L’Alsazia è una regione francese al confine con la Germania, storicamente contesa tra le due nazioni. Ed infatti, molti tratti di questa regione sono indiscutibilmente tedeschi, dalle architetture alla gastronoma. Conta delle bellissime città, come Strasburgo e Colmar, ma la sua anima è nei suoi meravigliosi borghi fiabeschi, dove il tempo sembra essersi fermato. Un bellissimo modo per esplorarli tutti è percorrere quella che si chiama strada dei vini d’Alsazia.
Indice
Quando andare
L’Alsazia ha un clima continentale, con inverni piuttosto freddi e con frequenti nevicate, ed estati calde e secche. La primavera e l’autunno sono invece stagioni più piovose, ma i colori della natura sono magnifici.
Non è semplice decidere in quale stagione visitare l’Alsazia, perché in ogni periodo c’è qualcosa di bello.
Climaticamente, l’estate è il periodo più indicato, anche i musei restano aperti più a lungo. Tuttavia, moltissime persone la visitano sotto Natale, quando diventa un vero paesaggio incantato, con decorazioni e mercatini. Infine, se la vostra passione è il vino, potete pensare all’autunno, periodo della vendemmia.
Quanto tempo dedicare e dove dormire
Per una visita veloce dei borghi principali vi può bastare anche un giorno, partendo da Strasburgo e arrivando a Colmar, o viceversa.
In realtà, però, la strada dei vini d’Alsazia va percorsa lentamente, cercando di assaporarne ogni aspetto. Vi consiglio pertanto di dedicarle un paio di giorni, dormendo non nelle città ma nei villaggi.
Sono tutti deliziosi e con un’atmosfera unica, ma io mi sono innamorata di Eguisheim e del suo centro piccolo e raccolto, quindi è qui che vi consiglio di dormire. Se invece cercate qualcosa di più centrale, a metà strada diciamo, allora scegliete Riquewihr, il borgo più bello in assoluto. Sappiate, però, che questo lo rende anche molto affollato e turistico, quindi i prezzi saranno mediamente più alti.
Strada dei Vini d’Alsazia
La strada dei vini è un percorso di oltre 170 km, che si snoda più o meno tra Obernai e Colmar, istituita ufficialmente come attrazione turistica nel 1953. Noi l’abbiamo percorsa in auto, ma se avete il fisico, potete pensare anche a un itinerario in bicicletta.
Serpeggiando tra le verdi colline, attraversa un paesaggio bucolico, fatto di romantici borghi, vigneti, castelli medievali e santuari, che vi lascerà a bocca aperta ad ogni curva.
La regione è rinomata in tutto il mondo per i suoi ottimi vini, ed infatti lungo la strada si toccano circa 70 villaggi e oltre 1000 vigneti e cantine, ognuno dei quali vi accoglierà a braccia aperte per farvi degustare i propri prodotti di qualità.
I borghi
Andiamo ora a vedere gli 8 borghi più belli della strada dei vini d’Alsazia, da nord a sud.
Trattandosi per lo più di piccoli villaggi, dalle strade molto strette, e circondati da mura, non potrete parcheggiare all’interno. O magari si può, ma è molto scomodo e costoso. Solitamente ci sono dei parcheggi gratuiti fuori dalle mura, dove vi consiglio di lasciare la macchina. In pochi minuti a piedi sarete poi in centro.
Io vi elenco sempre i monumenti principali di ogni borgo, ma ricordate che la cosa più bella è passeggiare senza meta, ammirando le perfette case a graticcio, super curate e sempre dipinte di fresco, sbirciando tra le vetrine dei negozi, e lasciandovi trasportare dall’istinto.
Obernai
Cominciamo da Obernai, il borgo più a nord e vicino alla capitale, Strasburgo.
Tutto ruota attorno alla piazza del mercato, dove si tengono anche i mercatini di Natale. L’Hotel de Ville è il municipio, un edificio medievale ingrandito nel 1848. Alla sua sinistra si staglia il Beffroi, il campanile alto ben 59 metri, utilizzato anche come torretta di avvistamento. Al centro della piazza troviamo invece la dontana di Saint Odile, badessa dell’omonimo convento e patrona d’Alsazia.
Dal municipio, prendete sulla destra la Rue Chanoine Gyss, per arrivare al curioso Puits à Six Seux, il pozzo dei sei secchi. Il motivo per cui si chiama così è evidente, ma il pozzo è anche molto antico. Risale al 1579, costruito in un elegante stile rinascimentale, con un baldacchino su base ottagonale.
Poco più avanti, la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo è una costruzione del 1872, eretta in sostituzione di un santuario gotico antecedente. La strada davanti alla chiesa fa già parte dei Remparts, le mura di cinta. Anche se ormai non ne rimane quasi più nulla, potrete seguirne il profilo fino all’unico tratto ancora in piedi, il Rempart Maréchal Foch. In origine, le torri comprendevano quattro porte, e una ventina di torri.
A 15 km di distanza, prima di raggiungere il prossimo borgo, fermatevi al Mont Saint Odile, un monastero dal quale si ha una splendida vista panoramica sulla piana dei Vosgi.
Sélestat
Sélestat con i suoi 20.000 abitanti, è a tutti gli effetti una città, e quindi meno caratteristica rispetto agli altri borghi.
Per prima cosa, passate dall’ufficio del turismo, all’indirizzo 2 Place Dr Maurice Kubler, per farvi dare la brochure turistica con l’itinerario a piedi. Il percorso si snoda tra i principali punti di interesse, marcato a terra dalle impronte del gigante Sletto, mitologico fondatore della città. L’altro simbolo di Sélestat è il leone, stemma araldico degli Hohenstaufen.
Entrate in centro dalla Rue des Chevailers, e dirigetevi verso il vecchio municipio. E’ l’unico edificio della città in stile neoclassico, eretto nel tardo ‘700 a sostituzione del precedente.
Dirigetevi verso sud fino alla Tour Neuve. Oggi è in pieno centro, ma nel medioevo era una delle torri di guardia delle mura cittadine. Alla base c’è un bell’affresco della Crocifissione, ma il suo aspetto non è sempre stato questo, bensì è frutto di un importante opera di restauro fatta nel 17° secolo. In quest’occasione la torre è stata alzata, e si sono aggiunte le aperture per ospitare i cannoni.
Proseguite sulla strada principale, e tenete il fiume alla vostra destra. Alla rotonda, entrate nella via Quai des Tanneurs. Siete nel quartiere dei conciatori, tenuto ben distante dal centro cittadino per via dei miasmi generati dalla lavorazione delle pelli. Riconoscerete subito le tipiche case a graticcio con i tetti a punta. Oggi sono strettamente decorativi, ma la loro funzione era di fornire maggiore spazio per stendere le pelli ad asciugare.
Entrate nella piccola Rue des Oises, con il suo caratteristico pozzo a pompa. Questo è il quartiere più pittoresco di Sélestat, assicuratevi di esplorarlo bene.
Continuando a camminare, arriverete alla Place du Maréchal de Lattre de Tassigny. Qui si trovano la Tour des Sorcières (torre delle streghe), dove venivano rinchiuse le donne accusate di stregoneria, e la Porte de Strasbourg, unica sopravvissuta delle tre porte cittadine costruite da Vauban nel 1681. Dalla piazza si può anche intravedere il tetto luccicante della medievale Chiesa di San Giorgio.
Bergheim
Continuando verso sud, sempre lungo la Via dei Vini, si incontra Bergheim, circondato da vigneti.
Entrando dalla Porte Haute, la torre cittadina in stile germanico, ci si immerge subito in un’atmosfera da fiaba, con le casette a graticcio colorate, il viale di tigli, le finestre e le aiuole fiorite, le antiche insegne in ferro battuto. Protagonista di Bergheim sono proprio le sue curatissime case, dai colori sgargianti, pulite e ordinate.
Le due strade principali sono la Grand Rue e la Place du Dr. Pierre Walter, che convergono nel municipio del 1767. Lì accanto c’è un un minuscolo negozio di specialità gastronomiche, l’Eglentine de Bergheim, approfittatene per portare a casa un po’ dei sapori d’Alsazia.
Continuate fino alla chiesa Notre-Dame de l’Assomption, presente in questo sito sin dall’anno 700, ma ricostruita più volte nel tempo. Accanto alla chiesa c’è un piccolo orto botanico, il Jardin des Simples. Da qui si ha anche una bella visuale panoramica sulla Grand Rue.
Per una visita più approfondita, scaricate l’itinerario completo.
Ribeauvillé
Le attrazioni di Ribeauvillé, sono tutte concentrate sulla strada principale, tutta un susseguirsi di negozi, ristoranti e pasticcerie, che culmina nella Tour des Bouchers, l’antica torre di guardia.
Le rovine dei tre castelli del Signore di Ribeaupierre, Château du Haut-Ribeaupierre, Château du Giersberg e Château de Saint-Ulrich, dominano la città dall’alto.
I principali edifici di Ribeauvillé sono :
- Pfifferhuss, la casa a bovindo della corporazione dei falegnami, del 1663
- Auberge à l’Eléphant, un albergo del 1522
- Hotel de Ville, il municipo del 1778
- Ancienne Halla aux Blés, il magazzino di cereai del 1431
Come dicevo, però, non limitatevi a queste poche attrazioni, il bello di Ribeauvillé è il paesino stesso. Fermatevi ad osservare le insegne in ferro battuto, le decorazioni alle finestre, e le fontane. Per una visita più approfondita, scaricate l’itinerario completo.
Riquewihr
Tra i borghi della Strada dei Vini d’Alsazia, Riquewihr è universalmente riconosciuto come il più pittoresco e romantico, assolutamente imperdibile. La leggenda vuole che proprio questo villaggio di 1200 abitanti abbia ispirato la Disney per l’ambientazione di La Bella e la Bestia. Non è difficile indovinarne il motivo: Riquewihr è tra i borghi più belli di Francia, e la sua atmosfera è davvero da favola.
Il centro storico è protetto da una doppia cinta muraria, e ha due punti di ingresso: da un lato il municipio, e dall’altro il Dolder, la torre di guardia.
Tutto il borgo è incantevole, e la cura maniacale con cui gli abitanti abbelliscono e decorano le loro case lascia semplicemente senza fiato. Se proprio dobbiamo scegliere alcuni edifici simbolici, allora non dovreste perdervi il Gratte-Ciel, una casa composta da due corpi uniti, alta ben 5 piani e 25 metri, e la Maison Schickhardt, del 1606.
Nei pressi della torre, entrate nel negozio a tema natalizio Féerie de Noel, aperto tutto l’anno. E’ la gioia dei più piccoli, ma anche gli adulti troveranno una scusa per allentare i cordoni della borsa.
Per una visita più approfondita, scaricate l’itinerario completo.
Kaysersberg
Scendendo lungo colline costellate di vigneti, si arriva a Kaysersberg, il cui nome significa “collina dell’imperatore”, in omaggio a Federico II di Svevia. La città vanta anche il titolo di città fiorita, grazie alle numerose aiuole e finestre decorate con piante e fiori, che in primavera diventa un tripudio di colori e profumi.
Il centro storico è perfettamente conservato, in netto contrasto con il castello imperiale, del quale restano invece solo le rovine. Dalla sua posizione, tuttavia, offre un panorama straordinario sulla città, quindi vi consiglio comunque di salire. Un altro punto panoramico molto suggestivo è dal ponte fortificato sul fiume Weiss, del 1514
La Rue du Général de Gaulle è la strada principale di Kaysersberg, piena di negozi e ristoranti, edifici antichi e decorati con facciate a graticcio, deliziosi balconcini e tetti spioventi. Accanto al municipio si rovano la Chiesa di Sainte Croix, del XV secolo, e una fontana in arenaria con la statua dell’imperatore Costantino.
La città ha anche dato i natali al medico premio Nobel Albert Schweitzer, che dedicò la sua vita ai lebbrosi.
Turckheim
A pochissimi km da Colmar, Turckheim era un insediamento romano, da sempre conteso tra Francia e Germania, ed oggi importante centro per la produzione di vino.
Si entra sempre dalla medievale torre di guardia, che qui si chiama Porte de France, arrivando subito nella piazza principale, la Place Turenne. L’edificio rosa che oggi ospita l’ufficio turistico, nel sedicesimo secolo era il Corpo di Guardia, e fungeva anche da corporazione dei mestieri.
Poco oltre, un incantevole giardino fiorito accompagna il visitatore verso il municipio e, lì accanto, l’Hotel à Deux Clés, un antico albergo. Entrambi gli edifici sono magnifici, eleganti e riccamente decorati.
Partendo da qui, imboccate la Grand’rue e percorretela tutta, curiosando tra i numerosi negozi, panetterie e ristoranti.
Eguisheim
L’ultimo dei borghi della Strada dei Vini d’Alsazia, Eguisheim è in realtà il mio preferito, un minuscolo gioiellino di soli 1700 abitanti raccolto tra possenti mura fortificate. Oltre ad essere tra i borghi più belli di Francia, ha anche ottenuto numerosi riconoscimenti per i suoi vigneti di qualità.
Molto tranquillo, è caratterizzato da un centro storico ben conservato, con le ormai familiari case a graticcio dai colori pastello, e da una serie di strade concentriche, che partono dai remparts, le mura, e convergono nella piazza principale. Al centro della piazza svetta la grande fontana di Leone IX. Il papa, eletto nel 1049, nacque proprio qui, nel Castello dei Conti. Le sue reliquie riposano oggi nella Cappella dietro la fontana.
Alzate lo sguardo sui tetti delle case, noterete diversi nidi di cicogne.
Le cantine
Come scegliere tra gli oltre 1000 produttori? Come per i ristoranti, è un’ardua scelta. In più, ogni cantina ha qualche particolarità che la rende unica. Potete ovviamente scegliere quella che vi ispira di più, ma una buona idea è recarvi in una cooperativa, come la Cave de Ribeauvillé o la Cave de Turckheim. Sono negozi molto grossi, che comprendono più etichette locali. In questo modo, potrete assaggiare un po’ di tutto, favorendo comunque le piccole imprese del territorio.
Ecco anche alcuni indirizzi tra i più conosciuti:
- Robert Blanck, a Obernai. Si possono degustare fino a 3 vini gratuitamente e senza prenotazione, mentre per le visite della cantina è necessario contattarli in anticipo.
- Klipfel, a Barr. Degustazioni e visite a partire da 10€, su prenotazione.
- Hugel, a Riquewhir, aperto tra Pasqua e Natale, senza prenotazione ma con un numero di partecipanti limitato a 8-10 per degustazione
- Wolfberger, a Eguisheim, che propone degustazioni normali a 8€, oppure anche un percorso per sommelier, da concordare direttamente con loro.
Dove mangiare
Lungo la strada dei vini d’Alsazia avrete solo l’imbarazzo della scelta, tanti sono gli ottimi ristoranti. Vi indico giusto alcuni locali dove noi ci siamo trovati bene, per provare qualche piatto tipico.
- Qui dit Vin? a Obernai, un’enoteca che serve, oltre ai vini, anche alcuni piatti come brughette gourmet e taglieri gasronomici.
- Creperia Crep’oz a Sélestat, che serve ottime crèpe salate. Queste, in realtà sarebbero un piatto bretone, ma già che siete in Francia, assaggiatele.
- Restaurant Aux Trois Châteaux a Ribeauvillé, che offre menù a prezzo fisso, sia tradizionali alsaziani sia più generalisti, con proposte vegetariane.
- La Winstub du Chambard a Riquewihr, sempre per piatti tipici, tra cui anche lumache, torte salate e ottimi dessert.
- La Ferme du Pape a Eguisheim. Propone un menù tipicamente alsaziano, con Flammkuche (pasta di pane scottata al forno a legna e condita), e il rosti di patate, oltre, all’immancabile choucroute, il piatto tipico della regione.
Per colazione, infine, non perdetevi le fantastiche boulangeries, con i loro fragranti croissant appena sfornati. Le troverete ad ogni angolo, seguite i profumo e non potrete sbagliare.