati, come la Death Valley, qui non è necessario alloggiare dentro al parco, anche perché c’è solamente un campeggio, il Kayenta Camèpground.
Noi abbiamo dormito al Days Inn di Moab, una struttura in stile motel, che consiglio perché ha un buon rapporto qualità-prezzo. È anche dotato di una piccola piscina, provvidenziale nelle torride giornate estive.
Costi e orari
La prima cosa da sapere è che Dead Horse Point è un parco statale dello Utah, quindi gestito direttamente dallo stato. Questo significa che non fa parte del famoso circuito NPS (National Park System) che raggruppa tutti i parchi nazionali, ovvero quelli gestiti dal governo centrale.
Pertanto, qui non sarà possibile utilizzare la tessera annuale dei parchi America The Beautiful, dovrete necessariamente acquistare il biglietto d’ingresso, valido per tutto il giorno:
- automobile: 20,00$ fino a quattro passeggeri.
- moto: 15,00$ fino a due passeggeri.
- biciclette e pedoni: 10,00$ a testa.
Dead Horse Point è aperto tutti i giorni, dalle 06.00 alle 22.00. L’ufficio turistico è aperto dalle 09.00 alle 17.00. Visitatelo per farvi dare una mappa del parco e dei sentieri.
All’interno di Dead Horse Point non esiste nessun servizio, a parte i servizi igienici, le aree picnic e qualche fontanella d’acqua. Dovrete quindi fare rifornimento di benzina e provviste a Moab, che è dotata di tutto: benzinai, negozi, supermercati.
Storia e leggende di Dead Horse Point
Dead Horse Point si trova su un’altura di arenaria, chiamata mesa, una formazione tipica del Colorado Plateau.
Il canyon è stato modellato dall’attività tettonica, che ha causato il sollevamento delle rocce e dalle forze erosive. Un altro fattore determinante è stato il fiume Colorado, che nel corso dei millenni ha scavato gole profonde e fatto emergere pinnacoli rocciosi dai colori dorati, con strati ben visibili che raccontano milioni di anni di storia geologica.
L’area fu originariamente abitata dalle tribù native Puebloan e Fremont, che lasciarono testimonianze della loro presenza sotto forma di graffiti rupestri e resti di abitazioni. Queste popolazioni, abili cacciatori e raccoglitori, hanno vissuto in questa regione sfruttando le risorse naturali e adattandosi al clima severo del deserto.
La scoperta moderna di Dead Horse Point avvenne alla fine del XIX secolo, quando i primi esploratori occidentali giunsero nella regione. Tuttavia, fu solo nel XX secolo che, grazie alla sua incomparabile bellezza, il sito divenne popolare tra turisti, escursionisti e registi di Hollywood. Nel 1992, lo Utah lo designò come parco nazionale, garantendone così la preservazione.
L’origine del nome “Dead Horse Point”, che rimanda subito alle atmosfere western è circondata da leggende, tutte legate alla sorte tragica di alcuni cavalli. La teoria più evocativa racconta che una mandria di cavalli si sia gettata nel canyon per scappare alla cattura (un po’ come Thelma e Louise). Altre versioni, forse più veritiere, vogliono che l’area fosse usata come recinto naturale per i cavalli. I cowboy probabilmente salvavano solo gli esemplari migliori, mentre gli altri venivano lasciati a morire d’inedia.
Cosa vedere a Dead Horse Point State Park nello Utah
Il parco offre principalmente viste panoramiche, sentieri di trekking, percorsi per mountain bike e tour guidati di stargazing. Ecco alcune delle attrazioni da non perdere:
- Dead Horse Point Overlook: Questo è il punto panoramico principale e più frequentato. Da qui, la visuale spazia dalle sinuose anse del fiume Colorado fino alle coloratissime vasche per la raccolta di potassio della Texas Gulf Potash Pond. Il contrasto cromatico tra l’azzurro brillante delle vasche e il rosso intenso delle rocce è indescrivibile: bisogna vederlo di persona per apprezzarne la bellezza.
- Sentieri di trekking. Un sentiero lungo circa 8 km, con un dislivello complessivo di 277 metri, collega tutti i principali punti panoramici del parco: Visitor Center, Basin Overlook, Dead Horse Point Overlook, Meander Overlook, Shafer Canyon Overlook e, per chi ha più tempo ed energia, i più distanti Rim Overlook e Colorado River Overlook. Percorrere l’intero percorso richiede circa 3 ore, ma consiglio di concentrarsi almeno sui primi cinque punti panoramici, lasciando eventualmente da parte gli ultimi due.
- Percorsi per mountain bike. Gli appassionati di mountain bike possono scegliere tra otto diversi tragitti, per un totale di 27 km, suddivisi in base ai vari livelli di difficoltà. Ce n’è per tutti, dai principianti agli esperti.
- Programma “Dark Sky”. Dal 2016, il parco fa parte del programma Dark Sky, che riunisce le aree con la migliore visibilità del cielo notturno. Poiché il parco chiude solitamente alle 22, per ammirare le stelle è necessario partecipare agli eventi speciali organizzati dai ranger. Potete chiedere informazioni al Visitor Center oppure controllare gli aggiornamenti sulla pagina ufficiale.



Ispirazioni hollywoodiane
Con la sua bellezza selvaggia, Dead Horse Point esercita da sempre fascino anche sulle produzioni cinematografiche, che lo scelgono come sfondo per film western e di avventura.
Tra i film girati qui ci sono, per esempio, John Carter e Mission Impossible. Il più famoso resta tuttavia Thelma e Louise, immortale pellicola di Ridley Scott del 1991, con protagoniste due giovani Geena Davis e Susan Sarandon. Nella scena finale del film, le due ragazze si gettano con la propria auto in un canyon, preferendo la morte alla prigione. La scena è ambientata nel più noto Grand Canyon, ma in realtà fu girata proprio, qui, a Dead Horse Point.
Il punto esatto dell schianto, chiamato proprio “Thelma and Louise Point”, si trova al di sotto della terrazza panoramica, lungo la Potash Road, la strada che congiunge Dead Horse Point e Canyonlands. Per visitarlo, vi occorrerà una jeep 4×4, in quanto la strada è sterrata e molto sconnessa.