Una domanda che attanaglia chi si appresta a creare un itinerario in USA è spesso questa: dove dormire nei parchi americani? Quesito più che legittimo, considerando che dormire nei parchi è molto più comodo, ma anche parecchio più costoso.
Qualcuno vi dirà che dire che si deve dormire nei parchi, sempre e solo, per vivere l’esperienza migliore possibile. Altri vi diranno che è meglio rimanere in città, per risparmiare ed avere più servizii.
La verità è che è impossibile dare una risposta univoca, che valga per tutti i parchi. I parchi americani sono molto diversi tra loro per posizione, dimensione, accessibilità e attività da svolgere. Alcuni sono vicini a grandi centri abitati, altri molto isolati. Alcuni si visitano in mezza giornata, altri hanno bisogno di più giorni. e così via.
Occorre quindi trovare il giusto compromesso tra comodità, costi e tempistiche, sulla base di ogni singolo parco.
Per aiutarvi, ho quindi pensato a un elenco dei principali parchi dell’Ovest americano, con i miei suggerimenti.
Consigli generali
Per decidere dove dormire nei parchi americani, bisogna tenere conto di diversi elementi. Come dicevo, i parchi non sono tutti uguali, non c’è quindi una risposta univoca.
Questi, secondo me, sono i punti da analizzare.
Ci sono città nelle vicinanze?
Non dimenticate mai che le distanze americane sono amplificate rispetto alle nostre. Quando dico “nelle vicinanze”, intendo pur sempre 30-50 km.
Alcuni parchi sono davvero molto isolati, soprattutto nell’Ovest. Penso, per esempio, alla Death Valley. Las Vegas è a 250 km, e i paesini un po’ più vicini sono dei tristissimi assembramenti di motel e fast food. Completamente diverso il discorso di Arches, che ha Moab a 10 minuti di distanza, con tutte le comodità di una piccola cittadina.
Se un parco ha una città a, diciamo, una trentina di km al massimo, allora possiamo trovare un hotel fuori, e risparmiare qualche dollaro.
Volete vedere alba e tramonto
Con scenari naturali così belli, l’alba e il tramonto sono naturalmente i due momenti magici dei parchi americani.
Vedere il sole che si alza ed illumina gli hoodoos del Bryce Canyon, o contemplare i buttes della Monument Valley mentre il sole cala alle nostre spalle. Questi sono tra i ricordi più belli che porterete a casa.
Se volete assistere a questi spettacoli della natura, vi conviene essere il più vicino possibile al parco. Questo sia per evitare levatacce (ancora più faticose in estate), ma soprattutto per evitare di guidare a lungo al buio, come spiego nel prossimo paragrafo.
Guidare al buio
Fate molta attenzione su questo punto. Guidare al buio negli USA non è una passeggiata, in particolare sulle strade isolate dell’Ovest.
L’illuminazione è molto scarsa, ed in più gli animali selvatici tendono ad uscire dopo il tramonto, alla ricerca di cibo. Il rischio di fare incidenti è molto più alto che qui da noi.
Noi abbiamo fatto questo errore, quando abbiamo dormito a Williams dopo la visita al Grand Canyon. Vi assicuro che sono stati 100 km molto lunghi, anche perché oltre al buio si è aggiunto il maltempo.
Per quanto possibile, cercate di evitare di mettervi in marcia dopo il tramonto, soprattutto se dovete fare molti km.
Dimensione del parco
Diciamo che più un parco è grande, più vale la pena dormire al suo interno.
Questo, perché dovrete mettere in conto anche gli spostamenti al suo interno. I limiti di velocità nei parchi sono molto bassi, e il traffico scorre lentamente. Più un parco è esteso, più tempo impiegherete per raggiungere le varie attrazioni. Se poi incappate in un incidente, o in qualche animale selvatico che blocca la carreggiata, le tempistiche si allungano ulteriormente.
Questa cosa diventa lampante allo Yellowstone, un parco molto visitato e grande quanto tutta l’Umbria. Noi abbiamo dormito a West Yellowstone, e ogni giorno impiegavamo almeno un’ora per entrare nel parco e poi tornare in hotel.
Quali attività volete fare nel parco
Qui torniamo un po’ al discorso di alba e tramonto, molto dipende dai vostri gusti personali.
Volete fare tanto trekking, magari qualche sentiero lungo ed impegnativo? Meglio dormire nel parco. Vi accontentate di fare qualche foto ai punti panoramici? Allora potete fare una visita veloce e poi proseguire fino alla città più vicina.
La cosa importante è essere consapevoli che non è consigliabile passare un’intera giornata nel parco camminando sotto al sole, vedere il tramonto, e poi guidare 1-2 ore al buio.
Tipologia e costo delle strutture
Quando decidiamo dove dormire nei parchi americani, non possiamo trascurare l’aspetto economico. Un viaggio oltre oceano è molto impegnativo per il portafoglio, soprattutto dopo la pandemia, e risparmiare qualche dollaro sugli hotel fa sempre comodo.
Le strutture nei parchi sono carissime non hanno un gran rapporto qualità-prezzo: spesso si trovano delle cabin, ovvero casette di legno, piccole e non pulitissime, la colazione inclusa non esiste, e il più delle volte neanche il wifi. Quando si sceglie di dormire dentro i parchi, si paga la location, non il servizio.
Va detto che non sempre dormire nel parco equivale a spendere di più. C’e sempre, infatti, la soluzione del campeggio. Le piazzole costano poco, e sono spesso nelle zone più belle del parco. Il campeggio consente sicuramente di prendere i due proverbiali piccioni con una fava, ma ci vuole il giusto spirito. Cosa che io, per esempio, non ho. Non lo nego, in vacanza mi piace avere il mio letto e soprattutto il mio bagno, il campeggio non fa proprio per me.
Se la città più vicina offre strutture parecchio più economiche e con servizi migliori, può valere la pena fare qualche km in più.
I principali parchi del West e dove dormire
Grand Canyon South Rim
Il South Rim è il lato più visitato del Grand Canyon infatti è anche il versante più servito in termini di ricezione.
Dentro al parco ci sono cinque hotel, i più belli sono il Bright Angel Lodge e El Tovar, che sono proprio sul rim (bordo) del canyon. Per prenotare una struttura nel parco, consultate il sito di Xanterra.
Tuttavia, come dicevo questa zona del parco è molto ben servita. A soli 10 km dal parco c’è la piccola cittadina di Tusayan, un centro turistico senza particolari attrattive, dove però ci sono parecchi hotel per tutte le tasche. E’ disponibile anche la navetta gratuita che porta dentro al parco, al Visitor Center.
Data l’estrema vicinanza con il parco, Tusayan è un’ottima soluzione per risparmiare rispetto alle strutture interne.
Sconsiglio, invece, di spingervi fino a Williams o Flagstaff. Distano circa 100 km dal parco, il che si traduce in almeno un’ora di strada. I prezzi competitivi non valgono la perdita di tempo.
Grand Canyon North Rim
Qui il discorso cambia. Il più selvaggio North Rim è aperto solo in estate, ed ha una sola struttura al suo interno, il Grand Canyon Lodge.
L’unico altro hotel relativamente vicino è il Kaibab Lodge, a 30 km, mentre per trovare altre soluzioni vi dovete spingere fino a Jacob Lake, a ben 70 km.
Nonostante il rapporto qualità-prezzo delle cabin sia piuttosto basso, dormire nel parco è l’unica soluzione praticabile, soprattutto se volete fermarvi per alba e tramonto. Prenotate con largo anticipo.
Monument Valley
La prima cosa da sapere della Monument Valley è che non è un parco nazionale, bensì è su territorio navajo, e gestito direttamente dai nativi.
E’ anche un luogo abbastanza isolato. I due centri più vicini sono Kayenta e Mexican Hat, entrambe a circa 45 km, e altrettanti minuti di strada.
Dentro al parco ci sono due soluzioni: la prima è l’hotel The View, e la seconda sono le Cabin, che si trovano presso il The View Campground. C’è sempre poi la possibilità di montare la propria tenda.
Sia l’hotel sia le cabin sono parecchio costosi, si parla di circa 200$ a notte più tasse. Ma hanno il vantaggio della location, una delle più belle del mondo, in posizione super panoramica sulla Monument Valley. Difficilmente dimenticherete la notte passata qui.
Per quanto costoso, io consiglio di dormire nel parco, o al massimo al vicino Goulding’s Lodge. Kayenta e Mexican Hat sono troppo lontane, perdereste troppo tempo, e soprattutto avreste un bel pezzo di strada al buio se voleste fermarvi per il tramonto o arrivare per l’alba.
Death Valley
La Death Valley è proprio uno di quei parchi molto isolati di cui vi parlavo. Le uniche cittadine con alloggi a prezzi convenienti sono Beatty, a 50 km di distanza in Nevada, e Lone Pine, a ben 150 km in California.
Oltre ai discorsi già affrontati, qui si aggiunge anche il problema del caldo. Le temperature della Death Valley sono proibitive nelle ore centrali, per buona parte dell’anno. Dovete quindi anche mettere in conto che visiterete il parco la mattina presto e il tardo pomeriggio.
Nel caso in cui viaggiaste in inverno, non avreste il problema del caldo, ma dovreste fare comunque i conti con le giornate corte. Dormire lontano dal parco è quindi comunque sconsigliabile, perché per evitare di guidare al buio dovreste sacrificare gran parte delle visite.
Qui è indispensabile dormire all’interno del parco.
Nella Death Valley ci sono quattro hotel. Quello con il miglior rapporto qualità prezzo è probabilmente lo Stovepipe Wells, nel bel mezzo del parco. il The Oasis è più bello, ma anche carissimo
Yosemite
Yosemite è un parco montano, le cui principali attrazioni sono nella Yosemite Valley. Qui si trovano anche diverse strutture, sia hotel sia campeggi.
Il campeggio, che già non è tra le mie soluzioni preferite, è un po’ scomodo a Yosemite. Questo perché nella tenda non potete tenere nulla, né cibo né prodotti per l’igiene. Per via della presenza degli orsi, infatti, tutte queste cose devono essere custodite in speciali contenitori fuori dalla tenda.
Io ho dormito al Curry Village, ma non è stata l’esperienza più entusiasmante della mia vita.
La fortuna di Yosemite è che ci sono alcuni centri, relativamente vicini al parco, dove potete trovare soluzioni a prezzi più convenienti. Potete dormire a El Portal oppure a Yosemite West, entrambi a 25 km circa.
Bryce Canyon.
Il Bryce Canyon è un altro parco dove è bellissimo fermarsi per vedere l’alba e il tramonto, esperienze indimenticabili nonostante l’onnipresente folla.
Meglio, quindi, dormire nei pressi del parco, cosa che qui però (per fortuna) non significa dormire dentro al parco, e quindi al Bryce Canyon Lodge, l’unica nonché costosissima struttura disponibile.
Appena fuori, infatti, sorge Bryce City, un centro turistico, con tanti hotel e ristoranti per tutte le tasche. Il più famoso è il Ruby’s Inn, ma ci sono anche soluzioni molto più economiche.
Io ho trovato un ottimo rapporto qualità-prezzo al Bryce View Lodge, vicino al parco e con stanze minimal ma funzionali, e colazione offerta al vicino Ebenezer’s Bar & Grill.
Se non trovate nulla che faccia al caso vostro, c’è anche la vicina Tropic, un piccolo centro abitato a soli 18 km dal parco.
Zion
Per quanto riguarda questo parco, bisogna fare un discorso un po’ diverso. Zion è sostanzialmente la valle del Virgin River, ed è visitato soprattutto per gli splendidi sentieri di trekking.
E’ anche tra i parchi che hanno visto maggiore crescita negli ultimi anni, grazie anche a social network come Instagram, che ne hanno fatto conoscere le bellezze a tutto il mondo. Questo ha fatto crescere l’offerta, ma purtroppo anche i prezzi e il traffico.
Faccio questo cappello perché la mobilità nel parco è davvero frustrante. Non è possibile entrare con la propria auto, bisogna utilizzare lo shuttle gratuito che parte dal Visitor Center. In alta stagione, potreste metterci anche un’ora, tra coda e viaggio con la navetta, per raggiungere la zona che volete visitare.
Non è strettamente necessario dormire nel parco, visto che Springdale è a 1 km. Tuttavia, potreste voler scegliere lo Zion National Park Lodge per questioni logistiche e di risparmio di tempo.
Vi direi di valutare in base alla vostra situazione. Se c’è grande differenza di prezzo tra il lodge e Springdale, allora andate per la seconda. Se invece la differenza è minima, scegliete il parco. Il Lodge costa sui 200$ a notte, ma non pensate che in città i prezzi siano molto più bassi.
Se dormite a Springdale, vi consiglio Harvest House, un delizioso b&b non lontano dal Visitor Center, che è raggiungibile anche a piedi.
Quello che non dovete fare, invece, è cercare di risparmiare andando fino a Hurricane, La Verkin, o addirittura Kanab. Queste città sono troppo distanti, e perdereste troppo tempo in strada e nel traffico.
Arches e Canyonlands
Metto insieme questi due parchi, perché la risposta su dove dormire è la stessa.
Arches e Canyonlands si trovano rispettivamente a 9 e 50 km da Moab, una città di circa 5000 abitanti dove sono disponibili hotel, ristoranti, e negozi per tutte le tasche.
Le uniche possibilità per pernottare nei due parchi sono i campeggi, ma Moab è la soluzione perfetta. Da qui potrete visitare tante altre meraviglie dello Utah, come il Corona Arch, Dead Horse Point, e belle strade panoramiche come la UT-128 e la Potash Road.
Capitol Reef
Capitol Reef è un tranquillo parco nazionale con sentieri di trekking, una bella strada panoramica, e il bucolico insediamento mormone di Fruita. Nel parco non ci sono hotel, ma solo un campeggio.
Il posto migliore dove pernottare è Torrey, 20 km ad ovest del parco. Qui ci sono tante possibilità per ogni esigenza. Io ho dormito al Broken Spur Inn, un buon hotel con una particolare atmosfera western.
Verso est, a Caineville non c’è praticamente nulla, mentre per arrivare fino a Hanksville dovrete guidare per 38 km. Scegliete questa opzione solo se il vostro viaggio va da ovest a est, però, per esempio se arrivare dal Bryce Canyon. Se invece arrivate da Moab, non conviene, perché dovreste rifare la strada due volte.
Grand Teton
Spesso trascurato in favore del suo fratello maggiore Yellowstone, il Grand Teton vale invece una notte, soprattutto per ammirare la suggestiva alba presso i granai dell’antico insediamento mormone.
Per questo motivo, è bene pernottare nei pressi del parco, così a evitare levatacce e, come già detto, anche di guidare per lunghe tratte al buio in un posto popolato da coyote, bisonti e orsi.
A breve distanza c’è la vivace cittadina Jackson, dotata di molti hotel e ristoranti. I prezzi, tuttavia, non sono così tanto inferiori a quelli del parco. Nel parco ci sono diverse soluzioni, tutte molto pittoresche perché in riva al lago, o in idilliaci paesaggi montani. Dormire nel parco è sicuramente una bellissima esperienza, da veri pionieri del West.
Decidete quindi in base al vostro gusto personale. Per 20$-30$ di differenza, io dormirei nel parco. Jackson è una città senza personalità, incentrata solo sul turismo. Sicuramente ha più scelta di alloggi e ristoranti, ma l’atmosfera del parco è un’altra cosa.
Yellowstone
Dulcis in fundo, arriviamo al re dei parchi, lo Yellowstone.
La cosa fondamentale da sapere per decidere dove dormire è che Yellowstone è grande. Molto grande, più o meno la superficie dell’Umbria. Altro aspetto fondamentale è l’alta affluenza, che combinata con la presenza di animali selvatici, genera spesso lunghe code.
Ci sono due cittadine relativamente vicine al parco, e sono West Yellowstone e Gardiner. Qui si trovano hotel anche a prezzi buoni, ristoranti negozi.
Io ho dormito tre notti a West Yellowstone, ma lo reputo un errore. Se dovessi tornare a Yellowstone, dormirei dentro al parco. La mattina presto non era un problema raggiungere l’area da visitare, ma rientrare la sera era un vero inferno, si guidava praticamente a passo d’uomo.
Anche se il costo delle strutture nel parco è alto, consiglio comunque di investire qualche dollaro. Nelle aree più grandi, come all’Old Faithful e a Canyon, si possono trovare anche soluzioni a prezzi umani. E’ però indispensabile prenotare con larghissimo anticipo.
Date un’occhiata alle strutture presenti a Yellowstone. Anche se dormite nel parco, è importante dividere i pernottamenti in più punti del parco. Leggete anche la mia guida per visitare Yellwostone.
Un trucco per risparmiare è fare metà e metà. Per esempio, potete fare due notti all’Old Faithful, una a West Yellowstone, e una a Gardiner. Una buona soluzione per godersi il parco senza salassi.