Tenerife, la più grande e visitata delle isole Canarie, è nata dall’attività vulcanica. Il Teide, la vetta più alta di Spagna, è il più conosciuto, ma sull’isola ci sono ben 321 vulcani. Proprio loro hanno contribuito, con le loro numerose eruzioni, alla formazione dei caratteristici tunnel lavici, dei quali la Cueva del Viento è il più lungo, e l’unico visitabile dai turisti.
Volete provare l’esperienza di camminare sottoterra, in un misterioso tunnel, i vostri passi illuminati solo dalla luce delle torce? Scopriamo allora come visitare la Cueva del Viento.

Indice
Info Pratiche
La Cueva del Viento è un’attrazione a pagamento. La società che la gestisce tiene molto alla preservazione del particolare ecosistema del tunnel. Per questo motivo, il numero di visitatori è limitato, ed è necessario prenotare.
Noi abbiamo pagato 20€ a testa a Marzo 2019, per il tour in inglese delle 9:45, della durata di circa 2 ore. Fate riferimento al sito ufficiale per orari e costi aggiornati.
So che possono sembrare tanti soldi, soprattutto rispetto ai prezzi medi di Tenerife, ma è una visita molto particolare, che si può fare solo in pochi posti al mondo.
Non si possono portare zaini o borse ingombranti, ricordatevi di indossare scarpe adatte e coprirvi adeguatamente! Nella grotta c’è una temperatura di circa 15 gradi tutto l’anno. Anche i cavalletti fotografici non sono consentiti.
Come arrivare
La Cueva del Viento si trova a Icod de Los Vinos, nel nord dell’isola, non distante da Puerto del La Cruz e da La Orotava. L’indirizzo dell’ufficio visitatori è: 51, Camino los Piquetes, 38438 Icod de los Vinos.
Da nord (Santa Cruz, La Lagua, Puerto de la Cruz), la strada è più semplice: basta imboccare la TF-5 e proseguire fino a Icod de Los Vinos
Da sud (Los Cristianos, Costa Adeje) dovrete invece prima “scollinare” il Parque del Teno. Dovrete prendere la TF1 fino a Santiago del Teide. Da qui, imboccate la TF-82, poi la TF-373, ed infine, a Mirabal, la TF-366 fino alla destinazione, attraversouna strada molto tortuosa, ma anche molto panoramica.
In entrambi i casi, preparatevi a percorrere l’ultimo tratto con salite vertiginose e su strade strette, fate sempre attenzione al traffico in senso contrario!
Come si è creata la Cueva del Viento di Tenerife?
La guida vi darà moltissime informazioni sulla formazione dei tunnel, e su come riconoscerli.
Per quello che possono valere le mie spiegazioni, sappiate che i tunnel si creano in presenza di vulcani di tipo “hawaiiano”, ovvero vulcani che eruttano lava molto liquida.
Il fiume di lava comincia a scorrere. Lo strato superiore, a contatto con l’aria, si solidifica creando una specie di “crosta”. Questa crosta formerà il tetto del tunnel. Man mano che la lava continua a scorrere, la crosta si fa più spessa, isolando il fiume sottostante, che rimane caldo e arriva fino al mare, formando la galleria.
In ogni caso, le esperte guide vi illumineranno su tutta la geologia della zona, i tipi di lava, le ultime eruzioni eccetera. Quello che vedrete quando visiterete la Cueva del Viento è un breve tratto di uno dei tanti tunnel che percorrono l’isola.
Muretti in pietra lavica La lava liscia che è rimasta in superficie
Visitare la Cueva del Viento
Sarete accompagnati in pullman fino alla zona dove entrerete nel tunnel.
E’ una zona boscosa, piena dei caratteristici pini delle canarie. La zona era abitata, e lo è in parte ancora oggi. Vedrete le costruzioni in pietra lavica erette dai primi abitanti della zona.
Finalmente, poi, entrerete nel tunnel vero e proprio. Dopo altre spiegazioni sulla sicurezza e l’importanza di questo ecosistema, partirete finalmente alla scoperta della Cueva del Viento.
Tutto è naturale, almeno in gran parte. Qua e là il soffitto è puntellato, e nel punti più impegnativi sono stati messi dei gradini in metallo. Però, niente cemento né illuminazione artificiale.
Man mano che proseguirete, la guida vi spiegherà i diversi colori delle pareti, la conformazione nel pavimento, del soffitto e delle “lava drops”, delle piccole stalattiti di lava che spuntano dal soffitto, create quando la lava bollente rimbalza e si solidifica sul soffitto.
La guida vi mostrerà anche alcuni tunnel secondari, creatisi con le eruzioni successive, ma in questi non ci potrete entrare, il rischio di perdersi è troppo alto.
Le “lava drops”, piccole stalattiti di lava attaccate al soffitto Il buio impressionante nel tunnel
Senza ovviamente dimenticare i tantissimi insetti che popolano la grotta, meraviglioso esempio di adattabilità ed evoluzione. Ma non abbiate paura, non li noterete nemmeno, e ve lo dice una fifona!
Il percorso termina alla “grotta della vecchia” (traduzione mia), un pozzo a strapiombo da cui si vedono i “piani” dei diversi tunnel, uno sopra l’altro.
Ciò che più mi ha impressionato della visita alla Cueva del Viento è senza dubbio l’oscurità, un’entità tangibile, spessa, quasi solida. E poi, la meraviglia per ciò che la natura è in grado di creare.
Terminata l’esplorazione del tunnel, tornerete ai pulmini attraversando di nuovo la boscaglia.
Sicurezza durante la visita
Come dicevo, la Cueva del Viento è gestita da una società che vuole preservare il più possibile la naturalezza dell’ambiente. Il tunnel, diversamente da quanto accade a Lanzarote, non è né pavimentato né illuminato, e la visita può essere fatta solamente con la guida.
Loro sono molto attenti alla sicurezza: vi forniranno l’elmetto con la torcia; inoltre, alcuni visitatori avranno in dotazione anche una batteria di scorta (di solito la danno agli uomini perché è pesante). La guida è anche sempre in contatto con gli addetti al recupero, e li chiamerà al termine della visita per comunicare che è andato tutto bene. Ci siamo sempre sentiti al sicuro.
Fate anche voi la vostra parte, non allontanatevi mai dal gruppo e non addentratevi da soli nei tunnel secondari. Visitare la Cueva del Viento di Tenerife è un’esperienza indimenticabile, seguite sempre le istruzioni e ne avrete un bellissimo ricordo.