E’ da un po’ di tempo che ho in mente questo post. Ascolto e ballo country da anni, una passione che va di pari passo con l’amore per gli USA. Diciamo che è stato un percorso parallelo, le due cose si sono influenzate a vicenda, diventando infine parte integrante della mia vita.
Tutto nasce, neanche a dirlo, durante uno dei miei primi viaggi on the road. Solitamente mi portavo dei CD o una chiavetta con la mia musica. Se non che, una volta, è successo l’impensabile: l’automobile non leggeva la mia chiavetta. E così, mi sono dovuta “accontentare” di quello che passava in radio.
Ascolta una canzone, ascoltane due, mi sono accorta che le canzoni country m piacevano praticamente tutte . Tornata a casa, ho cominciato ad approfondire l’argomento, ho studiato un po’ le origini del country e i cantanti classici (fino ad allora conoscevo solo Johnny Cash), e soprattutto ho cominciato a ballare la line dance.
Tutto ciò è culminato nel mio meraviglioso viaggio nel cuore della musica country, negli stati del sud degli USA. Andate a leggere il diario e tutti gli articoli dedicati.
Con questo articolo, vorrei trasmettervi un po’ della mia passione, e farvi conoscere un mondo lontano dal nostro, sfatando alcuni miti e confermandone altri.
Indice
La musica country negli USA
Banjo, cappello da cowboy e stivali a punta. Ecco il kit completo per fare musica country.
Ma è davvero così?
La musica country nasce nella regione degli Appalachi verso la fine dell’800, come genere musicale misto, influenzato dalle diverse etnie di immigrati, prevalentemente bianchi. Abbiamo quindi una forte impronta irlandese e celtica.
Le ballate country, definite anche Hillbilly (termine dispregiativo per indicare i contanidi di quelle zone), accompagnano le funzioni religiose, ma anche gli eventi sociali della comunità. Lo strumento più utilizzato è il fiddle, il violino, mentre il famoso banjo e la chitarra vengono aggiunti successivamente.
La musica country comincia a raggiungere il grande pubblico negli anni ’20, grazie ad artisti come la Carter Family, BIlly Rodgers e successivamente Bill Monroe. Quest’ultimo è considerato l’editore del bluegrass, uno stile di country nato a Nashville.
Il padre della musica country così come la conosciamo è però Hank Williams, un ragazzo dell’Alabama che ha saputo reinventare il genere, aggiungendo la chitarra elettrica, ed elementi blues e jazz. Pur essendo morto a soli 30 anni, è riuscito a raggiungere un pubblico molto ampio, a livello nazionale. I suoi brani sono tuttora dei grandi classici, ripresi da tutti gli artisti moderni.
Di cosa parla la musica country?
La musica country è fortemente legata al territorio, il sud degli USA, e ai suoi valori. Ideologie che per noi europei sono piuttosto estreme: la maggior parte degli artisti country sono infatti repubblicani, tradizionalisti e molto patriottici.
Sono pochi gli artisti country di colore, e le donne faticano a sfondare in questo mondo.
Quali argomenti troverete nei testi country? L’amore, ovviamente, la fa da padrone, come del resto nella stragrande maggioranza delle canzoni di qualsiasi genere. Ma qui troviamo tanti testi patriottici, sull’amore per i genitori, e più in generale sulla vita di tutti i giorni nelle regioni del sud.
Molti testi parlano di tailgate party, le feste organizzate nei campi in cui si tira giù la “coda” del pickup e ci si siede lì a bere birra e ballare. Barbecue, birra, pickup, lavoro agricolo, pesca e giornate al fiume o al lago, soldati che partono per la guerra e amore per la patria: tutti questi sono argomenti trainanti.
Si trovano frequenti riferimenti alle parole Dixieland e Redneck. La prima indica genericamente gli Stati del Sud, tra cui Virginia, Alabama, Georgia, Tennesse, Mississippi e Texas, per dirne alcuni. La seconda significa collo rosso, ed è un termine dispregiativo per indicare chi, lavorando la terra, sta chinato tutto il giorno, abbronzandosi il collo. I musicisti hanno fatto proprio questo insulto, utilizzandolo invece come motivo di orgoglio.
Dove posso ascoltare la musica country dal vivo?
Se si trovate nel sud degli USA, la musica country è praticamente ovunque. Nei bar, nei ristoranti, spesso anche nei negozi. Sono innumerevoli gli eventi all’aperto con musica dal vivo, anche dove non ve lo aspettate. Noi, per esempio, abbiamo assistito a un bel concerto gratuito, mentre passavamo da Luckenbach, nel cuore della Hill Country del Texas.
Sempre in Texas, abbiamo assistito al Tejas Rodeo, vicino a San Antonio, che si è concluso con una serata di musica e ballo dal vivo.
Nashville è chiaramente la patria della musica country. Lungo la strada principale Broadway, tutti i locali propongono musica country dal vivo, ed in molti di questi potrete anche ballare. I locali appartengono ai più famosi musicisti del genere, con un po’ di fortuna vi potrete imbattere in uno di loro!
Andate a vedere anche lo show radiofonico Grand Ole Opry, che si tiene nell’omonimo teatro. E’ uno show storico,a cui partecipano circa 6-7 artisti a serata, dai grandi nomi alle nuove leve.
Ma non c’è solo il sud! Potete infatti ascoltare del buon country anche in un giro dei parchi dell’ovest. Al Bryce Canyon c’è un ristorante, l’Ebenezer’s Barn and Grill, che propone un menù fisso con musica dal vivo, ospitando famosi songwriter di Nashville.
Dove posso ballare la line dance?
La Line Dance è lo stile di ballo che si accompagna alla musica country.
L’Honky Tonk è il locale per eccellenza dove ascoltare e ballare il country. Sono delle sale da ballo / ristoranti, dove quasi tutte le sere c’è musica dal vivo, alternata a lezioni di line dance.
In Texas c’è l’Honky Tonk più grande del mondo, il Billy Bob’s Texas, mentre a Nashville c’è uno dei locali più famosi, il Wildhorse Saloon. Se invece vi trovate a Las Vegas, provate il Gilley’s Saloon all’hotel Treasure Island. Non fanno lezioni di ballo, ma c’è una pista dove vi potrete cimentare nei passi che conoscete già, oppure copiare gli altri!
Se ballate la Line Dance in Italia, o comunque in Europa, vi devo però avvertire. Il country che si balla in USA è abbastanza diverso dal nostro.
Noi balliamo coreografie più complesse, più saltate, con tanti passi e tante parti da imparare, studiate su una specifica canzone. Il cosiddetto country catalano. Negli USA, invece, si ballano coreografie più semplici, con meno passi, e che si adattano a diverse canzoni. I grandi classici si ballano ovviamente anche lì, ma i balli in comune sono davvero pochi. Negli USA spopola il two steps, il ballo di coppia in cerchio tipico della musica country, con i passi lento-lento-lento, veloce-veloce-veloce.
Quali sono le canzoni country più famose negli USA?
Anche qui, devo sfatare diversi miti. Se pensiamo alla musica country, pensiamo sì a Johnny Cash, ma sostanzialmente ci vengono in mente due canzoni: Country Roads di John Denver e Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynrd.
Non è che queste due canzoni non sono famose negli USA, anzi. Ma le canzoni country più ascoltate, suonate, copiate e cantate sono altre. Canzoni che noi nemmeno conosciamo, ma che al di là dell’Atlantico spopolano, letteralmente.
Ve ne propongo 10, tra quelle più famose in assoluto e tra le mie preferite, ma ovviamente ce ne sarebbero un’infinità. Queste, però, sono un ottimo punto di partenza per approcciarsi alla musica country, per lo più grandi classici del passato.
Non sono solo canzoni, sono vere e proprie storie in forma musicale.
Lovesick Blues di Hank Williams (1948). Non possiamo che iniziare dal padre della musica country in USA. Questo pezzo ne ha ispirati un’infinità, e molti cantanti prendono spunto ancora oggi dal sound inconfondibile di Hank Sr.
Friends in Low Places di Gath Brooks (1990) Questo brano, sconosciuto in Italia, è in tutte le top ten delle canzoni country migliori di sempre. Il protagonista si presenta, leggermente brillo, al matrimonio della ex fidanzata. Da non perdere il mitico “terzo verso”, un’aggiunta successiva.
I walk the line di Johnny Cash (1956). Non ha nemmeno bisogno di introduzione il brano più famoso di Johnny Cash, che promette di “rigare dritto” per la donna che ama.
Mama Tried di Merle Haggard (1968). Un monumento del country, racconta la storia di un ragazzo che prende una brutta strada, nonostante i tentativi della madre di riportarlo sulla retta via. Imperdibile.
Jolene di Dolly Parton (1974). Recentemente ripresa anche da Miley Cyrus, questa ballata ritmata è in realtà una struggente richiesta alla bella Jolene di non portarle via l’uomo della sua vita.
Amarillo by Morning di George Strait (1982). George Strait era anche una star di rodeo, e questa canzone è un tributo ai cowboy.
The Gambler di Kenny Rogers (1978). Una vera lezione di vita in forma di metafora del gioco d’azzardo, questa canzone è meravigliosa sia nel testo sia nel ritmo.
On the Road Again di Willie Nelson (1980). Questa è la colonna sonora perfetta per un viaggio on the road, essendo essa stessa un inno al viaggio e alla scoperta di nuovi posti.
Five O’ Clock Somewhere di Alan Jackson (1995). Così famosa, che diversi bar e negozi di liquori in tutti gli USA portano questo nome. La canzone ci ricorda che è sempre un buon momento per bere, visto che da qualche parte, nel mondo, sono già del 5 del pomeriggio!
Country Boy Can Survive di Hank Williams Jr. (1982) Il figlio del grande Hank Williams ci propone il manuale di sopravvivenza del ragazzo del sud: una baita nella foresta, caccia, pesca e ovviamente un pick-up, e abbiamo tutto quello che ci serve.
Il nuovo che avanza
I brani che vi ho indicato sono tutti di artisti “classici”, alcuni dei quali sono ancora in attività. Il loro sound è appunto il country classico, simile a quello che noi immaginiamo quando pensiamo a questo genere.
La musica country moderna è cambiata parecchio rispetto al passato, e strizza l’occhio alla musica pop, pur mantenendo sempre i temi di cui abbiamo già parlato.
Tra gli artisti contemporanei ci sono ottimi chitarristi e diverse voci notevoli. Vi propongo alcuni nomi celebri: Tim Mc Graw, Brad Paisley, Keith Urban (meglio noto per essere il marito di Nicole Kidman), Luke Bryan, Carrie Underwood, Kacey Musgraves, Taylor Swift (che probabilmente conoscete), Miranda Lambert, Blake Shelton, Eric Church e il nuovissimo Luke Combs.
Potrei andate avanti all’infinito e questa è solo una brevissima carrellata. Partite da loro per scoprire il country moderno, e non vogliatemene se ho dimenticato proprio il vostro cantante preferito.
A Nashville, visitate la Country Music hall of Fame, che vi indottrinerà sulla storia di questo genere musicale, dalle origini ad oggi.
Film e libri
La letteratura e il cinema hanno attinto a piene mani dal mondo country, soprattutto per quanto riguarda i biopic.
Il film più famoso è senza ombra di dubbio I Walk the Line (2006), il biopic su Johnny Cash. La pellicola ha ottenuto diversi premi, tra cui l’Oscar come Migliore Attrice a Reese Witherspoon per la sua interpretazione di June Carter.
Il padre della musica country non poteva non avere un film a lui dedicato, infatti ne ha ben due. Your Cheatin’ Heart (1964) e il più recente I Saw the Light (2016) raccontano entrambi la travagliata vita di Hank Williams, stroncato a soli 30 da un infarto, la notte di Capodanno del 1953.
Clint Eastwood ha invece diretto Honkytonk Man (1982). Il protagonista, Red Stovall, si ispira a uno dei primissimi cantanti country, Jimmie Rodgers.
Una sola la donna che si è meritata un proprio biopic. Parliamo di Loretta Lynn, la cui vita è raccontata nel film Coal Miner’s Daughter (1980, in italiano La Ragazza di Nashville).
La serie tv Nashville (2012 – 2018) parla della vita di alcune star della musica country, con tanta musica e ospiti celebri.
Per quanto riguarda la letteratura, vi suggerisco Shotgun Lovesongs (2013) di Nickolas Butler. Racconta le vicissitudini di quattro amici che abitano in una cittadina rurale del Wisconsin, uno dei quali è un famoso cantante country.
Abbigliamento e acquisti vari
Quello che noi consideriamo il normale abbigliamento country, con stivali, cappello da cowboy, camicie con le frange e cinturoni, è in realtà una trovata commerciale degli anni 30-40.
Si è pensato, infatti, che questo tipo di “costume” fosse più accattivante per il pubblico, per lanciare il genere anche negli altri stati. Beh, dopo quasi un secolo, possiamo ben dire che è stata una trovata azzeccatissima!
Negli USA troverete negozi a tema un po’ ovunque, soprattutto negli Stati del Sud. Io ho acquistato degli stivali a Nashville, ovviamente, ma anche a Dallas. I prezzi non sono molto diversi rispetto all’Italia.
Parlando di grandi catene, da Cracker Barrel troverete abbigliamento, cibo e anche CD. Fermatevi anche per mangiare, le porzioni sono abbondanti ed il prezzo contenuto.
La catena di abbigliamento country più famosa è Boot Barn, diffusa su tutto il territorio nazionale ma prevalentemente in Caliornia e Texas.
Infine, anche se non è propriamente una catena di abbigliamento country, non posso non citare Bass Pro Shop. Sono negozi dedicati a caccia, pesca e attività all’aperto. La sezione abbigliamento è limitata, ma vale la pena fare un giro per respirare l’atmosfera, e capire un po’ di più come vivono gli americani fuori dalle grandi città.
Se volete imparare a suonar un po’ di musica country, tra gli acquisti non può ovviamente mancare una bella chitarra. Seguite questa guida per decidere quale strumento fa al caso vostro, e seguite le orme dei grandi maestri!
Grazie Valeria per queste informazioni e questa lettura perfetta di una realtà che molti di noi hanno solo respirato nei film western.
A me quella musica fa venire i brividi, mi riporta in un lontano West che non ho mai vissuto, ma che sento comunque profondamente mio.
E’ bello ed emozionante che in quei luoghi Viva ancora con forza quella cultura e vengano mantenute le tradizioni ( per fortuna sono conservatori !) a tal punto che i secoli sembrano non essere passati.
Hai detto che molti ballerini italiani rimangono delusi perché gli americani ballano con pochi passi semplici .
Certo, cosi deve essere,
perché la vera bellezza sta nel vivere l’atmosfera prima di tutto, e non nello sforzarsi di memorizzare lunghe sequenze di passi. Ci si deve divertire in modo spontaneo ed autentico, non pensando troppo , ma lasciandosi trasportare dal ritmo, respirando e godendo dell’aria del vecchio West,
Grazie Luisella, hai proprio ragione, il bello di andare alle serate country in America è proprio vivere quell’atmosfera unica 🙂
Ciao sono Antonio, mi conoscono in italia piu che come ballerino, come grande appassionato al mondo country. Quando vado in giro per l’Italia, l’europa e il mondo cerco sempre i balli anche quelli locali, ma anche country line dance. Questo viaggio sono in ex jugoslavia, sto facendo piu di 20 giorni di vacanza, ne hofatti già un po e non sono riuscio ancora a trovare country in Croazia, Bosnia, Montenegro e Serbia.Sono io che sto mostrando a qualcuno i balli country che balliamo in Italia. Prima di terminare la vacanza mi manca tra 3 giorni Zagabria e dopo qualche giorno Ljubliana. Spero nelle capitali di trovare il country. Ho deciso l’anno prossimo voglio fare un viaggio di piu di un mese negli USA, voglio vedere se andando a Nashville e in texas troverò da ballare country con loro. Ciao Valeria, ma quando dici sud degli USA intendi dire oltre al Tennessee e Texas, anche: Arkansas, Missisipi, Gerogia, e caso mai Florida?
Grazie, Ciao.
Ciao Antonio 🙂
io ho trovato opportunità per ballare country prevalentemente in Tennessee e in Texas. In Florida sono stata tanti anni fa, e ancora non ballavo quindi non mi ero interessata all’argomento. Parlando di Mississippi e Louisiana, sono stata in alcuni locali di musica live, che però facevano jazz blues e rock, non country. Sono comunque posti stupendi, intrisi di storia anche recente, e vale la pena visitarli a parte il country.
Tieni presente che loro ballano soprattutto two step, e una line dance un po’ diversa dalla nostra, con balli più semplici che si adattano a tante canzoni. Io mi sono divertita moltissimo ma tanti restano un po’ delusi, soprattutto gli amanti del catalano. Se però ti piace la musica in generale, allora è il viaggio perfetto.
Fammi sapere se posso aiutarti a programmarlo 🙂
p.s. guardo spesso i tuoi video su Facebook, sei molto bravo!
Ho sempre associato la musica country all’idea di lunghi on the road nel sud degli States.
Ancora non abbiamo avuto occasione di visitare quelle zone, ma quando lo faremo approfitteremo dei tuoi consigli musicali!
Ciao Andrea, sì la musica country è la colonna sonora perfetta per un viaggio in auto, ti fa proprio entrare nell’atmosfera.
Sono felice che i miei consigli siano utili, e sicuramente arriverà l’occasione per visitare gli USA 🙂