Nel sud più profondo del Paese, New Orleans è una delle città più atipiche ed affascinanti degli Stati Uniti, e ricchissima di cose da vedere. Molto diversa dalle altre grandi città americane, è famosa per la sua atmosfera rilassata, la sfrenata vita notturna e la vivace scena musicale, in particolare per i locali jazz.
Ma non solo, a New Orleans troverete interessantissimi musei, edifici storici dalle architetture incantevoli, lugubri cimiteri e la deliziosa cucina cajun, nata grazie al crogiolo di razze e culture che popolano la città.
Da qui potrete inoltre effettuare escursioni nelle celebri piantagioni della Louisiana e nel bayou, l’intrico di canali del delta del Mississippi, abitato dagli alligatori.
Indice
Come arrivare
New Orleans ha un aeroporto internazionale, ma non esistono voli diretti dall’Italia. E’ quindi necessario fare almeno uno scalo, di solito a Londra, Chicago o Atlanta.
Insieme ad Atlanta, New Orleans è la base ideale per un viaggio nel Sud degli Stati Uniti, alla scoperta della storia della Guerra di Secessione, delle lotte per i diritti civili e della musica americana.
Se, invece, vi trovate già in territorio americano, potrete raggiungere New Orleans in auto con l’autostrada US10, che attraversa tutto il sud del paese dalla Florida alla California. A tal proposito, leggete i miei consigli per noleggiare un’auto e guidare negli Stati Uniti.
Come muoversi in città
Il centro di New Orleans, inteso come il French Quarter, è compatto e si gira tranquillamente a piedi. Non avrete quindi bisogno di spostarvi in automobile. Anzi, trovare parcheggio può diventare un vero incubo.
Se il vostro hotel è in centro, lasciate pure l’auto nel parcheggio dell’hotel e muovetevi a piedi. Nel caso in cui vi troviate fuori, vi consiglio di utilizzare lo Streetcar, il caratteristico tram verde che è anche monumento storico. Ha quattro linee che collegano molto bene le principali attrazioni turistiche, ed in più è molto economico. La tratta singola costa solo 1.25$, ed il pass giornaliero 3.00$.
Potete fare il biglietto direttamente sul tram (ma vi servirà l’importo esatto), oppure acquistare il pass all’ufficio di Canal Street o alle macchinette.
In alternativa, utilizzate il taxi o Uber. Io ho preferito quest’opzione, anche se più costosa.
Quando andare e fuso orario
Anche se noi italiani possiamo viaggiare prevalentemente in questo periodo, l’estate è la stagione peggiore visitare New Orleans. L’umidità e il caldo sono atroci, e c’è il concreto rischio di uragani. Il famigerato Katrina, giusto per fare un esempio, si è abbattuto su New Orleans nell’ultima settimana di agosto del 2005. Tenete presente che io ho viaggiato a settembre inoltrato, e ho comunque trovato temperature che sfioravano i 40°, intervallate da violenti acquazzoni.
I momenti migliori per questo itinerario sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più gradevoli.
Anche l’inverno è un buon periodo per quanto riguarda le temperature. Tuttavia, in questa stagione le ore di luci sono poche, ed inoltre i musei seguono orari ridotti, o addirittura rimangono chiusi.
L’evento più importante di New Orleans è il carnevale. In questo periodo la città è ancora più allegra e colorata, con feste, sfilate e tanti eventi. In questo periodo, però, la città si riempie ed è più difficile trovare una sistemazione.
New Orleans si trova sul Central standard time (CST), 7 ore indietro rispetto all’Italia.
Quanto tempo dedicare
Per riuscire a vedere tutte le principali attrazioni di New Orleans vi occorreranno almeno 2 notti, anche 3 se volete fare un tour del bayou.
Arrivando nel primo pomeriggio dalle piantagioni o da Montgomery, dedicate mezza giornata al quartiere francese, magari visitando qualche museo. Il giorno seguente, visitate il Garden District e il City Park, e completate il giro del quartiere francese con i musei rimanenti.
Storia di New Orleans
New Orleans sorge sul delta del Mississippi nel sud della Louisiana, uno stato di colonizzazione francese. Fu fondata nel 1718 dalla compagnia del Mississippi, e dedicata a Filippo II D’Orléans, fratello minore di Luigi XIV.
Ai francesi dobbiamo la realizzazione del French Quarter, con la caratteristica struttura a scacchiera. Tuttavia, gli edifici che vi sorgono furono ricostruiti sotto la dominazione spagnola dopo che, nel 1794 , un grave incendio distrusse gran parte della città.
Nel 1803 New Orleans fu venduta agli americani, e visse un periodo di sviluppo economico grazie alla sua posizione strategica e al suo importante porto, il più grande del Paese per il traffico di merci e schiavi. Nel corso della Guerra di Secessione, la città fu occupata nel 1862 dalle truppe nordiste, e rimase sotto il loro controllo fino al termine del conflitto.
Il secondo ‘800 vide un massiccio afflusso di migranti italiani, in particolare dalla Sicilia, attratti dai tanti posti di lavoro disponibili presso il porto e nelle piantagioni.
Nonostante questo, con l’avvento della ferrovia e delle nuove tecnologie, il ruolo centrale del porto di New Orleans venne meno, e la città andò progressivamente declinando, anche a causa degli uragani, che si abbattono frequentemente sul Golfo del Messico e sulla città. Il più devastante fu Katrina, che nel 2004 provocò un’esondazione del lago Ponchartrain, con la conseguente inondazione dell’80% della città.
Dopo Katrina, moltissimi lasciarono per sempre la città, che anche per questo motivo rientra tra le 20 città più povere degli Stati Uniti.
Dove dormire
New Orleans ha un tasso di criminalità purtroppo abbastanza elevato, soprattutto a causa dell’impoverimento della popolazione dovuto agli uragani e al Covid. Tuttavia, le zone frequentate dai turisti sono generalmente sicure, sempre adottando le normali misure di buon senso. Come in tutte le grandi città, anche qui ci sono quartiere migliori e quartieri da evitare.
I quartieri più indicati per il vostro soggiorno sono quelli centrali, quindi il French Quarter, Faubourg-Marigny e il Garden District. Ottimi anche Lake Vista e Lake View, nei pressi del City Park. Naturalmente, queste sono purtroppo anche le zone più costose. Noi abbiamo soggiornato all’hotel Creole Gardens lungo Prytania Street nel quartiere Faubourg-Lafayette, una buona struttura con parcheggio e colazione inclusi.
Meglio invece evitare le zone periferiche e quelle più a ridosso del fiume, quindi Central City, Saint-Roch e Seventh Ward, Florida, Saint-Claude e Desire. La sera sarebbe inoltre meglio evitare il quartiere Trémé Lafitte che, benché centrale, ha un tasso di criminalità piuttosto alto.
New Orleans City Pass
Vista la moltitudine di cose da vedere a New Orleans, può essere utile acquistare il pass turistico. Grazie a questa tessera, modulabile in base alla vostra permanenza in città, potrete accedere ad oltre 25 attrazioni a un prezzo vantaggioso, oltre che saltare le code.
Cosa vedere a New Orleans
Quartiere Francese
Chiamato anche Vieux Carré per la sua struttura a scacchiera, il French Quarter è il nucleo originario di New Orleans, nonché la prima cosa da vedere in città. A differenza dei tipici downtown delle grandi città americane, che sono per lo più zone di uffici, il french quarter è un vero centro storico, come lo intendiamo noi europei.
Il French Quarter è famoso per le sue splendide architetture e la vivace vita notturna.
Gli edifici, che come abbiamo detto sono in stile spagnolo, si distinguono per i porticati, le persiane in legno e i meravigliosi balconi in ferro battuto traboccanti fiori, che danno a New Orleans un’aria decisamente mediterranea. Molti di questi risalgono all’800, che per un paese come gli Stati Uniti è tantissimo tempo fa.
Per quanto riguarda la vita notturna, non possiamo non nominare Bourbon Street. La via più famosa di New Orleans ci riporta alla mente i ruggenti anni ’20, con i locali dove bere alcolici sottobanco, ascoltare il jazz, e passare qualche ora in compagnia di donne di facili costumi. Oggi, purtroppo, questa celebre strada è diventata troppo commerciale. Per respirare la vera atmosfera di New Orleans, scegliete le vie parallele, come Royal Street, Chartres Street e Decatour Street.
Se volete ascoltare del jazz nel Quartiere Francese, prenotate un biglietto alla Preservation Hall, storico locale degli anni ’50 che offre performance quotidiane.
New Orleans è anche la capitale mondiale del vodoo, e nel French Quarter troverete molte attrazioni a tema. Il Museo del Vodoo esplora tutta la storia di questa antica e misteriosa arte magica. Se invece volete portare a casa un souvenir originale, recatevi al Marie Laveau’s House of Vodoo, un negozio di articoli a tema che porta il nome della regina delle arti oscure, vissuta qui nell’800.
Jackson Square
Pur trovandosi nel Quartiere Francese merita un paragrafo a parte la bella Jackson Square, la piazza principale di New Orleans.
Questa piazza a pianta quadrata dominata dalla cattedrale, con un grande parco centrale e decine di artisti di strada ai lati vi ricorderà molto la Francia. Non a caso, si ispira proprio a una celebre piazza parigina, Place des Vosges, ed in origine si affacciava direttamente sul fiume.
La Cattedrale di Saint Louis, in stile coloniale spagnolo, fu ricostruita nel 1850, dopo che l’incendio del 1794 ebbe distrutto l’edificio precedente. Visitata anche da Papa Giovanni Paolo II, è uno dei principali siti del culto cattolico negli Stati Uniti.
Ai lati della cattedrale sorgono il Cabildo e il Presbytère, due importanti edifici ufficiali del periodo di dominazione spagnola. Il primo era il centro governativo e politico, il secondo era la curia. Entrambi ospitano oggi il Museo Statale della Louisiana.
Faubourg-Marigny
Il jazz nacque proprio qui a New Orleans all’inizio del’900 come evoluzione delle musiche tradizionali degli afro-americani. Reso famoso in tutto il mondo da Louis Armostrong, il jazz è ancora parte integrante della cultura i New Orleans, ed in particolare nel quartiere Fauborg-Marigny, ad est del French Quarter.
Solamente dopo aver passato una serata in un locale jazz potrete die di aver davvero colto lo spirito di New Orleans.
L’arteria principale è Frenchman Street, costellata di locali tradizionali che propongono autentica musica jazz tutte le sere. Il più conosciuto è lo Spotted Cat Music Club, seguito dallo Snug Harbor Jazz Bistro, che si trova proprio di fronte. Ricordatevi di portare con voi il passaporto, in quanto per entrare nei locali è necessario avere almeno 21 anni.
Se vi interessa scoprire di più su questo genere musicale, visitate il Jazz Museum, presso la ex zecca di stato. Il museo ripercorre la storia del jazz dagli albori fino ai giorni nostri attraverso documenti, locandine, strumenti musicali e costumi d’epoca. Naturalmente, un’ampia sezione è dedicata a Louis Armstrong.
Congo Square
A nord del French Quarter, Congo Square era l’unica piazza cittadina nella quale agli schiavi di colore era consentito aggregarsi.
Nel loro unico giorno di riposo, la domenica, gli schiavi venivano in questa piazza e cantavano e ballavano tutti insieme, dando origine a quello stile musicale triste e malinconico che si trasformerà nel jazz. Qui potevano inoltre praticare il culto vodoo e commerciare i propri beni e, se raccoglievano sufficiente denaro, comprare la propria libertà.
Oggi, la piazza fa parte del parco cittadino dedicato a Louis Armstrong.
Lungofiume del Mississippi
Il fiume più importante degli Stati Uniti termina la sua corsa di oltre 37000 km nei pressi di New Orleans, gettandosi nel Golfo del Messico.
Come abbiamo visto, il porto di New Orleans era il più importante del Paese per la tratta di merci e schiavi. Oggi, il porto commerciale si trova più a sud, mentre il tratto centrale è stato convertito in un parco, chiamato anche Moonwalk per l’ansa del fiume a forma a falce di luna.
Oltre a passeggiare tranquillamente lungo la passerella pedonale, da qui potrete partire per una crociera di due ore sul fiume, a bordo dello storico battello a vapore Natchez.
Se volete fare un po’ di shopping, recatevi allo storico mercato dell pulci French Market, dove si trova anche il Café du Monde, famoso per i suoi eccezionali beignets.
City Park
Spostiamoci più a nord del centro per una delle più belle cose da vedere a New Orleans, il suo immenso parco cittadino. Con una superficie di 5,3 km quadrati, è addirittura più esteso del Central Park di New York, e comprende moltissime attrazioni.
Nella zona meridionale del parco, quella più visitata, troverete laghetti, un bayou naturale, e un enorme bosco di querce avvolte dallo spanish moss, una pianta aerea molto diffusa nel sud degli Stati Uniti, che conferisce al paesaggio un aspetto misterioso e romantico.
A tutto questo si aggiungono tempietti, l’orto botanico, e un grande giardino di sculture, il Sydney and Walda Besthoff Sculpture Garden.
Qui si trova inoltre il New Orleans Museum Of Art, la galleria d’arte cittadina che custodisce preziosi capolavori dell’arte mondiale, tra cui esponenti dell’impressionismo francese e una collezione di manufatti di epoca pre-colombiana.
Garden District
Questo quartiere a sud del French Quarter nacque nell’800, quando New Orleans entrò a far parte degli Stati Uniti. Poiché non volevano mischiarsi con la più povera popolazione creola che abitava in centro, i facoltosi anglo-americani si trasferirono in questa zona periferica, realizzando grandi ville in stile coloniale circondate da lussureggianti giardini.
Recatevi alla piccola libreria al 2727 di Prytania Street, che funge anche da ufficio turistico, e recuperate una mappa della zona. Da qui partite alla scoperta del quartiere, rigorosamente a piedi, tra i viali fiancheggiati da querce e magnolie. Praticamente tutte le case sono ville storiche, una più bella dell’altra. Ecco le più famose:
- The Jefferson Davis House
- Colonel’s Short Villa
- Briggs-Staub House
- The Women’s Opera Guild House
- Buckner Mansion, famosa perché usata come set per la casa delle streghe in American Horror Story: Coven
- Ann Rice’s House
- Sully Mansion
Lafayette Cemetery No.1
Abbiamo già rimarcato più volte che New Orleans è una città molto europea, e questo si evince anche dal fatto che tra le cose da vedere vi siano i suoi cimiteri.
A noi italiani potranno sembrare normalissimi cimiteri ma per gli americani, abituati ai più semplici campi costellati di croci bianche, le tombe monumentali di New Orleans sono una vera perla.
E’ possibile visitare diversi cimiteri, ma il più famoso è il Lafayette No.1, nel Garden District, dove è sepoltta la già citata regina del Vodoo Marie Laveau.
Vi consiglio di visitarlo con un tour guidato, che vi farà scoprire tutti i suoi segreti.
Altri Musei
Se vi avanza tempo, a New Orleans troverete molti musei interessanti.
Per primo citiamo il National World War II Museum, nel Magazine District. Aperto nel 2000, è considerato uno dei più grandi e completi nel suo genere, e fa parte del circuito Smithsonian. La mostra è molto moderna ed interattiva, e si concentra sul ruolo centrale degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, ed in particolare sullo sbarco in Normandia e la guerra nel Pacifico. Sono esposti documenti, diorami, armi, uniformi, veicoli e aeromobili, oltre ad alcuni memoriali e un filmano in 4D. per visitare questo museo vi occorreranno almeno 2 ore.
New Orleans è anche la città del carnevale, e quindi non poteva mancare un museo dedicato al celeberrimo Mardi Gras, la grande sfilata dei carri allegorici che segna la fine del carnevale e l’inizio della quaresima. Il museo vi svelerà il dietro le quinte della grande parata, e tutto il lavoro necessario per realizzare i meravigliosi carri e e i costumi.
Escursioni
Tour del bayou della Louisiana
New Orleans si trova alle porte del Delta del Mississippi, un’ampia zona paludosa caratterizzata dai bayou, canali naturali popolati da alligatori e lamantini, e fiancheggiati da piante acquatiche.
Visitare questo particolare e fragile ecosistema è una bellissima esperienza a contatto con la natura, e ci sono moltissime società che propongono dei tour guidati in idroscivolante. Purtroppo, la maggior parte i questi non proprio cruelty-free, in quanto quasi tutti comprendono il nutrire gli animali, pratica dannosissima per queste specie selvatiche, e la possibilità di accarezzare un baby-alligatore, che vive in cattività sulla barca.
L’unica società davvero eco-friendly è Beyond The Bayou, che propone tour nel completo rispetto della natura.
Tour delle piantagioni
Il sud degli USA è una regione meravigliosa, che però ha anche un passato tutt’altro che edificante. Attorno all’800, insieme alla nascita delle piantagioni si diffuse anche la pratica dello schiavismo. Milioni di persone furono deportate dalle colonie europee dell’Africa per essere vendute come merci ai ricchi proprietari terrieri, che poi li utilizzavano come manodopera gratuita, trattandoli in modo disumano. Questa pratica fu uno dei motivi che fece scoppiare la Guerra di Secessione, e per fortuna fu abolita al termine del conflitto.
Oggi, nel sud della Louisiana sono ancora presenti molte piantagioni, che contrariamente a quanto siamo abituati a pensare non coltivavano cotone, bensì canna da zucchero.
E’ possibile visitare diverse piantagioni, ognuna con una propria storia e le proprie peculiarità. Queste sono le principali:
- Oak Alley Plantation, la più famosa, caratterizzata dall’imponente viale di querce secolari.
- St. Joseph, ancora in attività e tra quelle che conservano ancora gli arredi originali.
- Whitney Plantation, l’unica che affronti seriamente la questione dello schiavismo.
- Laura Plantation, quella che ha meglio ricostruito la vita quotidiana di una famiglia creola.
- Evergreen Plantation, che è chiusa ma comunque visibile da fuori, ha fatto da sfondo alle vicende del film Django Unchained di Quentin Tarantino.
Ecco alcuni tour organizzati tra cui scegliere:
Cosa e dove mangiare a New Orleans
New Orleans è la patria della cucina cajun e creola. La prima fu importata dai coloni francesi stabilitisi inizialmente nella Nuova Scozia, la seconda è è il risultato del mix culinario delle varie etnie che qui si sono ritrovate: ispanici, francesi, caraibici, africani eccetera.
Alcuni dei migliori piatti tipici, da assaggiare assolutamente, ci sono:
- gumbo, una zuppa densa e saporita a base di okra e riso, con una proteina che può essere pesce, carne o crostacei.
- po’ boy, un panino tradizionale della Louisiana farcito con pesce fritto, più comunemente gamberi.
- jambalaya, un piatto creolo a base di carne, pesce e verdure, insaporito da un brodo a base di pomodoro e accompagnato da riso.
- etouffée, simile alla jambalaya ma tradizionalmente fatto con gamberi o aragoste.
- polpette di alligatore.
- ostriche Rockefeller, ovvero gratinate con formaggio, spinaci e liquore all’anice.
- beignets au lait, delle frittelle spolverate di zucchero a velo accompagnate da caffelatte.
- pecan pie, la crostata di noci pecan e sciroppo di mais.
Dove assaggiare tutte queste pietanze? La scelta è davvero ampissima. Oltre al già citato Café du Monde, vi segnalo gli ottimi Gumbo Shop, nel quartiere francese, e il Commander’s Palace, nel Garden District.
Per bere qualcosa dopo cena, recatevi al Lafitte’s Blacksmith Shop Bar, storico pub del 1732 che si narra si astato abitato anche dal temibile pirata Jean Lafitte.