Il Jack Daniel’s è il whisky più conosciuto e venduto al mondo, e la sua distilleria si trova a Lynchburg, un paesino sperduto nelle verdi campagne del Tennessee.
Il Jack fa parte della cultura americana, citato nella letteratura, nel cinema e nella musica country, ed ha una storia molto particolare, a metà tra realtà e leggenda. Anche se non siete amanti whisky, questa è una tappa imperdibile di un viaggio nel sud degli Stati Uniti.
Indice
Dove si trova e come raggiungere la distilleria del Jack Daniel’s
Lynchburg si trova 120 km a sud di Nashville e 150 km a nord-ovest di Chattanooga, raggiungibile in circa 90 minuti da entrambe le città. Il modo migliore per arrivarci è in automobile, mezzo indispensabile per ogni viaggio negli USA.
In alternativa, potete partecipare ad un tour guidato da Nashville, così da viaggiare in tutta comodità e assaggiare il whisky senza preoccupazioni.
La distilleria si trova all’indirizzo 280 Lynchburg Hwy, poco a nord del centro. In realtà, è impossibile mancarla, visto che è indicata in ogni modo possibile. Il parcheggio è gratuito e si trova poco più avanti, sulla sinistra, anch’esso ben indicato.
Non è possibile visitare la distilleria con zaini e borse ingombranti. Lasciate quindi tutto direttamente in auto, avendo cura di nasconderli alla vista.

Dove dormire
Potete visitare la distilleria del Jack Daniel’s durante una tappa di spostamento, per esempio tra Nashville e Chattanooga. Non è quindi necessario dormire a Lynchburg, anche perché a parte la fabbrica non c’è nulla da vedere.
Orari e biglietti
La distilleria del Jack Daniel’s è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 16.30. Gli unici giorni di chiusura sono il 1 gennaio, il Martin Luther King Day (terzo lunedì di gennaio), Pasqua, Ringraziamento (ultimo giovedì di novembre), 24 e 25 dicembre.
La visita si svolge esclusivamente con tour guidato. Ci sono tre diverse opzioni, tutte da 90 minuti, ma ricordate che quelle che includono gli assaggi di whisky sono riservate ai maggiori di 21 anni. Chi guida dovrebbe astenersi dai tour con assaggi.
- Dry County Tour, la visita base della distilleria, senza nessun assaggio. Questo è l’unico tour a cui possono accedere i minori di 21 anni.
- The Flight of Jack Daniel’s, il tour più popolare, che include la visita della distilleria e 5 assaggi di whisky e liquori.
- The Angel’s Share, che prevede alcuni assaggi del Jack più pregiato direttamente dalle botti della cantina, un onore originariamente riservato solo ai mastri distillatori.
Prenotare online non è obbligatorio, ma fortemente consigliato, soprattutto in alta stagione. I posti sono limitati, e rischiereste di dover attendere ore per trovare posto. Presentatevi alla biglietteria almeno 10-15 minuti prima della partenza del tour.
Storia della distilleria
Jack Daniel, al secolo Jasper Newton Daniel, fondò la distilleria che porta il suo nome nel 1866, vendendo il suo whisky Old no.7 nell’inconfondibile bottiglia quadrata, simbolo di integrità.
Nel 1875 trovò nei pressi di Lynchburg un terreno perfetto per la distillazione, grazie alla presenza sorgente Cave Spring Hollow, che forniva l’acqua perfetta per la produzione del whisky.
Dopo la morte di Jack, che non aveva eredi, il comando passò ai nipoti Jess e Lem Motlow, cui toccò l’ingrato compito di traghettare l’azienda fuori dal proibizionismo e dalla grande depressione. Dopo anni di inattività, durante i quali il whisky fu stoccato nei magazzini di Birmingham, Cincinnati e St. Louis, la produzione riprese, nonostante la scarsità delle materie prime.

L’unico altro periodo di fermo dell’azienda, stavolta volontario, fu durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la dirigenza decise di cessare le attività per destinare risorse al conflitto.
A partire dal dopoguerra, grazie anche a una vincente strategia pubblicitaria, il Jack Daniel’s conquista il grande pubblico, sia in patria sia oltreoceano, diventando simbolo stesso della cultura americana. Negli ultimi anni la produzione si è molto espansa, aggiungendo liquori speciali e whisky aromatizzati.

Produzione del whisky
Il Jack Daniel’s è tuttora prodotto solamente nella distilleria di Lynchburg, che da sola riesce a sodisfare il fabbisogno mondiale. Se un vostro amico vi dovesse chiedere di portargli a casa una bottiglia di Jack dall’America, potrete quindi rispondergli tranquillamente che anche quelle del supermercato sotto casa vengono da qui.
Tutte le materie prime provengono dagli Stati Uniti: mais, segale e orzo maltato, oltre ovviamente alla purissima acqua della sorgente locale.
Il composto di cereali ed acqua viene lasciato fermentare, arrivando così alla miscela chiamata mash. Il mash funge anche da lievito madre, infatti una parte del composto viene utilizzata per produrre il lotto successivo.
Il distillato è successivamente filtrato da tre metri di carbonella di acero bianco, in distillatori di rame alti 30 metri. Questo metodo conferisce al Jack Daniel’s il suo inconfondibile gusto, ed è il passaggio essenziale perché un whisky possa avere la denominazione “Tennessee”.


Altra caratteristica unica del Jack Daniel’s E’ l’invecchiamento. Sono utilizzate esclusivamente botti vergini di quercia bianca americana, autoprodotte, e il liquore prende sapore grazie alle escursioni termiche e al microclima che si genera nei magazzini.
Tour della distilleria
Il tour si svolge in parte a piedi e in parte in pullman. Trattandosi di un’azienda tuttora in attività, è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni della guida.
La visita comincia da un piazzale ove si trovano i forni in cui è prodotta la carbonella. Tonnellate di pallet di acero bianco sono impilate all’esterno, pronte a trasformarsi in carburante per il nostro whisky.
Proseguendo, si arriva fino alla famosa sorgente, nascosta in una grotta e circondata da un parco suggestivo, decorato con ponticelli, panchine, sentieri e un piccolo stagno popolato da anatre. Davanti alla grotta campeggia una statua di Jack Daniel. Vi sembrerà piccola, ma in realtà è a grandezza naturale. Pare, infatti, che il padre fondatore dell’azienda fosse molto basso.




Da qui si passa allo studio. Accanto a foto commemorative e altri oggetti d’epoca, si trova una cassaforte. Finora non vi ho ancora raccontato come il buon Jack Daniel passò a miglior vita, è quindi giunto il momento di farlo. Un giorno di ottobre del 1911, Jack cercò di aprire questa cassaforte, cosa che faceva regolarmente. Non riuscendo ad aprirla, per la frustrazione le tirò un violento calcio, rompendosi l’alluce. La frattura andò in setticemia e pochi giorni dopo, l’11 ottobre, Jack Daniel morì. Che questa storia sia vera o no, la cassaforte è entrata nella leggenda ed è uno dei punti forti della visita.


Altre aree oggetto di visita sono i filtraggio, il reparto imbottigliamento e la cantina di invecchiamento, fase cruciale per la realizzazione di un buon whisky. La qualità del liquore dipende infatti non soltanto dagli ingredienti e dalla lavorazione, ma soprattutto dalle botti usate per l’invecchiamento, e dalla posizione di ogni singola botte nella cantina.


Il tour termina nella sala di degustazione, dove chi ne ha diritto potrà procedere agli assaggi, mentre gli altri si recheranno al negozio di souvenir.
Lynchburg
Terminata a visita alla distilleria di Jack Daniel’s, non buttate il vostro biglietto, che vi servirà per ottenere un simpatico souvenir presso lo store ufficiale di Lynchburg.
La città non è nulla di speciale, ma vale comunque una breve visita. Il centro consiste in una piazzetta fiancheggiata da edifici in mattoni rossi dalle insegne sbadite, tutti rigorosamente a tema.




Se avete tempo, andate a vedere la casa di Lev Motlow, e la curiosissima Big Blue Chair, un’enorme sedia azzurra che esiste senza un particolare motivo.
Infine, pranzate al ristorante Miss Mary Bobo’s Boarding House, dove potrete gustare l’autentica cucina del sud.
Curiosità
Ironicamente, il whisky più consumato al mondo è prodotto in una dry county, ovvero una contea all’interno della quale è vietata la vendita di alcolici. Questo significa che, al di fuori della distilleria, in zona non potrete né acquistare né consumare alcool.
Il motivo di questa stranezza storica non è chiaro. Pare che, semplicemente, nella contea non si sia mai svolto il referendum per l’uscita dal proibizionismo. E’ però più probabile che oggi vogliano mantenere questa tradizione semplicemente perché particolare e molto bizzarra.