Mexican Hat Utah, meraviglie naturali vicino alla Monument Valley

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  • Categoria dell'articolo:Utah
  • Ultima modifica dell'articolo:24 Gennaio 2025
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Mexican Hat è una piccola e anonima cittadina dello Utah, situata 40 km a nord della Monument Valley, che passa inosservata ai più. Con poco più di quattro case e una stazione di servizio, molti turisti la ignorano, correndo velocemente lungo la US-163 verso i parchi della Monument Valley e di Moab.

Eppure, non dedicare qualche ora a questa zona sarebbe un errore. Nei dintorni di Mexican Hat si trovano infatti alcune delle attrazioni naturali più sorprendenti di tutto il West americano, luoghi di una bellezza selvaggia, amplificata dalla piacevole solitudine dovuta alla loro scarsa popolarità.

Ad aprire le danze è Mexican Hat Rock, una simpatica roccia a forma di sombrero. Da lì in poi, percorrendo la US-163, troverete Goosenecks State Park con le sue vedite sul fiume Colorado; la Valley of The Gods, una piccola Monument Valley, e Muley Point, uno dei punti panoramici più belli del West.

Perfette per arricchire la vostra tappa tra la Monument Valley e Moab, queste attrazioni non hanno nulla da invidiare ai parchi più celebri. E la parte migliore? Per visitarle tutte e quattro, spenderete appena 5$.

Come arrivare

Queste quattro meraviglie naturali si trovano, come già accennato, nello Utah meridionale, nei dintorni di Mexican Hat. Seguendo la US-163 e le indicazioni, non avrete nessuna difficoltà a raggiungerle.

Nel mio articolo, le elenco da sud a nord, suppondendo che arriviate dalla Monument Valley, come le ho visitate io.

Quando andare

Mexican Hat si trova sul Colorado Plateau, ed è caratterizzata da un clima caldo semi-arido. Questo significa che le precipitazioni sono scarse, e si concentrano per lo più nei mesi invernali.

  • In inverno, le temperature sono rigide, tra -1° e +10°. Le nevicate, pur sporadiche che siano, spesso comportano la chiusura dei sentieri escurionistici, e delle strade interne.
  • In primavera e autunno, le temperature oscillano tra i 15°e i 7°, con una media di 5 giorni di pioggia al mese.
  • L’estate è rovente, con temperature massime superano anche i 40° durante il giorno, costringendo i turisti a rintanarsi al fresco della loro stanza d’albergo nelle ore più calde. Le piogge si presentano sotto forma di temporali pomeridiani, mentre è raro che piova per tutto il giorno.

Il periodo migliore va da maggio a settembre, con i mesi di luglio e agosto che corrispondono all’altissima stagione (va però detto che Mexican Hat non è mai particolarmente frequentata). Se viaggiate in estate, vi consiglio di evitare le ore centrali della giornata, cominciando la vostra escursione al mattino presto.

Il fuso orario è il Mountain Standard Time, 8 ore indietro rispetto all’Italia. Arrivando dalla Monument Valley, non avrete necessità di cambiare l’ora.

Dove dormire

Le due cittadine più vicine sono Mexican Hat e Bluff centri abitati minuscoli e bruttini, che hanno giusto l’essenziale per il turista.

Tuttavia, pochi pernottano nei pressi di queste attrazioni, in quanto normalmente vengono inserite come sosta nel tragitto tra la Monument Valley e Moab. Nel caso della Monument Valley, vi consiglio di dormire a ridosso del parco, anche se le strutture sono più care.

A Moab potrete invece scegliere più liberamente. Noi abbiamo dormito al Days Inn di Moab, una struttura in stile motel, che consiglio perché ha un buon rapporto qualità-prezzo.

Quanto tempo dedicare

Mexican Hat si inserisce nell’itinerario denominato Grand Circle, che si concentra sui cosiddetti “parchi rossi” di Arizona e Utah. Se, invece, state facendo un tour della Costa Ovest, allora potreste non avere sufficiente tempo per visitarlo.

La zona non è enorme, ma i tempi di percorrenza sono molto lenti, perché il percorso si svolge prevalentemente su strade sterrate con limiti bassissimi.

Vi consiglio di considerare in totale circa 6 ore, compresi gli spostamenti tra un’attrazione e l’altra. La Valley of The Gods sarà quella che vi porterà via più tempo, circa 90 minuti.

Servizi

In questa zona i servizi sono estremamente limitati, che si tratti di servizi igienici, cibo o benzina. Poiché il percorso completo vi porterà via quasi una giornata intera, vi suggerisco di fare rifornimento di carburante prima di mettervi in marcia.

Per quanto riguarda il cibo, ci sono alcuni piccoli ristoranti a Mexican Hat. Se però preferite un più pratico pic-nic, allora dovrete partire già attrezzati, anche perché in città non ci sono supermercati, solo un benzinaio poco fornito. Meglio, quindi, rifornirsi alla Monument Valley, o nella vicina Bluff.

Mexican Hat Utah, cosa vedere

Prima di iniziare con la carrellata delle attrazioni di Mexican Hat, ci tengo a sottolineare un punto molto importante. Gran parte di questo itinerario si svolge su strade sterrate, per lo più ben tenute e sicure. Ciononostante, sappiate che le comuni agenzie di noleggio non garantiscono la copertura assicurativa in caso di incidenti su sterrato, compreso il carro attrezzi.

Procedete quindi con estrema attenzione, e sempre a votro rischio e pericolo.

Mexican Hat Rock

mexican hat nei dintorni della monument valley

Circa 4 km oltre il centro di Mexican Hat, svoltate a destra su una strada sterrata. Proseguendo, poco più avanti, troverete l’inconfondibile Mexican Hat Rock, un pinnacolo roccioso sormontato da una roccia che somiglia a un sombrero, da cui prende il nome la cittadina.

Anche se questa curiosa formazione è una delle principali attrazioni di Mexican Hat, va detto che non è nulla di particolarmente straordinario se confrontata con le meraviglie che troverete poco più avanti.

La strada costeggia la formazione, permettendovi di ammirarla da diverse angolazioni. Potete seguirla per tornare sulla strada principale, continuando il vostro viaggio verso altre attrazioni che renderanno la sosta a Mexican Hat più che soddisfacente.

Goosenecks State Park

Una volta tornati sulla US-163, continuate verso nord per un paio di chilometri e poi girate a sinistra sulla UT-261. Dopo circa 1,5 km, svoltate ancora a sinistra sulla UT-316. Proseguite per circa 6 km e arriverete all’ingresso del Goosenecks State Park.

Tra le quattro attrazioni di Mexican Hat, questa è l’unica a pagamento, in quanto si tratta di un parco statale dello Utah. Il costo di ingresso comunque è molto contenuto, solo 5,00$ per un’automobile e tutti i suoi occupanti, e il biglietto è valido per l’intera giornata.

Il parco offre alcune comodità come aree picnic e un breve sentiero di trekking, ma la principale attrazione resta senza dubbio il punto panoramico, che vi lascerà senza fiato. Se avete già visitato l’Horseshoe Bend di Page, preparatevi a un’altra esperienza mozzafiato: qui, il San Juan River si snoda in tre incredibili anse a gomito, o “collo d’oca” come suggerisce il nome, che tagliano la roccia calcarea dell’altopiano. Il risultato è uno dei panorami più spettacolari della zona, con la Monument Valley che fa da sfondo a questo capolavoro naturale.

Anche se il parco non offre molte altre attività oltre al panorama, potete approfittarne per una passeggiata tranquilla nel breve sentiero che vi porta vicino al punto di osservazione. Se amate il birdwatching, il parco è anche un ottimo posto per avvistare diverse specie di uccelli che popolano la zona. In generale, Goosenecks State Park è un luogo ideale per fermarsi, rilassarsi e godere della pace e della solitudine di questo angolo remoto dello Utah.

Muley Point

Partendo dal Goosenecks State Park e tornate indietro lungo la UT-316. Al primo bivio, svoltate a sinistra sulla UT-261. Proseguite per circa 10 km, oltrepassando il cartello della Valley of the Gods, che esplorerete successivamente.

A questo punto, vi troverete davanti una strada sterrata tortuosa che sale lungo il fianco di un promontorio. Questa è la Moki Dugway, una delle strade più temute e allo stesso tempo affascinanti degli Stati Uniti, famosa per la sua pericolosità. In realtà, la Moki Dugway non è così minacciosa come si racconta: la strada è ben tenuta, e il traffico è scarso, quindi non dovrete preoccuparvi troppo. Ovviamente, è importante mantenere l’attenzione sulla guida: la pendenza arriva fino all’11%, e non c’è alcun guardrail. Se siete amanti dell’avventura, è un’esperienza che indubbiamente vi entusiasmerà.

Superato il tratto della Moki Dugway, vi aspettano ancora 8 km di strada sterrata prima di raggiungere quello che è universalmente considerato il punto panoramico più bello del West americano: Muley Point.

La prima fermata, Muley Point East, offre già una vista mozzafiato, con il Goosenecks State Park visibile sotto di voi. Ma il vero spettacolo vi aspetta poco più avanti. Nei giorni di cielo limpido, vi sembrerà di avere il mondo ai vostri piedi. Il panorama si estende dal San Juan River fino alla Monument Valley, con le sue inconfondibili formazioni rocciose che spuntano all’orizzonte.

Valley of the Gods

La Valley of the Gods è spesso considerata la “sorellina minore” della Monument Valley. Questo affascinante angolo del deserto offre infatti un paesaggio simile, ma più intimo e meno affollato, che la rende una destinazione perfetta per chi cerca un’esperienza tranquilla ma avventurosa.

Per arrivarci, percorrete la Moki Dugway, una strada sterrata che scende lungo ripidi pendii, fino al cartello che avete visto in precedenza (questa volta vi troverete nella direzione opposta!). Svoltate a sinistra verso lo spiazzo che segna l’ingresso della Valley of the Gods.

La valle è attraversata da un’unica strada a doppio senso, come mostrato nella mappa. Se arrivate da Moab, dovrete immettervi sulla US-163, una delle strade più panoramiche della zona. La strada sterrata si estende per 27 km ed è ben mantenuta, ma può diventare impraticabile in caso di maltempo a causa dei numerosi dossi che si allagano facilmente. Nonostante ciò, la Valley of the Gods è un luogo poco frequentato, dove potrete godervi la solitudine e l’atmosfera selvaggia del Far West.

La Valley of the Gods è molto più piccola rispetto alla Monument Valley, con formazioni rocciose più ravvicinate dai nomi affascinanti, come la “signora nella vasca da bagno”, la “nave da battaglia”, i “sette marinati” e “lo scozzese”. Il punto più spettacolare del percorso arriva circa a metà strada, quando la strada si immerge nel cuore della valle, circondato da pinnacoli e buttes dalle tonalità di rosso intenso.

Non perdete l’occasione di fermarvi tra la Battleship Rock e la Franklin Butte, dove potrete ammirare uno dei panorami più iconici, che abbraccia tutta la vallata.

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