Le meravigliose Isole Hawaii, nel cuore del pacifico, sono un vero paradiso tropicale, con spiagge da sogno, una natura incontaminata e lussureggiante, perfete per una vacanza all’insegna del relax e dell’avventura.
Grazie al clima tropicale, al terreno fertile, alla presenza dell’oceano, e alla ricca e variegata cultura hawaiiana, le isole hanno una grande varietà di squisiti piatti tipici. Le basi sono frutta e pesce freschi, ma anche ottima carne, allevata tra le praterie di Big Island, la frutta secca e i piatti importati da altre culture, come la cucina cinese e portghese.
Le Hawaii sono quindi una meta perfetta non sono per gli amanti del mare, del surf e del trekking, ma anche per chi vuole gustare alcune prelibatezze esotiche e accostamenti unici. Scopriamo i principali piatti tipici delle Hawaii!
Indice
Piatti Tipici delle Hawaii
Le origini della cucina hawaiana risalgono agli insediamenti polinesiani nelle isole Hawaii, che avvennero circa 1.500 anni fa. I primi hawaiani coltivavano il taro, una radice tuberosa che è ancora oggi un alimento fondamentale nella cucina hawaiana. Altri ingredienti tradizionali hawaiani includono il pesce, il maiale, le verdure e le frutta tropicali.
Nel corso dei secoli, le influenze asiatiche, europee e americane hanno contribuito a plasmare la cucina hawaiana. I coloni europei introdussero nelle isole il riso, le patate dolci e le spezie. I commercianti cinesi e giapponesi portarono con sé i loro piatti tradizionali, come il saimin (noodles cinesi) e il manapua (panino al vapore ripieno di maiale). E gli immigrati americani contribuirono a diffondere la cultura del fast food e della cucina tex-mex.
Oggi, la cucina hawaiana è una cucina ricca e variegata che offre qualcosa per tutti i gusti. I piatti tradizionali hawaiani sono spesso combinati con ingredienti e sapori provenienti da altre culture, creando una cucina unica e originale.
Poké
Il primo piatto tipico delle Hawaii di cui vi parlo è il poké, che da qualche anno sta spopolando anche in Italia. Per esempio, a Milano è tra le opzioni più popolari per una pausa pranzo fresca e salutare, oppure per una cena da asporto quando non si ha tempo di cucinare.
Ora va di moda sperimentare con diverse consistenze e sapori insolito, giocare con i colori degli ingredienti e impiattarlo elegantemente, con conseguente lievitazione dei prezzi. In realtà stiamo parlando di un piatto povero, di origine contadina. Nella tradizione hawaiiana infatti il poké era il pranzo al sacco dei contadini, che lo consumavano durante la pausa dal lavoro nei campi.
Il poké originale si prepara con pesce crudo, marinato e tagliato a tocchetti, e una combinazione di due carboidrati. Uno è solitamente il riso, l’altro può essere un’insalata di patate, taro (un tubero polinesano), o altro.
Lo troverete ovunque, ma per me il migliore resta quello più verace di Da Poke Shak, un piccolo negozio di Kailua-Kona, la capitale dell’isola Big Island. Qui si bada poco all’estetica, visto che fanno solo asporto srevito in vaschette di polistirolo, ma molto alla qualità, con una grande varietà di pesce freschissimo e gustoso.
Gamberi
Circondate dall’oceano, le Hawaii hanno a disposizione una gran quantità di gamberi freschi, non a caso, questi crostacei sono tra gli alimenti più consumati sulle isole.
Le ricette sono molteplici, ma le più popolari sono i gamberi all’aglio e burro, saltati in padella; i gamberi fritti al cocco grattuggiato; e i gamberi piccanti, inondanti da una salsa adatta solo ai palati più forti.
Chi guarda la serie tv poliziesca Hawaii Five-O conoscerà sicuramente il mitico Kamekona, che con il suo furgoncino sulla spiaggia di honolulu sfama locali e turisti con prelibati ed abbondanti piatti di gamberi. Kamekona è purtroppo un’invezione cinematografica, ma alle Hawaii troverete un’infinità di furgoncini che servono gamberi in ogni modo.
Il più famoso è Giovanni’s, che opera sin dal 1953, dapprima con un solo camion e adesso con tre, che hanno sede stabile in diversi punti dell’isola di Oahu: a Honolulu, sulla costa nord a Kahuku, e lungo la Kamehameha Highway a Haleiwa. Il menù è molto semplice e consiste in soli tre piatti, ma vi assicuro che sono tutti ottimi: all’aglio, al burro e piccanti, quetsi ultimi non scherzano per niente, infatti hanno una stretta politica no refund, ovvero “nessun rimborso”.
Lomi Salmon
Il lomi salmon è un piatto fresco e saporito a base di salmone crudo, spesso servito come antipasto o come accompagnamento a altri piatti.
La ricetta originale del lomi salmon prevede l’utilizzo di salmone affumicato, ma oggigiorno viene spesso utilizzato salmone fresco tagliato a dadini, e poi mescolato con pomodori, cipolle, succo di limone, sale e pepe. A volte vengono aggiunti anche altri ingredienti, come aglio, peperoncino o aneto.
Il lomi salmon viene spesso servito con riso bianco o poi, una purea di tar bollito e mischiato a latte di cocco. Il suo aspetto violaceo non è particolarmente accattivante, ma il saporè è buono, delicato e leggermente dolce, e ben si presta a condire gli alimenti senza coprirne il sapore.
Kalua Pork
Il kalua pork è un piatto tipico delle Hawaii, preparato con il maiale intero marinato e cotto in una buca nel terreno, chiamata imu. Il maiale viene avvolto in foglie di taro e cotto per diverse ore, fino a quando diventa tenero e saporito, con una consistenza e un sapore simili al pulled pork uno dei piatti al barbecue più iconici degl Stati Uniti.
L’origine del kalua pork risale alla popolazione indigena hawaiana. I pescatori hawaiani marinavano il pesce crudo per conservarlo, ed il kalua pork era un metodo simile per conservare il maiale.
Tradizionalmente, il kalua pork era preparato in occasione del Luau, una festa famigliare e popolare che si svolgeva nele ricorrenze oppure in occasioni importanti come matrimoni, nuove nascite o funerali importanti. In queste feste si canta, si balla la hula al ritmo di hukulele, e si assaggiano i piatti tradizionali.
Oggi, i luau sono purtroppo diventati degli spettacoli ad uso e consumo dei turisti, ed è difficile trovarne uno davvero autentico. Tuttavia, questa può essere un’esperienza divertente nel vostro viaggio alle Hawaii, soprattutto se viaggiate con i bambini. In alternativa, lo troverete in tutti i ristoranti di carne sulle isole.
Loco Moco
Il Loco Moco è un piatto unico a base di riso, uova e hamburger, di origine relativamente recente. Si ritiene che sia stato inventato negli anni ’40 a Hilo, sull’isola di Hawaii da un cuoco di nome Richard Inouye, che lavorava in un ristorante chiamato Lincoln Grill. Un giorno, un cliente chiese un piatto che fosse “grande e gustoso”, e così Inouye decise di creare un piatto con i suoi tre cibi preferiti: riso, hamburger e uova.
Il Loco Moco può essere preparato in diverse varianti, ma la base è sempre più o meno la stessa. Il nome significa “pazzo pazzo”, perché è un piatto inusuale, un po’ disordinato e super calorico, ideale per chi ha bisogno di parecchia energia. Solitamente si condisce con salsa gravy, una specie di besciamella scura ottenuta al fondo di cottura della carne con l’aggiunta di burro, brodo e farina.
SPAM
Curiosamente, uno dei piatti simbolo delle isole Hawaii è la carne in scatola SPAM.
Fu inventata nel 1937 da Jay Hormel, un ingegnere alimentare della Hormel Foods Corporation che stava lavorando a un nuovo metodo di conservazione della carne per i soldati durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra ma divenne popolare in tutti gli Stati Uniti e soprattutto alle Hawaii, dove oggi è alla base di molti piatti tipici.
La troviamo, per esempio, negli hamburger, nel loco moco, e persino in versione sushi.
La consistenza è simile a quella del nostro Spuntì, che andava di moda negli anni ’80. La versione più diffusa è a base di carne di maiale, ma nei supermercati se ne trovano un’infinità di versioni.
Piatti asiatici
Da sempre importante snodo commerciale e culturale per via della loro posizione in mezzo all’Oceano Pacifico, le Hawaii sono anche un importante approdo per gli immigrati provenienti dall’Asia. Honolulu ha infatti una popolosa e vivace comunità cinese, che ha portato sulle isole anche le proprie tradizioni culinarie, integrandole appieno nella cultura locale.
Ecco alcuni esempi di piatti asiatici che sono ormai diventati tipici anche delle Hawaii:
- Saimin, una specie di ramen a base di noodles cinesi serviti in un brodo caldo con carne, verdure e alghe.
- Manapua, un panino al vapore ripieno di maiale salato o altri ingredienti, consumato a tutti i pasti del giorno, colazione compresa.
- Lumpia, Involtini primavera ripieni di carne, verdure e spezie, normalmente preparati per feste e ricorrenze.
- Huli huli chicken, pollo allo spiedo condito con una salsa dolce e piccante a base di soia, zucchero di canna, zenzero e frutta.
- Chicken katsu, pollo impanato con panko e ricoperto di salsa tonkatsu.
Malasadas
Le malasadas sono un bombolone fritto e ricoperto di zucchero. Il loro nome deriva dal portoghese “mal-assada”, che significa “poco cotto”, in quanto le malasadas tradizionali non sono completamente cotte all’interno.
Sono un dolce tradizionale del Portogallo, ma sono diventate molto popolari anche alle Hawaii. Questo perché a partire dalla fine del XIX secolo, molti portoghesi emigrarono alle Hawaii per lavorare nelle piantagioni di zucchero,portando con sé le proprie tradizioni culinarie.
Alle Hawaii le troverete in tutte le panetterie e anche nei supermercati. L’originale è quella vuota spolverata di zucchero, ma qui sulle isole ne sono state create tante versioni tropicali: al mango, maracuja, cocco, anananas, caffè, noci macadamia e anche ripiene di crema.
Provatele da Leonard’s Bakery sull’isola di Oahu, oppure al Punaluu Bake Shop sulla costa sud dell’isola di Big Island.
Shaven Ice
Shaven Ice significa “ghiaccio rasato”, e non è nient’altro che una granita, ma con una consistenza molto diversa rispetto alla nostra. Il ghiaccio viene infatti grattato, a mano o a macchina, da un grosso blocco, poi schiacciato fino ad assumere la forma di una palla e corsparso di uno o più topping. A volte su possono aggiungere anche gelatina di frutta e panna montata.
Lo shaven ice ha origine in Giappone, dove è noto come kakigori. Fu introdotto alle Hawaii dai lavoratori giapponesi che emigrarono sull’isola per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero alla fine del XIX secolo, e divenne subito molto popolare perché offre un po’ di refrigerio dal soffocante caldo umido delle isole.
Io lo trovo troppo dolce e “chimico”, perché si usano coloranti e topping artificiali, ma sicuramebnte è da provare se vi trovate alle Hawaii. Ci sono alcuni negozi che sono ormai delle istituzioni, per esempio Matsumoto, nella città di Haleiwa sull’isola di Oahu, e Jo Jo’s a Kauai, con be tre sedi strategicamente dislocate a sud, est e nord dell’isola.
Frutta tropicale
Pur essendo piccole, le Hawaii hanno un territorio estremamente variegato e ricco, grazie alle abbondanti piogge e alla vegetazione lussureggiante. Solo sull’isola di Big Island si possono trovare fino a sette tipi di clima diversi, dal tropicale all’artico.
Questa varietà fa sì che le isole si adattino a moltissime coltivazioni, in particolare quelle che richiedono molta acqua:
- Ananas, considerato uno dei migliori al mondo, grazie al suo sapore dolce e alla sua consistenza succosa. A Oahu potrete visistare una delle più importanti piantagioni al mondo, la Dole Plantation. L’ananas è molto versatile e viene inserito in diversi piatti tipici delle Hawaii, tra cui la famigerata pizza ananas e prosciutto, nelle salse, e persino come condimento degli hamburger.
- Noci di macadamia, molto apprezzate per il loro sapore ricco e il loro alto contenuto di grassi monoinsaturi. Ci sono diverse fabbriche visitabili, per esempio la Mauna Loa e la Hāmākua Macadamia Nut Company, entrambe a Big Island.
- Cocco, con una produzione di circa 100 milioni di noci ogni anno. Il cocco è utilizzato sia in cucina sia nella cosmesi, e può essere consumato fresco, essiccato o cotto. Un piatto tipico a base di cocco è haupia, è un budino servito con topping di frutta tropicale o usato come farcitura delle malasadas.
- Caffè, una coltura in grande crescita. Se volete visitare una fabbrica, vi consiglio la Royal Kona Coffee a Big Island, e la Kauai Coffee Company a Kauai.