Stai organizzando il tuo primo viaggio negli Stati Uniti, e ti stai chiedendo quali siano i documenti necessari?
Gli Stati Uniti hanno la fama di essere un paese molto severo, con ufficiali ligi alle regole, che non tollerano eccezioni. Questo è in parte vero, ma basta essere in possesso di questi quattro documenti (anzi, tre) per partire e godersi la vacanza con serenità.
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Passaporto
Per poter entrare negli Stati Uniti, è necessario avere un passaporto elettronico in corso di validità.
Il passaporto elettronico è dotato di un microchip contenete i tuoi dati anagrafici e le tue impronte digitali Come riconoscerlo? Semplice, basta che abbia questo simbolino che vedi qui sotto, il rettangolo con il cerchio:
Tutti i passaporti rilasciati dopo il 2006 sono di tipo elettronico, e quelli rilasciati dopo il 2010 contengono anche le impronte digitali. Considerando che la validità del documento è di 10 anni, non devo assolutamente preoccuparti: se ha un passaporto in corso di validità, allora è sicuramente elettronico.
Sento spesso dire che, per essere ammessi negli USA, occorre che il passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua, ma non è vero. L’Italia rientra infatti nel “six-month club“. In poche parole, questo significa che noi italiani siamo esentati da questo obbligo, pertanto è sufficiente che la data di scadenza del passaporto sia successiva alla data del volo di ritorno.
Per info riguardo costi, tempi e modalità di rilascio, consulta il sito web della Polizia di Stato.
Modulo Esta
Tra i documenti per gli Stati Uniti rientra anche il famoso modulo Esta, senza il quale non potrete entrare nel Paese.
Non si tratta di un visto, anzi, serve proprio per recarsi negli USA senza dover chiedere un visto. E’ valido sia per motivi turistici sia di lavoro, l’importante è avere in mano un biglietto di ritorno, e trattenersi nel Paese per un massimo di 90 giorni.
Se non rientri in queste casistiche, leggi come richiedere il visto per gli USA sul sito dell’Ambasciata americana in Italia.
Il modulo deve essere compilato sul sito ufficiale del governo americano. Il costo della pratica è 14$, e l’autorizzazione è valida per 2 anni.
Troverai diversi siti che offrono il servizio di compilazione dell’ESTA a pagamento, chiedendo cifre molto alte, anche 50-70€. Non sono per forza truffe, semplicemente compilano il modulo al posto tuo. Ma, sinceramente, non è necessario, puoi afre tutto da solo.
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Compila attentamente tutti i campi e accertati di non aver commesso errori di battitura. Una volta che avrai inviato il modulo, non potrai più modificarlo, salvo alcuni campi che sono però irrilevanti per l’ingresso nel paese.
L’autorizzazione, nella maggior parte dei casi, è immediata, o impiega pochi minuti. Potresti ricevere il messaggio “Pending approval“, ovvero approvazione in corso. In questo caso, attendi qualche minuto e ricarica la pagina. A quel punto, dovrebbe essere tutto OK.
Segnati il codice e stampa l’autorizzazione, perché non riceverai nessuna mail di conferma. L’unico modo per recuperare il documento è tramite il codice, o il numero di passaporto.
Teoricamente, non sarebbe necessario stampare l’autorizzazione, in quanto il tutto è registrato nel database del governo americano. Io ti consiglio comunque di stamparla, perché potrebbero chiedertela alla dogana. A me sono capitate entrambe le cose, quindi, nel dubbio, è preferibile avere una copia cartacea.
La patente internazionale
Molto probabilmente, per il tuo viaggio negli USA vorrai noleggiare un’automobile, e quindi ti starai chiedendo se ti serve ottenere la famosa patente internazionale.
Cominciamo sfatando un mito: la “patente internazionale” non è un documento di guida, e non sostituisce la tua patente. Si tratta, molto semplicemente, di una traduzione ufficiale e certificata del vostro documento di guida. In effetti, il nome corretto non sarebbe “patente” bensì “permesso internazionale di guida”, da richiedere presso la Motorizzazione Civile sul modello Ginevra 1949 (a pagamento).
A cosa serve la patente internazionale (chiamiamola così, per comodità). Sfatiamo un altro mito: non serve per noleggiare l’auto. Serve solo in caso di un controllo stradale da parte della polizia. L’ufficiale potrebbe non accontentarsi del tuo documento e pretenderne una versione scritta in inglese.
Questo cambia inoltre da stato a stato, perché gli Stati Uniti sono un paese federale. Alcuni stati potrebbero richiederla, altri no.
Il nostro Ministero dei Trasporti è intervenuto in merito, elencando i requisiti dei singoli Stati. Tuttavia, per mia esperienza personale ho riscontrato che quanto scritto sul sito del Ministero non è sempre corretto.
La cosa migliore sarebbe verificare sui siti dei dipartimenti dei trasporti di ogni stato che visiterai. Un processo praticamente impossibile, visto che i siti sono labirintici e poco chiari. Quello che posso consigliarti è di digitare in Google “nome dello stato + international driving permit”, e vedere cosa ti esce.
Vedi, per esempio, per la California, dove puoi leggere che la patente internazionale non è necessaria, il che corrisponde a quanto indicato anche dal nostro Ministero dei Trasporti.
Come vedi, la questione è abbastanza nebulosa. Io posso solamente dirti che non ho mai fatto la patente internazionale. Sono stata negli USA 11 volte, guidato per oltre 50.000 km, mi hanno fermata alcune volte e non me l’hanno mai chiesta.
Sta a te decidere come procedere. Nel dubbio, falla, così da partire tranquillo.
Assicurazione sanitaria
L’assicurazione non è propriamente tra i documenti per gli Stati Uniti, non è obbligatoria e nessuno ti chiederà di esibirla per concerti ingresso nel Paese.
Tuttavia, sarebbe da pazzi recarsi negli Stati Uniti senza essere dotati di una solida copertura sanitaria. E’ risaputo che la sanità negli USA è privata, quindi in caso di problemi di salute potresti trovarti a pagare un conto molto salato.
Quali sono le principali caratteristiche di una buona assicurazione sanitaria per gli USA?
- Pagamento diretto delle spese mediche: devi poter uscire dalla struttura medica senza sborsare un centesimo (o pagando solamente quella che chiamano professional fee, una specie di tariffa forfait). Magari la tua assicurazione prevede il rimborso, ma, nel frattempo, sarai tu a dover pagare la fattura del medico di tasca tua.
- Assistenza in lingua italiana 24h: devi sempre poter chiamare qualcuno in Italia e parlare in italiano.
- Massimale di almeno 1.000.000€. Sembra tanto, ma nel caso di un ricovero ospedaliero, la tariffa potrebbe lievitare molto velocemente.
- Patologie pregresse: La malattia pregressa è una situazione patologica medica di cui si è a conoscenza nel momento in cui si stipula la polizza. La stragrande maggioranza delle compagnie non copre le patologie pregresse. Per esempio, se sei asmatico e finisci in ospedale per questo, non sarai coperto dall’assicurazione. Alcune compagnie fanno distinzione tra patologia pregressa e patologia cronica, ma il confine è sottile, e spesso causa di incomprensioni. Prima di stipulare la polizza, controlla sempre questo aspetto. In caso di dubbio, invece che farla online, ti conviene rivolgerti al tuo assicuratore di fiducia.
- Sport: in caso tu voglia praticare sport considerati estremi (es. paracadutismo), controlla bene le condizioni dell’assicurazione. Potresti dover fare una polizza speciale. Leggi anche il mio articolo con i consigli per fare trekking in sicurezza.
Una cosa molto importante che devi ricordare è questa. In caso di necessità (a meno che non sia una situazione di vita o di morte), contatta la tua assicurazione prima di recarti dal medico o in ospedale, e segui le loro indicazioni. In caso tu facessi di testa tua, la tua assicurazione potrebbe rifiutarsi di coprire le spese.