Linea Cadorna a Varese, trekking tra laghi e trincee

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  • Categoria dell'articolo:Varese
  • Ultima modifica dell'articolo:14 Aprile 2021
  • Tempo di lettura:14 minuti di lettura
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State cercando un sentiero di trekking che coniughi panorami mozzafiato, una passeggiata rinvigorente in montagna, e interessanti siti storici?

Siete capitati sull’articolo giusto. Nei dintorni di Varese troviamo una serie di sentieri lungo la linea difensiva denominata Linea Cadorna (che, in realtà, va dal Lago Maggiore addirittura fino al Lago di Como). La particolarità di questi percorsi è che offrono visuali spettacolari sul laghi lombardi, ma anche la possibilità di vedere importanti reperti storici.

Ci sono 9 itinerari lungo la Linea Cadorna a Varese. In questo articolo vi parlerò dell’itinerario nr. 2, tra Saltrio e Viggiù.

Cos’è la Linea Cadorna

Linea Cadorna è il nome popolare del Sistema difensivo italiano alla Frontiera Nord verso la Svizzera.

Si tratta di un sistema di opere difensive e fortificazioni, progettato dal Generale Cadorna all’indomani dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Si temeva infatti un’invasione austro-tedesca sul nostro territorio, ed in particolare contro il polo industriale italiano.

Naquero così mulattiere, trincee, gallerie cannonabili e depositi di munizioni, lungo circa 72 km tra la Val d’Ossola e le Alpi Orobiche. Un’impresa monumentale fortunatamente mai utilizzata, che però all’epoca rappresentò un enorme spreco di risorse pubbliche.

Ancora oggi è possibile vedere questi importanti reperti storici, anche se ormai spesso nascosti dalla vegetazione.

Potete trovare altre tracce della Line Cadorna nei pressi di Como, al Parco Spina Verde. Cercate il Sentiero della Cavallasca (numero 7) per visitare le trincee.

Come arrivare

Dalla A8 Milano-Varese, uscite a Gazzada prendendo la A60 verso Provincia di Varese / Ponte di Vedano. Uscite per Como / Lugano / Varese e prendete la SP3, che a Viggiù va a confluire nella SP9.

Una volta arrivati a Saltrio, seguite le indicazioni per la chiesa (Via Manzoni 15). Il paesino è piccolo e non dovreste avere difficoltà. Potete parcheggiare già qui, ma è meglio proseguire ancora circa 200 metri fino al posteggio del cimitero, che è più ampio.

Lasciate l’auto e prendete la Via Manzoni, costeggiate il cimitero e andate verso la cava, fino alla fine della strada asfaltata. L’imbocco del sentiero è sulla sinistra. Non preoccupatevi della barriera, è solo per le auto.

Quando andare

Il periodo più indicato per visitare la Linea Cadorna a Varese è la primavera. In estate, la vegetazione troppo rigogliosa tende a nascondere le fortificazioni belliche. In autunno, le foglie a terra possono essere un pericolo, mentre in inverno potreste trovare neve e ghiaccio.

Io ho fatto questo sentiero a Maggio inoltrato e non ho avuto difficoltà. Gran parte del percorso è all’ombra quindi non si soffre troppo il caldo.

Consiglio di partire la mattina, quando è più fresco e c’è meno gente.

Linea Cadorna a Varese, cosa fare

Cave di Saltrio

Per prima cosa, dovrete arrivare alle Cave di Saltrio. Dall’imbocco del sentiero, proseguite in salita fino al bivio.

Qui sono indicati due modi per raggiungere le cave, il sentiero ripido e quello non ripido. Io vi consiglio quello non ripido. Non solo perché è più facile, ma anche perché è più largo e meglio tenuto. Quello ripido è sdrucciolevole, più stretto ed invaso da piante selvatiche, molte con le spine.

Arriverete alle cave in circa mezz’ora. Qui c’è uno spiazzo molto carino con tavoli, panchine e una capannina di roccia con la “biblioteca del bosco” e diversi pannelli informativi. Possiamo vedere alcuni attrezzi dei cavatori e scoprire che qui esisteva un dinosauro, il Saltriovenator, una specie di T-Rex. Conosciamo anche la storia di “Giuanèla”, l’ultimo cavatore di Saltrio, morto per tifo a 59 anni.

Qui c’è anche il primo belvedere, con un panorama sulla Pianiura Padana, Chiasso e Como. Aguzzando la vista si vedono l’inizio del Lago di Como e, in lontananza, i grattacieli di Milano.

Monte Croce e Trincee

Salite dalla cava, sul sentiero a scalini di legno e roccia, abbastanza ripido, da cui si arriva a una strada sterrata.

Comincerete già a vedere le prima costruzioni e le trincee a destra del sentiero. Arrivati al ponticello di legno, proseguite per il secondo punto panoramico, il Monte Croce. La visuale è la stessa delle cave, ma più in alto.

Linea Cadorna a Varese, panorama dal Monte Croce

Quest’area della Linea Cadorna a Varese è abbastanza libera, ci sono più modi per arrivare ai vari punti panoramici ed ammirare le fortificazioni. Sono tutte qui intorno, un complesso dedalo di tunnel, trincee e magazzini di munizioni, visitabili liberamente. Divertitevi a girarle tute, sono ben segnalate da cartelli giallo/rossi.

Salita al Monte Pravello

Dal tunnel del Monte Croce imboccate la strada asfaltata, facendo attenzione alle bici. Prendete la deviazione a sinistra per il Rifugio Monte Pravello, un ottimo punto di ristoro, dove fermarsi anche per un pasto al sacco.

Mangiate qui, e non al belvedere, che è piccolo e si intasa facilmente.

Il Monte Pravello è a metà tra l’Italia e la Svizzera. Il paesaggio è strepitoso, soprattutto se trovate una giornata limpida, come è capitato a noi. Vedrete il Lago di Lugano, con Porto Ceresio proprio sotto di voi.

Abbarbicato sul promontorio che entra nel lago, si riconosce Morcote. Lo splendido villaggio è stato nominato borgo più bello della Svizzera, leggete l’articolo che gli ho dedicato per scoprire come visitarlo. Dietro il Monte San Salvatore si nasconde invece Lugano.

Linea Cadorna a Varese, panorama da Monte Pravello

Monte Orsa

Tornate al rifugio e verso la strada asfaltata. Sotto al rifugio c’è un altro tunnel visitabile e, poco più avanti sulla destra, il “sentiero per tutti”, un percorso asfaltato adatto anche a chi ha disabilità motorie. Usatelo per arrivare ad un punto panoramico più basso, e vedere altre fortificazioni.

Proseguite poi verso l’antenna RAI, fino all’entrata Est dell’Appostamento del Monte Orsa, una delle gallerie più grandi. E’ lunga quasi 200 metri, ed ha sei piazzole di collocamento dei cannoni. Andate nella quinta per vederne uno.

Dopo la prima antenna e poco sotto la vetta del Monte Orsa, fermatevi per ammirare un’altra notevole opera ingegneristica: un tunnel stretto con un cancello in ferro, da cui si diramano i punti di osservazione sul Lago Ceresio o di Lugano, e sulla Svizzera.

Dalla cima del Monte Orsa in panorama è ancora più spettacolare che dal Pravello. Qui la visuale è letteralmente a 360 gradi, da Milano fino a Lugano nelle giornate nitide.

Linea Cadorna a Varese, panorama dal Monte Orsa

Dopo esservi riposati, tornate sui vostri passi per rientrare a Saltrio. Eventualmente, potete prendere altri sentieri e passare da Viggiù.

Cosa vedere nelle vicinanze

Oltre alla già citata Morcote, fate un giro anche al Sacromonte di Varese. E’ un importante sito Unesco con la Via Crucis e le cappelle votive, ed importanti edifici storici, come le ville in stile Liberty e la Cripta Romanica.

Se volete fare una camminata più semplice e rilassante, provate il Parco valle del Lanza, che si estende tra Malnate e Bizzarrone. Lasciate l’auto al cimitero di Malnate e imboccate il sentiero, che costeggia il torrente Lanza, passando accanto a cave di pietra, mulini e la vecchia ferrovia che collegava Castellanza a Mendrisio.


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Questo articolo ha un commento

  1. Olga

    Grazie , belle indicazioni

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