Quando comincia un viaggio? Quando saliamo sull’aereo? Oppure quando arriviamo a destinazione?
Io direi che il viaggio comincia nel momento in cui clicchiamo sul tastino “prenota” sul sito di una compagnia aerea. Da quel momento, tutto diventa realtà!
È tutto stupendo, già, ma come scegliere il volo per gli USA Che faccia a caso nostro? Purtroppo, spesso dall’Italia necessitiamo di dove fare uno o più scali per raggiungere la nostra destinazione. In particolare se voliamo verso aeroporto meno serviti, come Las Vegas, Boston, Denver o Salt Lake City.
L’Italia, e in particolare Milano, ha voli interni su Atlanta (in estate), New York, San Francisco e altre destinazioni.
Posto che il volo diretto è la scelta migliore, a volte propendiamo per un volo con scalo,o perché il diretto non è disponibile, o per una questione economica.
Come organizzarsi per scegliere il volo per gli USA?
Dove fare scalo
State monitorando i voli e trovare tantissime offerte, alcune sembrano molto allettanti, ma fate bene attenzione a dove farete scalo.
Il mio consiglio per l’andata è sempre di fare scalo in un aeroporto europeo, scelta che porta diversi vantaggi.
Il primo è che ritirerete i bagagli direttamente a destinazione. Se scegliete un volo per gli USA con scalo negli Stati Uniti, al vostro arrivo dovrete passare dai controlli doganali, ritirare il bagaglio e reimbarcarlo.
Il secondo vantaggio è proprio che voi non dovrete fare i controlli doganali fino la destinazione finale. All’arrivo sul suolo americano, per legge dovete passare i controlli doganali, che possono essere molto lunghi. Meglio fare questa procedura quando avrete già raggiunto la vostra meta, in modo da non dovervi preoccupare in caso i controlli vadano per le lunghe.
Per il ritorno, il discorso cambia. I bagagli saranno recapitati direttamente a destinazione, indipendentemente da dove farete scalo.
In questo caso, è invece preferibile uno scalo negli Stati Uniti, per lo stesso discorso fatto prima riguardo i contorni doganali. Questa volta, dovrete passare la dogana appena metterete piede nella UE, quindi meglio che siate già nel vostro aeroporto. In aeroporti grossi come Francoforte o Heathrow, le procedure possono essere particolarmente lente.
E il Canada? La Air Canada ha tanti voli a buon mercato, ma questo confonde ancora di più le idee. Come per gli USA, uscendo dall’Unione Europea dovrete fare i controlli doganali e reimbarcare i bagagli. Ricordatevi anche di presentare domanda per l’ETA, il documento necessario per chi si reca in Canada, anche temporaneamente, con l’aereo.
Ciò non toglie che dovrete comunque compilare la domanda ESTA, leggete il mio articolo a riguardo.
Durata degli scali
Per stare tranquilli, uno scalo in Europa deve essere almeno di due ore, uno scalo negli Stati Uniti almeno di tre.
È probabile che farete scalo in un grande aeroporto, come Heathrow o Charles de Gaulle, o JFK. Tutti questi aeroporti hanno terminal diversi per i voli intercontinentali ed i voli cosiddetti “ domestic”, ovvero interni. Un volo tra due Paesi della UE è considerato interno.
Indipendentemente da dove farete scalo, pertanto, vi ritroverete a cambiare terminal. Nel migliore dei casi basta una bella camminata, ma più spesso ci sono navette interne o addirittura le monorotaie, per esempio ad Atlanta.
L’operazione del cambio terminal può portare via anche solo 15 minuti, ma anche 30 o più se la navetta è appena partita .
Prendetevi poi del tempo extra per tamponare eventuali ritardi del primo volo. Se avete una coincidenza stretta a Londra, diciamo un’ora, e il vostro volo dall’Italia ha mezzora di ritardo, vi ritroverete a dover correre come dei pazzi per Heathrow per raggiungere in tempo il secondo volo.
Senza contare che non è detto che le valigie siano veloci quanto voi! A noi è capitato di riuscire a prendere il volo per un pelo, mentre i nostri bagagli non ce l’hanno fatta, e sono stati imbarcati sul volo successivo.
Se fate scalo negli Stati Uniti, mettete in conto un’ora aggiuntiva per il controllo doganale e i re-imbarco dei bagagli
La durata dei controlli è molto variabile, dipende da quanto voli atterrano in un determinato momento e quanti agenti sono in servizio.
Partire da un aeroporto all’estero
A volte, troviamo un’offerta speciale per gli USA da Parigi, Londra o Francoforte, ma l’offerta non è attivabile da un aeroporto italiano. La tentazione, allora, è acquistare un volo low cost per queste città, per poi scegliere il volo per gli USA con l’offerta.
Se scegliete questa strada, ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione.
Per prima cosa, l’aeroporto di arrivo e partenza. Per esempio, Easyjet vola su Gatwick, mentre la maggior parte dei voli British Airways per gli USA parte da Heathrow. Dovrete quindi cambiare aeroporto.
Inoltre, le compagnia aeree vi tutelano, in caso di cancellazioni o ritardi, solo se acquistate tutto il pacchetto con la stessa compagnia. Sempre con l’esempio di prima, se il volo Easyjet è cancellato, o in ritardo, e perdete la coincidenza, non avrete nessun tipo di protezione dalla British.
Inoltre, dopo il primo volo, dovrete ritirare i bagagli e rifare il check-in. Il servizio di spedizione bagagli direttamente all’ultima destinazione non è contemplato se viaggiate con due compagnie diverse.
Se avete dubbi, fate riferimento alla Carta dei Diritti del Passeggero.
Volete dei consigli per scegliere il volo per gli USA? Contattatemi!