Visitare il Castello Sforzesco a Milano

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  • Ultima modifica dell'articolo:2 Agosto 2023
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Il Castello Sforzesco è uno dei simboli di Milano, al pari del Duomo o del Teatro Alla Scala.

Eppure non è sempre stato così. Costruito dai Visconti e ampliato dagli Sforza, dopo la caduta del ducato di Milano fu occupato dai signori stranieri, prima i francesi, poi gli spagnoli e gli austriaci. Divenne così un simbolo della tirannia, odiato dai milanesi che volevano abbatterlo.

Fortunatamente le cose andarono diversamente, e dopo un intenso lavoro do restauro il castello è tornato agli antichi splendori. Oggi ospita musei, mostre temporanee ed alcuni capolavori di Leonardo e Michelangelo. Potrete passeggiare per i suoi cortili ricchi di storia, oppure visitare il camminamento di ronda sulle merlate, per godere di un panorama eccezionale sul capoluogo lombardo.

Come arrivare

Il Castello Sforzesco si trova nel centro di Milano, a circa 1 km dal Duomo e a breve distanza da Brera, il quartiere degli artisti. Raggiungerlo è davvero molto semplice.

  • In metropolitana, la fermata più comoda è Cairoli Castello (linea 1 rossa). Da qui si esce davanti alla Torre del Filarete. Oppure, scendete a Lanza-Brera (linea 2 verde), per entrare da una delle porte laterali.
  • In tram, ci sono le linee 1, 4, 16 e 19, che fermano sempre in Piazza Cairoli.

Naturalmente, potete arrivare al Castello Sforzesco anche a piedi. Partendo dal Duomo, entrate in Piazza dei Mercanti e poi imboccate Via Dante, una delle più famose vie dello shopping meneghino.


Quando andare

Milano ha un clima di tipo continentale, con quattro stagioni ben distinte, che però negli ultimi anni sono cambiate parecchio.

  • Gli inverni sono piuttosto rigidi, con temperature massime attorno ai 7-8 gradi e minime poco sotto lo zero. E' frequente la formazione della nebbia, anche se non più così fitta come qualche anno fa.
  • La primavera e l'autunno sono tendenzialmente le stagioni più piovose, ma nelle giornate di sole le temperature sono piacevoli e perfette per passeggiare all'aperto.
  • Le estati sono molto calde e umide, con un'afa a tratti insopportabile. Spesso, nel tardo pomeriggio e alla sera si formano dei temporali, che tuttavia hanno il pregio di portare via l'afa.

Il periodo migliore per visitare Milano sono le mezze stagioni, maggio-giugno e settembre-ottobre, quando potrete approfittare di lunghe ore di luce ma senza l'afa asfissiante di agosto o la nebbia invernale.

Dove alloggiare

Come tutte le grandi città, anche Milano ha quartieri migliori, e quartieri che i turisti farebbero bene ad evitare. La città non è più pericolosa di altre, ma è comunque sempre consigliabile adottare il buon senso.

Tra le zone più indicate per alloggiare ci sono quelle centrali, quindi Brera, Corso Como e Piazza Gae Aulenti, Quartiere Isola, il Quadrilatero della Moda, Città Studi, Porta Romana e i Navigli. Provate anche nel nuovissimo quartiere City Life, che sorge al posto della vecchia fiera. Vanno bene anche i più decentrati San Siro e Bicocca, che sono comunque ben collegati con il centro.

Meglio evitare invece le zone periferiche, quindi Niguarda, Quarto Oggiaro, Lorenteggio, Bande Nere, Lambrate e Forlanini. Da evitare anche la zona attorno alla Stazione Centrale.

Tenete presente che a Milano si svolgono diverse manifestazioni. Le più importanti sono la settimana della moda e il salone del mobile, che si svolgono rispettivamente a metà febbraio e metà aprile. In questo periodo, la città è letteralmente presa d'assalto, e gli alloggi sono più cari.

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Orari e costi

Le aree esterne e i cortili sono aperti tutti i giorni dalle 7.00 alle 19.30.

I musei sono aperti dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 17.30, con ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. I giorni di chiusura sono il 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio.

Il biglietto d’ingresso per i musei e le mostre del Castello Sforzesco costa 5,00€ intero e 3,00€ ridotto, mentre l’audioguida costa 7,00€. Nonostante il costo, vi consiglio di acquistare anche l’audioguida, perché l’edificio è grande e dispersivo, e senza potreste perdervi alcuni particolari.

Storia del Castello Sforzesco

Il Castello Sforzesco nacque tra il 1360 e il 1370 per volere di Galeazzo II Visconti, come fortificazione difensiva, infatti nel 1392 da Gian Galeazzo Visconti la fece ampliare proprio per alloggiarvi le truppe.

Nel 1441, l’ultima erede dei Visconti Bianca Maria sposò il condottiero Francesco Sforza, il quale trasformò il castello in una residenza. In questo periodo sorse la torre centrale, progettata dall’architetto toscano Filarete, che fungeva anche da ingresso al castello.

Galeazzo Maria Sforza fece costruire la Rocchetta e la Corte Ducale, e chiese di affrescare le sale interne, per renderle più signorili. Nel 1494 Ludovico il Moro conquistò il ducato, e iniziò dei lavori per abbellire ulteriormente il castello, chiamando a corte artisti del calibro di Donato Bramante e Leonardo da Vinci. Lavori che si interruppero però già nel 1497, quando a causa delle incursioni francesi il castello tornò a servire prevalentemente come fortezza. Il Moro fuggì, ma fu catturato e portato in Francia, dove morì nel Castello di Loches nel 1508.

Da qui cominciò un periodo tormentano per il Castello Sforzesco, e per tutta Milano. Il ducato passò in mano ai francesi, che trasformarono il castello in un deposito per munizioni. Proprio lo scoppio di una polveriera causò il crollo della Torre del Filarete.

Gli spagnoli ne fecero invece una caserma, con tanto di ospedale, farmacia, botteghe e depositi. Anche sotto il dominio degli Asburgo le sorti del castello non cambiarono. Anzi, le sale caddero sempre più in rovina, e l’unica aggiunta artistica da parte degli austriaci fu la statua di San Giovanni Nepomuceno nel cortile delle armi.

Nel 1796, prendendo spunto dalla Rivoluzione Francese i milanesi assaltarono il Castello, simbolo del dominio straniero. L’attacco tuttavia fallì, e perché i cittadini potessero avere la loro rivalsa sugli Asburgo si dovette attendere il 1859.

Con l’unità d’Italia si riscoprì il valore storico e artistico del Castello Sforzesco, e nel 1893 l’architetto Luca Beltrami fu incaricato di restaurarlo. Il Beltrami cercò di ricostruire il castello come era ai tempi del ducato, anche se in alcuni punti è ben distinguibile la mano ottocentesca.

Castello Sforzesco di Milano, cosa vedere

Esterno

La struttura che possiamo ammirare oggi è in gran parte frutto del lavoro di Beltrami, che dedicò molto tempo allo studio di mappe e dipinti per realizzare una riproduzione il più possibile fedele all’originale. Dell’epoca viscontea oggi rimangono solo il basamento in serizzo sul fossato morto e sui lati esterni della Rocchetta e della Corte Ducale.

Dopo innumerevoli rimaneggiamenti, oggi vi troverete davanti un possente edificio a pianta quadrata. Ogni lato è lungo circa 200 metri, con una porta al centro e torri angolari.

Le due torri sulla facciata anteriore sono cilindriche, e rivestite di serizzo lavorato a punta di diamante. Questa invenzione risale all’epoca viscontea, sviluppata per dare maggiore resistenza contro i colpi di artiglieria. Le due torri che affacciano su Parco Sempione son invece quadrate e senza nessuna lavorazione.

La maestosa Torre del Filarete, che vi accoglierà nel castello, è ricca di simboli araldici dei Visconti-Sforza, nonché abbellita da un anacronistico bassorilievo di re Umberto I.

Cortili

Entrando dalla Torre del Filarete, vi ritroverete nell’immensa Piazza d’Armi, il cortile principale del castello. Da qui è ben evidente la commistione di stili di diverse epoche, nonché il grosso lavoro di restauro che si è dovuto intraprendere.

Sul lato destro, appesi alle pareti e appoggiati a terra, ci sono alcuni cimeli storici, pezzi originali del castello oppure reperti archeologici. Sul lato sinistro sorgeva invece l’Ospedale Spagnolo, l’infermeria militare dell’epoca della dominazione spagnola che oggi ospita la Pietà Rondanini.

Il grande spiazzo centrale è spesso utilizzato per eventi e concerti.

Accanto al portone interno svetta un’alta torre medievale. E’ la Rocchetta, nota anche come Torre di Bona di Savoia e legata ad un importante evento storico. Il 26 dicembre 1476, il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza fu assassinato in una congiura, probabilmente ordita dal fratello minore Ludovico Sforza, che ambiva al ducato. La sua vedova Bona di Savoia, proclamata reggente data la giovane età del figlio Gian Galeazzo Maria, si rifugiò in questa torre. Da qui poteva controllare il castello, tenendo però al sicuro il figlioletto. Uno sforzo tuttavia inutile, dato che il Moro riuscì comunque ad ottenere il ducato.

Oltrepassate il fossato morto, ovvero il primo fossato del castello, poi caduto in disuso, per entrare nei due cortili più recenti. Qui si trovano inoltre la biglietteria del castello e il bar.

Sulla destra c’è la Corte Ducale, realizzata dagli Sforza in stile rinascimentale come loro residenza. A sinistra entrerete invece nella Corte della Rocchetta, con uno splendido porticato in stile spagnolo.

Dai cortili si accede ai musei del castello. Poiché la struttura è molto articolata, vi consiglio di scaricare la mappa in pdf per orientarvi meglio.

Camminamento delle merlate

Il Castello Sforzesco nacque come opera difensiva, pertanto lungo tutto il perimetro murario corre un camminamento di ronda, che potrete visitare grazie ai tour guidati di Ad Artem, una società nata nel 1993 che propone visite guidate di Milano. Vi consiglio di spulciare il loro sito perché ci sono tour per tutta la famiglia e tutte le tasche, alcuni molto insoliti ed interessanti.

La visita vi condurrà nella Sala delle Guardie e nel Torrione dei Carmini, dove sono esposte alcune riproduzioni di armi e armature dell’epoca sforzesca. Avrete inoltre l’opportunità esclusiva di ammirare Milano da una prospettiva unica: dalle merlate del Castello Sforzesco si vedono infatti il nuovo quartiere dei grattacieli di Piazza Gae Aulenti, nonché le guglie dell’iconico Duomo di Milano.

I musei e le opere principali

Le sale ospita diversi musei, cui sia ggiungono diverse mostre temporanee.

  • Museo Archeologico
  • Museo d’Arte Antica
  • Sala delle Asse
  • Museo dei Mobili e delle Sculture Lignee
  • Museo delle Arti Decorative
  • Pinacoteca
  • Museo degli Strumenti Musicali

L’opera più importante è l’eccezionale Sala delle Asse, al piano terra della Torre Falconiera. Nel tardo ‘800, lo storico tedesco Paul Müller-Valde rinvenne alcuni frammenti di un elaborato affresco, in seguito attribuito a Leonardo da Vinci. Si tratta di una decorazione a foglia di vite arricchita da stemmi araldici, realizzata dal genio toscano nel periodo in cui fu ospite alla corte di Ludovico il Moro. La sala è attualmente chiusa per restauri.

Al pianterreno della Torre Castellana si trova la Sala del Tesoro, nella quale gli Sforza conservavano gli oggetti preziosi. Per abbellirla, il Moro commissionò al Bramantino un affresco raffigurante Argo, il custode dell’inferno.

Il Bramantino progettò inoltre uno splendido ciclo di 12 arazzi allegorici, uno per ogni mese, che potrete ammirare nella Sala della Balla, all’interno del Museo degli Strumenti Musicali.

Tra le opere della Pinacoteca spicca un dipinto di Andrea Mantegna, la La Madonna in gloria e santi, una pala d’altare realizzata nel 1497.

Infine, non perdetevi la Pietà Rondanini, l’ultima scultura di Michelangelo, alla quale l’artista lavorò fino a pochi giorni prima di morire. Benché incompiuta, la statua racconta uno stile diverso dalle altre pietà, incentraya sulla sofferenza più che sulla perfezione dei corpi.

Parco Sempione

Uscendo dalla porta settentrionale del Castello vi troverete in Parco Sempione, il polmone verde di Milano.

In origine era un’area verde fuori dalle mura cittadine, destinata all’agricoltura e alla caccia. A partire dall’800, con la crescita della città e la diffusione della moda dei parchi all’inglese, lo spazio fu rivisto con laghetti, viali percorribili dalle carrozze e terrazze belvedere.

Oggi è tra i luoghi di svago preferiti dai milanesi, soprattutto nelle soleggiate domeniche estive. Tuttavia, non è consigliabile frequentarlo dopo il calar del sole.

Oltre ad ampi prati e boschetti, nel parco di trovano anche alcuni monumenti interessanti:

  • Arco della Pace, un arco trionfale collocato all’estremità settentrionale del parco, all’inizio di Corso Sempione. La sua costruzione fu commissionata da Napoleone, ma i lavori si arrestarono con la caduta dell’Imperatore e ricominciarono negli anni ’30 dell’800. Fu completato nel 1838, e dedicato ala pace tra le nazioni raggiunta con il Congresso di Vienna.
  • Arena Civica, un grande anfiteatro fatto costruire sempre da Napoleone, che oggi ospita concerti.
  • Acquario Civico.
  • il Palazzo della Triennale, che ospita mostre d’arte e design.

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