Venezia è una delle città più amate e visitate al mondo, e non è difficile capire perché. Con il suo labirinto di canali solcati dalle gondole e le sue architetture raffinate, Venezia è un museo a cielo aperto, ricchissima di cose da vedere e fare anche solo passeggiando per le sue suggestive calli.
E poi ci sono i numerosi musei, stracolmi di opere d’arte, l’orientaleggiante ed opulenta Basilica di San Marco, il Palazzo Ducale con l’iconico Ponte dei Sospiri, i palazzi signorili e il Teatro La Fenice, che come il mitologico uccello è rinato dalle sue ceneri.
E come non citare Murano e Burano, le due isole più famose dell’arcipelago, conosciute rispettivamente per la lavorazione del vetro e per le casette colorate, mete imperdibili di ogni viaggio nella Serenissima.
Insomma, a Venenia si potrebbe tranquillamente passare una settimana o più, senza annoiarsi. Poiché però il tempo per viaggiare è sempre troppo poco, ho selezionato per voi le attrazioni imperdibili, che riuscirete a visitare con un itinerario di due giorni.
Indice
Consigli di viaggio
Organizzare un weekend a Venezia può essere un po’ complicato. I costi degli alloggi sono altissimi, la città è perennemente presa d’assalto dai turisti, e le cose da vedere sono talmente tante che fare una selezione è davvero un’impresa. In più, anche raggiungere il centro non è così semplice.
Per aiutarvi, ho scritto un articolo con alcuni consigli utili per visitare la città, vi consiglio di leggerlo prima di immergervi nell’itinerario.
Esempio di itinerario
Se avete a disposizione due notti a Venezia, ecco come potete suddividere le attività, presupponendo di arrivare a metà mattina e di ripartire nel primo pomeriggio.
- Giorno 1 (mezza giornata): Piazza San Marco, Basilica e Palazzo Ducale, Chiesa di San Giorgio Maggiore.
- Giorno 2: Ghetto Ebraico, giro del Canal Grande e Ponte di Rialto. Pomeriggio gita a Murano e Burano
- Giorno 3 (mezza giornata): Scala Contarini del Bovolo, Teatro La Fenice, Sestriere Dorsoduro.
Naturalmente, ci sarebbero moltissime altre cose da fare e vedere a Venezia, ma purtroppo con il classico soggiorno di due notti dovrete “accontentarvi” delle attrazioni più importanti.
Cosa vedere a Venezia
Piazza San Marco
Cuore pulsante di Venezia, Piazza San Marco fu edificata nel nono secolo, in concomitanza con la costruzione della Basilica. Fu ampliata nel 1156, in seguito all’interramento del Rio Bataro, giungendo così ad avere l’aspetto attuale, con la suddivisione in una piazza più grande e due più piccole.
Gli straordinari edifici rinascimentali che la circondano, le Procuratie Vecchie e Nuove, ospitano oggi musei ed attività storiche:
- Il Museo Correr, che ha sede nell’ala Napoleonica delle Procuratie Nuove, è uno dei museo più importanti di Venezia. Prende il nome Teodoro Correr, che alla sua morte donò a Venezia tutta la sua ricca collezione di opere d’arte e documenti, poi ampliata grazie ad acquisizioni e donazioni. Nelle sue sale potrete ripercorrere la storia di Venezia, ammirando stanze sontuosamente arredate, come gli appartamenti di Sissi e la sala da ballo, le delicate sculture di Canova e lasciò in eredità al è uno dei principali musei di Venezia. Attraverso le sue Ha sede nell’ala Napoleonica delle Procuratie Nuove, interamente restaurata e riprogettata ad inizio ‘800. Attraverso le opere d’arte e altri dipinti di scuola veneziana.
- Museo Archeologico, che ospita sculture, ceramiche, monete e gemme di epoca greca e romana, oltre ad alcuni reperti mediorientali.
- Biblioteca Marciana, che vanta una collezione di oltre un milione di libri stampati e 13.000 manoscritti.
- Torre dell’Orologio, che racchiude tutti i simboli di Venezia, il Leone e i due mori che suonano la campana
- Caffé Florian, il bar più famoso di Venezia, conosciuto tanto per l’ambiente raffinato quanto per i prezzi da capogiro. Fu inaugurato nel 1720, e da allora non ha mai cessato l’attività.
- Negozio Olivetti, progettato nel 1958 dall’architetto Carlo Scarpa, è uno dei primi showroom italiani dedicati ad un’azienda di articoli da ufficio. Oggi vi potrete ammirare una selezione di macchine da scrivere e registratori di cassa, oltre ad alcune opere d’arte moderna.
I musei di Piazza San marco sono visitabili con un unico biglietto:
Basilica di San Marco
Protagonista assoluta dell’omonima piazza, la Basilica di San Marco fu costruita nell’828 d.C per custodire le spoglie del Santo Apostolo, trafugate ad Alessadria d’Egitto da due mercanti veneziani. Nel 1063 si decise sostituirla con una chiesa più grande e ricca, che potesse degnamente rappresentare la ricchezza e la potenza della Serenissima.
L’accesso alla basilica è gratuito, con l’eccezione della Pala e del Tesoro di San Marco, che si trovano in stanze separate e per i quali è necessario pagare un biglietto. Le code per visitare la basilica sono spesso lunghissime, vista la grande affluenza. Per evitare di dover attendere a lungo, cercate di arrivare prima dell’apertura. Oppure, acquistate il biglietto con ingresso prioritario e audioguida, che vi consentirà di saltare la fila.
La Basilica è in stile bizantino, con pianta a croce greca e cinque cupole.
La facciata ha cinque portali, sormontati da una lunga terrazza e da archi appuntiti, oltre i quali svettano le cupole. Le decorazioni comprendono mosaici policromi, statue e bassorilievo, con un effetto orientaleggiante che rimanda alle atmosfere da Mille e una notte. Sull’arco centrale campeggia, naturalmente, il dorato Leone di San Marco.
L’interno è un tripudio di mosaici su sfondo dorato, che coprono una superficie di ben 4000 metri quadrati. Con la loro luminosità, illuminano la chiesa nonostante la luce soffusa. Una superficie così ampia permise di raccontare praticamente ogni storia dell’Antico e del Nuovo testamento, basti pensare che nel cupolino della Genesi sono raffigurate ben 26 scene. I mosaici più antichi sono quelli dell’abside, ma quelli più famosi e spettacolari sono quelli della cupola centrale, detta dell’Ascensione, e della cupola della Pentecoste.
Sotto l’altare maggiore riposano i resti di San Marco Evangelista, mentre al di sopra si trova la Pala d’Oro, il tesoro più prezioso della basilica. Si tratta di un’enorme pala in oro, argento, pietre preziose e smalti, realizzata a Bisanzio nel dodicesimo secolo. Nella parte centrale è raffigurato il Cristo benedicente, circondato da santi e profeti, mentre nella parte superiore ci sono scene della Crocifissione.
Il Tesoro di San Marco conserva invece 283 opere religiose di origine romana, bizantina, araba e veneziana, a testimonianza dell’importanza di Venezia come polo commerciale.
Campanile di San Marco
Il Campanile di San Marco, che svetta accanto alla cattedrale per quasi 98,5 metri, ed è quindi la costruzione più alta della città. Isolato dalla chiesa e con una base quadrata, fu costruito nel nono secolo, ma in seguito subì diversi danni, soprattutto a causa di fulmini e terremoti.
Ha una base quadrata di circa 12 metri, in mattoni rossi, sormontata da una loggia e da una cuspide piramidale, ad di sopra della quale si trova la statua dorata dell’arcangelo Gabriele.
Il 14 luglio 1902, il campanile crollò a causa di danni strutturali, fortunatamente senza provocare vittime. Fu ricostruito dieci anni dopo, su progetto dell’architetto Luca Beltrami, in modo il più possibile fedele all’originale.
Oggi è possibile salire fino in cima alla struttura, dall’alto della quale avrete una visuale a 360° sulla città, la laguna e le dolomiti sullo sfondo. Uno spettacolo indimenticabile.
Palazzo Ducale
Palazzo Ducale era il centro del potere politico e giuridico della Repubblica, nonché la residenza del Doge. Nel corso della sua storia millenaria, ben 120 dogi hanno governato la Repubblica da questo palazzo.
Il biglietto d’ingresso consente di visitare anche i musei di Piazza San marco: Biblioteca Marciana, Museo Archeologico e Museo Correr.
Di origine medievale, è considerato un capolavoro del gotico veneziano con elementi di stampo bizantino, come il raffinato colonnato che sorregge la struttura. Anch’esso fu rimaneggiato diverse volte, sia per ampliarlo sia per ristrutturarlo in seguito a tre gravi incendi tra il ‘400 e il ‘500.
All’esterno, non perdetevi la Porta della Carta, così chiamata perché vi si affiggevano leggi e decreti, riccamente decorata con motivi allegorici.
L’accesso avviene dal cortile interno, dove potrete ammirare la monumentale Scala dei Giganti, di epoca rinascimentale, e l’altrettanto spettacolare Scala d’Oro.
L’interno del palazzo si divide in quattro parti.
- Il Museo dell’Opera racconta la storia del palazzo stesso attraverso reperti e documenti.
- Le prigioni, che si trovano nel complesso adiacente. Per visitarle, attraverserete il famoso Ponte dei Sospiri, così chiamato perché da qui i prigionieri davano un ultimo sguardo al mondo libero, prima di essere rinchiusi in cella.
- Le sale istituzionali, nelle quali venivano prese le più importanti decisioni politiche. Le decorazioni furono prodotte da alcuni grandissimi artisti italiani, quali Guariento, Veronese, Tiepolo e Tintoretto. Non perdete la favolosa Sala del Maggior Consiglio, la più grande del palazzo.
- Gli appartamenti del doge, che raccontano l’evoluzione e il ruolo di questa importante figura.
Palazzo Contarini del Bovolo
Nascosto nel dedalo di strette calli del Sestriere San Marco, il palazzo Contarini del Bovolo è una residenza privata di epoca rinascimentale. La sua caratteristica più peculiare è la splendida scala a chiocciola alta 26 metri, progettata dall’architetto Giovanni Candi.
L’edificio si sviluppa su quattro piani, con logge aperte da semplici monofore a tutto sesto. La scala, che riprende le stesse architetture della facciata, consente l’accesso a tutti i piani.
Nelle sale interne c’è una mostra di alcune opere d’arte.
Teatro La Fenice
Il meraviglioso Gran Teatro La Fenice è il teatro lirico più importante di Venezia. Nacque nel 1792 per ordine della Società dei Palchettisti, e nella sua storia ospitò prestigiose prime assolute di Rossini, Verdi, Donizetti e Stravinski.
Come il mitologico uccello da cui prende il nome, anche questo teatro è risorto dalle proprie ceneri, e per ben due volte. Due furono infatti gli incendi che lo devastarono: il primo nel 1836 e il secondo nel 1996, quest’ultimo di matrice dolosa. In entrambi i casi, La Fenicce fu ricostruito esattamente com’era, ed oggi continua ad ospitare importantissime rappresentazioni, oltre al famoso concerto di capodanno.
Oltre ad assistere a un’opera lirica, è possibile fare un tour del backstage e delle sale splendidamente stuccate, oltre alla mostra su Maria Callas.
Chiesa di Santo Stefano
Spesso trascurata per via del gran numero di cose da vedere a Venezia, la Chiesa di Santo Stefano è in realtà uno splendido esempio di gotico fiorito veneziano.
Fu edificata verso la fine del ‘200 per l’ordine dei monaci agostiniani, ed ampliata diverse volte nei secoli successivi. La decorazione più notevole è il portale gotico di Bartolomeo Bon, del 1442. La cosa che salta immediatamente all’occhio è il campanile di 66 metri, inclinato a causa di un cedimento delle fondamenta. Per questo motivo, in seguito al crollo del Campanile di San Marco nel 1902 si prese in considerazione di abbattere anche questo, idea poi fortunatamente scartata.
Al suo interno si trovano alcune pregevoli opere di pittori veneziani, tra le quali l’Orazione nell’Orto di Tintoretto.
Sestriere Dorsoduro
A sud del Canal Grande, sestriere Dorsoduro è il quartiere veneziano dell’arte e dell’università, ricco di musei e molto frequentato dai giovani studenti, che la sera si ritrovano nei locali di Campo Santa Margherita.
Vediamo quali sono le principali attrazioni di questo quartiere:
- Ponte dell’Accademia, uno dei più famosi punti panoramici di Venezia, dal quale potrete scattare l’iconica fotografia della Basilica di Santa Maria della Salute che si affaccia sul Canal Grande.
- Basilica di Santa Maria della Salute, che sorge all’estremità di Punta della Dogana, è una chiesa barocca, eretta come ex voto alla Vergine Maria per la fine della peste del 1630.
- Collezione Peggy Guggenheim, importante museo di arte del ventesimo secolo. La sua collezione, ospitata nella villa della mecenate americana, comprende opere di Magritte, Picasso, Chagall, Max Ernst (sue ex marito), Duchamp e molti altri.
- Gallerie dell’Accademia, la più estesa raccolta di pittura veneta al mondo. Qui sono esposte opere di Tiziano, Tiepolo, Giorgione, Veronese, Canaletto e Tintoretto solo per citarne alcuni, oltre a Leonardo, che è presente con l’Uomo Vitruviano.
- Ca’ Dario, una residenza signorile di epoca rinascimentale, con un’eccezione facciata in marmo e pietra d’Istria decorata con logge e medaglioni. Poiché tutti i suoi proprietari morirono in modo tragico o misterioso, si dice che su questa casa gravi una maledizione.
- Ca’ Rezzonico, imponente dimora in stile barocco che oggi ospita il Museo del 700 veneziano.
Basilica di San Giorgio Maggiore
Questa chiesa si erge su un’isoletta di fronte al Palazzo Ducale e al Campanile di San Marco, ed è raggungibile solamente con la linea 2 del vaporetto.
L’abbazia fu progettata dal Palladio nel 1566, e completata nel 1610 dal suo allievo Vincenzo Scamozzi. al suo interno custodisce due tele del Tintoretto, la Raccolta della Manna e l’Ultima Cena.
Ciò per cui vale davvero venire qui, senza nulla togliere alla chiesa, è però lo splendido panorama su Venezia, in particolare dall’alto del campanile.
Canal Grande
Con i suoi 4 km di lunghezza Canal Grande è la principale arteria di Venezia, e ne collega tutti i principali punti di interesse. Su di esso si specchiano alcuni dei palazzi e delle chiese più belli della città, ed è inoltre attraversato da una serie di suggestivi ponti, che lo rendono particolarmente romantico.
Il modo migliore per godere appieno delle sue meraviglie è percorrerlo con il classico vaporetto, il mezzo di trasporto più utilizzato a Venezia. Anche se meno suggestivo della gondola, è tuttavia decisamente più economico. Vi consiglio di partire dalla fermata di Santa Lucia sulla linea 1, e rimanere a bordo fino a San Marco / San Zaccaria, così da vedere tutto il centro.
- Fondaco dei Turchi, meraviglioso palazzo in stile gotico-bizantino nel quale oggi ha sede il Museo di Storia Naturale.
- Casinò di Venezia, la più antica sala da giochi al mondo.
- Ca’ Pesaro, palazzo barocco sede della galleria d’Arte Moderna e del Museo d’arte orientale.
- Ca’ d’Oro, un edificio dalla facciata finemente lavorata con temi orientaleggianti, un tempo ricoperta di foglia d’oro.
- il Ponte di Rialto, del 1591, è uno dei simboli per eccellenza di Venezia, ed il più antico dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande. In pietra d’Istria, ha una copertura ad arcate a tutto sesto, perché su di esso si installarono numerose botteghe artigiane, oggi sostituite da negozi di souvenir.
- il Municipio, che si trova nel Palazzo Dandolo Farsetti
- Palazzo Balbi, dimora rinascimentale e oggi sede della Regione Veneto.
- Palazzo Barbaro, un complesso di due edifici in stile gotico veneziano.
Ghetto Ebraico
Gli ebrei erano visti e trattati con sospetto dalla popolazione cattolica della città, che ne domandava a gran voce l’espulsione. Poiché però molti di loro operavano nelle banche e nel commercio, ed erano quindi fondamentali per l’economia della città, nel 1516 il doge Leonardo Loredan ne decretò il trasferimento coatto in una zona del sestriere Cannareggio, creando quello che divenne il primo ghetto al mondo. La parola stessa “ghetto” fu coniata proprio a Venezia, in quanto il gèto era il forno delle fonderie, che pullulavano proprio in questa zona.
Tra insegne in ebraico, ristoranti kosher, e sinagoghe, il ghetto è veramente una città nella città, dove ebrei di diverse nazionalità impararono a convivere, pur continuando a commerciare anche con la popolazione cristiana di Venezia.
Per sapere di più sulla storia degli ebrei a Venezia, visitate il Museo Ebraico, che mette a disposizione anche visite guidate del quartiere e delle sinagoghe. Le sinagoghe furono realizzate all’interno di edifici pre-esistenti, non sono quindi facilmente riconoscibili dall’esterno. Le più famose sono la Scuola Tedesca, la Scuola Italiana, la Scuola Canton, la Scuola Levantina e la Scuola Ponentina.
Da visitare anche in Banco Rosso, un banco dei pegni presso il quale si praticava anche l’usura.
Murano e Burano
La laguna di Venezia è piena di isole, ma le due più conosciute e visitate sono Murano e Burano, seguite da Torcello.
La visita a queste due isole vi porterà via circa mezza giornata, considerando anche i tempi tecnici di viaggio e di attesa del vaporetto. La linea che dovete prendere è la 12, con partenza da Fondamente Nove A. Il tragitto per Murano è breve, circa 10 minuti, mentre quello per Burano dura circa mezz’ora.
In alternativa, potete partecipare ad un tour guidato, con inclusa la visita a una vetreria.
Murano è famosa in tutto il mondo per la produzione di vetro, attività che si svolge qui dal 1291, quando la Repubblica decise che le vetrerie, facilmente soggette ad incendi, fossero troppo pericolose per rimanere in città. Su questa “piccola Venezia”, formata a sua volta da cinque isolotti, potrete visitare il Museo del Vetro, e osservare i mastri vetrai al lavoro in una delle tante fabbriche. Non mancano, naturalmente, i negozi dove acquistare qualche prezioso oggetto da portare a casa.
la minuscola Burano è diventata celebre negli ultimi anni per le casette colorate dei pescatori, che offrono lo sofndo perfetto per foto acchiappa-like da postare su Instagram. Fare una passeggiata lungo i suoi canali è un po’ come immergersi in un arcobaleno. La più caratteristica è senz’altro la Casa di Bepi, decorata con motivi geometrici multicolore. Da vedere anche il Museo del Merletto, lavorazione per la quale Burano vanta una tradizione molto antica.