Il Valley of Fire State Park è un parco statale del Nevada, a soli 80 km da Las Vegas.
Con la sua strada panoramica di 30 km, 11 sentieri di trekking, e la possibilità di fare campeggio, rappresenta una piacevole gita in giornata da Las Vegas. Oppure, potete inserirlo in un tour dell’Ovest americano, come tappa intermedia verso lo Zion o il Grand Canyon North Rim.

Abbiamo già visto come visitare la Valley of Fire in generale, ora scopriamo invece uno dei sentieri di trekking più battuti e famosi del parco: il trail per la Fire Wave.
Molti lo vivono come un rimpiazzo per il The Wave, in Arizona, magari perché (come noi) hanno fallito la lotteria. Secondo me, vale la pena di percorrere questo sentiero a prescindere.
Come arrivare
Il Valley of Fire State Park si trova a soli 80 km a nord-est di Las Vegas, lungo la I-15. Prendete l’autostrada in direzione Salt Lake City, ed lasciatela all’uscita 75 verso Valley of Fire / Lake Mead.
Se arrivate dallo Utah, la strada è la stessa, solo che dovrete prendere la I-15 in direzione Las Vegas. Ricordatevi che il Nevada è sul Pacific Time, mentre lo Utah è sul Mountain Time. Dovrete quindi torare indietro le lancette di un’ora.
Dopo l’uscita 75, siete già sulla Valley of Fire Road. proseguite altri 20 km per raggiungere l’ingresso del parco.
Il Valley of Fire State Park è attraversato da una strada panoramica lunga 30 km in tutto, a forma di T rovesciata. Al Visitor Center, prendete il bivio per la Mouse’s Tank Road, e poi continuate per 19 km fino al parcheggio del trail per la Fire Wave.

Info pratiche

Il Trail per la Fire Wave comincia dall’altro lato della strada rispetto al parcheggio. Vi segnalo anche che non è tra i sentieri ufficiali del parco, pertanto non lo troverete sulla brochure.
E’ un percorso lineare di 2.5 km, con un dislivello complessimo di 70 metri. Il dislivello è prevalentemente in discesa all’andata, quiesto significa che dovrete fare il ritorno per lo più in salita.
Il sentiero è completamente esposto al sole, ed in estate la temperatuta supera regolarmente i 40°.
Per la vostra sicurezza, seguite questi importanti consigli:
- mettete in conto almeno mezz’ora a tratta, più il tempo che passerete alla Fire Wave
- in estate, non percorrete il sentiero oltre le 9.30-10 del mattino. Così facendo, sarete di ritorno entro le 11.00.
- anche se il trail sembra breve portate 1 litro d’acqua o bevande sportive (meglio) a testa. Il clima è molto secco e non vi farà sudare, ma rischiate comunque di disidratarvi
- portate una barretta energetica, per migliorare l’assorbimento dei liquidi
- è indispensabile coprire bene la testa e proteggere gli occhi dal riverbero sulle rocce
- indossate calzature adeguate con un buon grip
Leggete anche i miei consigli per praticare trekking in sicurezza.
Il trail per la Fire Wave
Ok, spero di non avervi spaventati troppo con le precauzioni per la sicurezza! Questo percorso è davvero meraviglioso, e vi consiglio assolutamente di farlo.

Mi preme molto l’aspetto della sicurezza, perché una banale svista può rovinare una vacanza tanto attesa, e pagata profumatamente!
Passiamo alla parte bella, la descrizione del sentiero e della nostra esperienza.
Partiamo poco prima delle 10, dopo aver tentennato perché il parcheggio è invaso dalle api. Fortunatamente, gli insetti non ci importunano, quindi partiamo subito con il sentiero.
La prima parte va verso una grossa formazione rocciosa, in piano, su un sentiero sabbioso. La sabbia si infila immediatamente nelle scarpe e nelle calze.
Anche se non siamo su un sentiero ufficiale, è comunque ben segnalato con dei paletti.
Teniamo la formazione rocciosa sulla sinistra, e cominciamo a scendere. Siamo sempre in vista della strada, ma si vede che stiamo scendendo. Fortunatamente c’è una strettoia dove possiamo ripararci un attimo all’ombra di una roccia. Il caldo è davvero intenso.

Ma il panorama ripaga ampiamente della fatica. Davanti a noi c’è una distesa di rocce dalle sfumature incredibili, dal rosso all’arancio al bianco. le striature sembrano avvolgere le rocce come panna montata.
La roccia è liscia, ma non scivolosa. La direzione da prendere è indicata dai cairn, i cumuli di pietra tipici dei nativi, ma utilizzati anche nei parchi per segnare i sentieri.
Cominciamo a vedere la Fire Wave dall’alto, ma, quando arriviamo giù, lo spettacolo è indimenticabile. Non sarà all’altezza del The Wave, ma si difende molto bene.
La roccia fa un avvallamento, e le striature dei colori danno davvero la sensazione di essere su un’onda. I colori sono intensi, il rosso è irreale. Alzando lo sguardo, sembra di essere sommersi da un mare di fuoco.


Il ritorno
E’ un peccato doversene andare, ma non vogliamo attardarci troppo, la temperatura sale rapidamente. Restiamo ancora per qualche fotografia, e poi ripartiamo.
La prima parte della salita la reggiamo abbastanza bene. paradossalmente, terminato il grosso della salita, il caldo ci assale, e ci fermiamo molto spesso a bere un po’ d’acqua.
Nonostante le numerose soste, arriviamo al parcheggio nel giro di 40 minuti dalla partenza, stanchi ma molto felici… e felici di poterci chiudere in auto con l’aria condizionata!
Avete delle domande sul trail per la Fire Wave? Lasciate un commento al post, e leggete anche l’articolo dedicato alla Valley of Fire.