L’11 settembre 2001, due aerei passeggeri furono dirottati e si schiantarono contro le Torri Gemelle, simbolo del potere economico americano. Poche ore dopo, le Torri crollarono, portando con sé l’illusione di invincibilità di un’intera nazione.
Un Paese che, però, non si arrese. Anzi, seppe creare qualcosa di nuovo e bello anche da una tragedia così grande. Là dove per anni c’è stato il grande vuoto di Ground Zero, oggi sorgono il nuovo World Trade Center con il grattacielo più alto della città, il museo dell’11 Settembre e un toccante memoriale.
Indice
Come arrivare
Il museo dell’11 settembre e il World Trade center si trovano a Lower Manhattan, ad ovest della Broadway.
- La fermata della metro più vicina è World Trade Center, sulla linea E (blu), ma potete usare anche Cortland Street, sulle linee N, R, W (giallo).
- L’autobus più comodo il M55, che ferma su Church Street dietro all’Oculus se si arriva da sud, e all’incrocio tra Broadway e Cortland se si arriva da nord.
Come spiego nel mio articolo con i consigli per visitare New York, la soluzione più conveniente per spostarsi a Manhattan è fare l’abbonamento settimanale Metrocard, che include spostamenti illimitati con metro e bus.
Potete, naturalmente, muovervi a piedi, ma non sottovalutate le distanze e i saliscendi. Se la metropolitana vi sembra poco pratica per via dei vari cambi, potete scegliere l’autobus, le cui linee seguono grossomodo la conformazione a griglia delle strade. Qui potete scaricare la mappa dei bus MTA.
Quanto tempo dedicare
Per visitare tutto il sito, quindi Memorial Plaza, il Museo dell’11 settembre, e salire all’osservatorio panoramico della Freedom Tower, calcolate non meno di 3 ore.
Inseritelo nel vostro itinerario insieme a Lower Manhattan, partendo da Battery Park e risalendo dal Financial District, Chinatown e il Ponte di Brooklyn, fino ad arrivare al nuovo World Trade Center.
Non c’è un orario particolarmente favorevole, e molto dipende da quando riuscite a trovare i biglietti per il museo e per il grattacielo. Io sono salita alla piattaforma panoramica al tramonto, ed è stato uno spettacolo indimenticabile. In ogni caso, il panorama su New York è mozzafiato a qualsiasi ora del giorno.
Il museo dell’ 11 settembre e la piattaforma panoramica della Freedom Tower sono compresi nelle principali card turistiche di New York, che potete acquistare cliccando sul lin qui sotto:
Storia del sito
L’intenzione di ricostruire il World Trade Center risale ai giorni immediatamente successivi all’attentato, quando il Presidente Bush e il sindaco Giuliani promisero, davanti a una folla ancora stordita, che gli Stati Uniti sarebbero risorti dalle proprie ceneri.
Le operazioni di pulizia dei detriti durarono fino al maggio 2002. Da allora l’area divenne nota come “Ground Zero”. Sempre nel 2002 fu indetto un bando di concorso per la ricostruzione, vinto dallo studio di Daniel Libeskind. Libeskind si occupò del piano principale, mentre i singoli edifici furono progettati da diversi architetti.
La progettazione durò diversi anni, soprattutto a causa degli accesi dibattiti riguardanti lo sfruttamento dell’area occupata dalle Torri Gemelle. Alla fine si decise di destinarla a luogo della memoria.
Per la maggior parte degli edifici, i lavori iniziarono tra il 2006 e il 2011 e si conclusero nel giro di pochi anni.
Naturalmente, non si è pensato solo a ricostruire il nuovo polo commerciale mondiale, ma anche a rendere il giusto omaggio alle quasi 3.000 vittime degli attentati. Il sito si chiama National September 11 Memorial & Museum e conta tre elementi principali:
- Nuovo World Trade Center, il complesso di edifici commerciali tra cui spiccano il grattacielo Freedom Tower e l’hub logistico The Oculus.
- Memorial Plaza: il memoriale delle vittime, che corrisponde all’area sulla quale sorgevano le Torri.
- Museo dell’11 Settembre: realizzato sottoterra, attorno alle fondamenta delle Torri Gemelle.
Nuovo World Trade Center
Il Nuovo World Trade Center (WTC) sorge sulle ceneri del complesso originale, distrutto negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. La sua ricostruzione è stata un progetto ambizioso e complesso, durato oltre un decennio e guidato da un team di architetti e ingegneri di fama mondiale, tra cui Daniel Libeskind e David Childs.
Come il precedente, conta sette edifici:
- One World Trade Center: Conosciuto anche come “Freedom Tower”, è l’edificio più alto del complesso e di tutti gli Stati Uniti.
- Two World Trade Center, una torre alta 405 metri che ospita uffici, negozi e ristoranti.
- Three World Trade Center, con un’altezza di 329 metri.
- Four World Trade Center: Con i suoi 297 metri di altezza, è il più basso dei grattacieli principali. ospita un centro di distribuzione postale e un parcheggio.
- Il già citato 9/11 Memorial & Museum.
- Westfield World Trade Center: un centro commerciale sotterraneo con oltre 400 negozi e ristoranti caratterizzato dalla suggestiva struttura a forma di colomba progettata dall’architetto Santiago Calatrava. Il suo luminosissimo interno ha una splendida volta in vetro, dalla quale si vede la Freedom Tower.
- Transportation Hub, un centro di trasporto nel quale convergono diverse linee della metro e dei treni Path.
Freeedom Tower
Il One World Observatory è la terrazza panoramica della Freedom Tower, il grattacielo più alto di New York, che ha sostituito le Torri Gemelle come simbolo del nuovo World Trade Center.
L’architettura del One World Observatory è un capolavoro di design e innovazione. La facciata a nido d’ape, composta da 7.000 pannelli di vetro, riflette la luce creando un effetto scintillante. La struttura è alta 1776 piedi (541 metri), un numero simbolico che ricorda la data dell’indipendenza americana.
L’Osservatorio offre due terrazze panoramiche: One World Observatory al 100° piano e One World Observatory Top Deck al 102° piano, entrambe con una vista mozzafiato a 360 gradi su Lower Manhattan, New Jersey, il ponte di Brooklyn e la Statua della Libertà.
Durante la salita in ascensore, potrete vedere un filmato immersivo sulla storia del World Trade Center e, prima di accedere alle terrazze panoramiche, vi sarà mostrato un altrobreve filmato su New York.
Sono disponibili varie tipologie di biglietto, con prezzi che partono da 39,00$. Vi suggerisco di acquistare i biglietti in anticipo, per evitare lunghe code, e di controllare qui gli orari aggiornati.
Memorial Plaza
I lavori per riprogettare il grande vuoto lasciato dalle Torri Gemelle sono iniziati nel 2006, ad opera dell’architetto Michael Arad, seguendo il masterplan di Daniel Libeskind. L’opera è interamente volta alla commemorazione delle 2.977 vittime degli attentati dell’11 settembre 2001 e delle 6 dell’attacco dinamitardo del 26 febbraio 1993.
Il memoriale è stato inaugurato, simbolicamente, l’11 settembre 2011 ed aperto al pubblico pochi giorni più tardi.
Consiste in una grande piazza alberata, dove le protagoniste assolute sono due vasche di granito con cascate artificiali, costruite sull’impronta delle Torri Gemelle. Le piscine prendono il nome di Reflecting Absence e lungo i bordi in bronzo sono incisi i nomi di tutti coloro che hanno perso la vita in quei giorni. Sono incluse non solo le persone che si trovavano nelle torri e sugli aerei, ma anche passanti, volontari e vigili del fuoco.
Quotidianamente, delle rose bianche vengono posate sul nome di chi avrebbe compiuto gli anni in quel giorno. Di sera, le piscine sono illuminate, creando un suggestivo gioco di acqua e luci attraverso le scritte.
Quest’opera mira ad enfatizzare il vuoto lasciato sia dalle Torri Gemelle, sia dalle persone che non ci sono più. I visitatori si approcciano a Memorial Plaza in punta di piedi: nessuno grida o gioca, molti si commuovono, in un religioso silenzio. Il piccolo bosco di 400 querce e il fragore delle cascate ci isolano e ci fanno dimenticare il frastuono della città.
Ma Memorial Plaza è anche un simbolo di speranza. Vicino alla South Pool si staglia, fiero, il Survivor Tree, un pero da fiore che è stato ritrovato tra le macerie. Bruciato e ridotto a poco più di un ceppo, era tuttavia ancora vivo. Trasferito in un centro botanico e curato, oggi si innalza al centro della piazza a ricordarci che la vita vince sempre.
Museo dell’11 settembre
Il Museo dell’11 settembre, inaugurato nel 2014, si sviluppa prevalentemente sottoterra, lungo le mura perimetrali delle Torri Gemelle. Il progetto è dello studio Davis Brody Bond LLP, mentre il padiglione di ingresso è stato realizzato dallo studio norvegese Snøhetta.
Per chi ha vissuto gli eventi, anche solo attraverso il telegiornale, la visita al museo ha un fortissimo impatto emotivo. Per chi è più giovane, è invece un’esperienza molto istruttiva: il museo racconta l’11 settembre in modo dettagliato attraverso reperti e registrazioni, aiutando a comprendere meglio la portata e le conseguenze di quegli attacchi.
È possibile scaricare un’app con audioguida in italiano, che potrete seguire comodamente grazie al wi-fi gratuito.
Il museo dell’11 settembre è aperto dalle 09.00 alle 19.00 dal mercoledì dal lunedì. Il biglietto costa 33,00$ per gli adulti e 21,00$ per i bambini dai 7 ai 12 anni. La visita è gratuita per familiari delle vittime, forze dell’ordine, militari e coloro che hanno prestato soccorso nei giorni successivi.
Ingresso
Appena entrati nel museo, lo sguardo viene subito catturato dai Tridenti, due colonne in acciaio alte circa 25 metri. Sono le uniche sopravvissute delle 84 che formavano la struttura delle Torri Gemelle.
Una gigantografia domina la parete di fronte: lo skyline di New York come eravamo abituati a vederlo fino a quel giorno, con le Torri Gemelle che svettano su Lower Manhattan. La cosa interessante di questa fotografia è che è stata scattata alle 8.30 del mattino dell’11 settembre, poco prima degli attacchi. La didascalia si limita a segnalare data e ora dello scatto, ma il suo significato è molto più profondo. Osservandola, non si può non soffermarsi a riflettere su quella normalità che sembra sospesa nel tempo. Di lì a breve il mondo sarebbe cambiato per sempre, ma fino a quel momento, l’11 settembre 2001 era un giorno qualsiasi.
Foundation Hall
Scendendo le scale, si arriva alla Foundation Hall, la sala più grande del museo.
L’enorme muro sulla sinistra è lo Slurry Wall, il muro di contenimento che impediva al fiume Hudson di infiltrarsi nelle fondamenta delle Torri Gemelle. Incredibilmente, è rimasto intatto nonostante l’impatto degli aerei e il crollo delle torri.
Al centro si erge la Last Column, l’ultimo reperto rimosso da Ground Zero. Durante i lavori di scavo, questo semplice pezzo di cemento divenne un memoriale spontaneo per ricordare i soccorritori che persero la vita nel tentativo di salvarne altre. La sua rimozione fu onorata con una cerimonia il 30 maggio 2002.
Altri reperti di grande interesse sono: i resti di una camionetta dei pompieri, l’antenna radio della torre nord e il motore di un ascensore. In una teca di vetro è esposto un mattone della casa di Osama Bin Laden, leader di Al Qaeda e mandante degli attentati, catturato e ucciso il 2 maggio 2011 dai Navy Seals.
September 11, 2001 Historical Exhibition
In questa sezione non è possibile scattare fotografie. La mostra si divide in tre parti, ognuna delle quali racconta un aspetto della storia del World Trade Center.
- l’importanza socio-economica del polo commerciale per l’America e per il mondo. Partendo dagli attentati del 1993, analizza la situazione politica globale e le motivazioni che hanno portato ai due attacchi. Sono presenti filmati, interviste e pannelli informativi che illustrano sia l’attentato del 1993, sia quello dell’11 settembre.
- La seconda parte sviscera l’11 settembre in ogni minimo dettaglio, seguendo gli eventi della giornata minuto per minuto. Si parte dalle riprese dell’imbarco del volo Boston-Los Angeles AA 11, il primo dei 4 aerei dirottati, fino alle strazianti immagini delle persone che si gettano nel vuoto per sfuggire agli incendi nelle Torri. Video, foto, reperti, audio, registrazioni delle scatole nere, le telefonate di addio dei passeggeri dirottati, che avevano capito di andare incontro alla morte, compongono un quadro vivido e toccante di quella tragica giornata.
- Infine, la terza parte si concentra sugli eventi successivi agli attentati, dalle operazioni di salvataggio fino alla guerra in Afghanistan, supportata dalla NATO.
La vera portata di questa tragedia è misurabile nel fatto che chiunque all’epoca avesse almeno 14-15 anni ricorda perfettamente dove si trovava e cosa stava facendo in quel momento. In questa stanza è possibile registrare i propri ricordi e ascoltare quelli degli altri.
A questo proposito, chiudo il capitolo con questa canzone del boss del country Alan Jackson, che si intitola proprio Where Were You When The World Stopped Turning On That September Day, ovvero “dove ti trovavi quando il mondo si è fermato in quel giorno di settembre”.
Memorial Hall
Questa sezione commemorativa si concentra su alcuni reperti significativi e sulle vittime.
La prima cosa che vedrete è l’enorme installazione di Spencer Finch, “Trying to Remember the Color of the Sky on That September Morning“. 2983 quadrati azzurri, uno per ogni vittima, che cercano di ricostruire l’esatta tonalità del cielo di quella mattina.
Sulla destra, le Survivor Stairs, inaccessibili, sono le scale utilizzate da moltissime persone per scappare dalle torri in fiamme.
Particolarmente simbolica è la grande bandiera rattoppata. Issata a Ground Zero durante le operazioni di rimozione delle macerie e ricostruzione, fu poi spedita in ognuno dei 50 stati e rammendata con pezzi di altre importanti bandiere, una per stato. Un brandello, ad esempio, proviene dalla bandiera che sventolava sul Ford Theater di Washington la sera in cui fu ucciso Lincoln.
In fondo alla sala, la grande lastra di metallo è Impact Steel, il punto di impatto della torre nord.
Infine, la sezione In Memoriam, la più toccante del museo. Seguendo le fondamenta della torre sud, sarete circondati dagli oggetti personali delle vittime, donati dalle loro famiglie. In una piccola sala, le loro foto sono proiettate su speciali schermi touch screen, che potrete utilizzare per scoprire le loro storie.