Nei pressi di Moab ed Arches National Park, Canyonlands è uno dei “Mighty Five”, i cinque parchi naturali più celebri dello Utah. Situato su un altopiano, alla confluenza dei fiumi Colorado e Green, questo parco offre alcuni dei panorami più spettacolari del West americano.
Il nome Canyonlands, che significa “terra dei canyon”, è perfettamente appropriato: il parco è una vasta distesa di deserti rocciosi, valli profonde scavate dall’acqua, pinnacoli e incredibili formazioni di arenaria dalle forme bizzarre. I panorami, sia dai belvedere che lungo i numerosi sentieri di trekking, sono talmente vasti da lasciare sempre senza fiato. Un paesaggio surreale e in continua evoluzione, dove ogni angolo rivela una nuova meraviglia naturale.
Canyonlands è suddiviso in quattro aree principali: Island In The Sky, The Needles, The Maze e Horseshoe Canyon. In questo articolo ci concentreremo su Island In The Sky, la zona più visitata. Questa area si trova a una quota elevata e offre alcune delle viste più incredibili, con ampie distese che si estendono fino all’orizzonte.
Le principali attrazioni di Island In The Sky includono il famoso Green River Overlook, da cui si gode una vista spettacolare sui fiumi che si intrecciano, e l’imponente Grand View Point, che regala una vista panoramica sulle valli sottostanti. Inoltre, il famoso Mesa Arch, una delle immagini più iconiche del parco, incornicia il paesaggio circostante in un modo che sembra uscito da un sogno.
Indice
Come arrivare e itinerario
Canyonlands si inserisce perfettamente in due itinerari: la classica West Coast, con i grandi parchi e la California; e il Grand Circle, che si concentra invece sui cosiddetti “parchi rossi” di Arizona e Utah. Nel caso del primo itinerario, tuttavia, vi suggerisco di inserirlo solo se avete a disposizione tre settimane, altrimenti sarete troppo tirati con i tempi.
Canyonlands si trova vicino Moab, una cittadina dello Utah prettamente turistica circondata da meraviglie naturali. Da qui, potrete esplorare infatti anche altri parchi, come Arches, il vicinissimo Dead Horse Point State Park, e il sentieor escursionistico per Corona Arch.
Il fuso orario è il Mountain Standard Time, 8 ore indietro rispetto all’Italia, e un’ora avanti rispetto alla California e al Nevada.
Si arriva a Moab dalla Monument Valley, oppure da altri parchi dello Utah, per esempio Capitol Reef.
- Dalla Monument Valley, prendete la US-163 verso nord fino a Bluff. Da qui dovete prendere la US-191, sempre verso nord, per 100 miglia (160 km) per arrivare a Moab. Da lì, prendete la US-191 verso nord per circa 18 km. Svoltate a sinistra sulla UT-313, e seguite la strada fino all’ingresso del parco.
- Da Capitol Reef, imboccate la UT-24 verso est / nordest fino a raggiungere l’autostrada I-70. Proseguite sull’autostrada verso est fino a Crescent Junction, dove dovete uscire e prendere la US-191 verso sud. Il tragitto totale è di 220 km. Una volta arrivati a Moab, proseguite come indicato qui sopra.
Come muoversi nel parco
A differenza di parchi come il Grand Canyon, Bryce Canyon e Zion, che sono serviti da una comoda navetta gratuita, a Canyonlands dovrete necessariamente muovervi in automobile.
Il parco è attraversato da una strada principale, la Grand View Point Road, che è lunga circa 13 km dal Visitor Center a Grand View Point. Una seconda strada, la Upheaval Dome Road, si dirama dalla principale all’altezza di Mesa Arch, e tocca tuti i punti di interesse della zona occidentale di Island In The Sky. In corrispondenza delle aree principali (Mesa Arch, White Rim Overloo, Grand View Point, Syncline Loop), troverete parcheggi e servizi igienici.
Aspettatevi molto affollamento nei parcheggi, durante tutta la giornata. Canyonlands è infatti molto gettonato sia all’alba sia al tramonto.
Per la conformazione dle parco, io vi consiglio gli procedere al contrario: andate per prima cosa in fondo alla Grand View Point Road (a meno che non vi interessi vedere l’alba a Mesa Arch) e poi risalite, visitando i vari punti panoramici e sentieri di trekking.
Quando andare
Secondo la classificazione Köppen-Geiger, Canyonlands ha un clima caldo semi-arido, tipico del Colorado Plateau Questo significa che le precipitazioni sono scarse, e si concentrano per lo più nei mesi invernali.
- In inverno, le temperature sono rigide, tra -1° e +10°. Le nevicate, pur sporadiche che siano, spesso comportano la chiusura dei sentieri escurionistici, e delle strade interne. Rircordate che Canyonlands si trova su un altopiano, a circa 1700 metri di altitudine.
- In primavera e autunno, le temperature oscillano tra i 15°e i 7°, con una media di 5 giorni di pioggia al mese.
- L’estate è rovente, con temperature massime superano anche i 40° durante il giorno, costringendo i turisti a rintanarsi al fresco della loro stanza d’albergo nelle ore più calde. Le piogge si presentano sotto forma di temporali pomeridiani, mentre è raro che piova per tutto il giorno.
L’alta stagione corrisponde a luglio e agosto, ma il parco è molto frequentato anche durante i weekend e le festività americane (Memorial Day, Labor Day eccetera). In questi periodi, l’affollamento raggiunge livelli estremi, al punto da rendere il parco invivibile.
Il periodo mogliore per visitare Canyonlands è la bella stagione, da maggio a settembre, cercando di evitare agosto, troppo caldo e affollato.
Dove alloggiare
La città più vicina a Canyonlands è Moab, che si trova a circa 50 km. Qui si trovano soluzioni di ogni genere, dagli appartamenti ai b&b, agli hotel. Il parco è raggiungibile in automobile, con un tragitto di circa 30 minuti.
Diversamente da altri parchi americani molto estesi o isolati, come la Death Valley, qui non è necessario alloggiare dentro al parco, anche perché c’è solamente un campeggio, l’Island in the Sky (Willow Flat) Campground. Si trova presso il Green River Overlook, e le piazzole costano 15,00$ a notte.
Noi abbiamo dormito al Days Inn, una struttura in stile motel, che consiglio perché ha un buon rapporto qualità-prezzo.
Orari e costi
Canyonlands è aperto tutto l’anno, 24 ore su 24, mentre il Visitor Center segue orari diversi a seconda della stagione. Indicativamente, troverete il Visitor Center aperto tra le 08.00 e le 16.00, consultate in ogni caso questa pagina per gli orari aggiornati ed eventuali chiusure straordinarie.
Arches è un parco federale del circuito NPS. Qui potete utilizzare il pass annuale dei parchi America The Beautiful, che con soli 80$ a veicolo dà accesso a tutti i siti federali per un anno. Se visitate almeno tre parchi, la tessera è super conveniente.
Questi sono i costi di ingresso, valido per una settimana dall’acquisto
- automobili: 30$
- moto: 25$
- bici e pedoni: 15$
Servizi
All’interno di Canyonlands non esiste nessun servizio, a parte i servizi igienici, le aree picnic e qualche fontanella d’acqua. Dovrete quindi fare rifornimento di benzina e provviste a Moab, che è dotata di tutto: benzinai, negozi, supermercati.
E’ bene scaricare già a casa una copia PDF della brochure informativa, che trovate a questo link. Troverete tutte le informazioni aggiornate con eventuali chiusure o lavori in corso, indicazioni dei sentieri di trekking, la mappa del parco e le attività programmate.
Quanto tempo dedicare
Canyonlands National Park è relativamente compatto, se paragonato a parchi più grandi come il Grand Canyon o la Death Valley, ma le cose da vedere e fare sono tante: punti panoramici, sentieri di trekking, e tour guidati con i ranger, oltre alla strada panoramica Potash Road.
L’ideale sarebbe avere a disposizione 5-6 ore, dall’alba fino a dopo pranzo. Il momento più bello per apprezzare il parco è l’alba, quando il sole sbuca da dietro il Mesa Arch in un’esplosione di luce e colori. In questo modo, dovreste avere tempo sufficiente per visitare i punti panoramici, e percorrere un paio di sentieri di trekking, come il Grand View Trail e il White Rim Overlook Trail.
Se non avete voglia o tempo di camminare, potete comunque godere dei tanti punti panoramici, che offrono già una buona visuale sulla distesa infinta di canyon.
Se, invece, volete percorrere la Potash Road, oppure i sentieri di trekking più impegnativi, vi occorrerà una giornata intera. Ci sono 13 sentieri nel parco, di diversi livelli e difficoltà. Potete consultarli tutti sul sito ufficiale, così da scegliere quelli che vi piacciono di più. Io consiglio sempre di fare non più di 2-3 sentieri al giorno, due lunghi e uno più breve.
Storia e Geologia di Canyonlands
Canyonlands National Park si trova in una regione geologica complessa, segnata dalla presenza di antichi bacini e terre sedimentarie. La storia geologica di questo parco risale a circa 300 milioni di anni fa, quando la zona era un ambiente marino, successivamente dominato da fiumi e deserti. Nel corso di milioni di anni, fiumi preistorici portarono sabbia, limo e detriti che si accumularono in strati di roccia. L’erosione e la compattazione di questi materiali portarono alla formazione di strati spessi che oggi costituiscono la base geologica del parco.
L’attività tettonica, con movimenti della crosta terrestre, ha giocato un ruolo fondamentale nel modellare il paesaggio, sollevando e piegando le formazioni rocciose. Il parco è diviso in vari settori dalle spettacolari incisioni dei fiumi Colorado e Green, che, con il tempo, hanno scavato valli profonde e create numerosi pinnacoli, mesas e buttes. L’erosione, favorita dal vento, dal ghiaccio e dall’acqua, ha dato forma alle incredibili formazioni rocciose che vediamo oggi, come le iconiche Needles, i Canyon e le immense pareti di roccia a strapiombo.
Le formazioni rocciose principali di Canyonlands sono composte da arenaria, calcare e scisto, ognuna con una colorazione distintiva che va dal rosso intenso al giallo pallido, a testimonianza delle varie epoche geologiche. Le strutture più famose, come l’Arco di Mesa e il Green River Overlook, sono esempi impressionanti del potere dell’erosione naturale.
La regione di Canyonlands fu abitata sin dall’antichità da popolazioni native come i Puebloan, che lasciarono tracce della loro presenza in forme di pitture rupestri e rovine di abitazioni. Sebbene l’esplorazione europea avvenne nel XIX secolo, fu solo nel 1964 che il parco fu istituito come Monumento Nazionale. Poi, nel 1971, sotto la presidenza di Richard Nixon, Canyonlands divenne un parco nazionale, proteggendo così una delle aree più spettacolari e remote degli Stati Uniti.
Island in the Sky, cosa vedere nella zona più famosa di Canyonlands
Potash Road
Appena entrati nel parco, poco oltre il Visitor Center, fermatevi ai due punti panoramici Shafer Canyon Overlook e Shafer Trail Viewpoint. Da qui, potrete ammirare dall’alto la sinuosa Potash Road, una famosa strada panoramica che si snoda lungo il fondo del canyon.
Questa scenic drive si estende per circa 60 km, attraversando il fondo del canyon lungo le rive del fiume Colorado, per poi congiungersi con la US 191 nei pressi di Moab. La strada, che in gran parte è sterrata, offre panorami spettacolari, tra cui alcune vasche colorate utilizzate per la raccolta del potassio, e il Thelma and Louise Point, il punto in cui l’auto delle due protagoniste si schianta nel celebre film del 1991. Un’esperienza unica, che vi permetterà di esplorare il canyon dal basso, offrendovi una prospettiva straordinaria delle sue dimensioni.
Pur essendo un’esperienza affascinante e adrenalinica, non vi consiglio di percorrere questa strada con la vostra auto a noleggio. Infatti, per policy, le normali assicurazioni non coprono incidenti su strade sterrate. La Potash Road, inoltre, presenta un manto stradale piuttosto sconnesso, e in caso di foratura, dovreste pagare personalmente anche per il carro attrezzi (in una zona con scarsa copertura mobile).
Se desiderate comunque percorrere questa strada, vi suggerisco di noleggiare un veicolo 4×4 a Moab, dotato di assicurazione specifica per strade sterrate.
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![visitare canyonlands, shafer trail](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2020/04/IMG_1624-min-scaled.jpg)
Mesa Arch
Questo basso arco naturale in arenaria si trova lungo la Grand View Road ed è l’attrazione più iconica di Canyonlands. Facile da raggiungere con un breve sentiero ad anello di appena 1 km, l’arco si affaccia direttamente sul bordo dell’altopiano, a strapiombo sul canyon. La sua apertura regala un panorama mozzafiato, con un’incredibile vista sulle formazioni rocciose e le imponenti La Sal Mountains sullo sfondo.
Essendo orientato ad est, Mesa Arch è particolarmente gettonato per le fotografie dell’alba. Il sole, infatti, sorge proprio attraverso la sua apertura, creando effetti di luce straordinari. Se desiderate assistere a questo spettacolo naturale, è consigliabile arrivare almeno mezz’ora prima dell’alba per trovare un buon punto di osservazione. Se siete appassionati di fotografia e dotati di reflex e treppiedi, vi consiglio di arrivare almeno un’ora prima per cogliere al meglio i dettagli della scena.
Tuttavia, anche se non riuscite a organizzare la visita per l’alba, non preoccupatevi: il panorama da Mesa Arch è spettacolare in qualsiasi momento della giornata.
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![visitare canyonlands, mesa arch](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2020/04/IMG_1610-min-scaled.jpg)
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Murphy Trail
Proseguendo verso sud dal Mesa Arch, raggiungerete l’imbocco del sentiero escursionistico Murphy Point Trail.
Questo percorso lineare si sviluppa per 5,5 km complessivi, con un dislivello minimo di appena 43 metri, rendendolo adatto anche ai meno esperti. Il sentiero si addentra nella parte occidentale del canyon, offrendo prospettive inedite rispetto a quelle del White Rim Overlook e di Grandview Point, di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
Durante la camminata, potrete ammirare la suggestiva Candlestick Tower, una formazione rocciosa che si staglia nel paesaggio come una vera e propria “candela di pietra”. Alla fine del percorso, vi troverete di fronte a uno scenario mozzafiato: la White Rim Road, una strada sterrata che serpeggia lungo il canyon, e il Green River, che scorre sinuoso all’interno di un canyon profondo, con pareti stratificate che raccontano milioni di anni di storia geologica.
White Rim Overlook
Un altro punto panoramico imperdibile è il White Rim Overlook, situato a pochi chilometri a sud di Murphy Point. A differenza di quest’ultimo, questo sentiero si addentra nella zona orientale del canyon, affacciandosi sul maestoso fiume Colorado.
Il percorso, lineare, si sviluppa per circa 3 km complessivi ed è prevalentemente pianeggiante, mantenendosi sempre sull’altopiano senza scendere nella vallata. Si cammina su una stretta striscia di roccia che si addentra nel Gooseberry Canyon, regalando panorami straordinari sia verso nord che verso sud. È importante prestare attenzione: anche se la tentazione di avvicinarsi al bordo è forte, è proprio in prossimità del margine che il terreno risulta più fragile e instabile.
Sul lato settentrionale si apre il Gooseberry Canyon, caratterizzato da spettacolari sfumature di rosso e bianco, mentre a sud si trova il suggestivo Monument Basin, una profonda fenditura che rivela spuntoni rocciosi e vallate scolpite dal tempo.
La punta estrema dello sperone roccioso rappresenta la meta finale del percorso, ma raggiungerla richiede un po’ di attenzione: le rocce in questa zona sono piuttosto sconnesse, quindi è fondamentale procedere con cautela. Tuttavia, ogni sforzo sarà ampiamente ricompensato: una volta in cima, vi troverete circondati dai canyon, con le maestose La Sal Mountains che dominano l’orizzonte in lontananza, offrendo una vista semplicemente indimenticabile.
![Cosa vedere a Canyonlands nello Utah, White Rim Overlook](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2025/01/IMG_1595-scaled.jpg)
![visitare canyonlands, white rim overlook](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2020/04/IMG_1596-min-scaled.jpg)
Grand View Point
All’estremità meridionale della Scenic Drive, il Grand View Point è senza dubbio il punto panoramico più famoso e frequentato di tutto il Canyonlands National Park.
A differenza di altri belvedere, questo offre il vantaggio di poter godere di paesaggi mozzafiato anche senza dover intraprendere alcun sentiero. Basta infatti raggiungere la terrazza panoramica, situata a breve distanza dal parcheggio, per essere rapiti dallo spettacolo unico che Madre Natura ha creato.
Per i più avventurosi, c’è la possibilità di percorrere il Grand View Point Trail, un sentiero escursionistico di 3,2 km totali, che si snoda su un fondo di roccia e terra battuta. Il dislivello è minimo, ma il percorso presenta alcuni tratti stretti in cui è bene prestare particolare attenzione per evitare di scivolare.
Il sentiero vi conduce attraverso i canyon scavati dall’incontro dei fiumi Colorado e Green River. Anche se i corsi d’acqua rimangono per lo più nascosti alla vista, il loro lavoro millenario ha plasmato un paesaggio che sembra appartenere a un altro pianeta: un deserto di rocce che si estende a perdita d’occhio, lasciando i visitatori senza fiato.
Lungo il tragitto, potrete osservare nuovamente il Monument Basin, questa volta da una prospettiva diversa rispetto al White Rim Overlook, e ammirare le imponenti Orange Cliffs, chiamate così per le loro intense tonalità arancioni che risaltano nel paesaggio.
Arrivati alla fine del sentiero, vi attenderà uno spettacolo unico: un immenso mare di canyon che si apre in ogni direzione, circondandovi con una vista a 360 gradi. A dominare la scena, la maestosa Junction Butte, una colossale formazione rocciosa di colore rossiccio che si erge come un gigante silenzioso in questo panorama alieno.
![grand view point a Canyonlands](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2020/04/IMG_1570-min-scaled.jpg)
![Cosa vedere a Canyonlands nello Utah, Grand View Point](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2025/01/IMG_1572-scaled.jpg)
![Cosa vedere a Canyonlands nello Utah, Grand View Point](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2025/01/IMG_1563-scaled.jpg)
Green River Overlook
Passiamo ora alla seconda strada panoramica che attraversa Canyonlands, ovvero la Upheaval Dome Road. Questa strada, lunga appena 7 km, si snoda nell’area occidentale di Island in the Sky, toccando alcune attrazioni di grande interesse.
La prima tappa, raggiungibile prendendo una deviazione sulla sinistra poco dopo l’inizio della strada, è il Green River Overlook. Come già accennato, il parco è attraversato da due fiumi principali: il Colorado River e il Green River. Mentre il Colorado rimane spesso nascosto alla vista, il Green River è visibile dal belvedere situato alla fine della strada omonima.
Dal parcheggio, una brevissima passeggiata vi condurrà alla terrazza panoramica, da cui si può ammirare un piccolo tratto del fiume e il profondo canyon che questo ha scavato nel corso dei millenni. Rivolto a sud-ovest, questo punto panoramico è particolarmente apprezzato al tramonto, quando la luce calda del sole crea contrasti spettacolari sulle pareti del canyon e sulle stratificazioni rocciose.
![visitare canyonlands, Green River Overlook](https://www.secondastellaadovest.com/wp-content/uploads/2020/04/IMG_1623-min-scaled.jpg)
Aztec Butte
Se siete affascinati dalla storia delle popolazioni indigene che abitavano Canyonlands prima dell’arrivo degli europei, una visita ad Aztec Butte è d’obbligo.
Questa formazione di arenaria ospita, nelle sue alcove naturali, antichi granai costruiti dai pueblos per conservare le derrate alimentari. Non lasciatevi ingannare dal nome: la civiltà azteca non ha nulla a che vedere con queste strutture. Il nome deriva da una confusione storica, ma le costruzioni sono opera degli Ancestral Puebloans.
Potrete raggiungere questi granai seguendo un sentiero di 2,6 km (andata e ritorno). Il primo tratto è pianeggiante e facile, ma la parte finale richiede una salita più ripida. Una volta arrivati, ricordate di rispettare la fragilità di questi manufatti: osservateli solo a distanza per preservarne l’integrità.
Whale Rock
La Whale Rock è una formazione rocciosa famosa per la sua curiosa somiglianza con una balena. Il nome, infatti, significa “roccia balena”, un richiamo all’aspetto di questo masso. Tuttavia, il profilo del cetaceo è visibile solo da una precisa angolazione lungo la strada, in un punto in cui non è consentito fermarsi. Dal parcheggio, purtroppo, si perde l’effetto ottico e la “balena” si rivela essere solo una grande roccia.
Se volete esplorarla, potete percorrere il semplice sentiero di 1 km che sale sulla “groppa” della balena fino a raggiungere il suo immaginario “sfiatatoio”. Anche se serve un po’ di fantasia per vedere il cetaceo, il panorama dalla sommità è davvero suggestivo e merita la breve camminata.
Upheaval Dome Trail
L’ultima attrazione di Canyonlands di cui vi parlo è l’Upheaval Dome Trail, situato alla fine della Upheaval Dome Road. Questo sentiero condivide l’imbocco con il più lungo e impegnativo Syncline Loop Trail, destinato a escursionisti esperti.
Per seguire il percorso più semplice, al bivio prendete la destra. Il sentiero è lungo circa 2 km (andata e ritorno), con un dislivello di 70 metri, e conduce a due spettacolari punti panoramici: il First Overlook e il Second Overlook.
Da entrambi i punti, potrete ammirare una spettacolare catena di enormi formazioni rocciose dalle tonalità dorate, che evocano i paesaggi della Death Valley. Questo luogo misterioso è circondato da ipotesi sulla sua origine: alcuni ritengono che sia il risultato di un meteorite, mentre altri lo attribuiscono al collasso di una cupola salina. Qualunque sia la spiegazione, l’Upheaval Dome è un luogo che lascia senza fiato per la sua bellezza e unicità.