Negli USA si mangia male. Non sanno cucinare. Fanno solo hamburger.
Niente di più sbagliato, ci sono un sacco di posti, in America, dove mangiare bene è possibile. Ma bisogna sapere dove andare. Spesso, il turista si concentra sui posti che già conosce: McDonald’s, Kentucky Fried Chicken, Starbucks, Hard Rock Cafè per citarne solo alcuni. Anche per non spendere troppo. Ma il fast food e i posti troppo turistici non sempre sono l’ideale per il buon cibo.
Vi propongo cinque catene di ristoranti americani, che sicuramente incontrerete nel vostro viaggio, dove mangiare bene spendendo il giusto.
Indice
Rudy’s
Questa catena, purtroppo, è diffusa solo nel sud, e neanche dappertutto. Si trova principalmente in Texas, dove è nata, mentre altre location sono in Kansas, Oklahoma, Nuovo Messico, Colorado e Arizona.
Ed è un peccato, perché questo paradiso del carnivoro offre un barbecue molto buono.
L’arredo e il trattamento sono molto spartani: lunghi tavoloni in legno, la cassa dove ordinare, una postazione per i condimenti. Tovagliette di carta, piatti e posate di plastica. Atmosfera da Texas, grezzo e verace. Sparsi per il locale, dei cartelli che dicono “tua madre non è qui, sparecchia da solo”.
La carne si ordina a frazioni di libbra, ed è servita nella carta oleata accompagnata da due fette di pan carré bello spesso. La salsa è a disposizione sui tavoli, e potrete condire la vostra carne come meglio credete.
Il protagonista di Rudy’s è il brisket, la punta di petto di manzo affumicata. E’ servito in due modi: lean, ovvero asciutto, magro e più speziato; oppure moist, tenero, umido e più unto. Il moist si scioglie letteralmente in bocca.
Altre proposte: pulled pork (maiale sfilacciato), salsicce, e ovviamente costine.
E’ possibile ordinare dei contorni caldi, per esempio fagioli, insalata di patate, cole slaw (insalata di cavolo) ; oppure un dessert. Uno su tutti: il peach cobbler, pesche cotte e ricoperte di crumble di frolla.
Le loro ottime salse sono anche in vendita.

Corner Bakery Cafè
Questa catena di ristoranti americani è presente in circa metà dei 50 stati, quindi sicuramente nel vostro viaggio ne troverete almeno uno. Forse più indicato per colazione o pranzo che non a cena, il Corner Bakery Cafè è una via di mezzo tra il ristorante e il self-service.
Gli arredi sono semplici, molto utili le prese di corrente e le porte USB per caricare i propri dispositivi tecnologici. il wi-fi è a disposizione dei clienti.
Come dicevo, è una via di mezzo, perché ordinate alla cassa, pagate, ritirate un numerino e vi scegliete il tavolo, esponendo il numero. Nel giro di pochi minuti, arriva il cameriere con il piatto. A differenza dei soliti fast food, si mangia con piatti e stoviglie veri.
Il menù varia tra panini, insalate, paste e zuppe. Poi ci sono i piatti da colazione: pancake, yogurt, avena eccetera. Insalate, paste e zuppe possono essere ordinate in versione small o regular, che è esattamente il doppio. La small è solitamente più che sufficiente.
Molto utile la tabella delle calorie, per avere un’idea di quello che stiamo mangiando. Come vedete, le insalate sono servite con salsa a parte, altra cosa molto utile. I piatti sono freschi e semplici, non troppo conditi o elaborati e anche il costo è contenuto.
E’ un buon ristorante anche per i vegetariani.


Cracker Barrel
Questa catena è diffusa su tutto il territorio, ma la sua presenza è più capillare ad Est e nel Sud. Questo perché la cucina è quella tipica del Sud: country fried steak, fagioli, okra fritta, mac&cheese…
I ristoranti sono spesso a ridosso delle entrate delle autostrade, e sono enormi. E non sono mai solo ristoranti. All’interno c’è anche un negozio stile country, con abbigliamento, libri, cd, articoli da bagno e per la casa, giocattoli e suppellettili di ogni genere. Entrate nel periodo di Halloween per restare stupiti.
Il ristorante è ben organizzato e sarete serviti abbastanza in fretta, pur essendo quasi sempre pieno. Anche perché i prezzi sono molto convenienti, con 30$ si mangia abbondantemente in due.
Le loro colazioni sono leggendarie, ma noi ci siamo sempre andati per pranzo. Il menù è vario e va dalle insalate ai panini, passando per i grandi classici come la bistecca alla piastra o il polpettone.
I piatti di carne si accompagnano normalmente a tre contorni a vostra scelta, più due muffin o biscuit con burro.
Aspettatevi porzioni molto generose, e fate riferimento alla tabella delle calorie!



E’ una catena adatta anche ai vegetariani, in quanto è possibile prendere la combo di tre contorni, ad un prezzo inferiore a quello del piatto con la carne.
Bubba Gump Shrimp Co.
C’e lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all’insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi, e questo è tutto, mi pare.
Benyamin Buford Blue “Bubba” , dal Film Forrest Gump
La catena di ristoranti americani Bubba Gump Shrimp Co. è diffusa su tutto il territorio e, come avrete capito, è specializzata in gamberi. Ma non solo: è un omaggio al film Forrest Gump (con tanto di annesso negozio di souvenir) e alla cucina del Sud.
I ristoranti sono a tema. All’ingresso spesso troverete la panchina di Forrest, con le sue scarpe e la valigetta. Ai muri sono appese le targhe degli stati americani, foto del film, e ovviamente il percorso che Forrest percorre, correndo, da una parte all’altra della nazione. Per attirare l’attenzione del cameriere, giriamo una targa sul tavolo che dice “Fermati Forrest!” Per segnalare che non abbiamo bisogno di nulla, la giriamo su “Corri Forrest, corri!”.
Venire qui è un’esperienza molto divertente, anche se non esattamente economica. Aspettatevi di pagare circa 25-30$ a testa per una cena.
Ovviamente dovete provare i gamberi, cucinati in ogni modo: fritti, al cocco, all’aglio, speziati, con la pasta, grigliati…
Se volete provare la cucina del sud, assaggiate il gumbo, o il mac and cheese, o ancora la jambalaya.


Cheesecake Factory
Potrei scrivere almeno tre articoli, solo sul Cheesecake Factory, la mia preferita tra le catene di ristoranti americani. In ogni mio viaggio negli States, la prima cena deve essere qui.
E’ diffuso in tutto il territorio tranne, stranamente, a Manhattan. Di solito si trova nelle grandi città, all’interno dei centri commerciali. Lo riconoscete dalle luci soffuse e dall’arredo classicheggiante.
I ristoranti sono giganteschi e, neanche a dirlo, sempre pieni. Sempre, non solo nel weekend o in determinati orari. Sempre. Di solito, c’è almeno mezz’ora di attesa.
Il personale è molto organizzato: fate il check-in, ottenete un cerca-persone. Quando suona, l’hostess vi accompagna al tavolo. Poi arriva il cameriere che prende l’ordinazione, poi ne arriva un altro a consegnare il cibo. Quello che ha preso l’ordinazione compare a intervalli regolari per accertarsi che vada tutto bene.
Il menù è infinito, c’è veramente di tutto: pizza, pasta, messicano, creolo, thai, e poi hamburger, insalatone, bistecche e pesce crudo. Se non trovate nulla che vi piaccia qui, non lo troverete da nessun’altra parte. Tutto il menù è ordinabile anche da asporto.
Fino a qualche anno fa, era impossibile trovare qualcosa di leggero. Adesso, la maggior parte delle sedi ha aggiunto un menù light, con tanta verdura e poco condimento.



La regina incontrastata, come dice il nome stesso, è la cheesecake. Anche qui, la scelta di gusti è imbarazzante. La mia preferita è al cioccolato, con mousse al cioccolato e pezzi di cioccolato. Adesso avete capito perché prima prendo i tacos di verdura!
Davide, invece, adora quella al lime, meno impegnativa della mia, infatti ci mette la panna per compensare:


I prezzi sono medio-alti. Ma, con un menù così ampio, c’è anche una grossa variabilità di prezzi. Con un occhio attento, e magari condividendo il dessert, è possibile salvaguardare anche il portafoglio.
Avete comunque voglia di hamburger?
Perché diciamocelo, alla fine un po’ di junk food ce lo meritiamo! Se volete provare il piatto nazionale, spendendo poco ma rimanendo su un buon livello, provate queste tre catene:
- Umami Burgers
- Shake Shak
- Johnny Rogers
Prezzi un po’ più alti delle più famose catene di fast food, di cui non faccio il nome, ma una qualità migliore.